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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Nelle trincee insanguinate del carso, parte II

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E giunse così il 23 aprile, giorno di Pasqua. Ricordo benissimo quel giorno, perchè fu uno dei più spaventosi: fu infatti una Pasqua di terrore e di morte. Avevo raggiunto da pochi giorni la prima linea a San Martino e mi apprestavo a trascorrere assieme ai compagni d'armi la prima Pasqua in trincea. Quel giorno pareva destinato a passare tranquillo, nel rispetto della grande festività cristiana. Pare infatti che in precedenza fossero stati lanciati dalle opposte trincee dei biglietti nei quali ambo le parti stabilivano di sospendere le operazioni belliche nel giorno di Pasqua. Purtroppo un nostro sergente, capo pezzo addetto alla mitraglia, che non era stato avvertito di quella tacita intesa fra le due forze in lotta, vedendo alcuni soldati avversari muoversi nelle trincee di fronte, sparò nella loro direzione. Non so se quei soldati furono colpiti o meno dai colpi di mitraglia indirizzati loro dal nostro sergente, so soltanto che quegli spari dettero inizio ad un bombardamento au

Venezia FC: La Nuova Venezia - Kiyene, ora è ufficiale trequartista duttile che può ricoprire numerose posizioni -

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Via Di Mariano, ecco Sofian Kiyine: prestito dalla Lazio con obbligo di riscatto. Il suo arrivo era stato definito già all'indomani della sconfitta di Udine, ieri visite mediche e ultimi dettagli contrattuali. Un giocatore duttile, con grandi potenzialità, finora solo parzialmente espresse tanto da non convincere mai Simone Inzaghi a inserirlo nella rosa biancoceleste con i prestiti alla Salernitana. Potenzialità che adesso il ventitreenne trequartista marocchino con cittadinanza belga, essendo nato a Verviers, la mamma è italiana, cercherà di far esplodere in laguna. Kiyine, che può giocare anche come centrocampista offensivo sulla fascia sinistra, è legato contrattualmente alla Lazio fino al 2024. Zanetti ha adesso a disposizione un giocatore che può ricoprire più ruoli, capace di saltare l'uomo e con una discreta conoscenza del calcio italiano visto che è arrivato a Verona, sponda Chievo, nel 2015 dopo essersi messo in mostra nelle formazioni giovanili dello Standard Liegi.

Nelle trincee insanguinate del carso, parte I

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Era l'11 ottobre 1915 ed io mi trovavo, assieme ai miei commilitoni, in prima linea nella zona di Bosco Cappuccio. Ricordo che quel giorno cadeva di domenica. Verso le ore 16, dopo aver consumato il rancio, arrivò nella nostra trincea il comandante del plotone il quale, indicandoci un albero che si trovava nelle vicinanze, disse: "Ragazzi, chi di voi vuole salire su quel pino? Vedete? A causa dello spostamento d'aria provocato dallo sparo di una bombarda, tra i suoi rami s'è impigliata una nostra mantellina militare. Bisogna subito toglierla di là perchè serve come bersaglio e punto di riferimento al nemico". Alla richiesta dell'ufficiale nessuno di noi soldati rispose e tutti rimanemmo immobili, consci del forte rischio che avrebbe corso chi avesse accettato. Il comandante del plotone allora propose: "Facciamo le bruschette (cioè il sorteggio) e a chi tocca tocca". Così fu deciso e ognuno di noi cominciò a tirar fuori dal pugno dell'ufficiale un

Venezia FC: Il Gazzettino - Il Venezia riparte dal mercato -

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Calciomercato al rush finale, il Venezia ha a disposizione meno di 48 ore per rinforzarsi ed elevare il proprio livello di competitività in Serie A. Domani alle ore 20 suonerà il gong di una campagna acquisti-cessioni che ha sostanzialmente smantellato l'organico capace di vincere i playoff, il 28 maggio scorso, e riportare la bandiera arancioneroverde nel massimo campionato. Un pianeta sul quale lo sbarco è stato prevedibilmente traumatico, con una doppia sconfitta a Napoli (2-0) e Udine (3-0) che, al di là della questione-classifica, rende già psicologicamente delicato il lavoro di Paolo Zanetti durante la sosta. Il Venezia alla ripresa il 12 settembre farà visita all'Empoli, faccia a faccia tra matricole dal morale opposto, visto che i toscani hanno cancellato il ko con la Lazio (1-3 casalingo) con l'impresa firmata Mancuso sul campo di una Juventus a terra dopo l'addio di Ronaldo. Radiomercato dà per imminente l'annuncio del ventitreenne marocchino Sofian Kiyine

Venezia FC: Corriere del Veneto - Venezia, lotta contro il tempo "Migliorare per trovare il gol"

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Un’analisi lucida e allo stesso tempo spietata, quella di Paolo Zanetti dopo la seconda sconfitta stagionale del suo Venezia subita venerdì a Udine. Uno 0-3 oggettivamente troppo pesante, quello maturato alla Dacia Arena, ma che ha portato l’allenatore arancioneroverde a formulare la seguente sentenza: «Nessuno sa quello che può dare questa squadra che mi è stata messa nelle mani». Considerazione logica, tenendo presente che la rosa è stata completamente rinnovata e che, degli undici uomini messi in campo contro l’Udinese, ben dieci erano esordienti nella massima serie. Lezzerini in porta, Mazzocchi e Ceccaroni sulle corsie esterne, Svoboda in difesa, Busio in regia, Crnigoj e Heymans nel ruolo di mezzali, Okereeke, Henry e Johnsen davanti. Logico che, in un quadro simile, il solo Caldara, peraltro non certo positivo nelle prime due uscite stagionali, non possa bastare a sorreggere sulle spalle una squadra che deve trovare la propria dimensione nel massimo campionato. Chiara l’intenzio

Pane per il nemico

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Verso mezzodì sono giunti al comando due soldati austriaci catturati sulla fronte del 2° battaglione. I soldati nostri, che li accompagnavano erano raggianti. Un folla di curiosi assiepava i due prigionieri, l'uno sui vent'anni alto, imberbe, col viso tutto coperto d'una lanugine bionda, l'altro, piccolo, mingherlino, barbuto come un capro dall'apparente età di 40 anni. Avevano una divisa grigio-perla eguale che lasciava uscire un palmo di braccia dalle maniche al giovane, mentre il più anziano aveva dovuto rimboccarle. Portavano il berretto informe schiacciato un varie guise, non avevano cravatta e il colletto della giubba era agganciato sul collo sporco. Le scarpe erano rappezzate ma evidentemente solide. Ed essi portavano un paio di larghe uose di forma sgraziata che sembravano però più pratiche delle nostre mollettiere. A richiesta del sig. colonnello essi mostrarono dei piccoli tozzi di pane che tenevano in tasca: erano neri, durissimi, di odore acido e sulla s

Venezia FC: Ultime di mercato

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Il Venezia  non vuole assolutamente fermarsi sul mercato e chiude per l'arrivo di  Kiyine dalla Lazio . Un altro centrocampista si aggiunge dunque alla rosa a disposizione dell'allenatore Paolo Zanetti. Dopo gli arrivi dei mediani Dor Peretz e Tanner  Tessmann   e delle due mezzale di prospettiva Daan Heymans e Gianluca Busio, arriva anche il giocatore cresciuto tra Standard Liegi e Chievo, punto fermo della Salernitana negli ultimi anni di Serie B. Dopo Sofian Kiyine, la dirigenza vuole regalare un ultimo colpo a Paolo Zanetti per completare la rosa e sta preparando l’ultima offensiva per Steven Zuber. Sarebbe pronta una proposta vicina ai 3 milioni di euro per l’esterno dell’Eintracht, prossimo all’addio al club tedesco. Il suo agente Milos Milovanovic sta curando l’operazione e ha già dichiarato che Zuber cambierà maglia entro la fine del mercato. C’è fiducia di poter chiudere l’operazione.

Venezia FC: Francamente parlando / Udinese vs Venezia

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Partita al bitter. Come l'amaro, non come lo spritz, che ce lo teniamo per festeggiare la prossima volta. Una squadra profondamente rimaneggiata rispetto a Napoli, con giocatori che oltre a qualche allenamento non avevano mai giocato una partita assieme. Sapete com'è... serve un minimo di affiatamento e un minimo di automatismi. Ci vuole pazienza e un pò di spirito positivo. Proviamo a guardarla con lo sguardo lungo. Oggi si è giocato un buon primo tempo, con una buona dose di agonismo e con una certa velocità. Tenendo il campo e provando ad affondare ma con la solita mancanza di cattiveria e di cinismo che in questa categoria serve come l'aria che si respira. La difesa, riveduta e corretta, con un Ceccaroni spostato a spingere sulla fascia sinistra, si fa infilare alla mezz'ora in un contropiede che scaturisce però da una palla persa malamente da Crnigoj ben oltre la metà campo ANV. Il centrocampo è sembrato ben equilibrato con un Busio sorprendente che però cala alla

L’ incubo dei soldati di tutti gli eserciti. Quale l’incubo? Ovvio, l’assalto

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Allo scoppio di quella che agli occhi di tutti sarebbe stata una guerra di movimento e di breve durata…, il Regio Esercito, con criteri bellici vecchi di 10 anni..(adottava).. criteri napoleonici dell’attacco frontale, che per quasi un secolo sono stati le linee guida di ogni dottrina militare, (che) mal si conciliano col terreno accidentato del Carso, con le distese di reticolati e le trincee fortificate in bunker e in caverne e con le mitragliatrici. Non curante di ciò, il Generale Cadorna, Capo di Stato Maggiore, teorizza due tipi di attacco. L’attacco brillante e quello lento..”Per attacco brillante si calcola quanti uomini la mitragliatrice può abbattere e si lancia all’attacco un numero di uomini superiore; qualcuno giungerà alla mitragliatrice. Per attacco lento si procede mediante camminamenti coperti in modo di subire meno perdite, finchè giunti vicino si assalta…. Le sole munizioni che non mi mancano sono gli uomini”. L’assalto è l’incubo dei Soldati di tutti gli Eserciti. Ce

Il cibo dei prigionieri

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Secondo la Convenzione dell’Aia firmata nel 1907, il prigioniero doveva ricevere una razione simile a quella che il soldato del paese che lo aveva catturato riceveva in tempo di pace. Più o meno corrispondeva a 250 grammi di pane, 100 di pasta, 80 di carne, oltre frutta, verdura e caffè. Il rispetto di questa norma non fu sempre ottemperato, non sempre in maniera totale. Tra i soldati catturati, i più penalizzati furono quelli italiani perché solo con difficoltà riuscirono a integrare il rancio di prigionia con gli aiuti provenienti dalle famiglie, almeno quelle che se lo potevano permette. Esemplare di questa situazione è la corrispondenza tra Iginio Marioni e la moglie Elisa Fiorin. Catturato nel 1916, Iginio trascorse la sua prigionia nel campo di Mauthausen in Austria (tristemente famoso per l’uso fatto dai nazisti per attuare lo sterminio degli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale). Elisa, appena poté, spedì pacchi con alimenti utilizzando i Comitati di Assistenza ai Prigionieri de

Venezia FC: Il Gazzettino - Il Venezia a Udine per riscattarsi "Serve mentalità"

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Il Venezia è già stanco di attendere e a Udine vuole subito i suoi primi punti in Serie A. Il derby triveneto della Dacia Arena (ore 18.30) apre la seconda giornata di un campionato inaugurato perdendo a Napoli, con un 2-0 onorevole fin che si vuole ma pur sempre negativo, dopo il quale il team arancioneroverde si presenterà pressoché rivoluzionato in terra friulana. Cambiamenti assicurati da Paolo Zanetti, alla vigilia del primo di tre scontri diretti-salvezza visto che dopo la sosta toccherà a Empoli e Spezia. «Non so da cosa possa nascere l'idea che l'Udinese lotti per salvarsi, secondo me è una squadra molto forte la inquadra il 38enne di Valdagno Per noi ogni gara è un'occasione per fare punti, anche Napoli lo era e con un pizzico di esperienza, fortuna e coraggio in più avremmo potuto fare un punto. Non sarebbe stato affatto scandaloso, dopo una gara che siamo stati noi ad indirizzare con gli episodi. Purtroppo in questo avvio giocheremo 4 volte fuori casa nelle prime

Venezia FC: CORRIERE DEL VENETO Il Venezia si affida ai gol di Henry per la salvezza «Questo è il posto giusto voglio segnare tanto»

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L’iniziale del nome, una «T» e un cognome pesante sulle spalle, hanno scatenato il web. Anche il Venezia ha il suo Henry, che rispetto a Thierry in comune ha solo la nazionalità, perché per il resto è tutto un altro tipo di giocatore. Centravanti fisico e con una buona tecnica di base, sbarca in Italia forte dei 21 gol segnati nella Jupiler League belga. Come Heyman e Okereke, viene da un campionato che ha sfornato giocatori del calibro di Romelu Lukaku e Dries Mertens. Su questo ha puntato il Venezia, convinto che le caratteristiche di Henry e il valore di una lega che cresce anno dopo anno, possano essere il trampolino di lancio verso il decollo definitivo in Serie A. Una scommessa, certo, al debutto nel massimo campionato italiano. Henry sa perfettamente di dover dimostrare tanto, ma quello che fa sperare è che il francese fosse appetito da squadre di ottimo livello, come Celtic, Gent e Genoa, l’ultima a cercare di soffiare il giocatore proprio al Venezia: «Dopo un lungo inseguiment