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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Venezia FC: Corriere del Veneto - Modolo: "Non ci sono calcoli ma otto partite da giocare"

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Marco Modolo, sette stagioni in Laguna, difensore e capitano: dove può arrivare questo Venezia? «Non ci sono calcoli da fare ma otto partite da giocare. Venerdì con la Reggina non c’è da fare altri pensieri, magari pensando a lunedì con la Spal: bisogna concentrarsi lì e basta. Ciò che siamo diventati dal 20 agosto è un’identità nuova che ci deve portare ad affrontare le ultime otto partite ed essere la nostra forza. Adesso non ci sono più favorite, ce la possiamo giocare fino in fondo». É vero che il Venezia non ha nulla da perdere rispetto alle concorrenti, considerando che non era fra le favorite di inizio anno? «Tutti hanno da perdere, anche noi abbiamo un sogno da inseguire. La serie A è l’Olimpo del calcio e io sogno di andarci. E ho molto da perdere, anche perché non so se mi ricapiterà più un’occasione come questa». Qual è il punto di forza del Venezia in questo momento della stagione? «Abbiamo seminato molto bene, abbiamo un’occasione e dobbiamo cercare di prenderla al volo. A

Quel generalissimo con il cuore di ferro

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Generalissimo? Mentre i suoi soldati sentivano la cancrena che entrava loro nei piedi e saliva per le gambe, lui scriveva ai familiari di aver scalato il Matajur, “con Lello”, da dove “si gode una magnifica vista su tutto il campo di battaglia. Escursionista di guerra. Gli uomini dei reparti, affondati nel fango, anche fino alle ascelle, non avevano il diritto di muoversi ma lui andava ad Aquileia per “ pasciarsi delle bellezze architettoniche della città”: “Pranzo con Mambretti e, dopo colazione, l'ho battuto a bigliardo”. In gita anche a Feltre, a Venezia, “nella simpatica villa del senatore Facheris, in posizione incantevole”. Turista d'assalto Alla viglia di Caporetto, in previsione di un'offensiva degli austriaci, ai reparti italiani vennero ritirate le licenze, sospesi i permessi e raddoppiati i turni di servizio. Lui, dopo aver dato disposizioni ferree perchè nessuno si muovesse dal suo posto, partì per Vicenza in vacanza. Vacanza “breve”, s'intende, dalla quale

La violenta azione contro i forti di Vezzena

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La definizione dei nuovi confini itali-austriaci dopo la guerra del 1866 presentava, apparentemente, un certo vantaggio strategico per l'Italia nella zona di Vezzena, se si tiene conto del breve tratto di alcuni chilometri che separavano le postazioni italiane da quelle austriache di Monterovere, dalla cui panoramica balconata si sarebbe potuto dominare, nell'ipotesi di una futura occupazione italiana, tutte le più importanti sistemazioni difensive austriache dell'alta Valsugana per proteggere la piazzaforte di Trento. L'evidente pericolo costituito da un eventuale sfondamento nel caso di un conflitto con l'Italia, nonché di avanzata di truppe italiane da Vezzena a Monterovere non era stato sottovalutato già negli ultimi anni di pace (molto precaria tra il 1908 e 1913) dallo stratega austriaco mar. Conrad, il quale dopo insistenti richieste era riuscito ad indurre il governo del venerando, e venerato, imperatore Francesco Giuseppe a stanziare cospicui fondi per la c

Venezia FC: Il Gazzettino [corsa a quattro per la serie A] - La Nuova Venezia [ Venezia, Dezi e Forte Out Nazionali ancora impegnati - Zanetti pensa alla Reggina] Corriere del Veneto [Aramu: "Siamo lì, ora giochiamocela"]

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Il Venezia e la Serie A, per la seconda promozione diretta si profila una rincorsa a quattro. A otto giornate dal traguardo è questa la prospettiva che, compresi gli arancioneroverdi in campo venerdì al Penzo contro la Reggina (ore 19) coinvolge un poker di pretendenti raccolte in un fazzoletto di appena tre punti. Dopo 30 partite Lecce 52, Salernitana 51, Monza 50 e Venezia 49, recita la classifica di una Serie B guidata da un Empoli in fuga o quasi a quota 59. Il sonoro 4-1 in casa del Monza prima della sosta ha consentito ai lagunari di Paolo Zanetti di approfittare del ko del Cittadella a Ferrara (la Spal ha così agganciato i padovani a 45) salendo a +4 sul sesto posto, a +5 sul Chievo (ottavo) e a +9 su un Pisa oggi primo escluso dai playoff, ma da tenere in considerazione poiché vincendo il recupero in casa del Pordenone tornerebbe a contatto e in piena corsa. FACCIA A FACCIA Sicuramente dei crocevia nevralgici saranno i numerosi scontri diretti. Il Venezia ne ha in agenda quattr

L'inferno in terra: come si combatte in trincea

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Carso ricovero in prima linea Diversi tipi di trincea, ma a ogni paese la sua Le trincee sono lunghi corridoi scavati nel terreno, più o meno profondi, e difesi da filo spinato e mitragliatrici. I soldati vi trascorrono interminabili giornate, nell'estenuante attesa dell'ordine d'attacco, che significa uscire dal proprio nascondiglio e andare allo scoperto, facile bersaglio delle artiglierie nemiche. Nonostante alcune differenze tra i vari fronti, è possibile individuare tre tipi di trincee, molto differenti per posizione rispetto al nemico e per spazio disponibile: di massima resistenza, di prima linea e avanzate. Le trincee di massima resistenza sono le più profonde e lontane dalla linea nemica. Sono sicure, perchè non sono raggiungibili dal fuoco avversario e rappresentano il luogo in cui scappare in caso di ritirata o sfondamento nemico. Le trincee di prima linea sono collocate a decine o centinaia di metri dai nemici, sono difese con reticolati di filo spinato e cavall

Venezia FC: Il Gazzettino - Ora serve una volata da serie A-

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Un finale di Serie B da leoni. A questo ambisce il Venezia che inizia oggi pomeriggio a preparare il match di venerdì 2 aprile al Penzo (ore 19), contro una Reggina che sta dodici punti sotto (49 a 37) ma tutt'altro che da sottovalutare. Per continuare a stupire e a sognare un traguardo come la Serie A, impensabile ad inizio stagione ma ora alla portata, gli arancioneroverdi di Paolo Zanetti proveranno a sfruttare l'onda lunga del trionfale 4-1 rifilato in trasferta al (teoricamente) super Monza. Un successo per certi versi insperato oltre che, va da sé, impronosticabile nelle proporzioni tenuto conto che il Venezia affrontava la seconda difesa meno battuta senza il suo bomber Forte. Anche contro la Reggina l'attaccante capitolino sarà indisponibile (oggi altri esami per verificare l'assorbimento della lesione muscolare) ma, tenuto conto che il suo ultimo gol è datato 9 febbraio, al team lagunare va dato merito di aver saputo trovare al proprio interno molte altre riso

Venezia FC: Il Gazzettino - Venezia sul podio dei sogni -

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Ha vinto tredici delle trenta partite fin qui disputate, il Venezia plasmato a sua immagine e somiglianza da Paolo Zanetti. E solo nei suoi campionati di Serie B conclusi con la promozione in A, il team arancioneroverde era arrivato alla vigilia delle ultime otto giornate con in tasca un numero più cospicuo di successi. Infatti, sia nel torneo cadetto 1997/98 con Walter Novellino al timone, sia in quello 2000/01 con Cesare Prandelli, il Venezia aveva strappato l'intera posta in metà delle gare affrontate, vale a dire 15 su 30. Mentre tre anni fa Pippo Inzaghi (annata 2017/18) allo stesso punto della competizione era fermo a 11 vittorie, alle quali ne fece poi seguire altre sei (con una cinquina consecutiva e decisiva per chiudere quinti, con in tasca il pass per i playoff) nelle restanti 12 giornate di una B però a 22 squadre rispetto alle 20 tradizionali. Confrontando i campionati da 38 giornate, il Venezia di Zanetti con 49 punti nelle prime 30 uscite viaggia ad un media di 1.63,

Verdun

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Venezia FC: Corriere della Sera - Ecco il tour di force Per Dezi e Forte lavoro differenziato -

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Anche ieri il Venezia si è allenato ai campi del centro Taliercio, in vista della ripresa del campionato fissata per venerdì 2 aprile al Penzo con la Reggina. Nella seduta di ieri hanno lavorato a parte Francesco Forte e Jacopo Dezi, due degli elementi cardine dell’organico. Contrariamente all’ottimismo trapelato in un primo momento, Dezi non recupererà per il match pre-pasquale. La botta alla schiena subita in allenamento e che gli è costata un lungo stop è stata fortissima e il giocatore avverte ancora un certo dolore. Non ci sarà nemmeno Forte, che sta recuperando dalla lesione muscolare di secondo grado all’adduttore. Il periodo di stop per il centravanti dovrebbe essere di circa un mese, considerata la normale tempistica di questo tipo di situazioni. Buone notizie, infine, per Karlsson, tornato a lavorare con il gruppo dopo un lungo stop. E se dall’infermeria tutto sommato non arrivano notizie troppo nefaste, si sta cominciando a studiare il calendario per il rush finale di campio

Gas, mitragliatrici, sommergibili, filo spinato e piccioni: le nuove armi

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Nei quattro anni di guerra la tecnologia avanza come non mai. Il soldato del 1918, con la sua mascherina antigas, la mitragliatrice leggera, i bombardamenti aerei e i carri armati, è un altro uomo rispetto a quello che aveva iniziato la guerra e ancora combatteva in modo ottocentesco. Nella Seconda guerra mondiale il cambiamento non sarà così radicale, ma si assisterà a un perfezionamento delle armi sviluppate durante la Grande Guerra.  La velocità del progresso tecnologico sarà enorme perchè i due schieramenti sono entrambi alla spasmodica ricerca dell'arma decisiva, capace di far superare lo stallo. Ma più novità verranno introdotte e più tutto rimarrà statico, perchè le due parti dimostreranno la stessa capacità di sviluppo tecnologico. Quindi, per capire che cosa è stata la Grande Guerra, occorre capire anche quali sono le armi usate. L'implacabile mitragliatrice Il conflitto è una guerra di stallo – almeno sul fronte occidentale – perchè la conquista delle terre è bloccata

Venezia FC: La Nuova Venezia - Novellino entusiasta: "Il mio Zanetti merita la promozione e io verrò alla festa"

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«Faccio il tifo per Zanetti, può portare il Venezia in Serie A». Wallter Novellino ha legato il suo nome al club arancioneroverde riportandolo nel 1998 nel massimo campionato e poi a una trionfale salvezza nel segno di Alvaro Recoba. Novellino è però legato anche al tecnico del Venezia che è stato un suo giocatore nel Torino, tra il 2007 e il 2009, quando il centrocampo granata comprendeva anche Corini e Simone Barone. «Zanetti e Dionisi sono gli allenatori che più mi piacciono in Serie B, a Corini sono legato affettivamente, ma se devo scegliere tra Venezia e Lecce, non ho dubbi su chi tifare. La panchina? Mi manca terribilmente, ho ancora tanta voglia di allenare». Sessantasette anni, Walter Novellino ha vinto il campionato di Serie B con Venezia (1998), Napoli (2000), Piacenza (2001) e Sampdoria (2002), è ritornato (acclamatissimo) al Penzo da avversario tre anni fa alla guida dell'Avellino, ha guidato per 10 partite il Catania in Serie C da febbraio a giugno due stagioni fa. «E