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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Venezia FC: La Nuova Venezia - Javorcic sarà il mister del Venezia, raggiunto l'accordo economico -

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Ivan Javorcic sempre più diretto verso Venezia. Ormai gli indizi portano all'allenatore artefice della promozione in Serie B del Sudtirol, che farà sì il torneo cadetto, ma non con gli altoatesini, che hanno vinto il campionato precedendo il Padova. Sarà lui l'uomo a cui il presidente Duncan Niederauer affiderà la riscossa degli arancioneroverdi dopo la retrocessione amara di pochi giorni fa. Riguardo al direttore sportivo, invece, si dovrà aspettare qualche giorno, perché Niederauer è atteso a Venezia nei primi giorni di giugno. JAVORCIC è solo una questione di ore ma ormai il croato è pronto per mettersi al lavoro con la casacca arancioneroverde. Per liberarsi dal Sudtirol, la società di viale Ancora verserà i 75 mila euro previsti dalla clausola rescissoria, mentre l'accordo con il tecnico è fatto. Poi si penserà a mettere in piedi la squadra, considerato che nel primo fine settimana di luglio ci sarà il raduno per preparare la nuova stagione. A Bolzano Javorcic ha spess

"Tutti venivano passati per le armi"

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Mario Bosisio racconta ritirata, cattura di prigionieri, resa, nemici, morti   a Udine il 28 ottobre 1917 Mario Bosisio è da poco un prigioniero degli austro-ungarici: dopo la cattura, un ufficiale gli ha intimato di recarsi a Udine dove sarebbe avvento il concentramento dei prigionieri. Dando casualmente uno sguardo all’indietro, dovemmo constatare dolenti che l’ufficiale tognino stava a bella posta fermo ad osservarci. Ancora invasi dalla paura subimmo senza volerlo, anche l’umiliazione di salutarlo e di ringraziarlo. Com’eravamo buffi! Continuammo il nostro cammino sempre lungo la ferrovia per non avere brutte sorprese. Qua e là si udiva qualche colpo di fucile; le mitragliatrici funzionavano… La città di Udine era deserta, poiché la popolazione ed i soldati l’avevano abbandonata nella notte. Le truppe germaniche facevano il loro ingresso e le prime pattuglie marciavano verso il Tagliamento. Nella pianura udinese, fino al mare, il Comando Tedesco aveva lanciato pure delle pattuglie,

Prima Guerra mondiale: L'inferno delle trincee

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Venezia FC: Ivan Jarvocic è sempre più vicino alla panchina arancioneroverde

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Quindi ci siamo….sarebbe stato trovato l’accordo con il Sud Tirol per la buona uscita, a giorni quindi Ivan Javorcic sarà il nuovo allenatore arancioneroverde, una scommessa interessante

Venezia FC: La Nuova Venezia - Il Venezia è Dna non un brand. Pochi italiani -

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Palla al Doge, gol, Serie A. Risuona ancora per tutta Venezia quel "din don, din don, ha segnato Bocalon". Sembra ieri, in effetti: era il 27 maggio di un anno fa. Eppure è passata una vita. Di sicuro una categoria, tra valzer degli addii e partite perse in volata. Sogni infranti e amaro in bocca. Ma se gli arancioneroverdi ancora piangono la retrocessione, Riccardo festeggia una salvezza. Lassù, a Trento, che l'ha accolto da re dopo che la squadra della sua città l'aveva congedato sul più bello. E Bocalon, anni 33, ha risposto alla grande: altro gol in finale, ai playout di Serie C. "Din don, din don", c'è chi canta ancora. «È stata una liberazione», sorride al cronista. «L'importante era tornare a giocare con continuità: i mesi fuori rosa sono stati davvero tosti, soprattutto dal punto di vista psicologico». Alla fine, riscossa servita: 7 reti in tre mesi. «Una ogni 180'. Dovevo rimettermi in discussione e staccare. A Trento ho trovato una real

"Mi battono su una spalla, mi giro: è un tedesco"

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Mario Bosisio   racconta  ritirata, resa, cattura di prigionieri, nemici   a Fiume Torre (UD) il 28 ottobre 1917 È in corso la ritirata dei soldati italiani verso l’entroterra del Veneto, dopo la disfatta di Caporetto. Arrivati sul ponte del torrente Torre, scorgemmo una lunghissima fila di vagoni merci. Ci accostammo ed uno spettacolo pietoso si presentò ai nostri occhi: nei vagoni erano allineati barelle e lettini con soldati nostri malati o feriti gravi. Ci dissero che, essendo venuto l’ordine di abbandonare tutti gli ospedali della zona, erano stati caricati il giorno prima, e stante il gran numero dei degenti non vi erano treni ospedali a sufficienza, perciò qualunque mezzo era stato impiegato pur di cercare di mettere in salvo tutti. Infatti essi erano in vagoni di tutte le specie: coperti e scoperti con sopra dei teloni impermeabili, eccetera…si seppe poi che nella nottata i macchinisti avevano staccato la locomotiva ed erano scappati a tutto vapore… perché era impossibile train

Prima Guerra mondiale: Caricamento di un minerwerfen da 17 cm

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Venezia FC: Il Gazzettino - Avanza la coppia Javorcic-Sogliano

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Il Venezia ha rotto gli indugi e punta forte sul tandem Javorcic-Sogliano per la ripartenza post retrocessione. Non corrispondono agli identikit tracciati lunedì da Duncan Niederauer, tuttavia sono queste le due piste principali imboccate dal club arancioneroverde che solo una settimana fa ha dato l'addio alla Serie A. Per gettare le basi di un nuovo corso nella Serie B 2022/23 (al via il 13 agosto) il presidente lagunare aveva parlato innanzitutto di un allenatore esperto della categoria, Ivan Javorcic invece la affronterà da debuttante, forse alla guida di un Venezia che sarebbe ad un passo dal convincerlo ad alzarsi dalla panchina di quel Sudtirol che (proprio grazie al 43enne croato, sotto contratto anche per la prossima stagione) potrà presentarsi per la prima volta in cadetteria. Di sicuro la società bolzanina non si aspettava di dover cambiare allenatore dopo la storica promozione, ma la chiamata del tandem Niederauer-Menta ha già fatto tentennare e riflettere uno Javorcic c

Maialino e vino

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Mario Bosisio   racconta  ritirata ,  cibo, fame, stanchezza a  Buttrio (UD) il 27 ottobre 1917 L’esercito italiano è in rotta dopo la disfatta di Caporetto, Mario Bosisio e i compagni della sua batteria di artiglieri perdono contatto con la colonna che marciava verso Palmanova. Ad una svolta della strada, si videro delle case; chiamai a raccolta i miei uomini e proseguimmo per l’interno del paese. Anche qui desolazione! Pure Buttrio era immerso nell’oscurità. Silenzio assoluto intorno a noi! La strada era ingombra d’ogni merce. Mobili in pezzi, carri capovolti, attrezzi d’ogni specie, indumenti sporchi dappertutto; le case erano completamente evacuate; tutta questa povera gente doveva essere partita da poche ore. Si trovò solo un essere vivente. Nientemeno che un porcellino di pochi mesi, in una casa, certo dimenticato o perduto da qualche famiglia in fuga. L’istinto selvaggio già ci dominava; del resto sarebbe stata una pazzia lasciarlo solo e abbandonato…Povero orfanello! Lo rincorr

Prima Guerra mondiale: Cannone Langer Max da 380 mm

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Venezia FC: La Nuova Venezia - Venezia, Javorcic in pole position come nuovo tecnico. Salvini come Diesse -

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Acqua stagnante ma non troppo. Sono giorni di grandi scelte in casa Venezia e sono in salita le quotazioni di Ernesto Salvini come direttore sportivo. Roberto Goretti, invece, dovrebbe rimanere a Cosenza, anche perché il ragionamento sul club calabrese è più ampio. Salvini, invece, è libero dopo essere venuto via da Frosinone un anno fa, ha voglia di rimettersi in gioco e la sua carriera potrebbe riprendere dal Veneto. Il profilo sarebbe pure di quelli ad hoc, essendo abituato a lavorare di squadra e a stretto contatto con Maurizio Stirpe e conosce la Serie B, caratteristiche messe sul piatto dal presidente Duncan Niederauer per occupare quel ruolo. Un abboccamento c'è stato e si attende il rientro in Italia del numero della società arancioneroverde per vedersi. Sul fronte allenatore spunta il nome di Ivan Javorcic, artefice del miracolo Sudtirol. Per il mercato è stato annunciato l'arrivo del difensore polacco Przemyslaw Wisniewski, 23 anni. Fa seguito al centrocampista danese

Prima Guerra: Cannone ferroviario mimetizzato

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Ritirata

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Mario Bosisio racconta ritirata , disciplina militare a San Giovanni al Natisone (UD) il 27 ottobre 1917 L’esercito italiano è in rotta dopo la disfatta di Caporetto. Le nostre cucine da campo, spedite sui carri disponibili prima della nostra marcia, ci aspettavano agli accampamenti di S.Giovanni di Manzano. Quivi arrivati, stanchi e bagnati fino al midollo, ci rifocillammo con un buon brodo e con la carne lessata.  Che desolazione! Migliaia di soldati erano qui al bivacco, senza neanche un ricovero; molti baraccamenti erano già in preda delle fiamme, i pochi rimasti non potevano contenere tutta questa marea di uomini. Si cominciava a vedere qualche saccheggio. Esistevano però ancora parecchi parchi si sussistenza e cantine di vendita di vino e alimentari; e ciascun soldato, prevedendo che questa merce sarebbe finita in mano al nemico, cercava di prendere e portar via più che poteva. I nostri Ufficiali sperando invece di porre in salvo tutto, con le rivoltelle alla mano, cercavano di

Prima Guerra Mondiale: Monte Sei Busi

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Soldati italiani in trincea a monte Sei Busi zona Carso 1916. Fonte: Museo Storico italiano della Guerra di Rovereto

Gorizia addio

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Mario Bosisio  racconta ritirata  a Peuma (GO) il 26 ottobre 1917. La notte dal 26 al 27 ottobre, non si capiva più nulla della nostra situazione; reggimenti interi che si ritiravano; brigate che andavano di rincalzo sulle linee; depositi di munizioni che scoppiavano con fragore infernale; batterie che trainavano i loro pezzi verso più solide posizioni, per proteggere la ritirata delle fanterie di linea. Il cielo di Gorizia era stato illuminato a giorno fino all’alba dal fuoco dei cannoni nemici, che vomitavano sulle linee e sulle retrovie proiettili di tutti i calibri, mentre le nostre artiglierie cominciavano a tacere; poche batterie resistettero fino all’alba compresa la 428° batteria d’assedio con cannoni da 149 C., alla quale io appartenevo. Questa batteria dopo aver resistito sotto raffiche di colpi bene aggiustati, al mattino verso le sette ricevette l’ordine di far scoppiare i cannoni e di distruggere tutti i proiettili e polveri che esistevano. Dolenti e taciturni ci aggiungem

Venezia FC: Porte girevoli: nuovo ds, intanto arriva Anderson

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Prima Guerra mondiale: Łe borracce dell'impero austroungarico

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Venezia FC: Spunta un nuovo nome per il ruolo di direttore sportivo

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Anche Sogliano tra i candidati ds per la prossima stagione

Il ritorno

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Rosina Borgogno   racconta  famiglia, freddo , civili, cibo   a Corropoli (TE) il 6 aprile 1919 Dopo un lungo periodo di sfollamento, Rosina con la madre e i suoi fratelli e sorelle, lascia Corropoli, in Abruzzo, per far ritorno a Telve di Sopra, in Trentino. Al mattino presto era ancora buio eppure ricordo molta gente era sulla strada ad aspettarci per un ultimo saluto. Partimmo. Addio cara Corropoli. Addio addio nel ritorno al mio paese ti lascio un po’ del cuore mio. Addio cara Corropoli addio addio. E la gallinella rimase come ricordo a Corropoli da dei signori. Il viaggio fu un po’ lungo. Una sosta a Firenze una a Padova dove anche furono ripetuti i cari 2 alla stazione e poi via. Passati i vecchi confini dove incominciano le montagne il treno andava adagio e dai confini e dai finestrini vedevamo i reticolati e le trincee i buchi delle bombe e le piante divelte e attraversando i paesi le case distrutte. Scesi dal treno a Castelnuovo, su un camion arrivammo all’ingresso di Telve di

Venezia FC: Zac gli errori del Venezia

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Prima Guerra Mondiale: Cannone britannico da 60 libbre

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Venezia FC: Cronaca di una retrocessione annunciata ma non troppo…

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L a festa appena cominciata è già finita, cantava Sergio Endrigo, per chi scrive fra i massimi poeti del Novecento. Ed è quello che è implacabilmente accaduto al Venezia, retrocesso in serie B. Come previsto? Non troppo. Vero che questo scenario di retrocessioni repentine vanta i suoi precedenti. È quasi sempre andata così negli ultimi sessant’anni, eccezion fatta per qualche Santo trovato per strada: diciamo Recoba. Ma l’entusiasmo dello scorso anno, la “serietà” della dirigenza e i risultati tutt’altro che disastrosi del girone d’andata (17 punti, zona salvezza) lasciavano presagire il meglio. Almeno sino al “fatal Verona”, quella sconfitta in casa per 4 a 3, dopo che nel primo tempo gli arancioneroverdi, già comunque un po’ affetti da stipsi realizzativa, avevano dominato, segnando tre gol. Se trauma comprensibilmente fu, il controtrauma non s’è mai fatto vedere. O forse sì, la vittoria con il Bologna, ma a giochi fatti e tempo abbondantemente scaduto. Destino cinico e scherzoso, se

Venezia FC: Venezia, è casting per allenatore e ds: piacciono Clotet, Salvini e Goretti

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Sfumata la pista Savarese   per la panchina, e praticamente definiti gli addii con  Collauto  e  Poggi , il Venezia   è ora al lavoro per individuare i profili giusti cui assegnare i cruciali ruoli di allenatore e direttore sportivo in vista della prossima stagione sportiva. Sarebbero diversi, in tal senso, in nomi finiti sul taccuino del sodalizio lagunare. Stando al  Corriere del Veneto  in corsa per la panchina, oltre a  Filippo Inzaghi  e  Andrea Soncin , ci sarebbe anche  Pep Clotet,  tecnico catalano reduce dalla poco felice avventura alla  SPAL . Per il ruolo di direttore sportivo, invece, i nomi porterebbero all’ex dg del  Frosinone, Ernesto Salvini,  e a  Roberto Goretti,  attuale ds del  Cosenza .

Venezia FC: La Nuova Venezia - Venezia, occasione il bond per il nuovo Taliercio "Occasione d'investimento aperta a tutti"

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B come bond, il Venezia neoretrocesso volta pagina e punta sulla raccolta di capitali. «Un'occasione di investimento aperta a tutti: cittadini, simpatizzanti, imprenditori», annuncia il presidente Duncan Niederauer in conferenza stampa all'H-Farm di Roncade. «Vogliamo coinvolgere l'intera comunità per costruire il nuovo Taliercio. Il nostro asset più importante, con proiezione d'uso quarantennale: il fulcro del progetto di lungo periodo». L'INIZIATIVA È da mesi che il club arancioneroverde spinge sullo sviluppo del centro sportivo, «pronto entro fine 2022, inizio 2023 al massimo. Sarà la casa di tutti, dalle giovanili alla prima squadra fino al settore femminile. Incarnando alla perfezione la nostra visione: un business model sostenibile nel tempo, secondo una dimensione di crescita costante dentro e fuori dal campo». Perché la promozione in Serie A e l'immediato ritorno in B «sono tappe significative», dice Niederauer, «ma non intaccano i nostri piani a lungo t