Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Venezia FC: Venezia, su Pohjanpalo c’è pure la Salernitana Mercato al via, si parte dall’attacco. Contatti per il padovano Vasic, piace Arena del Gubbio

Immagine
Pur essendo ancora presto per fare previsioni e ipotesi, si comincia a muovere il mercato del Venezia dopo l’eliminazione dai playoff per mano del Cagliari. La certezza doppia sono le posizioni di Filippo Antonelli e di Paolo Vanoli, i perni attorno ai quali verrà sviluppata la prossima campagna acquisti per allestire la nuova rosa che affronterà la serie B. Uno dei primi nodi da sciogliere sarà quello di Joel Pohjanpalo . Come prevedibile, la sua eccellente stagione e i 19 gol messi a segno dal centravanti finlandese hanno attirato l’interesse di diversi club di Serie A ed esteri. Fra questi c’è il Genoa, che ha sondato più volte negli ultimi giorni i procuratori dell’attaccante. La cessione di Pohjanpalo non è nei piani del Venezia, ma di fronte a un’offerta importante è chiaro che il club ci penserebbe seriamente. Da considerare anche la volontà del giocatore, che vive a Venezia e si trova a meraviglia nella città lagunare, ma che ovviamente non è insensibile al richiamo della categ

All'attacco

Immagine
Tutte le volte che c'era un attacco arrivavano i carabinieri. Entravano nelle nostre trincee, i loro ufficiali li facevano mettere in fila dietro di noi e noi sapevamo che, quando sarebbe stata l'ora, avrebbero sparato addosso a chiunque si fosse attardato nei camminamenti invece di andare all'assalto. Questo succedeva spesso.  C'erano dei soldati, ce n'erano sempre, che avevano paura di uscire fuori dalla trincea quando le mitragliatrici austriache sparavano all'impazzata contro di noi. Allora i carabinieri li prendevano e li fucilavano. A volte era l'ufficiale che li ammazzava a rivoltellate. Cesare De Simone

Pettegolezzi

Immagine
Alla fine del XVII secolo un dispositivo posto in bocca, sostenuto da una gabbia attorno alla testa, veniva utilizzato per punire i pettegoli.  Erano chiamati briglie di rimprovero o briglie di pettegolezzi. Le autorità locali ordinarono che fosse indossato da uomini e donne che avevano parlato troppo, ma fu inflitto più frequentemente alle donne. Man mano che il loro uso si diffondeva in Inghilterra, venivano spesso imposti alle donne su denuncia dei loro mariti. La punizione aveva lo scopo non solo di impedire alla persona di parlare (e ovviamente di mangiare e bere) ma come una pubblica umiliazione visto che il malcapitato doveva sfilare per le strade o esposto in un luogo pubblico. Lo strumento aveva una punta acuminata che premeva contro la lingua, tagliandola se si muoveva, e spesso anche quando non si muoveva.  Il dispositivo veniva generalmente indossato per non più di 24 ore e temporaneamente ritirato per consentire l'assunzione di cibo e acqua . da Nuovo Mondi - Astronomi

Venezia FC: Il Venezia riparte da Vanoli

Immagine
Da zero a cento cantava qualche anno fa Baby K, in una fortunata hit estiva piuttosto orecchiabile. Un po' la stessa musica fatta sentire quest'anno dal Venezia, passato in un amen dall'inferno dell'ultimo posto in classifica, con davanti la drammatica e reale prospettiva di una seconda retrocessione di fila, alla visione paradisiaca dei playoff. E poco conta, in fondo, se il sogno di tornare a respirare aria di serie A è andato in frantumi per mano del Cagliari, perché nulla toglie all'eccezionalità dell'impresa compiuta, un'incredibile risalita che, a memoria, non ha precedenti nella storia della serie B, almeno in epoca playoff. Uno slancio dal quale il Venezia deve ora ripartire nella programmazione della prossima stagione, in cui dovrà far tesoro degli errori commessi (e corretti strada facendo, va riconosciuto) e mettere in cantiere una squadra che possa avere concrete ambizioni di potersi giocare le sue chance per tornare nella massima serie. E' c

Quota 126 del Vippacco, sul Carso. IV sezione lanciafiamme

Immagine
“ Andarono su in settanta, e poi, chissà per quali strane successioni di passaggi da una dipendenza all'altra, vennero scordati. Dopo novantadue giorni di trincea, in pieno inverno, si trovò chi poteva assumere la responsabilità di conceder loro il riposo: e calarono giù i dieci dispersi, veri scheletri ricoperti di fango, deboli macchine senza volontà. Dopo poco li rispedirono a quota 89 di Monfalcone”. Paolo Caccia Dominioni

Venezia FC: Il Venezia resta vigile su Arena, ma è seguito anche all'estero

Immagine
Futuro all'estero per Alessandro  Arena ? Come riporta il Corriere dell'Umbria, sull'esterno offensivo del Gubbio resta vivo l'interesse del  Venezia , che già a gennaio si era fatto vivo con un'offerta concreta, ma non si esclude la pista estera. In Spagna piace ad un club della Liga (gli indizi portano ad una tra Betis e Siviglia), la novità dell'ultima ora è quella di un club del nord Europa (Belgio, Olanda o Francia). L'unica certezza è che il giocatore, in scadenza di contratto l'anno prossimo, verrà ceduto. 

Venezia FC: Venezia, Niederauer: “Orgoglioso di questo gruppo: ora lavoreremo per il prossimo anno”

Immagine
Il presidente del Venezia Duncan Niederauer ha rilasciato un messaggio al termine della stagione con le seguenti considerazioni: “Ho avuto la possibilità di essere con i ragazzi sabato a Cagliari e, sebbene il risultato finale non sia stato positivo, sono stato orgoglioso dell’impegno profuso dai ragazzi. L’inizio della partita non è andato come speravamo, ma la squadra non ha mai mollato e ha lottato fino alla fine, sfiorando il pareggio in diverse occasioni nel secondo tempo. È stata una stagione di alti e bassi, ma alla fine abbiamo ottenuto molti risultati. Dopo un inizio di stagione molto difficile, i ragazzi non hanno mai mollato, come non hanno mollato sabato sera. Abbiamo giocato un ottimo calcio sotto la guida di Mister Vanoli e ci siamo guadagnati un’altra avventura nei playoff. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto come gruppo e sono sicuro che porteremo questo slancio nella prossima stagione. Ora inizieremo a guardare ai nostri piani per il prossimo campionato, ma prima

Flavo e Italico: i parenti di Arminio fedeli all’impero.

Immagine
La vicenda di Arminio è a tutti nota: figlio del re cherusco Sigimer, secondo la vulgata sarebbe cresciuto come ostaggio presso i Romani e divenne un soldato presso il loro esercito, addirittura ottenendo la cittadinanza e venendo fatto  eques . Gli studi più recenti e una rilettura più accurata delle fonti indicano tuttavia come probabilmente Arminio entrò nell’esercito romano solo nel 4 d.C., ottenendo la cittadinanza per il suo status (ma ottenendo comunque il rango di eques sul campo). Che fosse un apparente ottimo esempio di integrazione o un apparente fedele tassello della romanizzazione della Germania, tutto andò in frantumi quando, per ragioni ancora non del tutto chiarite, Arminio organizzò l’agguato di Teutoburgo, nel quale fece a pezzi tre legioni romane. Da quel momento in poi non si riconciliò mai con lo Stato romano. Tuttavia, pochi conoscono le vicende legate ad alcuni familiari di Arminio, primo fra tutti il fratello Flavo, che restarono

Dal diario di guerra del tenente Carlo Salsa

Immagine
“ Passato l'Isonzo, i reggimenti furono scagliati contro questa barriera del Carso. Falangi di giovani entusisti, ignari, generosi, contro questa muraglia di pietre e fango. Il terreno conquistato era coperto di morti; quasi tutti i reggimenti vennero pressochè annientati: non si poteva andare più oltre, senza artiglieria sufficiente, senza bombarde, senza nulla. Ma i comandi sembravano impazziti. “Avanti”. Non si può! “Che importa? Avanti lo stesso.” Ma ci sono i reticolati intatti! “Che ragione! I reticolati si sfondano coi petti o coi denti o con le vanghette. Avanti!” Era un'ubriacatura. Coloro che confezionavano gli ordini li spedivano da lontano; e lo spettacolo della fanteria che avanzava, visto al binocolo, doveva essere esaltante. Non erano con noi, i generali; il reticolato non l'avevano mai veduto. I nostri soldati si fecero ammazzare così a migliaia, eroicamente, in questi attacchi assurdi che si ripetevano ogni giorno, ogni ora, contro le stesse posizioni”.

Venezia FC: Alla fine è stato un gran bel viaggio, VeneziaMestre!

Immagine
Grazie ragazzi, grazie per questi mesi di pazzia. Grazie per le emozioni di questa sera, per quei brividi, quell’ansia, quella rabbia e quel lampo di gioia che solamente lo sport sa regalare, e solamente una squadra che dona tutta se stessa può farci respirare. Grazie per la passione con cui avete lavorato da gennaio in poi, sia sul campo che dietro a schermi tv studiando gli avversari di turno. Grazie per aver riportato l’Unione a giocarsi ciò che ci spetta e ci aspetta. Grazie mister per esser riuscito tramite il tuo carisma, la tua grinta, la tua voglia di reagire a compattare e caricare un’ambiente che aveva solo bisogno della scintilla giusta, della vibrazione che lo richiamasse all’appello, trascinando migliaia di cuori arancioneroverdi al Penzo o davanti ad un televisore, soffrendo per la nostra stupenda città.  E grazie anche alla società per averci ascoltato; per averci rimesso, o almeno averci fatto risentire, al centro del progetto. Grazie per i vostri passi indietro su alcu

Le catacombe di Roma

Immagine
La parola catacomba, che significa “vicino alla cava”, deriva dal fatto che i primi scavi realizzati per le sepolture si eseguirono all'esterno del nucleo cittadino di Roma, vicino al terreno di una cava . Le catacombe sono delle gallerie sotterranee che furono utilizzate per vari secoli come luoghi di sepoltura . Tali costruzioni iniziarono a edificarsi a partire dal II secolo fino al V secolo, per accogliere al suo interno le salme di pagani, ebrei e dei primi cristiani . Con le sue linee verdeggianti ed i toni pacato dei suoi panorami, la via Appia Antica è il naturale preludio a quella singolare esperienza emozionale e spirituale che è la visita delle catacombe romane . A salvare questa atmosfera quasi mistica è stata l’altra Appia, la via gemella moderna e profana, che sgorga tumultuosa da Porta San Giovanni e punta verso la Campania, brulicante di automobili, di pullman turistici e di gente irrequieta: questa sorella più al passo ci tempi frenetici della vita moderna ha in

Dal diario di Urangia Tazzoli

Immagine
Si sale verso il fronte. “Romba continuamente il cannone. Si sente il nemico vicino. Col vento fresco dell'alba, nell'umidore dei boschi all'intorno, sale odore di morte, a ondate, dal fondo valle. Erano i morti insepolti, o male sepolti, della VII e della IX compagnia. Odore di morte, odore di cadavere, che tutti ci prese penetrandoci nelle ossa, nel sangue”. Nel primo scontro, il battaglione perde 157 soldati su 657 e 9 ufficiali su 14. Quando cala la sera, il maggiore guida il recupero dei feriti e dei cadaveri. Molti hanno in tasca lettere ricevute da casa. Una madre ha scritto al figlio: “Mi piace di sentire che sei così aperto e leale e che ti vanti e vuoi andare avanti fino a che puoi perchè vincano gli italiani. Ricordati però di non arrabbiarti mai, di non bestemmiare, di dire ogni sera un'Ave Maria, e di portare questa medaglieta che tua madre vecchia ti offriva”. Annota il maggiore: “Poi c'è una lettera di una moglie: essa narra tutti i fattarelli di casa

Venezia FC: Preliminare playoff turno secco Cagliari-Venezia 2-1

Immagine
Se c'era la partita di ritorno a Venezia sono sicuro che potevamo passare peccato veramente perche il secondo tempo li abbiamo dominati e meritavamo almeno il pareggio e poi chissa….comunque grazie ai nostri leoni sono fiero di loro forsa Venesssiaaaa!!!!

Venezia FC: Per chi volesse vedere la partita in compagnia

Immagine
Per tutti quelli che non andranno a Cagliari questa sera e vorranno vedere la partita  “in compagnia” ecco dove si troveranno una parte dei tifosi arancioneroverdi,  a Spinea con i “Gomiti Alti”  a Venezia centro storico con le “Brigate Lagunari”