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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Venezia FC: Sfiga, inifinitamente Sfiga

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Dopo Beghetto perdiamo Jajalo fino a fine stagione. Il miglior acquisto del mercato di gennaio, l’uomo che ci mancava in regia. Adesso servirà un miracolo soprattutto di Vanoli, per rimettere in piedi un centrocampo decente. Stagione nata male che continua peggio. Il Venezia FC comunica che Mato Jajalo ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore destro, come evidenziato dagli esami strumentali effettuati a seguito della partita di campionato Venezia-Cagliari. Il centrocampista classe 1988 sarà operato nei prossimi giorni dal Professor Mariani presso la clinica Villa Stuart di Roma ed i tempi di recupero verranno valutati a seguito dell'intervento chirurgico.

Venezia FC: Addio al Penzo

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Ciao ciao Penzo. Il Venezia prepara i bagagli ed è pronto a lasciare lo storico impianto di Sant'Elena, non appena il nuovo stadio da 16mila posti previsti nel Bosco dello Sport sarà ultimato. Un passo ovvio ed obbligato per un club che vuole coinvolgere sempre di più il territorio e che dal 2026, se i tempi saranno rispettati, si trasferirà dunque in terraferma, potendo così pescare in un bacino di tifosi enormemente più ampio. Dopo aver rinunciato per ragioni di congiuntura economica alla costruzione in proprio dello stadio, il presidente Niederauer attendeva solo che il Comune mettesse nero su bianco l'intenzione di realizzare il nuovo impianto. Ed ora che è stato compiuto anche l'ultimo decisivo passaggio in Consiglio comunale, con l'approvazione definitiva del progetto. OPERAZIONI "Ieri mattina ho incontrato il sindaco Brugnaro - spiega il presidente statunitense, sbarcato sabato da New York per fare il punto della situazione sul club - per parlare del Bosco d

Cinquanta denari d'odio: ecco la paga del legionario sterminatore

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AGI – Il papiro l’hanno ritrovato in loco, vale a dire nella terra desertica di Masada, dove era stato abbandonato con un gesto forse di stizza da chi aveva emesso ricevuta. Un pezzo di carta, che gli archeologi hanno ribattezzato pomposamente frammento, come allora ce ne dovevano essere a migliaia, perché all’epoca  una legione comprendeva dai seimila agli ottomila militari,  più le truppe ausiliarie e la cavalleria. E proprio a un legionario di quelli addetti alla cavalleria apparteneva il rendiconto, attestante la ricompensa per il servizio reso a Roma in occasione di uno dei suoi massacri più famosi.  A Masada, imprendibile roccaforte salda nella roccia a poca distanza dal Mar Morto, protetta da profondi dirupi e da venti torri unite da un chilometro e mezzo di mura, si erano rintanati gli irriducibili della prima guerra giudaica. Il Tempio di Gerusalemme era stato saccheggiato già tre anni prima da Tito, che con il tesoro rapinato aveva fatto erigere a Roma il Colosseo: a maggior

Lassù dove sparano

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Eugenio Lavatori racconta paura, bombardamenti  a Krn (Monte Nero), Slovenia, dintorni il 15 ottobre 1915 19 . di guardia. alla sera si smonta zaino affardellato e partenza. Fra un bosco strada assai scabrosa e avanti abbiamo fatto circa 6 chilometri siamo arrivati in un altro monte più ancora boscoso il monte dei sospiri perché?! grande bombardamento.. non finisce mai il rombo del cannone è un tiro continuo dicono che sono 500 cannoni che sparano fra poco ci sarà l'avanzata e forsi che pure noi prenderemo parte e sarà una brutta vanzata coraggio 20 . fatta la tenda – riposo – sentendo sempre le cannonate  una festa continua. 21 . Sempre bombardano, di continuo tutta la notte e la mattina seguita. Alle 7 ci hanno fatto passare in riga ascoltare una conferenza fatta dal capitano  brutta mattinata e brutta notizia dicendoci che fra giorni oppure fra ore ci sarà ancora un altra avanzata ossia lassù dove sparano. Dove sono i nostri poveri compagni. Alla sera zaino spalla, una piccola t

Tito Statilio Critone. Medico ed erudito alla corte di Traiano

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Tito Statilio Critone rappresenta il tipico erudito di corte del II secolo d.C., dotto nella medicina così come nella storiografia e nella retorica. Tra i migliori medici del suo tempo, è ricordato da Marziale nei suoi  Epigrammata  (XI 60, 6) e nel  De compositione medicamentorum secundum locos  (XII 880-886) di Galeno per l’abilità nell’arte medica. Informazioni sulla sua vita derivano da fonti epigrafiche, a carattere pubblico e privato, provenienti da Eraclea Salbace ( BE  1938, 399;  BE  195, 202;  La Carie  II, 126), sua città natale, e da Efeso ( SEG  IV, 521). Oltre ai già citati natali, la documentazione epigrafica rende deducibile la carriera di Critone: fu membro del collegio dei medici di Efeso ( Museum ), procuratore ( procurator / epitropōs ), amico ( amicus / philos ) e medico personale ( archìatros ) di Traiano. La vicinanza con l’imperatore permise inoltre a Critone di fregiarsi del titolo onorifico di “fondatore” ( ctistes ) di Eraclea Salbace: nel 113 d.C., in occasi

Venezia FC: Piccoli passi la politica per salvarsi

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Se non puoi vincere, allora cerca di non perdere. Il mantra di Paolo Vanoli è entrato bene nella testa dei suoi giocatori, come dimostra ampiamente il pareggio con il Cagliari, specie per il mondo in cui è maturato. Un punto da vedere in controluce, con tutti i pro ei contro che si porta dietro: poca cosa se si pensa alla necessità di vincere (soprattutto in casa) per tirarsi fuori dalle secche della zona playout, ma positivo invece nell'ottica di considerare la continuità di risultati, a cui invece punta decisamente il tecnico varesino, convinto fautore della politica dei piccoli passi e degli indubitabili vantaggi che nel tempo porta con sè. STRISCIA POSITIVA In effetti la striscia positiva di cinque partite, inaugurata col pareggio casalingo col Cittadella, che ha fruttato 9 punti (con 2 vittorie e 3 pareggi) rappresenta un segnale positivo in prospettiva, visto che in tutta la serie B solo tre squadre nello stesso periodo hanno fatto meglio (Bari, Frosinone e Cittadella con 10

Le divinità indiane delle epidemie

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Una bomba, trenta morti, cento feriti

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Angelo Mariani racconta bombardamenti, morti, feriti  a Santa Caterina, Nova Gorica, Slovenia il 27 maggio 1916 Un 305 scoppia con fragor enorme similiando a un terremoto per il gran tremore della terra: Il fragore della detonazione ci rese tutti perplessi. Dopo il primo momento di sorpresa, mi recai quasi timoroso di altri colpi; sul posto, con tutti i porta feriti. Ecco la sciena. Una grossa automobile con un riflettore; era ferma sulla strada, Un colonnello col suo stato Magg. una ventina di Sold. per il trasporto del faro in posizione, sui [forni] alti e una folla di Sold. di passaggio, che [carinzavano]. Il grosso proiettile cadde proprio sul motore della macchina; alla veemenza dello scoppio, gli astanti furono sbalzati a diecine di metri all'ingiro. Periranno parecchi Ufficiali e Sold. una 30° in tutti, e oltre 100 feriti fra i quali, il Colonnello. (Io non ricordo più a quale Regg.to i Sold. del genio appartenevano). Il Colonnello fu il primo ferito che presi in barella: av

Venezia FC: Venezia, punto e basta

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Cominciamo dalla fine. Da quando al 95’ Johnsen si invola verso la porta di Radunovic facendo sognare il colpaccio da tre punti. Ma il norvegese sbaglia i tempi e si fa rimontare da Barreca, che salva il Cagliari da quella che alla fine Claudio Ranieri definisce «beffa, per come abbiamo giocato». Non è un caso allora che sia dovuto intervenire l’allenatore veneziano, dopo il triplice fischio finale, a consolare il suo attaccante visibilmente contrariato e intristito per quanto sbagliato poco prima. E’ la fotografia di una partita che il Venezia ha giocato in salita, dentro e fuori dal campo. Venerdì durante l’allenamento di rifinitura Beghetto si è rotto il tendine d’Achille, scrivendo già la parola fine al suo campionato. E ieri dopo nemmeno venti minuti Jajalo ha alzato bandiera bianca, colpito duro a metà campo (ancora tutto da valutare l’infortunio). «Jajalo sapete quanto sia importante per noi — dice nel dopopartita Paolo Vanoli — cercavamo un play. Il peso psicologico di una squa

Le ossa degli sconosciuti

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Giuseppe Manetti racconta orrori, morti, mamma  a Bosco Cappuccio, Sagrado (GO) il 6 giugno 1917 6.6.17 sono andato sopra ha una collina ghiamato monte cappuccio non posso ne so descrivere l’effetto che mi a fatto si tratta di vedere trincee distrutte, ricostruite, piante dello spessore anche di 50 centimetri troncate buche fitte alla distanza di pochi metri l’una dall’altra che profonde mezzo metro e che anche due metri poi più qua e più in la si trova croci di legno fatte cosi provvisorie e quelle segnano un morto e sopra a tante di queste tombe ci sono delle ossa di gambe di braccio dei denti il teschio o rimaste in sepolte o scavate da qualche granata e a queste croci ci è scritto ‘sconosciuto’ chi potrà riconoscerlo se una granata lo a preso in pieno? povere madri quanto vi pentireste di aver dato la vita a un figlio se voi vedeste ciò che vol dir la guerra, e vedeste a che paure e a che disagi in questa guerra i vostri figli anno dovuto affrontare e ancora l’effetto della vera gu

Decifrato un antico testo babilonese, si riscopre l’origine delle nostre radici

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Riscoprire antichi testi, ma soprattutto decifrarli, è un traguardo incredibile per gli scienziati che sono costantemente alla ricerca di nuove informazioni sulle nostre origini. Ecco perché aver decifrato un antico testo babilonese rappresenta un evento importante, ma senza uno strumento di nuova generazione tutto questo non sarebbe stato possibile. Di quale strumento si tratta? Ma dell’intelligenza artificiale, ovviamente, che ha permesso di superare qualsiasi ostacolo si sia frapposto nella decifrazione del testo. Vediamo di saperne di più su quanto è stato fatto e come è stato possibile decifrare questo testo così complesso! Intelligenza artificiale aiuto eccellente per decifrare il testo Decifrare i testi babilonesi non è una cosa semplice, soprattutto perché vi sono degli ostacoli presenti in natura in questi testi antichi. Innanzi tutto, sono delle tavolette d’argilla piene di imperfezioni, e poi hanno una tendenza frammentaria , per cui l’interpretazione è davvero molto comples

Venezia FC: Venezia-Cagliari 0-0 [secondo tempo]

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  [I Tempo] Frazione tattica, equilibrata, ritmi non particolarmente elevati, molta imprecisione nella trequarti offensiva da parte di entrambe le squadre: Ellertsson scalda i guanti a Radunovic, Lella saggia l'attenzione di Joronen. Infortuni per Jajalo e Lella. Vanoli ha bisogno di alzare i ritmi e la verticalità della squadra; Ranieri deve aumentare il peso offensivo. [II Tempo] 46' Inizia la ripresa. Palla agli isolani 49' AMMONITO Ellertsson, fallo tattico su Luvumbo. 50' Punizione di Mancosu, Svoboda rinvia corto, Kourfalidis al volo spara in curva. 52' Fraseggio degli arancioneroverdi, pressing alto dei rossoblu. 57' Pierini lungo linea per Candela, Dossena è in vantaggio. 65' Rog dai 25 metri, destro oltre la traversa. 67' SOSTITUZIONE VENEZIA. Ellertsson lascia il campo a favore di Andersen. Vanoli richiama Pierini e inserisce Johnsen. 68' SOSTITUZIONE CAGLIARI. Ranieri aumenta il peso offensivo: Prelec per Mancosu. 71' Luvumbo dalla sin

Venezia FC: Venezia-Cagliari 0-0 [primo tempo]

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  1' E' iniziata la partita. Palla agli arancioneroverdi 6' OCCASIONE VENEZIA! Ellertsson esplode il destro dai 25 metri, Radunovic mette i pugni. 9' Pierini centra dalla destra, colpo di testa di Carboni, alto. 14' Pohjanpalo riesce a girarsi a centroarea, destro fiacco, facile preda di Radunovic. 19' SOSTITUZIONE VENEZIA. Jajalo non ce la fa a continuare, esordio per Milanese. 28' Cross tagliato di Milanese, Obert sbaglia il controllo, Candela strozza il destro in fallo laterale. 31' Pierini scambia in area con Pohjanpalo, Makoumbou si frappone. 34' Pierini lavora palla per l'accorrente Milanese che mastica il destro sul fondo. 37' Cartellino Giallo Francesco Filippo Zampano 39' Tentativo da fuori di Luvumbo, sinistro ampiamente a lato. 41' OCCASIONE CAGLIARI! Traversone di Luvumbo, Lella devia in spaccata, Joronen blocca in due tempi. 45' 3 minuti di recupero 45'+1' SOSTITUZIONE CAGLIARI. Cambio obbligato anche per Rani

“De Reditu”. Il viaggio e il ritorno nella letteratura tardo antica

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L’opera si compone di due libri, ma il secondo si interrompe bruscamente. Nel 1973 vennero ritrovati due frammenti, i quali fanno cenno a un incontro tra Rutilio Namaziano e tale Marcellino in una località non ben individuata fra Luni e Albingaunum , e l’altro riguarda proprio la ricostruzione della città di Albingaunum (Albenga). Nonostante l’opera sia giunta incompleta, è proprio l’esistenza del poemetto stesso a darci la certezza del successo e del raggiungimento della destinazione del viaggio da parte di Rutilio Namaziano. L’autore è a noi noto appunto solo dal poema stesso. Appartenente a una famiglia aristocratica di origine gallica, Rutilio fece una lunga carriera politica a Roma: fu dapprima magister officiorum e in seguito praefectus Urbi (nel 413 o 414). Rutilio era forse legato a circoli culturali pagani e conservatori, di cui facevano parte anche numerosi esponenti dell’aristocrazia senatoria romana. Alcuni di questi personaggi sono citati nell’opera. Il clima del periodo,