Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Attacco alla cima del Sief

Immagine
Alle ore 23 del giorno 16 aprile 1916, la grandiosa mina preparata e studiata con intelletto da S.E. il Duca D.Gelasio Caetani, per la conquista del Col di Lana, brillava travolgendo un intero battaglione nemico di cui non restarono che innocui avanzi.  In quel tempo appartenevo alla 16a Compagnia del 60° Fanteria ed il mio battaglione trovavasi in seconda linea quale riserva: avevo il grado di sottotenente.  Nelle notti che precedettero lo scoppio, la mia Compagnia fu incaricata del trasporto dei 60 quintali di gelatina necessari al brillamento; gelatina che veniva collocata entro i fornelli dai soldati del genio e dai miei, ai quali venivano fatte togliere le scarpe per non destare sospetti nelle linee nemiche dalle quali si ascoltava certamente a mezzo di geofoni tutti i rumori che gli italiani producevano nei preparativi della mina. E per trarre vieppiù in inganno il nemico, che stava preparando la contromina, si tenevano ancora in funzione le perforatrici e venivano fatte brillare

Treno ospedale

Immagine
 

Venezia FC: La Nuova Venezia - Venezia, preso dal Parma l'esterno sinistro Ricci -

Immagine
Il Venezia anticipa i tempi della chiusura del mercato invernale e "pesca" in Serie A il terzino sinistro. Dal Parma arriva in prestito Giacomo Ricci, ventiquattrenne livornese che dal 2015 ha vissuto l'epopea della scalata dei crociati emiliani dalla Serie D (30 presenze, 1 gol e 5 assist) al massimo campionato dove ha esordito tre settimane fa (10 gennaio) contro la Lazio, collezionando altri due spezzoni di partita con Sassuolo e Sampdoria. Dopo la salita del Parma in Serie A, Giacomo Ricci (contratto fino al 2022 con gli emiliani) ha girato l'Italia in prestito, districandosi tra Pro Piacenza (27 presenze), Carrarese (33 più 3 nei playoff) e Juve Stabia (22), giocando nella passata stagione con Forte e Di Mariano. Ricci, in questa stagione, ha giocato titolare anche le tre partite di Coppa Italia con Pescara, Cosenza e Lazio. Nell'annata in Lega Pro, Ricci collezionò 7 presenze con il Parma, rimanendo seduto in panchina nelle due sfide con il Venezia. L'ar

13 Giugno 1915

Immagine
 

La difesa di Monte Festa (30 ottobre – 7 novembre 1917 )

Immagine
Il monte Festa è un dosso alpestre staccantesi a circa 1000 m dalle pendici settentrionali del monte S. Simeone (m.1500) e dominante a nord-est ed a nord-ovest rispettivamente la confluenza del Fella e del But nel Tagliamento, a sud-ovest il lago di Cavazzo, mentre a sud-est lo stesso San Simeone e a sud il Brancot gli impediscano la visuale sulla pianura friulana. Le opere di fortificazione del monte Festa vennero iniziate nel 1910, ed all’epoca di cuisi narriamo, il forte non ancora ultimato, era già stato posto in istato di disarmo, disarmo che aveva particolarmente intaccato il munizionamento. Erano invece in efficienza le due batterie da 149 con i relativi servizi di risevette e passaggi in caverna, elevatori, ecc. Mancava completamente qualsiasi opera per la difesa vicina : non una trincea, non un reticolato, non uno spalto, non un appostamento per armi portatili. Il forte infatti era stato ideato per un’offesa a distanza e non già per un compito di prima linea. Il 26 ottobre 191

Venezia FC: VICENZA vs VENEZIA FC Una loffia!

Immagine
Il classico pareggio di scarsa qualità con poco gioco e ancor meno agonismo. Un primo tempo di gran confusione, mai un'azione ordinata e ancor meno le azioni pericolose. Il Vicenza tiene di più il pallone e prova in almeno tre occasioni a concludere dalla distanza, sempre sulla fascia destra ANV. Ci va vicino e in un'occasione troverebbe anche un gran gol se non ci fosse un fuorigioco di disturbo davanti a Lezzerini. Il Venezia si addormenta, come coloro che la stanno seguendo alla TV e quei giocatori che dovrebbero fare la differenza sono già con la testa sul cuscino. Non succede niente. Nel secondo tempo si continua a bisticciare con la palla, non si arriva mai primi sulle seconde palle. Si tiene il ritmo a livelli ancora bassi. Si prova a cambiare qualcosa con le sostituzioni. Ma davvero questa partita sembra incanalata sul binario morto. Come un fulmine a ciel sereno, improvvisamente, si parte nel primo vero contropiede e Di Mariano, ben lontano dall'area, viene falciat

Venezia FC: La Nuova Venezia - Da un derby all'altro, il Venezia inaugura il girone di ritorno in casa del Vicenza -

Immagine
Da un derby all'altro, dal Cittadella al Vicenza. Il derby del Menti inaugura in notturna il girone di ritorno, a tre giorni dalla conclusione del mercato invernale. Zanetti, vicentino di Valdagno, ritorna a casa, è la "partita degli affetti" per il tecnico del Venezia, poco propenso a lasciare spazio al Vicenza dopo il blitz contro il Cittadella. Biancorossi che puntano a riscattare lo scivolone di Reggio Emilia, arancioneroverdi ancora imbattuti nei derby veneti con le vittorie su Vicenza e Cittadella e il pareggio con il Chievo. Squadre che presentano numerose defezioni: Ferrarini, Marino, Vacca, Bjarkason, Ala-Myllymaki (che è stato operato ieri al menisco al Policlinico San Marco a Mestre dal dottor Mazzariol), Rossi e Karlsson (out per un mese e mezzo) nel Venezia; Ierardi, Nalini, Da Riva e Dalmonte nel Vicenza, che al Menti ha avuto finora un ruolino di marcia singolare: una vittoria contro l'Ascoli (2-1, 19 dicembre), una sconfitta (0-1 con l'Entella) e b

Cappellano Annibale Carletti

Immagine
 

Le Gallerie cannoniere di Monte Fortin

Immagine
Le gallerie cannoniere di Monte Fortin, presso Villanova di Farra (GO), rappresentano uno dei più interessanti esempi di cavità totalmente artificiali presenti in provincia di Gorizia: le notevoli dimensioni ed il buono stato di conservazione le hanno investite di un notevole interesse storico, archeologico, geologico e, naturalmente, speleologico. Questo sistema sotterraneo, però, realizzato dall’esercito italiano nella prima guerra mondiale, non racconta che l’ultimo capitolo di una storia che, attraverso secoli di guerre e di invasioni, ha coinvolto popoli e nazioni intere. Monte Fortin sorge in una terra di passaggio e di confine, che è stata da sempre teatro di contese spesso molto sanguinose: l’esistenza di opere fortificate su questa collina, infatti, viene fatta risalire all’epoca preromana e romana, ed è documentata sia nel Medioevo che nel corso delle guerre gradiscane (1615-1617). Il Centro Ricerche Carsiche “Carlo Seppenhofer” di Gorizia, oltre all’accurato lavoro di esplor

Venezia FC: Corriere del Veneto - Schwoch: "Un derby da vivere. Il mio cuore è diviso in due"

Immagine
Per l’ex bomber, e ora commentatore tv, grandi stagioni con Venezia e Vicenza Stefan Schwoch, di quale partita farà il commento tecnico per DAZN? «Sarò impegnato sul derby tra Vicenza-Venezia». Proprio la sua partita... «Effettivamente a queste due realtà sono legatissimo. Vicenza per me rappresenta tutta la mia vita: mia moglie, mio figlio, tanti ricordi la maggior parte dei quali bellissimi. A Venezia ho vinto un campionato, ho esordito in serie A, abbiamo festeggiato in piazza San Marco dopo una splendida promozione. Non dimentico nulla». Il ricordo più bello della sua esperienza con la maglia del Vicenza? «Il primo anno in biancorosso trovai forse la squadra più forte in cui ho mai giocato. Non riuscimmo a centrare la promozione, ma era una squadra piena di giocatori davvero importanti». A Venezia invece? «Non saprei scegliere fra la promozione in serie A e l’esordio nella massima serie. Sono stati due momenti chiave della mia carriera e credo che non dimenticherò mai certe emozion

Alpini con i muli e artiglieria da campagna

Immagine
 

Il Decalogo del vecio can

Immagine
Mentre aumenta l’interesse per il tragico periodo riguardante, la prima parte del secolo scorso, sempre più spesso riemergono dai bauli, documenti o preziosi cimeli che riportano ad episodi ormai rimossi o perlomeno attutiti dal trascorrere del tempo. E’ anche cosa usuale che testimonianze ormai divenute storiche, siano affidate a chi, nelle speranze dei donatori, siano in grado di tramandare o di conservarle. Probabilmente è grazie a questo motivo che siamo venuti in possesso dopo la scomparsa della moglie, d’alcuni testi di proprietà del Gen. Eligio Morero che riguardavano il primo conflitto mondiale. Tra le pagine di un testo, tra i tanti pubblicati nel primo dopoguerra, espressione di un forte desiderio di divulgare le vicende della guerra italiana, è spuntato un foglio, ingiallito e reso pesante dal lungo oblio. E’ così riemerso un documento certamente minore ma suggestivo dell’epopea degli Alpini nel primo conflitto mondiale, visto poi che numerose citazioni della sua esistenza s