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Venezia FC: Rassegna stampa del 30 giugno 2025

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21 ottobre 1917 - segnali dall'Isonzo

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«Le artiglierie nemiche mostrano una certa irrequietezza», in particolare tra Plezzo e Tolmino. E si è notato anche un improvviso accumulo di forze sul fronte dell’Isonzo. Ma fin qui nessun giornale, o analista, neanche gli esperti, hanno mai preso sul serio la possibilità di un’offensiva austro-ungarica in grado di ottenere un ampio successo. Il mantra ripetuto finora è: «Da qui non ci schiodano più, è impossibile. Sarebbe una follia tentare, lo dice il terreno». Alessandro Manzoni invece scrisse: «È men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore». Quel “dubbio” a qualcuno è venuto, per esempio a Sonnino. Il 21 ottobre il Ministro degli esteri parla con l’Ambasciatore russo, gli chiede se sia possibile per Pietrogrado avviare una qualsiasi operazione militare, fosse anche niente di serio, purché instilli un dubbio analogo negli Imperi centrali. Sarebbe bello, purtroppo però chiedere un favore del genere ai russi, in quel momento, è come chiedere a me di scalare l’E...

Ferie d'Agosto

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"Lo sa cosa stanno facendo quelli come voi a questo paese? Quelli che buttano l'immondizia in mare, quelli che vanno in giro armati, quelli che se ne fregano delle regole, che non hanno rispetto per le persone e per le cose, quelli che guardano solo la televisione, che hanno disprezzo per la cultura. Ma lei li legge i giornali? ha mai aperto un libro in vita sua? Io credo di no. Glielo dico io l'ultima cosa che ha letto lei, il libretto di istruzioni del suo cellulare!  Nei libri che lei non ha letto c'è scritto che, in questo paese, c'è stata una dittatura lunga vent'anni, razzismo, intolleranza, guerra, deportazioni e se lei ritiene giusto che un ragazzo africano, senza casa né lavoro, alle soglie del duemila, non abbia nessun diritto, allora vuol dire che quella tragedia è stata  Paolo Virzì, 1996

Costantinopoli, una capitale antipatica ma utile?

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Nel maggio dell’anno 330 dopo la nascita di Cristo, quando il sole si levava alto sui mari e sulle terre, l’imperatore Costantino, signore degli eserciti e padre di una nuova era, scelse di fondare una città che avrebbe sfidato i secoli e gli dèi: Costantinopoli, la città predestinata, il ponte fra due mondi, la gemma che splendeva tra le acque del Bosforo e le onde del Corno d’Oro. Fu durante la guerra contro Licinio, tra clangore di spade e bagliori di scudi, che Costantino vide il destino manifestarsi: in quel luogo, dove la terra abbracciava il mare e i venti portavano voci d’Oriente, avrebbe innalzato la sua nuova capitale. Costantinopoli, fondata su sette colli come una nuova Roma, si eresse maestosa, rivolta verso il sole nascente e verso la fede cristiana, con un Senato degno degli antichi padri e mura pronte a sfidare il tempo. Nei secoli seguenti, la città divenne il cuorepulsante dell’impero d’Oriente, la roccaforte degli imperatori, la custode delle leggi e della sapienza. ...

Vivere ogni momento al massimo

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"Il Buddismo del Daishonin ci insegna a progredire energicamente ogni giorno, da ora in avanti.  Chi mantiene la voglia di sfidarsi, chi non vede l'ora di fare qualcosa per la propria felicità e per quella degli altri, diventerà più giovane ogni anno che passa indipendentemente dall'età, man mano che continuerà la sua pratica buddista.  Nel gosho L'unità di marito e moglie il Daishonin scrive: «Diventerai più giovane e accumulerai fortuna» (RSND, 1, ). Ci assicura che anno dopo anno la nostra forza vitale aumenterà e noi vivremo intensamente e con piena soddisfazione.  Consapevole della sua missione e rinnovando la determinazione «giorno dopo giorno e mese dopo mese» (RSND, 1, 885), il Daishonin continuò a intraprendere nuove sfide. Questo è lo spirito alla base dell'automiglioramento e della crescita, e la fonte della vitalità.  Il presidente Toda ci insegnava che «la fede non è una questione di formalità: è vivere ogni momento al massimo.  In ultima analisi, i...

Venezia FC: Rassegna stampa del 29 giugno 2025

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