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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Venezia FC: Buon pareggio contro una squadra che ha ambizioni e che ha qualità. [Chievo-Venezia 1-1]

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Poi se vai a guardare meglio ti accorgi che il Venezia fa una partita sapiente, coraggiosa per lo schieramento e per le scelte. Tiene bene il campo senza soffrire troppo e senza rischiare niente per tutto il primo tempo. Fa un bel gol che nasce dal controllo palla difensivo e si snoda per tutto il campo con Forte che finalizza a fil di palo. Per poi schierarsi con un atteggiamento più guardingo e provando a ripartire quando si creano le condizioni. Nel secondo tempo il Chievo fa i cambi che gli servono a spingere con decisione e con maggior efficacia. Il Venezia arretra troppo, si chiude nella metà campo, gioca meno e subisce il pressing gialloblu (oggi in blu-amaranto) Ha però ancora un paio di occasioni per provare a chiuderla, ma l'efficacia non è dalla sua parte, come non lo è stata anche in altre occasioni. Così un pò per inerzia, un pò perchè sono le leggi del calcio, la partita nel finale prende una piega fatta di palloni buttati, di respinte affannose, di corner a ripetizio

La Grande Guerra - Le pietre della storia - Trento

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L'Italia a Trento

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Nei tre giorni che separarono la fine della Battaglia Finale e la firma dell'armistizio l'esercito italiano riuscì ad avanzare in gran parte del Veneto e del Trentino. Dal Passo dello Stelvio alla linea del Livenza le varie armate, complice la quasi totale assenza di resistenza, raggiunsero le città più importanti ad esclusione di Monfalcone. Il 2 novembre i soldati entrarono a Rovereto attraverso la Vallagarina. La Quarta Armata risalì la Valsugana e l'Ottava la conca di Agordo. Quel giorno entrò in azione anche la Settima Armata che dal settore più occidentale del fronte attaccò il Passo dello Stelvio, quello del Tonalee lo sbarramento della Valle del Chiese. In questo modo il giorno seguente (il 3) una colonna scese in Val Venesta e bloccò il passaggio delle truppe austro-ungariche verso Passo Resia.  Quello stesso giorno venne liberata Levico, Pergine e, soprattutto,Trento. Alle 15.15 del 3 novembre uno squadrone di Cavalleggeri entrò in una delle due città simbolo dell

Trincee e Gallerie della Grande Guerra del Monte Palon, salita da Possagno

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La Grande Guerra - L'armistizio del 4 novembre 1918 e la Vittoria

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L'armistizio di Villa Giusti

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Il 31 ottobre 1918 i generali austro-ungarici e quelli italiani si incontrarono a Villa Giusti, alle porte di Padova, per iniziare a discutere le condizioni di pace. In accordo con gli alleati, l'Italia sottopose all'Impero asburgico un armistizio che si basava sulle richieste del Patto di Londra. Veniva quindi formulato il diritto dell'esercito di occupare tutte le terre austro-ungariche sul litorale adriatico, la riduzione dell'esercito a 20 divisioni, la consegna del 50% dell'artiglieria in loro dotazione, la liberazione immediata dei prigionieri e il ritorno in Germania delle truppe tedesche entro due settimane.  Carlo I, informato dai propri emissari, non poté far altro che accettare queste condizioni e quindi l'armistizio venne firmato alle 15.20 del 3 novembre 1918. Il cessate al fuoco sarebbe entrato in vigore alle 15 del 4 novembre, mettendo così ufficialmente fine alla Grande Guerra dopo quasi 3 anni e mezzo. Anche se non direttamente, questa firma sa

Venezia FC: La Nuova Venezia - Venezia, notte al Bentegodi a caccia di gol -

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Trasferta notturna per chiudere l'anno per il Venezia, impegnato al Bentegodi (ore 21) contro il Chievo Verona.Venezia con le tossine della gara di domenica con la Salernitana nelle gambe e nella testa, Chievo con la mente sgombra e riposata per aver saltato forzatamente la gara casalinga con il Cittadella, rinviata per i casi di positività nella squadra di Venturato. Venezia che vuole evitare l'aggancio, riprendere a correre dopo aver conquistato 5 punti nelle ultime 5 gare, una frenata coincisa con l'improvviso stop di reti di Forte, a secco dopo la doppietta di Lecce. Non è che il Chievo voli, 6 punti nelle ultime 6 gare e tre pareggi consecutivi nelle ultime 3 partite con Spal, Empoli e Pisa. Veronesi alle spalle del Venezia (-3), ma con due partite in meno, dovendo recuperare anche con il Vicenza. VENEZIACremonesi e Marino sono ancora out, Zanetti deve forzamente ruotare i giocatori («In questo momento le mie scelte sono dettate dalla condizione dei singoli»), ridisegn

La battaglia di Vittorio Veneto - 4 Novembre 1918 -

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La ritirata austro-ungarica -

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La sera del 24 ottobre l' Imperatore Carlo I venne informato che la resistenza del “Gruppo Belluno” sul Monte Grappa stava dando i suoi frutti. Per quanto disperata, in cuor suo confidò che la situazione non fosse del tutto compromessa e che tutto il fronte potesse reggere unito all'offensiva italiana. Ma appena iniziarono le operazioni sul Piave capì che non c'era altro da fare: il 27 ottobre informò Guglielmo II che avrebbe chiesto ai Paesi dell'Intesa una pace separata.  Quando iniziò l'attacco sulle Grave di Papadopuli le truppe austro-ungariche si fecero prendere dal panico e molti soldati, ancora prima di iniziare il combattimento vero e proprio, iniziarono a ripiegare verso est senza alcun coordinamento. I disertori si moltiplicarono nelle ore seguenti e un intero reggimento ungherese che si trovava di fronte alla testa di ponte francese si arrese in massa alla Dodicesima Armata. Il generale Borojevic ordinò quindi un primo arretramento di 7 chilometri.  La m

Venezia FC: Il Gazzettino - E' Forte ma troppo solo -

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Perdendo 2-1 con la capolista Salernitana il Venezia ha archiviato con un altro ko un 2020 da dimenticare, quanto a rendimento casalingo. Nell'anno solare ormai agli sgoccioli gli arancioneroverdi hanno giocato 18 volte in Serie B al Penzo, conquistando solo 26 dei 54 punti in palio, con 7 vittorie (3 in 10 gare con Alessio Dionisi, 4 in 8 con Paolo Zanetti), 5 pareggi (4 con l'attuale tecnico dell'Empoli) e 6 sconfitte equamente divise tra i due allenatori, con un saldo reti di 22-20 riportato in attivo da Zanetti (10-7). Il 2021 a Sant'Elena inizierà lunedì prossimo ospitando il Pisa (ore 15), la stringente attualità è però la trasferta di domani a Verona ospiti di un Chievo (ore 21) più riposato, non avendo giocato contro un Cittadella che si è giocato il bonus rinvio causa-Covid. Un derby senza dubbio delicato per un Venezia che, al netto di una classifica tuttora importante 23 punti e 8. posto solitario dentro i playoff (a +3 sul Chievo ma gli scaligeri dovranno r

La Grande Guerra 1915-1918: Il Piave e le ultime azioni

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La Battaglia Finale sul Piave

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Le forti piogge che colpirono il Veneto nell'ottobre del 1918 costrinsero Armando Diaz a cambiare il piano inziale dell'offensiva sul Piave. A questo primo contrattempo si aggiunse in seguito un forte temporale, scatenatosi proprio il 24 ottobre, che rinviò ulteriormente l'inizio delle operazioni e mise in difficoltà sia il generale Giardino sul Monte Grappa sia i Gordon Highlanders , il contingente britannico che nella notte del 23 era riuscito ad occupare le Grave di Papadopoli grazie all'aiuto dei gondolieri di Venezia .  Il piano iniziale prevedeva la costruzione di otto ponti : uno a Vidor , tre nella zona compresa tra Fontana del Buoro e Moriago (a nord del Montello ), uno fra Santa Croce e Falzé ,due nei pressi di Nervesa e l'ultimo più a sud, nella zona delle Grave . Se la situazione si fosse dimostrata estremamente favorevole, il Comando Supremo avrebbe ordinato l'installazione di altri 12 passaggi. Ma in quelle ore la corrente delle acque era talmente

Venezia FC : Cinismo contro possesso palla. Secondo voi chi vince?

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Uno sterile possesso palla nei primi 30' con un Venezia che sembrava brillante, non arriva mai ad una conclusione degna di questo nome.  La Salernitana non dà mai l'idea di andare in affanno nonostante la pressione ANV.  Poi si perde un pallone velenoso a centrocampo nel combinato disposto di Felicioli-Bjarkasson e si apre un varco nel quale Andersson si infila e e batte un incolpevole Lezzerini.  Si perdono le distanze, si smarrisce quel pò di equilibrio che avevamo costruito e si subisce il raddoppio su una ripartenza con il giocatore campano in leggero fuorigioco.  Hanno anche il fattore C che li aiuta perché Lezzerini fa un mezzo miracolo deviandola sul palo, Ceccaroni se la vede sfilare a 1 metro senza poter intervenire e Andersson infila a porta vuota.  Finisce il tempo con un Venezia leggermente dimesso e in confusione.  Giro di cambi alla ripresa che fotografano un centrocampo inconsistente ed evanescente ad eccezione di un generosissimo Fiordilino che corre dovunque ci

Battle of Monte Grappa

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La Battaglia Finale sul Monte Grappa

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L'offensiva sul Piave iniziò ufficialmente alle tre del mattino del 24 ottobre 1918 con un massiccio bombardamento sulle posizioni austro-ungariche del monte Grappa. La pioggia di granate italiane però non ebbe l'effetto sperato: l'esperto generale Svetozar Borojevic, viste le condizioni metereologiche, immaginò che un attacco lungo il Piave non era concepibile e quindi preparò i suoi soldati sul Grappa, disponendoli molto meglio degli italiani. Al contrario il generale Giardino, il quale ebbe solo una settimana per organizzare l'attacco, si trovò ben presto in difficoltà. La fanteria si mosse con una tattica antiquata, avanzando in linea (senza prendere in considerazione i movimenti “elastici” (come fatto durante la prima Battaglia sul Monte Grappa) e senza poter contare sul sostegno dell'Ottava Armata che rinviò l'attacco di 48 ore. In questo modo i monti Asolone, Prassolan e Solarolo rimasero tutte in mano austro-ungarica.  Il giorno seguente gli attacchi s

Venezia FC: Il Gazzettino - Venezia, una sfida al vertice -

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Poco più di un anno e mezzo fa si sfidavano per evitare la Serie C, oggi invece Venezia-Salernitana è la sfida di cartello del 15. turno di Serie B. Ultima uscita del 2020 al Penzo (ore 15 a porte chiuse) per gli arancioneroverdi, sesti in piena zona-playoff con 23 punti a -5 dalla vetta occupata proprio dai campani. Una classifica cortissima al vertice di un torneo cadetto che entrambe la squadre, nella stagione 2018/19, avevano vissuto con l'acqua alla gola ritrovandosi a fronteggiarsi nei playout. La Salernitana all'andata all'Arechi vinse 2-1, il Venezia al ritorno pareggiò i conti con l'1-0 firmato da Marco Modolo il capitano del quale proprio il giorno di Natale è stato ufficializzato il prolungamento biennale fino al 2023 (48 ore dopo quello altrettanto pesante del fantasista Mattia Aramu) dopodiché ai rigori la spuntarono i campani spedendo in C gli arancioneroverdi (per soli 33 giorni, data la riammissione in B per la mancata iscrizione del Palermo). «Normale

Monte Grappa Tribute

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I preparativi asburgici alla Battaglia Finale

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Mentre sulla sponda destra del fiume Piave fervevano i preparativi per l'offensiva di ottobre, l'esercito austro-ungarico faceva i conti con tutti i suoi numerosi problemi. I soldati da diversi mesi mangiavano molto poco e la carne era un cibo rarissimo. Lo sconforto era notevole ed aumentò ancora di più dopo che giunse la notizia della sconfitta tedesca ad Amiens. Era ormai chiaro a tutti che la guerra stava per concludersi con una sconfitta.  Sul fronte veneto però la situazione non era ancora segnata: "la massa delle truppe austro-ungheresi, rassegnata ormai a non vincere la guerra, ripugnava ad essere vinta in battaglia campale dagli italiani" (Gianni Pieropan, "Storia della Grande Guerra sul fronte italiano 1915 - 1918", Mursia, Milano, 1988, p. 777). L'orgoglio e lo spirito di cameratismo rappresentavano ancora un collante abbastanza efficace tra i soldati, specialmente per quelli che si trovavano nelle trincee.  Dopo la Battaglia del Solstizio si

Venezia FC: Serie B, il prossimo turno: tutte in campo domani, ma il Covid fa saltare Chievo-Cittadella

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  Serie B, il prossimo turno (27 dicembre): Ascoli-Spal  Brescia-Empoli  Cosenza-Pisa  Cremonese-Monza  Entella-Pescara  Frosinone-Pordenone  Lecce-Vicenza  Reggiana-Reggina  Venezia-Salernitana  Chievo-Cittadella rinviata

Venezia FC: Calcio Venezia - Auguri di Buon Natale -

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I GIORNALI TORNERANNO IN EDICOLA DOMENICA 27. A TUTTI VOI I MIEI MIGLIORI AUGURI DI BUONE FESTE

La dodicesima battaglia. Memorie da Caporetto

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La preparazione italiana alla battaglia finale

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Nell'estate del 1918 la Grande Guerra prese una piega molto favorevole per gli alleati dell'Intesa. Sul fronte occidentale i francesi attaccarono i tedeschi aggiudicandosi la la Battaglia di Amiens (agosto), su quello sud-orientale la Bulgaria crollò (settembre) mentre la Turchia era sul punto di cedere definitivamente. I paesi dell'Intesa non volevano e non potevano lasciarsi sfuggire un vantaggio così netto: il generale Foch, comandante in capo delle truppe francesi, chiese perciò ad Armando Diaz di sostenere questa grande azione globale con un attacco sul fronte veneto.  Il generale italiano rifiutò. Egli infatti preferì non prendere alcuna iniziativa temendo di portare l'esercito alla disfatta come il suo predecessore. Secondo i suoi programmi, i soldati italiani non sarebbero stati pronti prima della primavera del 1919.  Anche il Governo italiano era favorevole ad un attacco e, alla fine di settembre, iniziò a perdere la pazienza con Diaz. Secondo alcune indiscrezi

Buon Natale a tutti cari amici miei

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Sangue e fango: guerra di trincea 1914-1918

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La Battaglia del Solstizio

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Con quattro giorni di ritardo rispetto a quanto previsto, alle tre del mattino del 15 giugno i cannoni austro-ungarici lungo il Piave aprirono il fuoco contro il fronte italiano. Iniziò così la Battaglia del Solstizio che avrebbe dovuto, secondo i piani del Comando Supremo asburgico, risolvere definitivamente la guerra con l'Italia. Memori dell'ottima tattica utilizzata 8 mesi prima a Caporetto, l'attacco iniziò con un grande bombardamento verso i collegamenti delle linee difensive con l'ausilio anche dei gas.  Le prime ore furono molto favorevoli e gli austro-ungarici ottennero risultati eccellenti: circa 100mila uomini riuscirono ad attraversare il fiume sotto la pioggia battente ed i fumi dei gas. In particolare, i soldati riuscirono ad entrare nel paese di Nervesa e ad occupare la collina del Montello, non lontana dal Monte Grappa  A sud vennero compiuti alcuni progressi nella zona compresa tra San Donà e Cava Zuccherina (l'odierna Jesolo) mentre i soldati itali

Venezia FC: Il Gazzettino - Venezia, Aramu rinnova fino al 2023. Domenica il match con la Salernitana -

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C'è il rinnovo di Aramu fino al 30 giugno 2023, sotto l'albero di un Venezia che addolcisce lo 0-0 di Cosenza blindando uno dei suoi gioielli. Lunedì avevamo dato per imminente il prolungamento del fantasista Mattia Aramu e l'ufficialità è arrivata ieri: il 25enne piemontese rimarrà titolare della maglia numero dieci per una ulteriore stagione (più opzione di rinnovo a favore del club fino al 2024) rispetto alla scadenza originaria del 2022. Sicuramente un'ottima notizia trattandosi del miglior lagunare nella Serie B 2019/20 con 11 gol e 6 assist in 31 presenze (in quella attuale 4 reti e 3 assist in 14 gare), ma soprattutto un'ennesima dimostrazione da parte della proprietà statunitense capitana da Duncan Niederauer di voler dare stabilità e continuità anche tecnica al Venezia. L'accordo con il fantasista ex Torino non prevedrebbe clausole di uscita in caso di richieste da parte di top club, i quali eventualmente oltre a convincere il giocatore dovranno aprire

Alto Isonzo: le trincee

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La preparazione della Battaglia del Solstizio

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Con l'arrivo della primavera la Grande Guerra riprese in tutta Europa. La Germania, dopo aver firmato la pace di Brest-Litovsk con la Russia Sovietica (3 marzo 1918) lanciò l'ennesima offensiva sul fronte occidentale mettendo in seria difficoltà la Francia. Il Primo Ministro Clemenceau scelse quindi di utilizzare l'astuzia diplomatica per destabilizzare la Triplice Alleanza e pubblicò il il tentativo di pace separata offerta da Carlo I lo scorso anno.  La notizia mandò su tutte le furie Guglielmo II. Egli scoprì come l'Austria-Ungheria si fosse accordata per sostenere, una volta finita la guerra, il passaggio dell'Alsazia e della Lorena alla Francia (a quel tempo amministrate dalla Germania). Il 31 marzo perciò il Kaiser incontrò a Spa (in Belgio) Carlo I chiedendogli una duplice prova di fiducia: creare un'unione pantedesca al termine della guerra e promuovere un'azione lungo il fronte italiano per sostenere quella tedesca in Francia.  L'imperatore asbu

Venezia FC: La Nuova Venezia - Venezia, un dominio sterile a Cosenza e alla fine ci pensa sempre "San Lezzerini"

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Il Venezia domina, rischia grosso nel finale, ma a Cosenza non va oltre lo 0-0. Un'occasione sprecata per gli arancioneroverdi, che si sono dimostrati quasi sempre superiori agli avversari e che, per la seconda partita di fila, non riescono però a segnare. La squadra di Paolo Zanetti arriva in Calabria con il piglio giusto, punta a fare la partita e tenere possesso palla per allungare la serie positiva. Sulla panchina arancioneroverde si rivede Modolo, mentre in difesa Molinaro dal 1' è preferito a Felicioli sulla sinistra. Altro avvicendamento in attacco rispetto alla sfida con la Spal: dentro subito Johnsen, fuori Bocalon. PERICOLI Il Venezia riesce fin dall'inizio a prendere campo, e i calabresi sono costantemente in difficoltà. Forte fa tremare Falcone con un rasoterra velenoso dalla lunga distanza già al 2', poi è Johnsen a impegnare l'estremo cosentino al 18'. Zanetti incita i "suoi", la squadra è attenta e costruisce, trovando anche i cross, sop