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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Buona Pasqua a tutto il popolo Arancioneroverde

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Venezia FC: Venezia, mister Vanoli chiama tutti a raccolta «Con lo stadio pieno faremo la differenza»

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Un Venezia che a poche ore della sfida con la Reggiana ha l'incredibile calore e spinta del popolo arancioneroverde. Ieri, infatti, oltre 450 tifosi hanno assistito all'allenamento a porte aperte, nel campo A di Ca' Venezia, agli ordini di mister Vanoli. Un clima di grande condivisione e alla fine alcuni giocatori hanno donato le uova pasquali ai bambini presenti. «Prima di tutto voglio ringraziare i nostri tifosi per la spinta che ci danno. Restano otto partite, di cui quattro in casa e spero che i tifosi possano riempire lo stadio per diventare il nostro dodicesimo uomo in campo e farci fare la differenza. Nella mia carriera da calciatore ho provato sulla mia pelle l'energia che può dare uno stadio pieno. Ieri abbiamo fatto allenamento a porte aperte proprio per avere una carica in più dalla nostra gente. Abbiamo bisogno di loro, perché quando entri nel tuo stadio pieno che ti spinge dai qualcosa in più e metti timore all'avversario». Come sta la squadra dopo la s

Storia del regno dei Franchi: Da Clodoveo a Carlo Magno

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Gosho quotidiano 31 marzo 2024

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"Colui che ascolta anche una sola frase o un solo verso del sutra e lo imprime indelebilmente nel suo cuore è come una nave capace di attraversare il grande mare di nascita e morte. Il Gran Maestro Miao-lo affermò: «Anche un solo verso, impresso indelebilmente nel proprio cuore, aiuterà senza dubbio una persona a raggiungere la riva opposta. " Dal Gosho "Una nave per attraversare il mare della sofferenza" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 29)

La cattura. Notte di Caporetto

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Giunti a Case Cance si preparò subito il posto di medicazione e il posto per il ricovero momentaneo dei feriti più gravi. Fatto tutto questo (si era alle ore 7) il bombardamento si fa più intenso e arrivarono pure delle bombe con gas asfissianti, il capitano ordinò di ritirarsi in galleria e di accendere subito della paglia davanti per disperdere e fare innalzare i gas. Nello stesso tempo ci mettemmo tutti la maschera contro i gas asfissianti. Il bombardamento continua, fino alle ore 15, si medicarono 11 feriti dei quali un Ufficiale (tenente Bellichi Com.te la 10° compagnia) il quale ci diede la notizia che il nostro reggimento era stato fatto quasi tutto prigioniero e che il nemico era vicino e fra breve sarebbe da noi. Il capitano medico e io ci impressionammo di quelle notizie così allarmanti. Finito di medicare la ferita del tenente riportata al ventre da palla di fucile, lo collocammo nell'Infermeria in attesa di essere sgombrato alla Sezione di Sanità 19° Divisione. Alle ore

La fortuna di un popolo

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La fortuna di un popolo dipende dallo stato della sua grammatica. Non esiste grande nazione senza proprietà di linguaggio. Fernando Pessoa

Venezia FC: Marcatori all time Venezia, Pohjanpalo insegue Poggi

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Anche in questa stagione Joel Pohjanpalo sta regalando gol a grappoli al Venezia. L'attaccante finlandese arrivato nell'estate 2022 dal Bayer Leverkusen, dopo un avvio un po' stentato, ha chiuso la sua prima annata in arancioneroverde in modo sublime confezionando 19 gol in Serie B, irrobustiti da 7 preziosi assist utili alla causa. Anche in questa stagione "Iceman" nei primi mesi di cadetteria non l'ha buttata dentro in grandissime quantità con 4 reti prima del giro di boa, pur però risultando sempre e comunque fondamentale nella manovra pensata da mister Paolo Vanoli. In questo girone di ritorno i suoi numeri sono di nuovo esplosi e ora, a otto giornate dalla fine, il bomber di Helsinki è a quota 18 e, oltre ovviamente a pensare alla lotta promozione, c'è anche il titolo da capocannoniere nel mirino. POHJA PER LA STORIA Normale quindi dare uno sguardo anche alla classifica all time per quanto riguarda i bomber passati in laguna. Pohjanpalo ad oggi è a qu

Battaglie navali nel Colosseo? Avvenivano veramente?

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Gosho quotidiano 30 marzo 2024

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"In quest’epoca, per una donna, cambiare il karma immutabile con la pratica del Sutra del Loto è naturale, come per il riso maturare in autunno e per il crisantemo fiorire in inverno. Quando io pregai per mia madre, non solo ella guarì dalla sua malattia, ma la sua vita fu prolungata di quattro anni. Ora anche tu ti sei ammalata e, come donna, è più che mai opportuno che tu cerchi di credere fermamente nel Sutra del Loto e vedere cosa farà per te." Dal Gosho "Il prolungamento della vita" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 848)

Memorie di guerra – Puntata 5

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Dopo qualche giorno ebbi una licenza premio di 3 giorni per Milano, che già mi credevano morto. Venimmo poi riarmati, a Scandiano(RE), con bombarde di grosso calibro con canna prolungata, e ci posizionammo ancora al Piave, con bersaglio le Grave di Papadopoli. Si preparò la grand’offensiva dell’ottobre 1918, ma come il nemico prese la via della ritirata il compito dei bombardieri di fatto finì, perché non era arma da inseguimento, non essendo veloce il trasporto ed il rimontaggio in posizioni più avanzate, quindi restammo fermi, quasi increduli che il nemico, così aggressivo, così fortemente armato, fosse stato disastrosamente sconfitto e si ritirasse così precipitosamente. Restammo in varie località sempre del Piave per il recupero proiettili e materiali e purtroppo avemmo ancora qualche perdita, e dopo vari spostamenti finimmo a Gozzano (Novara), con gruppo e batterie già scomposte e senza bombarde. Subii continui spostamenti e trasferimenti di batteria finché giunse il giorno del co

Minuscoli fiori rossi spuntano dalla sabbia una volta l'anno per appassire dopo poche ore, per ricordarci che la vita non è altro che una stoica forma di resistenza.

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"Ammiro chi resiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore, sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere, e vivere in piedi anche nei momenti peggiori". Luís Sepulveda - Le rose di Atacama

Venezia FC: "Il nuovo stadio farà crescere il Venezia" Trasferta ad Ascoli vietata ai veneziani

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Che cosa faceva ridere i Romani? La comicità nell'antica Roma

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Avere il coraggio di affrontare la notte dell'uomo

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"La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte" Louis-Ferdinand Celine - Viaggio al termine della notte

Gosho quotidiano 29 marzo 2024

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"Non devono esserci discriminazioni fra coloro che propagano i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo nell’Ultimo giorno della Legge, siano essi uomini o donne: se non fossero Bodhisattva della Terra, non potrebbero recitare il daimoku. Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-rengekyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire ciò “emergere dalla terra”?" Dal Gosho "Il vero aspetto di tutti i fenomeni" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 341)

Memorie di guerra – Puntata 4

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Contammo parecchi morti e feriti gravi, tra i quali anche anziani. I miei uomini si portavano il più possibile vicino a me, perché sembrava loro di garantirsi più sicurezza, ma non era così: indossavo una mantella e quando, in una pausa di bombardamento, mi rialzai, la mia mantella si mostrò a brandelli, sfrangiata. Mi toccai non credendo ai miei occhi, e intorno a me i miei compagni in condizioni orribili e raccapriccianti. Calata la notte vennero portati via i morti e i feriti; portarono delle balle di paglia da utilizzare per giaciglio, qualche vivanda e nuove munizioni. Ci riprendemmo solo nel guardarci, senza parole, qualcuno con le lacrime agli occhi per la perdita del paesano. Avevo uomini di tutte le regioni e di tutte le età; erano stati tutti bravi e buoni, mi avrebbero protetto se fosse stato loro possibile. Stemmo dietro quest’argine quella notte, il giorno seguente, ed un’altra notte. In sostituzione nostra sarebbero arrivati i Bersaglieri ciclisti che, passando quel fiumi

Venezia FC: Venezia, ora c'è anche solidità difensiva Fondamentali i recuperi di Idzes e Svoboda

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Un Venezia scintillante in attacco, secondo migliore della B, con 56 gol, ma che ha ritrovato una certa solidità difensiva con la sesta miglior difesa del campionato con 35 gol subiti, dietro a Cremonese prima che ha incassato solo 24 reti, poi Parma 30, Brescia 31 e la Reggiana, prossima avversaria degli arancioneroverdi, insieme al Cosenza con 33. IL PERIODO COMPLICATO Il momento più complicato della stagione della squadra di Vanoli ha conciso con le assenze di un buon numero di difensori che, giocoforza, hanno portato a tante reti subite anche per errori legate al singolo giocatore. Infatti dalla 16esima giornata fino alla 21esima i leoni hanno confezionato 3 sconfitte (Cremonese, Sudtirol e Cosenza), 2 pareggi (Lecco e Feralpi) e una sola vittoria (con la Sampdoria) subendo 15 reti in 6 partite quando, invece, dal primo al quindicesimo turno di campionato erano state solamente 12. COMPATTEZZA Dopo il pesante stop al Marulla contro il Cosenza per 4-2, il cambiamento e la ritrovata s

I rematori delle navi romane. Uomini liberi e schiavi…liberati

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Quando pensiamo ai “motori” nelle navi da guerra romane, la nostra mente non può che andare alle vele e, soprattutto, ai rematori. A causa di opere di fiction e narrativa, come il celebre film “Ben Hur”, spesso ancora si crede che i rematori delle navi da guerra romane fossero schiavi, incatenati ai banchi di voga. Ciò, però, non potrebbe essere più distante dalla realtà.  Nella norma, infatti, quello dei rematori (𝘳𝘦𝘮𝘪𝘨𝘦𝘴) non è una condanna come sarà per i galeotti di età moderna, ma è a tutti gli effetti un vero servizio militare, compiuto esclusivamente da uomini liberi.  All’inizio dell’epopea navale di Roma, con la cattura di Anzio nel IV sec. a.C., navi e uomini per le flotte romane, e in particolare proprio i rematori, sono principalmente forniti dai 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘪 𝘯𝘢𝘷𝘢𝘭𝘦𝘴 – un termine che presto finirà per essere utilizzato in modo esteso anche per i cittadini romani addetti al servizio ai remi.  Infatti, in età repubblicana, ci informa Polibio, anche i Romani poteva

Gosho quotidiano 28 marzo 2024

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"Quindi il miglior modo per conseguire la Buddità è quello di incontrare un buon amico. Dove può condurci la nostra saggezza? Se abbiamo abbastanza saggezza da distinguere il caldo dal freddo, dovremmo cercare un buon amico. Ma incontrare un buon amico è la cosa più difficile. Per questo il Budda l’ha paragonata alla probabilità per una tartaruga con un occhio solo di trovare un tronco galleggiante con una cavità della misura giusta per contenerla, o alla difficoltà di calare un filo dal cielo di Brahma e farlo passare attraverso la cruna di un ago posto sulla terra. Inoltre, in quest’ultima epoca malvagia, i cattivi compagni sono più numerosi dei granelli di polvere della terra, mentre i buoni amici sono meno del terriccio che può stare su un’unghia." Dal Gosho "I tre maestri del Tripitaka pregano per la pioggia" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 531)

Un antifascismo di tutto comodo e di tutto riposo

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"Ecco perché buona parte dell’antifascismo di oggi, o almeno di quello che viene chiamato antifascismo, o è ingenuo o è stupido o è pretestuoso e in malafede: perché dà battaglia o finge di dar battaglia ad un fenomeno morto e sepolto, archeologico appunto, che non può più far paura a nessuno. È, insomma, un antifascismo di tutto comodo e di tutto riposo" Pier Paolo Pasolini - Scritti Corsari

Memorie di guerra – Puntata 3

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La carretta serviva per qualche ammalato o ferito. Il corredo era limitato a quanto indossato perché la nostra riserva, ai piedi del monte, lì era stata abbandonata. Io, più fortunato, avevo anche una mantella che lasciai sulla carretta ai più bisognosi. I ponti sul Tagliamento erano stati già fatti saltare, salvo quello di Casarsa destinato comunque alla stessa sorte. Io e il capitano ci portammo avanti con le biciclette con la speranza di poter fare qualche prelevamento e rifornimento per il resto della batteria che sarebbe poi sopraggiunto. A Casarsa iniziò un bombardamento aereo nemico micidiale. Il ponte fu colpito e la carretta incolonnata dietro altri mezzi rimase di là, perduta. Molte bombe caddero anche sulla linea ferroviaria e sulla stazione ove erano ammassate colonne di profughi. I superstiti della batteria ci raggiunsero, con altre batterie. Dopo molti giorni, verso la fine di novembre, arrivammo a Rovigo in condizioni pietose, dopo notti passate all’addiaccio o – meno sf

Gosho quotidiano 27 marzo 2024

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"[...] ogni carattere del Sutra del Loto è come un singolo gioiello che esaudisce i desideri e gli innumerevoli caratteri sono come innumerevoli gioielli. Il singolo carattere myo fu pronunciato da due lingue, quella di Shakyamuni e quella di Molti Tesori. Le lingue di questi due Budda sono come un fiore di loto a otto petali, e su questi petali sovrapposti l’uno all’altro riposa un gioiello, il carattere myo." Dal Gosho "Lettera alla Santa Nichimyo" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 287)

L' insignificanza

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«Adesso, rispetto ad allora, l’insignificanza mi appare sotto un altro aspetto del tutto diverso, sotto una luce più forte, più rivelatrice. L’insignificanza, amico mio, è l’essenza della vita. è con noi ovunque e sempre. È presente anche dove nessuno la vuole vedere: negli orrori, nelle battaglie cruente, nelle peggiori sciagure. Occorre spesso coraggio per riconoscerla in condizioni tanto drammatiche e per chiamarla con il suo nome. Ma non basta riconoscerla, bisogna amarla, l’insignificanza, bisogna imparare ad amarla. Qui, in questo parco, davanti a noi, guardi amico mio, è presente in tutta la sua evidenza, in tutta la sua innocenza, in tutta la sua bellezza. Sì, la sua bellezza. L’ha detto anche lei: l’animazione perfetta – e del tutto inutile –, non è forse bello? Respiri, D’Ardelo, amico mio, respiri questa insignificanza che ci circonda, è la chiave della saggezza, è la chiave del buonumore…» Milan Kundera, “La festa dell’insignificanza”

Venezia FC: Lo stadio nel bosco

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  Stadio, aperte le buste! L’ATI Bordignon-Fincantieri-Ranzato si aggiudica la gara per la costruzione dello stadio all’interno del progetto Bosco dello sport. Ora, dopo le obbligatorie verifiche normative, il gruppo dovrà presentare il progetto definitivo che sarà approvato dalla Giunta e poi partire con i lavori. Si completa così l’iter delle gare relative alla realizzazione del Bosco dello Sport. Quattro delle cinque gare erano già state espletate completamente e le imprese sono già state incaricate all’esecuzione dei lavori, relativamente ad arena, nuova viabilità, opere di urbanizzazione interna ed opere a verde e di paesaggio.

Memorie di guerra – Puntata 2

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All’ora stabilita partirono i primi colpi, simultanei. Al momento dei successivi, non so se la bomba del 3^ o quella del 4^ pezzo, anziché partire, scoppiò nel tubo di lancio. Quasi tutta la batteria saltò in aria. Mezza montagna eruttò, proprio dove avevamo la galleria con maggior riserva di bombe ed esplosivi (circa 800 bombe). L’eruzione distrusse tutto maciullando quasi tutti gli addetti ai 4 pezzi compreso gli ufficiali comandanti le rispettive due sezioni (2^ e 3^). Salvi soltanto la 1^sezione (1^ e 2^ pezzo) e qualcuno dell’ultimo pezzo (6^). Distrutta la riserva di viveri, quanto rimasto del rifornimento di acqua venne utilizzato per tentare di spegnere l’incendio che si sprigionò dalle rovine. Tentare di spegnere una porzione di montagna in movimento e franante che teneva intrappolate vite umane e resti di corpi. Nello stesso momento fummo bersaglio esposto al nemico che da Tolmino e dalle loro caverne sede di formidabili batterie riuscivano a colpirci dappertutto, a tamburo.

Venezia FC: Rassegna stampa 26 marzo 2024

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Gosho quotidiano 26 marzo 2024

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"Il Budda afferma: «Non abbiate paura di elefanti impazziti. Abbiate paura dei cattivi compagni! Perché? Perché un elefante impazzito può distruggere il vostro corpo ma non distrugge la vostra mente, mentre un cattivo compagno può distruggere il corpo e la mente. Un elefante impazzito distrugge un solo corpo, mentre un cattivo compagno può distruggere innumerevoli corpi e menti." Dal Gosho "Risposta a Hoshina Goro Taro" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 140)

Eraclio e l'Impero Romano d'Oriente dopo Giustiniano

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Dedicato alla donna

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"Quando ci penso, che il tempo è passato, le vecchie madri che ci hanno portato, poi le ragazze, che furono amore, e poi le mogli e le figlie e le nuore, femmina penso, se penso una gioia: pensarci il maschio, ci penso la noia. Quando ci penso, che il tempo è venuto, la partigiana che qui ha combattuto, quella colpita, ferita una volta, e quella morta, che abbiamo sepolta, femmina penso, se penso la pace: pensarci il maschio, pensare non piace. Quando ci penso, che il tempo ritorna, che arriva il giorno che il giorno raggiorna, penso che è culla una pancia di donna, e casa è pancia che tiene una gonna, e pancia è cassa, che viene al finire, che arriva il giorno che si va a dormire. Perché la donna non è cielo, è terra carne di terra che non vuole guerra: è questa terra, che io fui seminato, vita ho vissuto che dentro ho piantato, qui cerco il caldo che il cuore ci sente, la lunga notte che divento niente. Femmina penso, se penso l’umano la mia compagna, ti prendo per mano." E