L' insignificanza
«Adesso,
rispetto ad allora, l’insignificanza mi appare sotto un altro
aspetto del tutto diverso, sotto una luce più forte, più
rivelatrice. L’insignificanza, amico mio, è l’essenza della
vita. è con noi ovunque e sempre. È presente anche dove nessuno la
vuole vedere: negli orrori, nelle battaglie cruente, nelle peggiori
sciagure. Occorre spesso coraggio per riconoscerla in condizioni
tanto drammatiche e per chiamarla con il suo nome. Ma non basta
riconoscerla, bisogna amarla, l’insignificanza, bisogna imparare ad
amarla. Qui, in questo parco, davanti a noi, guardi amico mio, è
presente in tutta la sua evidenza, in tutta la sua innocenza, in
tutta la sua bellezza. Sì, la sua bellezza. L’ha detto anche lei:
l’animazione perfetta – e del tutto inutile –, non è forse
bello? Respiri, D’Ardelo, amico mio, respiri questa insignificanza
che ci circonda, è la chiave della saggezza, è la chiave del
buonumore…»
Milan
Kundera, “La festa dell’insignificanza”
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