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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Nevskij, l'uomo che sconfisse i cavalieri teutonici

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Lo scontro tra l’esercito di Novgorod e i cavalieri Teutonici presso il Lago dei Ciudi nell’aprile del 1242, meglio noto come la “Battaglia del Lago Ghiacciato” è la battaglia forse più famosa della storia russa. A metà del XIII secolo quella che per noi oggi è la Russia europea era una nazione debole e divisa, sottoposta alla feroce pressione degli invasori mongoli. Ma a ovest della città-stato di Novgorod si profilava un nemico ancor più pericoloso: vent’anni prima, nell’ambito delle interminabili Crociate del Nord, i cavalieri dell’Ordine Teutonico avevano cominciato a formare un regno militare cristiano strappando territori alle tribù ancor pagane del Baltico. Dopo essere avanzati attraverso la Prussia e la Curlandia, spinsero il vessillo cattolico fino in Livonia e in Estonia e negli ultimi mesi del 1240, contando di trarre vantaggio dalle scorrerie mongole, colpirono ancora più a est, occupando la città di Pskov e arrivando a minacciare la stessa Novgorod. Sentendo il disperato b

Venezia FC: Venezia, renderemo felici tutti i tifosi

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Da Como a Como. Un girone in mezzo dove sono cambiate tante cose e facce in casa Venezia. Un girone fa, in riva al lago, Andrea Soncin faceva fa "ponte" tra l'appena esonerato Ivan Javorcic e il subentrante Paolo Vanoli, di lì a poco sarebbe arrivato l'attuale direttore sportivo Filippo Antonelli, che a gennaio avrebbe rivoltato la squadra come un calzino. Squadra che nel frattempo è migliorata ma resta nel pantano della zona retrocessione, mentre proprio da quell'1-0 dell'andata, i lariani acquisirono la spinta per rilanciarsi.Stavolta ci prova il Venezia, che si è goduto il successo di Ascoli per due settimane e ora non vuole mollare la presa. Tanner Tessmann lo sa ed è pronto a lottare lì in mezzo. «La squadra sta bene», analizza lo statunitense «abbiamo tutti lo spirito giusto. In queste due settimane abbiamo affrontato degli allenamenti molto intensi, sono rientrati i nazionali e ci siano compattati. Stiamo preparando la sfida di sabato come tutte le altr

Diario di vita in trincea a Val Coalba /TN il 18 giugno 1917

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18 giugno Notte calma. Appena fatto giorno gli austriaci sparano con i barilotti (bombarde) sui piccoli posti di Val Coalba poco distante da noi sulla nostra destra. Alle 7 si smonta di vedetta e andiamo nel baracchino e si mangia il rancio. Poi ci mettiamo a preparare il posto per dormire sentiamo un colpo sul tetto di lamiera del baracchino poi vediamo cascare sulla porta del baracchino una bomba a mano austriaca con la miccia accesa noi ci buttiamo a terra uno sopra l'altro la bomba scoppia riempiendoci il baracchino di fumo ci alziamo e scappiamo fuori nessuno è ferito gravemente io mi vedo una mano tutta sanguinosa me la pulisco e vedo che si tratta di una piccola scheggia e me la levo da me con le dita. Un altro pure ha avuto una piccola scheggia in una coscia a lui pure gliela leviamo noi poi ci si medica col pacchetto di medicazione e non stiamo neppure ad andare all'infermeria. Quando il fumo è andato via dal baracchino rientriamo dentro e vediamo tutte le coperte pien

La leggenda nera del feroce tiranno Ezzelino da Romano

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Vissuto tra il 1194 e il 1259, Ezzelino era discendente di una famiglia tedesca che aveva seguito l’Imperatore Ottone III nelle sue spedizioni in Italia, ricevendone in cambio un piccolo feudo comprendente Onara noi pressi di Cittadella e Romano nei pressi di Bassano. Ingiustamente dimenticato nei testi di storia, ebbe una parte notevole nelle vicende dell’Italia Nord-Orientale tanto da essere più volte ricordato da Dante nella sua “Commedia” e dall’Ariosto nel Furioso”. Piccolo di statura, dall’aspetto gracile, aveva una folta barba e i capelli rossi; si sposò tre volte ma non ebbe mai eredi, nè legittimi nè illegittimi. All’apice del suo potere raggiunse il titolo di Vicario Imperiale nella Marca Trevigiana di Federico II di Svevia, dominando Treviso, Vicenza, Padova, Verona, Rovigo e anche Ferrara, Mantova e seppur per un breve periodo Brescia. Fu sul punto di raccogliere sotto un unico dominio tutta l’Italia settentrionale come rappresentante dell’Imperatore, di cui sposò anche la

Inizia la Battaglia dell'Ortigara la più grande battaglia combattuta in quota della Prima Guerra Mondiale.

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10 giugno La notte mentre si dorme viene l'ordine della partenza. Ci svegliamo e ci fanno preparare la roba e alle 2 si parte dal Trincerone. Ci fermiamo un po' al comando di battaglione poi andiamo avanti e alle 5 si arriva a quota 421 in Val Coalba. Appena arrivati ci mettono in una piccola baracca e ci danno il caffè e il rancio. Dopo mangiato il capitano ci chiama tutti fuori e ci dice che la sera incomincia l'azione sull'Altopiano di Asiago e se gli alpini riescono a occupare Cima 11 e Cima 12 e il Monte Palla Bianca noialtri dobbiamo dare l'assalto al Civaron e ci avverte che la nostra compagnia è della prima ondata d'assalto. Alle 6 comincia il bombardamento su tutta la linea. Da principio sparano soltanto i piccoli calibri poi attaccano la batteria di monte Levre e i cannoni di grosso calibro che sono a Grigno. Verso le 8 entrano in azione i cannoni francesi da 400 che sono montati sul treno e sparano da Tezze. Quando passano per l'aria questi proiet

La pietra runica più antica al mondo

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Un gruppo di archeologi dell’Università di Oslo, in Norvegia, ha fatto sapere di aver scoperto quella che ritiene essere la pietra runica più antica del mondo, con iscrizioni che secondo le prime analisi risalgono a circa 2mila anni fa. Le rune sono i segni usati anticamente per la scrittura da varie popolazione germaniche del nord Europa, come gli angli, i goti e i norreni, il gruppo etnico che abitò la Scandinavia. Le pietre runiche erano più o meno grosse, contenevano iscrizioni con questi caratteri e spesso avevano la funzione di monumenti commemorativi per i defunti. Ora gli archeologi sperano che la scoperta possa contribuire ad approfondire lo studio delle rune, la cui origine è ancora oggi incerta. La pietra misura 31 centimetri per 32 e ha una forma vagamente quadrata, scavata su un lato. Fu rinvenuta nell’autunno del 2021 negli scavi di un sito funebre trovato durante la costruzione di una linea ferroviaria vicino al lago Tyrifjorden, a ovest della capitale norvegese Oslo, in

Venezia FC: La legge del Diez

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Diez in spagnolo, o semplicemente dieci in italiano è il numero che rappresenta meglio questa fase della stagione arancioneroverde. Dieci infatti dovrebbero essere i punti che mancano alla matematica salvezza, mai negli ultimi anni si era vista una quota per restare in B così alta, basta pensare che lo scorso anno si andò ai playout con 35 punti. Quindi le prossime 8 gare dovranno generare questi punti mancanti, perché’ più squadre riusciremo a coinvolgere nella bagarre salvezza, più possibilità avremo di sfangarla a fine maggio e non rischiare di trovarci a giocare il derby con l’Union Clodiense il prossimo anno. Dieci come il numero simbolo del fantasista, colui che accende con le sue giocate le partite. Quel dieci che in questa stagione non abbiamo mai avuto (sostituito per poche gare dalla sapienza di Jajalo), quella fantasia che ci sarebbe servita come il pane per creare occasioni e soprattutto per inventare qualcosa davanti. Servirà un colpo di magia dalla panchina per trasformar

Battaglia dell'Ortigara 25 giugno 1917

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Correva il 23 di giugno quando io ed il mio carissimo amico Pacchini di Spezia fummo ammessi al corso ufficiali ma la sorte mi fu avversa perché non potei prendervi parte. Il 27 dovevamo partire per Treviso ma improvvisamente il 25 venne l'ordine di andare di rincalzo: gli austriaci avevano contrattaccato poderosamente Cima Ortigara! In fretta e furia ci mettemmo in assetto di combattimento ogni soldato adempì al proprio compito col mettersi sulle spalle la mitragliatrice chi il treppiede altri la cassetta delle munizioni insomma l'intero equipaggiamento del mitragliere! -E' pronta la sua sezione chiesemi il Tenente- -Signorsì- risposi con voce tremante per l'impressione che io internamente provano in quel momento. Era da parecchio tempo che silenziosamente la Brigata "Regina" sfilava per i camminamenti venuto il turno pure la mia compagnia cominciò a sfilare. Allora mi avvicinai a Pacchini lo salutai e stavo per baciarlo quando con modo brusco mi respinse. -S

Venezia FC: Il Venezia chiama i tifosi

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Serie B alla volatona finale, la salvezza vale uno scudetto e solo la sinergia squadra-tifosi può regalarla al Venezia. Una consapevolezza ormai totale e che le parti in causa sembrano aver reciprocamente recepito, come dimostrato dal "ritmo" più sostenuto del solito con cui è partita la caccia al biglietto per il faccia a faccia con il Como. Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, vale a dire a sole 24 ore dall'apertura della prevendita e a quattro giorni dal fischio d'inizio, erano più di 2.500 i posti occupati al Penzo (dove la media stagionale è 3.860) in vista della sfida clou di sabato (ore 14), compresi già 900 supporters in arrivo dal Lario e che gremiranno almeno la Curva Nord ospiti. Gli appassionati arancioneroverdi ad ogni modo stanno rispondendo presente, visti i prezzi promozionali lanciati dalla società per i settori Curva Sud (10 euro) e Distinti (17-20 euro), non a caso più di un comprato hanno acquistato i tagliandi a 5 euro al Venezia Fc Store di Ria

16 Gennaio 1969 : Jan Palach si dà fuoco a Praga

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Venezia FC: Venezia, prezzi contenuti per l'assalto salvezza al Como

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In campo i giocatori dovranno svolgere il loro compito nella lotta per la salvezza. I tifosi dovranno recitare la loro parte, a sostegno del gruppo di Paolo Vanoli. Già partendo da sabato prossimo contro il Como. Inutile dire come l'apporto del pubblico possa essere fondamentale nell'ultimo scorcio di stagione per ogni squadra, perché nessuno vuole perdere la categoria e, dunque, il Penzo deve tornare a essere quel fortino inespugnabile. In questa stagione si è vinto solo tre volte ma ora non serve guardare al passato ma si deve solo pensare a fare più punti possibili e poi da maggio si tireranno le somme. E anche per la sfida contro i lariani, la società ha deciso di contenere i prezzi: la prevendita è già attiva. I canali restano gli stessi: Vivaticket online e rivenditori ufficiali e i punti vendita del Venezia Calcio, ossia lo Store San Marco e lo Store M9 di Mestre. A tutti i biglietti va aggiunto il costo dei diritti di prevendita di 1,50 euro. PREVENDITA. Partendo da qu

Gli austriaci tentano lo sfondamento della linea del Piave: è il 15 giugno 1918 è la Battaglia del Solstizio

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Francesco Viggiani fa parte del la Brigata "Catania" che oppone un'efficace resistenza.  15 giugno Viene l'ordine che nelle primissime ore del mattino il nemico attaccherà. Alle ore tre del mattino comincia un grande bombardamento di granate a gas asfissianti. Vivo per miracolo. Tutto il giorno sempre a contatto con il nemico: si ripiega verso Meolo. Fuoco infernale.  16 giugno  Tutta la notte sono nel canale ad attendere il nemico che fino a mattina non si vede. A sera attaccano maledettamente anche con i lanciafiamme. Nostre quadriglie di Caproni volano e bombardano le retrovie nemiche.  17 giugno Alle 2 dopo mezzanotte siamo a Meolo. Il nostro battaglione riceve l'encomio della Divisione pel suo comportamento bravo. Teniamo la linea del Meolo. Alle ore tre pomeridiane fino a notte bombardamento dei nostri. Forse si è iniziata la controffensiva.  19 giugno  Tempo buono. La Brigata "Bisagno" fa cinque assalti. Un nostro draxen viene incendiato - 20 appa

Natalia Tedeschi

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Piove. Notte all'addiaccio. Brevi periodi di prigionia dopo la nostra evacuazione da Birkeanu verso la Germania. Le meno debilitate vengono selezionate per andare a lavorare in una fabbrica, la Funkers Flugzug und Motoren Werke AG, in un sottocampo di Buchenwald. Sono esclusa dalla selezione perché troppo debilitata.La mia amica veneziana Enrica Polacco riesce a convincere una aufseherin di non dividerla da sua sorella, non con parole, perché di tedesco non conosce che gli epiteti che ci vengono affibiati, ma con gesti e lacrime. Questa bugia ottiene il suo risultato: nella sua coscienza forse affiora un minimo di umanità. All'arrivo a Dessau vengono stabiliti turni di lavoro. Turni di 12 ore, dalle 6 del mattino alle 18 e viceversa. Dieci minuti di intervallo ogni quattro ore. Il vitto consiste in 4-5 piccolissime patate lesse al giorno. Di positivo c'è che non esiste il forno crematorio: si può morire di morte naturale, il che non è poco. Fuori dal recinto delle baracche

Trinciamo i reticolati

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Giuseppe Cordano   racconta  azioni  a Trincerone Durer, Folgaria (TN) il 15 novembre 1915 La brigata Milano si prepara a sferrare un nuovo assalto al Trincerone Durer. 15 - Da un ordine del comando si effettuano i preparativi per un'azione sempre al solito trincerone “Durer”. Aeroplani nostri e austriaci sorvolano la zona, si mitragliano poi se ne vano. Verso le dieci del mattino le nostre artiglierie iniziano un cannoneggiamento alle linee nemiche, che rispondono con altrettanto accanimento sparando però sulle nostre retrovie.  Alla sera tutto il 3° battaglione è in posizione nelle linee avanzate. Questa volta, però, prima dell'azione i reticolati devono essere demoliti con i tubi di gelatina ed aprire un varco per il passaggio della truppa d'assalto.  Tocca alla squadra dei guastatori di cui faccio parte.  Sulla prima notte bisogna rassegnarsi ad uscire. Siamo due squadre, una della 10.a e una della 11.a Compagnia. Sono due tubi da far esplodere, portati a mano da tre so

I processi nell'Antica Roma

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Alcuni di voi lettori conosceranno di certo la trasmissione “ Un giorno in Pretura ”, in onda su Rai Tre a partire dal 1988 ed ancora oggi presente in palinsesto con vere e proprie stagioni annuali. Non tutti però ricorderanno il complesso ed elaborato dibattito che sorse riguardo a questa trasmissione televisiva, che vide contrapposte le differenti posizioni di chi considerava legittimo trasformare la giustizia in spettacolo e chi invece criticava queste luci della ribalta su criminali di ogni genere. Da una parte c’era chi sosteneva, e sostiene tuttora, la piena legittimità del diritto di cronaca e di informazione, e quindi il diritto del pubblico di conoscere anche ciò che accade nelle aule dei tribunali, dove spesso si combattono vere e proprie battaglie in nome della libertà; dall’altro lato erano numerosi, e lo sono ancora oggi, coloro che sostenevano che portare l’accusato in televisione avrebbe voluto dire considerarlo già colpevole, oltre a lusingare e fomentare la morbosità d

Venezia FC: Grido Vanoli. Dobbiamo fare più goal

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Otto partite per giocarsi la serie B. Il tempo delle attese è finito e l'ultima sosta prima della lunga volatona finale verso il traguardo del campionato è servito al Venezia per tirare un po' il fiato, fare incetta di energia nelle gambe e dare un 'ulteriore aggiustatina all'assetto della squadra. Rigenerato nell'umore grazie alle sensazioni positive lasciate dal blitz di Ascoli, ritrovando un successo che mancava da sei partite (11 febbraio, 2-1 sulla Spal), Paolo Vanoli ha fatto le prove generali in vista del match di sabato al Penzo con il Como (ore 14) nell'amichevole di ieri contro l'Este. Al di là del 4-1 finale, la sensazione è che il tecnico varesino contro i lariani proverà dall'inizio ad insistere nel 3-4-1-2, puntando sulle qualità tecniche di Cheryshev in posizione di trequartista, esattamente come avvenuto nella ripresa ad Ascoli, dove la squadra ha fatto vedere le cose migliori. E poco importa se mancavano cinque titolari (Joronen, Carboni