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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Venezia FC: Via Javorcic manca solo l'ufficialità

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Era scritto. Il Venezia ha scelto di esonerare Ivan Javorcic - manca solo l'ufficialità - dopo tre mesi di continua agonia e lo spettro della zona retrocessione. Decisivo l'ultimo tracollo interno contro l'Ascoli. Ma tutti in laguna, tranne la società, si erano ormai accorti che gli arancioneroverdi oggi sono una non squadra. Senza anima né corpo, incapace di rispondere a chi l'ha portata fin qui. L'artefice del capolavoro Sudtirol - dall'altare alla polvere in un amen, calcio spietato - paga errori più grandi di lui. Eppure, peggio di così era davvero difficile fare. SVALUTAZIONE IN SERIE Si pensi all'ultima sciagurata formazione schierata al Penzo. Assetto fragile, giocatori fuori ruolo - Novakovich e Cuisance su tutti -, veterani dimenticati. Javorcic non ha saputo imprimere il proprio gioco. E soprattutto non ha valorizzato i suoi ragazzi. A partire da Crnigoj, a cui non è bastato nemmeno l'eurogol di Brescia per una maglia da titolare. Poi Haps, in

Mi sento sollevato da terra

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Luigi Merlini racconta paura, morti,  ritirata a Monte Oscedrik, Slovenia il 25 ottobre 1917. È la notte tra il 25 e 26 ottobre 1917, la seconda notte dopo l’offensiva di Caporetto. Camminavamo in silenzio, valicando la selletta 876 del'Oscedrik. Un aereoplano nemico volava basso sopra di noi. La luna ci illuminava perfettamente: la selletta di quota 876 è perfettamente brulla. Di corsa traversammo il tratto scoperto, tutto sconvolto dalle granate della giornata. Ad un tratto una fenomenale esplosione, una luce abbagliante! Mi sentii sollevare da terra col respiro mozzato, senza raccapezzarmi, senza sapere se fossi vivo o morto. Vedevo solo una gran pioggia di fuoco intorno a me, sentivo un grande urlìo, un gran coro di lamenti. Finalmente  mi trovai sbattuto violentemente a terra, colla schiena in alto, tutto stordito e dolorante. Non so quanto possa essere durato questo volo (diciamo così) fra la pioggia di fuoco, ma certo deve essere stato brevissimo: il tempo di un'esplosi

Venezia FC: Esonerato Ivan Jarvocic. Prende quota la candidatura Andrea Soncin

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I l Venezia ha deciso di esonerare Ivan Javorcic e domani dovrebbe annunciare la scelta ufficiale. Risultano contatti con diversi allenatori, segnale inequivocabile che il club ha deciso di cambiare. Giuseppe Iachini, come Roberto D’Aversa, non sembra convinto della possibilità di salire in corsa e pare aspettare altre offerte. Prende quota la soluzione interna che porta ad Andrea Soncin, che sarebbe in questo momento la più accreditata e che riscuote consensi all’interno del club. Altre ipotesi portano ad Eusebio Di Francesco e Roberto Stellone, ma si continuerà a sondare diversi nomi prima della scelta finale.

Venezia FC: Supplizio infinito capolinea Javorcic Venezia preso in giro

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Supplizio infinito. Basta, pietà, calino i titoli di coda sul Venezia di Javorcic. Umiliato per l'ennesima volta al Penzo - 5 ko su 6 gare -, facile terra di conquista anche per un Ascoli davvero modesto. Finisce 0-2, con gli arancioneroverdi che dopo un'ora di nulla crollano nel finale sotto i colpi di Dionisi e Collocolo. Squadra senza idee, senza voglia, senza testa. Una prestazione desolante, specchio di uno stadio per tre quarti vuoto nonostante la giornata estiva. Ma capace di assordare il fischio finale dell'arbitro a suon di "vergogna, a lavorare, fuori i c...". Soltanto in settimana, la dirigenza dichiarava che "la rosa del Venezia è tra le migliori della Serie B". Ma oggi è in zona retrocessione. Se le parole hanno ancora un valore - il club ora sceglie il silenzio stampa -, paghi l'allenatore per tutti: nel calcio funziona così per molto meno. SBADIGLI Non inganni il 6' del primo tempo, quando una bella incursione di Candela dalla dest

Imprecazioni

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Giulio Mengolini racconta bombardamenti, dissenso , disciplina militare a Col Quaternà (BL) il 4 giugno 1915. 4 Giugno Dal tocco alle 3 il forte seguita a bersagliarci, ma non ce ne facciamo più caso siamo già assuefatti. Alla mattina alle 9 rincomincia a tuonare il cannone dal forte e dalla cresta del monte che ci sta dinnanzi. Io sono capo posto alla Guardia N. 3 con ventuno soldati. Le granate ci scoppiano vicino, gli srapler (shrapnel NdR) pure, è un fischio continuo di pallottole ed un rombo infernale dai proiettili che scoppiano. Una ventina di soldati in riposo pigliano gli zaini e si ritirano per mettersi al sicuro dietro la cresta di un monte. Io che sono di servizio non posso abbandonare il posto, mi rassegno all'esigenza del dovere e mi sforzo di fare coraggio ad alcuni soldati della mia guardia i quali imprecando contro la guerra, ai tedeschi, ai cannoni, ed a tante altre cose minacciavano di andarsene al riparo essi pure. La pioggia infernale seguita per tutta la sera

Venezia FC: Il dopo partita (Venezia-Ascoli 0-2)

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Cinque sconfitte nelle prime sei uscite casalinghe, penultimo posto in classifica, crisi nerissima. Per Ivan Javorcic l’avventura alla guida del Venezia potrebbe esserci conclusa oggi al Penzo, dove l’Ascoli passa per 2-0 e certifica in modo netto il tracollo arancioneroverde. Il pubblico contesta a fine gara, mentre ci si aspettano decisioni importanti sul conto dell’allenatore, considerate le parole di Alex Menta in settimana. In una delle recenti partite casalinghe si era visto in tribuna Eusebio Di Francesco, ma potrebbe non significare nulla. Di sicuro c’è che la svolta tanto attesa non si vede. Clamorose le scelte iniziali di formazioni di Javorcic. Finiscono fuori Modolo, Ceccaroni, Crnigoj (il migliore a Brescia) e Pohjanpalo. L’allenatore arancioneroverde schiera un 3-4-2-1 con Tessmann più avanzato accanto a Cheryshev e Cuisance acccanto a Fiordilino. Bucchi punta su Gondo e Dionisi. Il pubblico contesta e per il Venezia è notte fonda.

Venezia FC: Venezia/Ascoli 0-2 - Secondo tempo

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  Frazione equilibrata, bloccata tatticamente, senza particolari occasioni: avvio migliore degli arancioneroverdi che passano in vantaggio con Ullmann, rete viziata da un fallo di mano e annullata dal VAR. I bianconeri crescono conquistando piazzati mal sfruttati. Javorcic ha bisogno di aumentare la qualità delle giocate sulla trequarti e trovare maggiore peso offensivo; Bucchi deve evitare abbassamenti di baricentro per poter innescare con più frequenza le punte. 46' Inizia il secondo tempo. Palla agli arancioneroverdi.  Sostituzione Ascoli Claud Adjapong Simone Giordano 46'  Rimessa laterale di Falzerano, Wisniewski regala il corner ai bianconeri. 48' Ripartenza di Tessmann, Cheryshev per Novakovich l'azione sfuma. 50' Lancio per Novakovich, Botteghin è in vantaggio. 51' Dionisi si defila sulla sinistra, Svoboda lo chiude in angolo.  Da corner, colpo di testa di Simic tra le braccia di Joronen. 52' Cuisance serve la sovrapposizione di Ullmann che, raddoppi

Venezia FC: Venezia/Ascoli 0-0 - Primo tempo

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Arbitro: Marco Piccinini 1' INIZIA Venezia-Ascoli, palla ai bianconeri. 2' Gondo subito in avanti, il suo cross taglia tutta l'area senza trovare deviazioni. 4' Fiordilino apre per Candela, contenuto da Quaranta. 5' Errore coi piedi di Joronen, Gondo non riesce ad approfittarne. 6' Goooollll!!! Venezia-Ascoli 1-0 Maxmiliam Ulmann.  GOL ANNULLATO VENEZIA! Candela triangola con Fiordilino, cross profondo, Falzerano di testa prolunga contro il braccio di Ullmann, la palla carambola in rete. 11' Fiordilino pesca Tessmann in area, destro murato da Botteghin. 13' Lancio per Gondo, Joronen arriva prima. 15' Possesso prolungato degli arancioneroverdi, l'Ascoli attende nella propria metà campo 21' Percussione di Novakovich, destro contrato da Botteghin. 23' Gondo si guadagna una punizione da posizione pericolosa, fallo di Fiordilino.  Batte Adjapong, il suo destro non scende. 25' Dionisi allarga per Falzerano, Ullmann non si fa superare. 27

Venezia FC: Venezia/Ascoli - prepartita

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Ecco le formazioni.  Venezia con il 3-4-2-1: Joronen - Svoboda, Ceppitelli, Wisniewski - Candela, Fiordilino, Tessmann, Ullmann - Cuisance, Cheryshev - Novakovich. A disp.: Maenpaa, Bertinato, Ceccaroni, Modolo, St Clair, Zabala, Andersen, Crnigoj, Pierini, de Vries, Pohjanpalo. Ascoli con il 3-5-2: Guarna - Simic, Botteghin, Quaranta - Adjapong, Collocolo, Eramo, Caligara, Falzerano - Dionisi, Gondo. A disp.: Bolletta, Baumann, Bellusci, Palazzino, Salvi, Tavcar, Franzolini, Giordano, Giovane, Mendes, Fontana, Lungoyi. Javorcic deve fare a meno degli esterni titolari e schiera Candela e Ullmann sulle fasce. Davanti Novakovich preferito a Pohjanpalo, con Cuisance e Cheryshev a supporto. In difesa, continuità per Ceppitelli, affiancato da Svoboda e Wisniewski. Squalificato Falasco, gioca l'ex Falzerano. Bucchi ritrova Gondo in attacco in coppia con Dionisi. In mediana, continuità anche all'altro ex Caligara.

Venezia FC: Arriva l'Ascoli, oggi Jarvocic si gioca il futuro

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Invertire la rotta, prima che sia troppo tardi. La Serie B non perdona, né si fa riguardo delle squadre che pure l'anno prima giocavano nel luccicante palcoscenico della Premier italiana (Crotone docet), a meno di un repentino e decisivo riadattamento a tempi e ritmi in uso nella cadetteria. C'è una squadra da portare al sicuro, lontano dalle acque pericolosamente minacciose della zona salvezza, dove il livello è talmente basso che basta un attimo per arenarsi, senza più riuscire a disincagliare la prua. Del resto i numeri sono impietosi e sarebbe da irresponsabili non rendersi conto che ad un quarto del cammino di questa tribolata stagione il Venezia ha solo 2 punti in più dell'ultima in classifica, frutto soprattutto di un percorso casalingo a dir poco disastroso, fatto di un pareggio e quattro sconfitte. C'è una panchina da puntellare, perchè mai come adesso quella di Ivan Javorcic, al quale è stata consegnata una squadra frutto di un mercato in cui non si è saputo f

Il grande disastro

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Pietro Mencherini racconta morti, orrori, ritirata, civili a Plava, Plave, Slovenia il 25 ottobre 1917 Dalla vigilia al dopo-Caporetto, la cronaca della grande disfatta italiana raccontata dal sergente del genio Mencherini, che si interrompe solo il 21 gennaio con il rientro a casa per la licenza. Il giorno 18 Agosto siamo andati a [Cubrida] vicino a Massa: li ci siamo stati sei giorni e si lavorava a fare Baracche: la sera del giorno 24 siamo ripartiti e abbiamo camminato tutta la notte e il giorno 25 siamo arrivati a [Iba] li siamo stati fermi un giorno e il giorno 26  siamo andati nel Monte [Somme]: Questo monte appena era stato conquistato Cerano tanti morti Tedeschi e anche Italiani non si poteva respirare dal Fetore [:] qui ci siamo stati dodici giorni e si lavorava a una strada che va da [Iba Virnj] altipiani di Bainsizza Il giorno 7 Settembre siamo ripartiti e siamo ritornati a Plava la sera siamo fermati a [Paglievo] e il giorno 8 siamo andati nel Vallone fra il Monte Cucco e

Venezia FC: Menta innamorato dei russi. Dopo Cheryshev altri due nel mirino

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Artem Dzybuba Dopo il grande inizio in laguna di Denis Cheryshev, Alexander Menta prova ad assicurarsi un altro russo per la seconda metà di campionato. I 2 giocatori nel taccuino di Menta sono Artem Dzyuba e Fedor Chalov, rispettivamente attaccanti del Adama Demirspor e CSKA Mosca. Dzyuba non si trova bene in Turchia, lo confermano le sue statistiche: 1 solo gol da quando è arrivato e solo 4 presenze, a differenza di Chalov che in 14 partite ha siglato 10 reti. Menta ha parlato così sulle voci che circolano: “Le informazioni sul nostro interesse per Dzyuba sono sia vere che false. Stiamo monitorando da vicino la situazione. Il suo trasferimento a Venezia è possibile, ma tutto dipende dal prezzo e da una serie di altri fattori. ” Fedor Chalov “Vorremmo firmare Fedor Chalov. È nella shortlist del Venezia, stiamo pianificando di fare una richiesta al CSKA, ci piace molto.”

Venezia FC: «Impariamo a non subire gol e così ricominceremo a vincere»

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Per lottare lotta, qualche errore di troppo sotto porta ma anche una bella dose di sfortuna per Joel Pohjanpalo, centravanti titolare di questo Venezia che in tutti i modi sta cercando di spiccare il volo. Quando pare aver trovato i giri giusti del motore per decollare, arriva l'inconveniente e si deve tornare al rullaggio e ripetere l'operazione. Ora, dopo la bella prova di Brescia, ci si aspetta la riconferma contro l'Ascoli e sulla punta finnica, il tecnico Ivan Javorcic ci conta molto. A CACCIA DI CONFERME Ormai anche i sassi conoscono il pessimo cammino interno del Venezia (solo un punto ottenuto sui 15 disponibili) e stavolta ci si prova con l'Ascoli a far tornare il sorriso ai tifosi al Penzo. «Al Rigamonti siamo stati un po' sfortunati», dice Pohjanpalo «perché abbiamo giocato bene e avuto delle opportunità. Dobbiamo iniziare a non prendere gol, il pareggio è stato importante, anche se volevamo ottenere di più. Ora affronteremo l'Ascoli, una squadra fisi

Morti come talpe

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Angelo Mariani vita in trincea, morti, bombardamenti, fortuna e sfortuna a Doberdò (GO) il 4 novembre 1916 Notte di bombardamenti e scontri sulle trincee del Carso, intorno a Doberdò. Angelo Mariani cerca invano un angolo tranquillo per dormire un po’. Raggiunsi così una trincea - e trovatovi un buon baracchino: ideai di entrarvi: ma lo trovai occupato da 3 graduati, li pregai sommessamente di farmi grazia di ospitarmi, i 3 Bravi graduati con tutta delicatezza mi diedero dei dolci spintoni; siccome io mi abbassavo quasi sopra loro per riparami delle schegge, così loro mi spinsero fuori a calci - Ebbene rimanete pure soli, ma vi avverto augurandovi una miglior sorte che non le semplici pedate. E nonostante la tempesta di granate, arrivai incolume in una dolina. Trovai un posto in un baracchino, e tanto stanco com'ero mi distesi: e vi dormii in santa Pace tutta la notte. Alla mattina svegliandomi = troncai un sogno dolce: cioè avevo sognato che ero discretamente ricco e conducevo una

Venezia FC: Venezia, Menta: “Abbiamo una delle migliori rose della B, non c’è più tempo: dobbiamo dimostrarlo”

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Alexander Menta, uomo mercato del Venezia, è intervenuto ieri in collegamento con Tuttoveneziasport. Queste le sue dichiarazioni: “Come ho detto ai tifosi, siamo un gruppo e una famiglia. Dobbiamo superare queste difficoltà, non siamo nella situazione ideale e non abbiamo tanto tempo, ma stiamo facendo di tutto per risalire la squalifica.  L’intervista di Busio che ha fatto arrabbiare i tifosi? L’intervista è stata tradotta e fraintesa, non riportata in maniera esatta. Gianluca ha detto che in questi anni un giocatore è anche un brand. Capisce molto bene l’italiano e conosce perfettamente il valore che ha il calcio italiano per la gente. Siamo un gruppo di persone che sappiamo perfettamente quanto sia difficile per un gruppo di giocatori stranieri amalgamarsi. Vacca ha avuto un ruolo fondamentale lo scorso anno in Serie A soprattutto nella prima parte della stagione e anche l’anno prima in Serie B.  Ma abbiamo cambiato allenatore e sembrava il momento giusto per salutarci stringendosi

Una bomba, trenta morti, cento feriti

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Angelo Mariani r acconta bombardamenti, morti, feriti a Santa Caterina, Nova Gorica, Slovenia il 27 maggio 1916. Un 305 scoppia con fragor enorme similiando a un terremoto per il gran tremore della terra: Il fragore della detonazione ci rese tutti perplessi. Dopo il primo momento di sorpresa, mi recai quasi timoroso di altri colpi; sul posto, con tutti i porta feriti. Ecco la sciena. Una grossa automobile con un riflettore; era ferma sulla strada, Un colonnello col suo stato Magg. una ventina di Sold. per il trasporto del faro in posizione, sui [forni] alti e una folla di Sold. di passaggio, che [carinzavano]. Il grosso proiettile cadde proprio sul motore della macchina; alla veemenza dello scoppio, gli astanti furono sbalzati a diecine di metri all'ingiro. Periranno parecchi Ufficiali e Sold. una 30° in tutti, e oltre 100 feriti fra i quali, il Colonnello. (Io non ricordo più a quale Regg.to i Sold. del genio appartenevano).  Il Colonnello fu il primo ferito che presi in barella: