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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

31 Dicembre 1879 - Dimostrazione pubblica per la lampada ad incandescenza

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In seguito al buon esito della dimostrazione privata tenuta dieci giorni prima, l'inventore americano Thomas Alva Edison effettua nel New Jersey la prima dimostrazione pubblica di funzionamento della lampada ad incandescenza di sua invenzione. 

Venezia FC: Il 2022 ora se ne va per il Venezia un anno da dimenticare

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Quaranta gare ufficiali hanno prodotto la pochezza di 7 vittorie (solo tre al Penzo) e 9 pareggi. L'enorme fardello di 24 sconfitte, di cui 10 consecutive a decretare il rovinoso toccata e fuga in Serie A, certifica nella maniera più eloquente un 2022 da dimenticare per il Venezia. Un anno solare con tanti errori e amarezze, da rivivere in pillole mese per mese auspicando che alla ripresa Paolo Vanoli riesca a proseguire la risalita per tenersi stretta quantomeno la Serie B. GENNAIO Il cattivo giorno si vede dal mattino, infatti all'Epifania nessun organo calcistico evita al Venezia la trasferta a vuoto di Salerno. Essendo il team campano bloccato dall'Asl regionale per precauzioni legate al Covid, sul prato dell'Arechi si ritrovano solo il team di Paolo Zanetti e gli arbitri. Tre giorni dopo, quello che resta l'ultimo gol di Ibrahimovic inaugura il girone di ritorno e il 3-0 del Milan al Penzo. FEBBRAIO Il +7 sulla zona-salvezza è già dimezzato, ma con i gol di Crn

(Il “Giornale” d’una maestra della provincia di Udine) ESTRATTO: dal “CORRIERE DELLE MAESTRE”, anno XXII (1919), n. 9 - 10 – 11 – 12 – 13 – 14. [VI]

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5 Febbraio 1918 Quasi ogni giorno succedono disgrazie causate da proiettili abbandonati dai nostri nella ritirata dopo Caporetto. Anche ieri una bambina di cinque anni ne raccolse uno e lo mise sul fuoco. La poverina ne ebbe stroncate tutte le dita di una mano. ...Conoscendo la lingua romena, sono spesso chiamata come interprete. Essendovi qui la cucina per la mensa degli ufficiali, molte donne, anche dei paesi vicini, hanno l’ordine di portare uova, patate, galline, per averne in cambio sale, zucchero, caffè, tabacco, generi che ora mancano, non essendovi più nessuna bottega. Tutte furono saccheggiate o distrutte dalle pattuglie dei predoni germanici, che si comportarono come vampiri. ... La lotta degli aeroplani continua terribile, specialmente presso il campo d’aviazione di Aviano, che fu già nostro e che è poco lontano da qui. Ogni mattina questi soldati fanno l’istruzione militare in piazza, poi vanno sulle colline circostanti, ove hanno piantato le mitragliatrici, e fanno esercit

Classifica singoli 31 Dicembre 1960

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1- Su nel cielo                  Nico Fidenco 2- Il cielo in una stanza    Mina 3- Sassi                             Gino Paoli 4- Due note                       Mina 5- Uno a te uno a me        Dalida 6- Dove sei                       Paul Anka 7- I' te vurria vasa'            Peppino di Capri 8- Se ci sei                        Umberto Bindi 9- Liebelei                        Rolf Bauer  10- Il nostro concerto       Umberto Bindi  

Venezia FC: Venezia, si parte da chi saluta Connolly e Fiordilino in uscita

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Manca soltanto l’ufficialità e poi Aaron Connolly tornerà a tutti gli effetti al Brighton di Roberto De Zerbi. Il club inglese ha avuto fitti contatti con il Venezia negli ultimi giorni e le due società hanno raggiunto un accordo per la restituzione dell’attaccante irlandese al club di Premier League, che probabilmente studierà per Connolly un altro prestito. A questo punto, una volta liberatosi del giocatore, il Venezia sarà libero di reperire sul mercato un attaccante che possa sostituirlo. Il ds Filippo Antonelli valuta diverse opzioni: fra queste una dal Nord Europa e altre due dall’estero. Sembra del tutto da scartare la possibilità che Artem Dzyuba possa sbarcare a Venezia, magari con la collaborazione del Monza, che dovrebbe tesserarlo come extracomunitario per poi mandarlo in prestito in laguna. Ma l’ipotesi è stata bollata da più fonti come «fantacalcio», nonostante il Venezia avesse mosso qualche pedina nei mesi scorsi per l’ex capitano della Nazionale russa. Alexander Shuply

30 Dicembre 2022 istituzione della Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche

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Vladimir Lenin proclama l'istituzione della Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche: il trattato sottoscritto il 21 dicembre scorso da Russia, Ucraina, Bielorussia, Georgia, Arzebaijan e ARMENIA è stato ratificato oggi. La proclamazione formale avviene dal palco del teatro Bolscioi al termine del primo congresso dei Soviet.

(Il “Giornale” d’una maestra della provincia di Udine) ESTRATTO: dal “CORRIERE DELLE MAESTRE”, anno XXII (1919), n. 9 - 10 – 11 – 12 – 13 – 14. [V]

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23 gennaio 1918 Ho parlato con un Triestino e con ufficiali rumeni d’Ungheria. Il triestino mi ha detto che gli italiani, a Caporetto, hanno dovuto lasciare il fronte perché il nemico aveva gettato gas asfissianti. Era quindi impossibile poter resistere. Da quello che ho sentito, ho potuto capire che la nostra liberazione avverrà soltanto a pace conchiusa. Ora – dicono - sono in trattative. La Russia e la Romania non combattono più. Quest’accozzaglia di truppa si fermerà, salvo ordini in contrario, un mese circa. E’ un diastro per tutti, senza tener conto di tante sudicerie ed infezioni che lasceranno. La mia umiliante condizione, piena di patimenti e di sacrifizi, mi fa soffrire assai. E pensare che durerà chissà quanto tempo ancora! 27 gennaio 1918 In questi giorni truppa che parte truppa che arriva. In casa c’è sempre la cucina e la mensa degli ufficiali, con quanto disturbo non occorre dire, tanto più che la sala mensa è proprio al di sopra della mia camera. Alle volte pare che il

29-12-1971 Giuramento Giovanni Leone

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Il senatore a vita ed ex primo ministro Giovanni Leone presta giuramento come VI presidente della Repubblica italiana. E' stato eletto lo scorso 24 dicembre al termine della più lunga elezione presidenziale italiana che ha richiesto ventitrè scrutini per raggiungere la maggioranza.

Venezia FC: Mercato anti retrocessione

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Conto alla rovescia verso l'apertura del mercato, come e dove migliorare il Venezia per farlo uscire dalla zona retrocessione? Archiviato un girone di andata nel complesso insufficiente, da qui al 31 gennaio sarà questa la domanda cruciale sul tavolo del neo direttore sportivo Filippo Antonelli. Numerosi i nodi al centro del confronto con il tecnico Paolo Vanoli, un po' in tutti i reparti: d'altra parte troppe cose non hanno funzionato come auspicavano invece il presidente Duncan Niederauer e il suo braccio destro Alex Menta, nonostante i piuttosto evidenti progressi compiuti nella gestione-Vanoli, visto che 11 dei 20 punti in classifica sono arrivati nelle sue 7 panchine. Una ripresa confortante ma che non deve illudere nessuno poiché nel girone di ritorno, per scongiurare una inopinata seconda retrocessione di fila, un rendimento come quello tenuto nelle prime 19 giornate di Serie B non potrà bastare. DUBBI Almeno quattro i candidati big che hanno reso di meno tra i cadet

(Il “Giornale” d’una maestra della provincia di Udine) ESTRATTO: dal “CORRIERE DELLE MAESTRE”, anno XXII (1919), n. 9 - 10 – 11 – 12 – 13 – 14. [IV]

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19 gennaio 1918 Ora vengono gli austriaci! Iersera venne un graduato austriaco proveniente dal Piave a fermare gli alloggi per gli ufficiali e le stalle per i cavalli. Questa sera deve arrivare una quantità di truppa austriaca dal monte Tomba. Si dice che si fermerà sei settimane in riposo, ma il vero motivo non si sa. In questa casa verranno due ufficiali. La mia camera, finora, è libera. Si nasconde tutto quanto si può perché questi ladri portano via tutto. Il passaggio degli aeroplani è incessante. Se le truppe non finiscono di passare di qui e di fermarsi, presto la fame batterà alle nostre porte. Causa l’odio feroce che regna fra germanici e austriaci, fanno sperare che, durante la tappa che questi fanno qui, noi saremo protetti dal comando germanico. Un capitano austriaco ha detto che il monte Tomba è una vera tomba. Di 3000 del suo reggimento ne sono rimasti 27. Pare che se nessun soldato germanico rimarrà al fronte, gli austriaci deporranno le armi. Sono stanchi e stanchi. Dio

Venezia FC: Venezia, la rimonta un’arma in più «Carattere e capacità di reagire»

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Tre partite e tre situazioni identiche. Ossia lo 0-2 di partenza rimontato a Modena, solo parzialmente a Perugia, rimontato ancora, invece, con il Parma al Penzo. Il Venezia si guarda allo specchio e si interroga, osservando l’evolvere di una situazione che ancora non regala certezze granitiche. Ma non è sempre possibile rimettersi in sesto senza danni e la squadra deve fare i conti con una tendenza emersa, nelle ultime settimane che va immediatamente corretta. «Mi è piaciuta la reazione dei ragazzi — ha spiegato Paolo Vanoli dopo il 2-2 col Parma — anche chi subentra si sta allenando molto forte: ogni tanto dobbiamo prendere uno schiaffo prima di svegliarci... Penso però che il primo tempo sia stato ottimo contro la squadra più forte della B. Per salvarci abbiamo bisogno di tutta la squadra, devono continuare tutti così, vedo una squadra che sa lottare». E così, con la pausa di campionato che ferma tutto fino al 16 gennaio e in attesa che il mercato porti novità, il Venezia si gode ch

(Il “Giornale” d’una maestra della provincia di Udine) ESTRATTO: dal “CORRIERE DELLE MAESTRE”, anno XXII (1919), n. 9 - 10 – 11 – 12 – 13 – 14. [III]

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25 novembre 1917 Avevo fatto appena riportare nella mia camera la roba depositata in ottobre in casa del Parroco, ed ecco capitare da me otto germanici, i quali, come fossero padroni, tagliano la fodera dei bauli e mi mettono tutto a soqquadro e portano via quanto loro accomoda, infischiandosi delle mie poteste. Questi germanici odiosissimi, sono proprio ladri di professione, privi d’ogni coscienza. Ho pianto di dolore e di rabbia. 29 novembre 1917  Ieri altro ladrocinio germanico e oggi un terzo. Ho preso il mio coraggio a due mani e mi sono recata al Comando, a protestare. Ne ho ottenuto un biglietto, in cui si dichiara che non vi è più nulla da requisire nella mia camera. Ciò mi salverà da altri furti a mano armata? 30 novembre 1917 Pare che il biglietto del Comando serva a qualche cosa: sono tornati ripetutamente per requisirmi roba, hanno letto la carta e se ne sono andati a mani vuote. 11 dicembre 1917  Ho saputo che in una casa di contadini c’è un nostro soldato fuggito dai prig

Venezia FC: Venezia-Parma, Vanoli: “Ogni tanto dobbiamo prendere uno schiaffo prima di svegliarci”

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Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli dopo Venezia-Parma: “Mi è piaciuta la reazione dei ragazzi, anche chi subentra si sta allenando molto forte, ogni tanto dobbiamo prendere uno schiaffo prima di svegliarci. Penso però che il primo tempo sia stato ottimo contro la squadra più forte della B. Per salvarci abbiamo bisogno di tutta la squadra, devono continuare tutti così, oggi sono contento perché vedo la squadra che sa lottare. Se siamo lì è perché abbiamo alcune cose da migliorare, oggi la differenza è stata nella fase finale delle azioni, l’arbitro poi ci ha messo del suo, noi abbiamo risposto bene alle loro occasioni. Devo dire che la squadra a volte fa fatica a reagire subito ai gol subiti. Alla fine poi è stata una partita aperta e avremmo potuto vincere anche noi, siamo sulla strada giusta, dobbiamo riposare di testa ed essere pronti al rientro. Un bilancio dal mio arrivo? Sapevo che arrivavo in una squadra con delle potenzialità con tante cose da migliorare, la partita di Peru

(Il “Giornale” d’una maestra della provincia di Udine) ESTRATTO: dal “CORRIERE DELLE MAESTRE”, anno XXII (1919), n. 9 - 10 – 11 – 12 – 13 – 14. [II]

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6 novembre 1917 Tutta notte rimasi desta, in attesa che qualche autocarro mi trasportasse al di là del Piave. Ma, per mia somma disgrazia, non ne passò neppure uno. Sul mattino mi recai a Polcenigo nella speranza d’essere più fortunata. Giunta, trovai la piazza ingombra dalla cavalleria. Mi viene detto che fra poche ore vi sarà il bombardamento per dar tempo alle nostre truppe di porsi in salvo giacché il nemico è poco distante. Rimango sbalordita. Tutte le autorità di Polcenigo, eccettuato il Direttore delle scuole e suo figlio, sono fuggite. Mi affretto a tornare al mio paesello. Vi sono quasi giunta, ed ecco che un ufficiale mi intima di non proseguire. Supplico, scongiuro che mi lasci passare: ho in camera mia i miei oggetti d’oro, nella valigetta, con altro bagaglio. Le mie insistenze sono in utili! Ricorro al colonnello, al generale, ma mi viene risposto che ordini tassativi proibiscono di muoversi. Cerco perciò ricovero presso una famiglia di Polcenigo e con essa ci rechiamo dal

Venezia FC: Un punto conquistato con le unghie e con i denti

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E' la seconda partita in cui si riesce a recuperare lo svantaggio di 2 gol, a Modena l'altra volta. Ma la sofferenza è stata davvero grande perchè il Parma, che gioca meglio e con più fantasia, oltre che con alcuni giocatori di livello superiore (Vasquez su tutti), poteva segnarne uno per tempo in più se non ci fosse stato Joronen, che deve aver fatto penitenza dopo Perugia ed è tornato più santo che mai. Non si crea molto, anzi pochissimo, palloni giocabili davanti non ne arrivano, il centrocampo fa un buon filtro ma non gestisce il pallone. In difesa per i primi 40' non si subisce troppo anche se il Parma arriva un paio di volte pericolosamente alla conclusione. Poi c'è il solito rigore (alla media di 1 ogni 3 partite, non male dai) causato da un precipitoso Tessmann, che non si è comportato complessivamente male, ma a quell'inserimeno in area ANV non si doveva arrivare se la difesa avesse protetto meglio. Per cui si va negli spogliatoi sotto di 1 gol. Si rientra

Venezia FC: Venezia-Parma 2-2 (secondo tempo)

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88' Dopo il doppio vantaggio dei ducali, doppietta di Vazquez, gli arancioneroverdi riagguantano la partita, prima segnando con Pohjampalo e poi agguantando il pareggio con Pierini. 90' Finisce 2-2 tra i lagunari e i ducali. Doppio vantaggio gialloblu, reazione arancioneroverde conclusa con il pareggio.

Venezia FC: Venezia-Parma 0-1 (primo tempo)

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1' Inizia la partita. Palla agli arancioneroverdi 45' Rigore Parma. Gol Vazquez 45'+2' Fine primo tempo Venezia-Parma 0-1

Rimettermi in cammino

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Amici miei, siamo ormai quasi alla vigilia di Natale, e io vi immagino a pensare al menù natalizio, o meglio ancora a sognare qualche giorno di meritato riposo che vi ricarichi un po' e vi prepari ad affrontare il nuovo anno con il suo bagaglio di giorni non sempre facili ne leggeri. Per quanto mi riguarda, siccome mi è tornato il desiderio di rimettermi in cammino, ho deciso di concedermi qualche giorno che mi riempi lo sguardo di nuovi incantevoli paesaggi, di godere di un po' d'aria fresca e frizzante, ma soprattutto di rigenerare la mente sgombrandola da pensieri pesanti. Ci sarò dal 28 dicembre. A tutti voi auguri di Buon Natale.

Venezia FC: «Il Venezia? È forte, deve crederci Il punto sugli innesti dopo Natale»

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Filippo Antonelli, da poche settimane lei è il direttore sportivo del Venezia. Come mai, a suo avviso, la squadra ha fatto un passo indietro a Perugia? «Credo che sia necessario contestualizzare quello che è successo. Siamo andati in svantaggio dopo otto minuti per una deviazione che ha spiazzato Joronen, poi a quel punto abbiamo subito un altro gol, direi un eurogol... Dopo un quarto d’ora eravamo sul 2-0 e la partita si è messa male. A me, comunque, nel complesso la squadra non è dispiaciuta». Perchè? «Abbiamo avuto una reazione importante e cercato, sia pure all’interno di una partita non entusiasmante, di riaprirla fino alla fine. Tanto che, dopo il gol di Pohjanpalo siamo riusciti a creare un’altra mischia che per poco non originava una nuova azione pericolosa. Insomma, anche in una serata negativa qualcosa siamo riusciti a fare». Che cosa non le è piaciuto della squadra? «Ci manca convinzione nei nostri mezzi, non riusciamo a trovare continuità totale. Spero che la squadra si con

(Il “Giornale” d’una maestra della provincia di Udine) ESTRATTO: dal “CORRIERE DELLE MAESTRE”, anno XXII (1919), n. 9 - 10 – 11 – 12 – 13 – 14. [I]

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“ La maestra Caterina Nodari, era, nell’ottobre 1917, da un mese appena a San Giovanni di Polcenigo, dov’era stata destinata dal Consiglio scolastico provinciale di Udine, quando la invasione nemica la colse. Costretta a vivere fra gli stenti e gli orrori, senza stipendio, senza guadagni, essa dava sfogo all’animo esacerbato scrivendo di quando in quando le sue impressioni su un quaderno. Quelle note, quegli appunti, quegli sfoghi, che potevano costituire per lei, se il nemico se ne fosse impadronito, tanto da farla gemere in carcere o morire fra i supplizi, essa li ha potuti gelosamente conservare; e, appena poté, dopo la liberazione, venire oltre Piave e rimettersi un po’ in salute, li ha favoriti al nostro Corriere. Cominciamo a pubblicare l’interessante diario in questo numero. Esso sarà letto da tutti con quella intensa commozione, che noi abbiamo provato leggendolo. E servirà senza dubbio a dare una più precisa e completa idea della condizione miserrima, atroce, spaventosa in cui

Venezia FC: Qui è tutto da rifare, in bocca al lupo al nuovo ds

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Oramai non serve nemmeno più arrabbiarsi, la squadra è questa, composta da 4-5 ragazzi di qualità, tecnica o caratteriale che sia (poco cambia in un campionato di tale livello), da due tre buone comparse e dal resto che avrebbe pure qualcosa da dire ma che non ha quella fame, quell’autostima, quell’orgoglio necessario per reagire alle serate no. Basta guardarsi intorno, vedere qualche partita di Frosinone, Bari, Pisa per comprendere pienamente ciò che loro hanno ed a noi manca, quel che ci costringerà ad un altro campionato di sofferenza. Sarebbe facile parlare di una sfida decisa da un autogol ed un eurogol, chiudere il discorso parlando di sfortuna e sperare che passi in fretta la nottata, ma una prestazione vergognosa come questa merita un’analisi più profonda, un esame sui motivi che hanno portato dei giocatori che sembravano rinati a fare gli sparring partner dinnanzi al fanalino di coda del torneo. Essere per lunghe parti del match presi a pallonate da una squadra tutt’altro che

Guerra in montagna

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Azaria Tedeschi racconta combattimenti, vita in trincea, morti, bombardamenti a Val Terragnolo (TN) il 14 ottobre 1915. Trentino 14.10.1915 […] I comunicati ufficiali del 6 e 7 corrente hanno parlato di diverse azioni svolte nel nostro settore. In montagna i combattimenti in genere sono notturni o, almeno, nella notte si svolge la fase iniziale, e un combattimento notturno ai tempi d'oggi ha più l'aspetto d'una immensa festa pirotecnica. Se noi attacchiamo, chiediamo all'oscurità di celare le nostre mosse, gli austriaci, che si difendono, hanno bisogno che il terreno innanzi alle loro posizioni sia ben rischiarato: l'ottengono usando i riflettori e ricorrendo ai razzi luminosi, molti automatici. Innanzi alle loro piccole guardie gli austriaci  hanno steso una fitta rete di fili sottili e quindi quasi invisibili di notte. Ognuno corrisponde a un campanello che, sostenuto da una piccola molla a spirale, suona lungamente a ogni piccolo urto, e a un razzo che per mezzo