Venezia FC: Mercato anti retrocessione

Conto alla rovescia verso l'apertura del mercato, come e dove migliorare il Venezia per farlo uscire dalla zona retrocessione? Archiviato un girone di andata nel complesso insufficiente, da qui al 31 gennaio sarà questa la domanda cruciale sul tavolo del neo direttore sportivo Filippo Antonelli. Numerosi i nodi al centro del confronto con il tecnico Paolo Vanoli, un po' in tutti i reparti: d'altra parte troppe cose non hanno funzionato
come auspicavano invece il presidente Duncan Niederauer e il suo braccio destro Alex Menta, nonostante i piuttosto evidenti progressi compiuti nella gestione-Vanoli, visto che 11 dei 20 punti in classifica sono arrivati nelle sue 7 panchine. Una ripresa confortante ma che non deve illudere nessuno poiché nel girone di ritorno, per scongiurare una inopinata seconda retrocessione di fila, un rendimento come quello tenuto nelle prime 19 giornate di Serie B non potrà bastare.
DUBBI
Almeno quattro i candidati big che hanno reso di meno tra i cadetti che in Serie A; e per almeno due di loro il futuro è quantomeno incerto. L'esterno olandese Haps stenta a ritrovare le sue accelerazioni a sinistra, tanto che sulla sua fascia è parso più incisivo il destro adattato Zampano: da capire ora quanta pazienza sarà disposto a concedergli Vanoli, e quanto il nazionale del Suriname sia davvero motivato ad insistere per ritrovarsi. Dopo un inizio confortante è invece tornato nel grigiore la mezzala francese Cuisance, già in odor di cessione in estate e per il quale non stupirebbe affatto un addio essendo scivolato indietro nelle gerarchie del centrocampo. In questo reparto dubbi pure sul futuro di Fiordilino, accostato alla Spal come sostituto del gioiello Esposito dato ormai dello Spezia. Due trascinatori avrebbero dovuto essere Busio e Johnsen ma, a differenza di Cuisance e Haps, la loro permanenza non sembra in discussione: il mediano ha pagato le eccessive aspettative risposte in lui dalla proprietà, mentre ora Vanoli sta cercando di ridimensionare le responsabilità immediate verso il talento statunitense. Diverso il discorso per il norvegese: al terzo anno a Venezia tutti si aspettavano progressi molto più tangibili, invece Johnsen sta ancora cercando di ritrovarsi in termini di giocate e peso in zona-gol.
NECESSITA'
Dopo l'errore della rinuncia a Vacca, il Venezia paga l'assenza di un vero regista di ruolo, malgrado i miglioramenti compiuti a sorpresa da Tessmann. Almeno un rinforzo servirà in attacco, dopo il flop-Connolly che non si è inserito e verrà rispedito al Brighton. Le fragilità del russo Cheryshev sono l'altra grande incognita, perché di sicuro il bravo Pohjanpalo non potrà reggere da solo l'onere di garantire i gol per salvarsi, aspetto chiave visto che finora Novakovich e Pierini hanno portato alla causa una sola rete a testa. Di sicuro il Venezia, come tutte le società, prima di inserire nuovi giocatori ha la necessità di sfoltire. In bilico il terzino Ullmann (e Zabala?), ai titoli di coda le esperienze in laguna dell'islandese Bjarkason e del finlandese Ala-Myllymaki, da capire che ne sarà dello statunitense de Vries (tre gettoni ma rientrato negli States per curare un infortunio) e del canadese Pecile (fuori età per la Primavera e mai convocato in prima squadra) al quale era stato concesso il nulla osta per allenarsi temporaneamente con i suoi ex Vancouver Whitecaps. Tutto ciò senza scordare che dopodomani terminano i prestiti all'Oakland Roots dell'attaccante islandese Karlsson (19 gol in 30 gare nella B americana) e dell'esterno norvegese Mikael Johnsen (un gol e 4 assist in 24 presenze) fratello di Dennis.
Intanto confermata per giovedì 5 gennaio (ore 15) la presentazione ai tifosi della squadra in piazza Mazzini a Jesolo.
Il Genoa, prossimo avversario, schiererà anche Mimmo Criscito
Rivitalizzato dalla cura-Gilardino (10 punti in quattro giornate e risalito al terzo posto a -3 dalla promozione diretta) il Genoa prossimo avversario lunedì 16 gennaio a Marassi (ore 18.45) ha di fatto già inaugurato il calciomercato invernale. Dal 2 gennaio, infatti, giorno di apertura della campagna acquisti-cessioni, sarà operativo il quarto ritorno sotto la Lanterna della bandiera Mimmo Criscito. A 36 anni suonati (li compirà domani) il difensore di Cercola ricomincerà a battagliare con quella maglia rossoblù già indossata 274 volte realizzando 30 reti, lasciandosi alle spalle la ricca ma evidentemente poco positiva esperienza col Toronto Fc degli altri italiani Insigne e Bernardeschi, conclusa dopo sole 14 presenze e un gol all'attivo. I primi rumors di mercato danno per plausibile la (clamorosa) cessione del 34enne Massimo Coda, il miglior bomber della B a Salerno, Benevento e Lecce di recente che nel girone di andata ha marcato appena 6 reti (una in meno del veneziano Pohjanpalo, a segno solo su azione) grazie a 4 rigori. Coda non pare più intoccabile per Gilardino, il quale peraltro sta riuscendo a mascherare l'assenza forzata di quel Manolo Portanova che, il 14 agosto scorso, aveva firmato il momentaneo 1-0 nell'esordio vinto 2-1 dal Genoa al Penzo. Il 22enne napoletano è stato sospeso dal club, essendo stato condannato in primo grado il 6 dicembre a sei anni di reclusione con l'accusa di violenza sessuale di gruppo.

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