Inizia la Battaglia dell'Ortigara la più grande battaglia combattuta in quota della Prima Guerra Mondiale.

10 giugno
La notte mentre si dorme viene l'ordine della partenza. Ci svegliamo e ci fanno preparare la roba e alle 2 si parte dal Trincerone. Ci fermiamo un po' al comando di battaglione poi andiamo avanti e alle 5 si arriva a quota 421 in Val Coalba. Appena arrivati ci mettono in una piccola baracca e ci danno il caffè e il rancio. Dopo mangiato il capitano ci chiama tutti fuori e ci dice che la sera incomincia l'azione sull'Altopiano di Asiago e se gli alpini riescono a occupare Cima 11 e Cima 12 e il Monte Palla Bianca noialtri dobbiamo dare l'assalto al Civaron e ci avverte che la nostra compagnia è della prima ondata d'assalto.
Alle 6 comincia il bombardamento su tutta la linea. Da principio sparano soltanto i piccoli calibri poi attaccano la batteria di monte Levre e i cannoni di grosso calibro che sono a Grigno. Verso le 8 entrano in azione i cannoni francesi da 400 che sono montati sul treno e sparano da Tezze. Quando passano per l'aria questi proiettili sembra che passi un treno.
Il bombardamento dura tutto il giorno. La sera verso le 7 il bombardamento rallenta un poco e si sente sul Palla Bianca un gran fuoco di fucilerie e mitragliatrici che dura quasi un'ora poi cessa e riprende il bombardamento come prima.
Intanto noi ci aspettiamo da un momento all'altro l'ordine di andare su in 1a linea ma si arriva fino alle 10 la sera e nessuno ci dice niente allora ci proviamo un po' a dormire ma io mi metto a pensare se la scamperò o se dovrò lasciar la pelle in questi boschi e non mi riesce di addormentarmi.
11 giugno
La notte alle 2 comincia a piovere a dirotto e il bombardamento comincia a rallentare. Alle 4 le artiglierie cessano di sparare del tutto e ritorna un po' di calma. Alle 5 il capitano ci chiama fuori dalla baracca e ci dice che essendo andata male l'azione sugli altopiani anche sul nostro settore l'azione è sospesa e ci ordina di prepararsi per tornare alle baracche del Trincerone. Alle 5 e mezza con una pioggia da far paura arriviamo al Trincerone alle 8 tutti bagnati ma contenti di averla passata liscia per questa volta. Tutto il giorno si fa riposo e si dorme.
Giuseppe Tiburni

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