Venezia FC: Venezia, punto e basta

Cominciamo dalla fine. Da quando al 95’ Johnsen si invola verso la porta di Radunovic facendo sognare il colpaccio da tre punti. Ma il norvegese sbaglia i tempi e si fa rimontare da Barreca, che salva il Cagliari da quella che alla fine Claudio Ranieri definisce «beffa, per come abbiamo giocato».
Non è un caso allora che sia dovuto intervenire l’allenatore veneziano, dopo il triplice fischio finale, a consolare il suo attaccante visibilmente contrariato e intristito per quanto sbagliato poco prima. E’ la fotografia di una partita che il Venezia ha giocato in salita, dentro e fuori dal campo. Venerdì durante l’allenamento di rifinitura Beghetto si è rotto il tendine d’Achille, scrivendo già la parola fine al suo campionato. E ieri dopo nemmeno venti minuti Jajalo ha alzato bandiera bianca, colpito duro a metà campo (ancora tutto da valutare l’infortunio). «Jajalo sapete quanto sia importante per noi — dice nel dopopartita Paolo Vanoli — cercavamo un play. Il peso psicologico di una squadra può essere spostato dall’uscita di un giocatore come lui, però ora durante le difficoltà rispondiamo. Magari ancora con qualche problema, ma reagiamo». Se poi si considera che gli ultimi otto minuti gli arancioneroverdi li hanno giocati in dieci per l’espulsione di Hristov per fallo da ultimo uomo al limite dell’area («Mi sono arrabbiato molto», ammette Vanoli) e che dall’altra parte c’era una squadra che dall’arrivo di Ranieri ha cambiato mentalità e passo, si capisce quanto per il Venezia risulta prezioso il punto di ieri pomeriggio.
La classifica si è fatta più complicata da un lato per le vittorie di Como e Cittadella ma è anche vero che sul fondo Spal, Brescia e Cosenza hanno tutte perso. E ora le prossime sfide di Bari e Frosinone, tra mercoledì e domenica, all’orizzonte. L’allenatore lagunare guarda avanti partendo proprio dalla prestazione di ieri, che ha confermato una squadra solida, unita e con i tempi giusti. «Dobbiamo archiviare velocemente questa partita — precisa — mercoledì affronteremo una grande squadra, ma noi non siamo da meno. Questa prestazione è l’emblema che i ragazzi stiano capendo lo spirito. In Serie B si possono fare punti anche non giocando bene, questo punto è molto importante, non si può sempre vincere. Servono equilibrio e lucidità». Ma ora per uscire dalla bagarre del fondo classifica servirà qualche jolly da pescare e qualche impresa da realizzare. Rimane il rammarico per l’occasione finale ma sarebbe stato troppo per una partita in equilibrio, poco spettacolare (e bruttina), con occasioni da gol ridotte al minimo e tutto sommato corretta nonostante i tre cartellini gialli e il rosso a Hristov. Tifosi lagunari con il fiato sospeso al 31’ della ripresa quando Prelec manda alto di testa davanti a Joronen e poi per il contropiede di Johnsen non finalizzato.
Inedito il centrocampo con Busio (ancora sottotono) e Milanese, in cui si è sentita l’assenza di Jajalo; Svoboda (migliore in campo) ha comandato bene anche ieri la difesa non lasciando spazio agli avanti sardi. E prima della gara momento amarcord con l’ex Giancarlo Filippini, premiato dal presidente Duncan Niederauer

Commenti

Post popolari in questo blog

Quota 126 del Vippacco

Perchè c'erano tanti falli nella Roma antica?

Scoperto in Germania il “filo spinato” usato da Cesare contro i Galli.