Venezia FC: Il Gazzettino - Ora serve una volata da serie A-

Un finale di Serie B da leoni. A questo ambisce il Venezia che inizia oggi pomeriggio a preparare il match di venerdì 2 aprile al Penzo (ore 19), contro una Reggina che sta dodici punti sotto (49 a 37) ma tutt'altro che da sottovalutare. Per continuare a stupire e a sognare un traguardo come la Serie A, impensabile ad inizio stagione ma ora alla portata, gli arancioneroverdi di Paolo Zanetti proveranno a sfruttare l'onda lunga del trionfale 4-1 rifilato in trasferta al (teoricamente) super Monza. Un successo per certi versi insperato oltre che, va da sé, impronosticabile nelle proporzioni tenuto conto che il Venezia affrontava la seconda difesa meno battuta senza il suo bomber Forte.
Anche contro la Reggina l'attaccante capitolino sarà indisponibile (oggi altri esami per verificare l'assorbimento della lesione muscolare) ma, tenuto conto che il suo ultimo gol è datato 9 febbraio, al team lagunare va dato merito di aver saputo trovare al proprio interno molte altre risorse, tanto da occupare dopo 30 giornate un ottimo quinto posto a -3 dal secondo e dalla promozione diretta.
A Monza è (ri)esploso il mago Mattia Aramu che, con la sua prima tripletta in carriera, ha ribadito la propria crescita nel ruolo di trascinatore e ha premiato il coraggio e l'acume tattico di Zanetti nell'inventarlo falso nueve con ai lati Johnsen e Di Mariano, entrambi in palla pur mancando ancora in zona gol (come Bocalon). Al contempo nelle ultime gare è cresciuto il baby Esposito, in terra brianzola finalmente a segno con una rete figlia della sua indubbia qualità e sana spregiudicatezza di diciottenne.
Altre risorse, si diceva, come il terzino destro Ferrarini (classe 2000) che ha giocato sempre bene nelle (non molte) occasioni in cui ha potuto raccogliere le briciole, lasciategli da un Mazzocchi spesso straripante ma che non ci sarà per squalifica contro la Reggina. In mediana, invece, altro elemento in netta crescita è il regista Taugourdeau che, con altre caratteristiche e con il neo di non aver ancora segnato (ben 8 lo scorso anno a Trapani), non sta facendo rimpiangere Vacca.
«Perdendo Vacca abbiamo meno palleggio e gioco corto, ma con Taugourdeau le parole di Zanetti in tempi non sospetti acquisiamo più verticalità perché ha un calcio di 30-40 metri. Devo dire che Togo è migliorato anche nella fase di non possesso, nel recupero e intercetto della palla, ha capito quello che ci serve perché è un ragazzo umile e molto intelligente». Quella con la Reggina sarà la prima dell'ennesima striscia di tre gare ravvicinate: il lunedì di Pasquetta scontro diretto a Ferrara con la Spal, domenica 11 aprile invece al Penzo salirà il Cosenza (tutte alle 19).
SOSTA
La sosta, se da un lato non ha permesso di sfruttare subito la scia dell'impresa di Monza, dall'altro ha consentito di rifiatare (Maleh, Mazzocchi, Fiordilino e Ceccaroni i più spremuti) e dovrebbe aver favorito il recupero di alcuni lungodegenti: l'attaccante Karlsson e la mezzala Ala-Myllymaki si allenano in un gruppo che già oggi potrebbe riaccogliere il jolly Dezi dopo i problemi alla schiena (intanto anche il secondo ciclo di tamponi effettuati venerdì ha confermato il tutti negativi). Forze e alternative dalle quali non si potrà prescindere per rincorrere non solo i playoff, ma anche quella Serie A in vista della quale anche il socio-dirigente Ivan Cordoba ha incitato Modolo e compagni: «A Monza eravamo in una situazione particolare e lì si è vista la forza del gruppo. Zanetti trasmette tranquillità e mi piace come gestisce le varie situazioni. L'obiettivo non è dei singoli ma di tutto il Venezia e dovremo inseguirlo con quella stessa grande determinazione».
Marco De Lazzari
Il portiere Maenpaa: «Felice di aver accettato questa sfida»
Sono 39 i calciatori che la Serie B ha spedito in giro per il mondo, nella finestra di fine marzo riservata alle nazionali. Tra i team cadetti il Venezia, a quota 4 come Brescia e Salernitana, è quello che ha salutato più giocatori complice la convocazione del 36enne Niki Maenpaa in quella Finlandia che per la prima volta l'aveva convocato ben 14 anni fa, nell'ormai lontano giugno 2007, per un totale di 26 presenze.
In questi giorni il gigante di Espoo (191 i suoi centimetri) ha parlato ai media ufficiali della federazione dei gufi, raccontando anche il suo primo mese e mezzo in arancioneroverde dove, finora, è rimasto in panchina coprendo le spalle a Pomini dopo il ko di Lezzerini. «In Italia direi la mia vita va abbastanza bene le parole del sempre sorridente Maenpaa Sicuramente è un paese un po' diverso rispetto a quelli cui sono abituato, ad esempio il modo di lavorare è leggermente diverso, però è iniziata col piede giusto. Il Venezia ha dovuto fare i conti con un infortunio serio nel mio ruolo, il mio agente mi ha detto che erano interessati, sono bastati un paio di giorni ed eccomi qui».
In particolare quali le maggiori differenze tra il calcio inglese e italiano?
«È difficile da dire perché è solo un mese e mezzo che sono in Italia, ma innanzitutto ho notato che il calcio è proprio una cultura, basta vedere in campo dove il lavoro è per me diverso, molto più tattico. Ovviamente ci sono poi differenze culturali e linguistiche, è necessario studiare la lingua se vuoi integrarti e capire un po' la vita quotidiana. Sono contento di aver accettato questa bella sfida».
Da vero giramondo Maenpaa ha giocato in Francia (Lens), Olanda (Den Bosch, Willem II, Az Alkmaar e Venlo), Inghilterra (Brighton e Bristol) ed ora in Italia.
«Se a fine carriera vivrò in Finlandia o all'estero? La mia ragazza è di Amsterdam, quindi potrebbe essere un'opzione. Ho vissuto in Olanda 9 anni ed è per me un luogo abbastanza familiare. Ad ogni modo non riesco ed è presto per decidere, io spero che la mia carriera continui e non c'è bisogno di pensarci ora».
In tempo utile per Venezia-Reggina torneranno, oltre a Maenpaa (in panchina alle spalle del bresciano Joronen nel 2-2 con la Bosnia e ieri sera in Ucraina), anche i centrocampisti Domen Crnigoj e Bjarki Bjarkaso. Senza scordare l'attaccante bosniaco Mirza Hasanbegovic (oggi in trasferta in Montenegro con l'Under 21) che si riaggregherà alla Primavera di Nicola Marangon. Per quanto riguarda Crnigoj, il 25enne sloveno dopo i 30' giocati nello storico 1-0 sulla Croazia, non è stato impiegato nel match perso 2-1 in Russia: dopodomani chiusura in Svizzera a San Gallo, ma si tratterà di un'amichevole e non di un match di qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar. Ieri, come già nel ko con la Russia, zero minuti in campo per Bjarkason contro la Danimarca impostasi per 2-0. Per l'Islanda chiusura mercoledì con la Francia, ma l'eliminazione dalla seconda fase dell'Europeo Under 21 è già certa. (M.Del.)
Trattative per confermare il portiere Pomini
Evitare ogni possibile braccio di ferro, come la scorsa estate con l’ex tecnico Dionisi o quello esploso a dicembre con Maleh, è la priorità operativa di un Venezia che sul fronte calciomercato vuole giocare d’anticipo. In questa precisa direzione vanno le trattative avviate e in corso in primis con mister Paolo Zanetti, al quale certo non mancheranno estimatori anche in Serie A dato il suo calcio intenso e offensivo proposto in laguna. L’obiettivo della dirigenza è discutere fin d’ora del Venezia che verrà, per arrivare a fine campionato alla firma sul prolungamento (almeno annuale, ma la società è propensa pure ad una durata più lunga) dell’attuale contratto che comunque è già nero su bianco per la stagione 2021/22. Quanto ai giocatori, tra quelli in scadenza il prossimo 30 giugno spicca il nome di un Alberto Pomini diventato titolare tra i pali dopo l’infortunio di Luca Lezzerini. Il quarantenne veronese ha dimostrato affidabilità e attaccamento che non sono passate inosservate: «Sicuramente parleremo con il procuratore di Pomini – conferma il ds Mattia Collauto – anche per ricordargli però che una proposta di rinnovo è già stata avanzata ma non ha ricevuto risposta positiva». Parole che fanno intendere come la questione sarà anche economica, col Venezia non intenzionato a rinnovare alle cifre d’ingaggio previste dal biennale sottoscritto nell’estate 2019. Il 30 giugno 2022, invece, scadranno i contratti dei centrocampisti Antonio Vacca e Luca Fiordilino. Per il primo ogni eventuale discorso è rimandato, inevitabilmente, a quando il giocatore avrà recuperato dal grave infortunio al ginocchio che gli ha fatto terminare la stagione a gennaio. Per Fiordilino ad ora è tutto in stand by, come precisa sempre Collauto: «Anche per lui avevamo avanzato una prima proposta che non è stata accettata, quindi siamo d’accordo di riprendere il discorso più avanti». (M.Del.)
GLI EROI DELL'ULTIMO BOTTO
Il suo addio alla Fiorentina e al calcio ha scosso l'Italia del pallone. Un pesante non riconosco più questo mondo pronunciato da un Cesare Prandelli che con educazione, moderazione e a prescindere dai risultati, ha lasciato ovunque un ottimo ricordo di sé. Anche a Venezia, dove rimane proprio dell'ex citì Azzurro la firma su quella che rimane l'ultima promozione arancioneroverde in Serie A. Ma a vent'anni fa di distanza, che fine hanno fatto i protagonisti di quel quarto posto nella Serie B 2000/01? La maggioranza degli ex di quel Venezia una volta smesso si sono seduti in panchina, sulle orme di un Prandelli ora sostituito a Firenze dal cagnaccio Beppe Iachini proprio come accadde in laguna (con l'oggi 81enne Alfredo Magni come tutor) dopo sole 5 giornate del massimo campionato.
LA DIFESA
Partendo dai numeri uno è il caso sia di Gigi Brivio, attuale preparatore dei portieri alla Stella Rossa Belgrado di Dejan Stankovic, sia di Gegè Rossi che ha aperto in Campania la scuola portieri GR1, ma pure l'allora terzo Francesco Bison si è dedicato ai giovani pari ruolo anche nel vivaio del Venezia. Passando alla difesa, ancora in campo in patria due ultraquarantenni, a partire per anzianità dal classe '79 brasiliano Fabio Bilica nel Sao Francisco di Rio Branco militante nel campionato statale di Acre. Classe 1980 il paraguaiano Paulo da Silva meteora in Italia a differenza del connazionale Ruben Maldonado che ha smesso a soli a 38 anni dopo aver giocato la Libertadores è in Serie A nel Club 12 de Octubre di Itauguà non prima di esser diventato il recordman per presenze (150) della nazionale albirroja.
Il più vecchio a non mollare è comunque il 43enne Kewullay Conteh, sierraleonese in Seconda categoria bergamasca nel Bagnatica. Se Stefano Bettarini è ormai da anni un personaggio televisivo, Gianluca Luppi allena i modenesi della Virtus Camposanto in Promozione, Paolo Foglio i bergamaschi della Forza e Costanza in Eccellenza, Simone Pavan fino al febbraio 2020 la Vis Pesaro in Serie C mentre Robert Ibertsberger è il timoniere del St. Polten nella Bundesliga austriaca.
IL CENTROCAMPO
La nazionale croata Under 17 è in mano a Tommy Rukavina che ha traghettato anche l'Under 21. A proposito di fantasia Ighli Vannucchi è diventato conduttore televisivo specializzato nella pesca ma gioca ancora con il Spianate in Terza lucchese. Stefano Morrone è il vice di Fabio Grosso appena subentrato a Nesta a Frosinone (match analyst Mattia Biso ex Mestre e Ascoli), Totò Marasco allena il Città di Gragnano in Eccellenza campana e Jimmy Maini i classe 2006-2007 nella Jem's Roma, la scuola calcio di Simone Perrotta e Max Tonetto. Quanto alle ali, Fabian Valtolina si divide tra gli Under 15 milanesi dell'Aldini Bariviera e il lavoro di guardia giurata, Ciccio Pedone invece dal 2017 svezza la Juventus Under 17 dopo tanta Samp. Il sardo Mariano Sotgia, invece, nel 2014 balzò agli onori della cronaca per aver salvato due lavoratori di una cantina svenuti per i gas della fermentazione dell'uva.
LE PUNTE
Il bomber Pippo Maniero fino alla sospensione dell'ottobre scorso allenava a casa l'Aurora Legnaro in Promozione, stessa categoria di Re Artù Di Napoli a Cologno Monzese, mentre Fabio Bazzani due anni fa era tornato a Venezia come vice di Serse Cosmi (che non ha seguito a Crotone) e Cristian Bertani gioca in Eccellenza lombarda nel Sant'Angelo.
All'inizio della stagione 2000/01 erano stati mandati a farsi le ossa i giovani Evans Soligo e Ciccio Benussi ora nei ranghi tecnici arancioneroverdi, mentre aveva collezionato una presenza quel Salvatore Masiello ritiratosi nel 2016 dopo esser uscito con un proscioglimento dal tritacarne del Calcioscommesse. In corsa salutarono la laguna Micio Miceli (specializzatosi nella vendita di scarpe da running), Marco Cento, il norvegese Runar Berg (la famiglia resta un'istituzione a Bodo e al Glimt) e Ivone De Franceschi poi tornato come ds ed ora alla Spal.
Infine, dello staff di Prandelli facevano parte il vice Pierino Fanna che non ha più allenato diventando commentatore-bandiera del Verona, il preparatore atletico Giovanbattista Venturati (con Prandelli anche in nazionale) e quello dei portieri Sergio Buso scomparso nel 2011 a soli 61 anni per una grave forma di leucemia. (M.Del.)
Reggina, c'è anche Lakicevic
Il più amato e che ha lasciato maggiormente il segno sarà l'indimenticato portierone Massimo Taibi, che venerdì siederà in tribuna nel ruolo di ds amaranto ricoperto da tre stagioni. In campo, invece, potrebbero essere tre gli ex arancioneroverdi, tutti a caccia della riconferma dopo aver giocato titolari nel match pareggiato in rimonta al 90' al Granillo col Chievo. Contro i veronesi in attacco il tecnico Marco Baroni (nella foto) si era affidato dal 1' al tagliagole Adriano Montalto tre gol per lui finora in Calabria (dopo i 4 in C al Bari), tanti quanti lo scorso anno a Venezia e al torinista Simone Edera, talento non ancora esploso e che alla corte di Pippo Inzaghi in C non aveva saputo lasciare il segno. Come loro nel mercato di gennaio è approdato a Reggio il terzino destro Ivan Lakicevic, apprezzato in laguna e svincolatosi dal Genoa senza aver mai vestito il rossoblù. Proprio il 27enne di Belgrado non ha nascosto il suo ottimismo, essendo la Reggina solo 13. ma, con 37 punti più vicina ai playoff che ai playout. «Secondo me alla fine andremo ai playoff la sua fiducia a Reggina Tv dopo l'assist vincente per il gol del classe '81 Denis al Chievo perché abbiamo tanti giocatori di qualità e dobbiamo sfruttarla in campo. Siamo una bella squadra e spero che lo dimostreremo anche a Venezia. Conosco la B, ogni partita è tosta e difficilissima, quella al Penzo sarà importante per me perché giocherò contro i miei ex compagni di squadra e anche loro sono un ottimo collettivo». (M.Del.)
Var, riparte la sperimentazione
Ripartirà nelle ultime 8 giornate la sperimentazione off line del Var, in vista della definitiva introduzione per i playoff-playout 2020/21 e dall'inizio della Serie B 2021/22. Lo ha stabilito il consiglio direttivo della Lega B che, al primo punto del proprio ordine del giorno, ha affrontato il tema Var con l'intervento di Gianluca Rocchi, noto ex arbitro ed ora project leader e responsabile della comunicazione istituzionale Federcalcio-Assoarbitri.
Accolto l'invito del presidente della cadetteria, Mauro Balata, Rocchi ha illustrato il calendario di quella fase di formazione di tutto il corpo arbitrale che è propedeutica all'introduzione operativa della tecnologia non più solo in Serie A. In particolare Rocchi ha elogiato il lavoro svolto finora dalla Lega B e grazie al quale tutti gli stadi attualmente partecipanti al torneo sono pronti a ospitare la sala Var, aggiungendo che per volontà della Figc è stato istituito un ufficio unico Serie A-Serie B per prevedere la medesima formazione e il medesimo supporto ai club dei due campionati. Inoltre l'ex fischietto fiorentino ha confermato al direttivo di B la ripartenza della fase off-line dal 2 aprile fino al 9 maggio, ultima giornata di regular season, in un campo per giornata. Infine in estate a Sportilia, nel tradizionale ritiro dell'Aia, saranno formati gli arbitri promossi dalla Lega Pro per arrivare a far sì che tutti i direttori di gara possano essere disponibili per la designazione Var dalla prossima Serie B. (M.Del.)
Un Venezia generoso ma a festeggiare è il Monza
Un Venezia generoso fa di tutto per vincere ma alla fine è il Monza ad imporsi, restituendogli l'1-0 dell'andata. Gli arancioneroverdi, privi del loro centravanti Hasanbegovic (con l'Under 21 della Bosnia-Erzegovina), costruiscono gioco e occasioni senza riuscire però a concretizzarle. Nel primo tempo ci provano Antinoro e De Grandi (con l'islandese Palsson a garantire spinta sulla destra), seguiti da Peresin e Scanferlato che si vede negare il gol sulla linea da Robbiati, mentre Peresin colpisce un palo. Il Monza si vede al 43' e trova il gol da tre punti, con Colferari lanciato in profondità e che, saltato Mozzo, infila Lazar. Nella ripresa il portiere lagunare è un po' più impegnato anche perché il Venezia non smette mai di inseguire almeno il pareggio, senza però trovarlo con Bortolin e Peresin nonostante mezzora di superiorità numerica.
UNDER 17
Ripartirà dopo Pasqua con una nuova formula il campionato Under 17 per gli Allievi nazionali del Venezia. I giovani di Andrea Turato sono fermi dal clamoroso 5-5 del 25 ottobre a Verona contro l'Hellas, quarta X in 5 uscite, senza vittorie ma con un solo ko di misura con la Spal. Campo di casa il Biotto di Campagna Lupia con il seguente calendario: 1. giornata (andata 11/04, ritorno 16/05) Venezia-Spal; 2. (and. 18/04, rit. 23/05) Venezia riposa; 3. (and. 25/04, rit. 30/05) Cittadella-Venezia; 4. (and. 02/05, rit. 06/06) Venezia-Pordenone; 5. (and. 09/05, rit. 13/06) Udinese-Venezia. (M.Del.)

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