Venezia FC: Corriere del Veneto - Modolo: "Non ci sono calcoli ma otto partite da giocare"

Marco Modolo, sette stagioni in Laguna, difensore e capitano: dove può arrivare questo Venezia?
«Non ci sono calcoli da fare ma otto partite da giocare. Venerdì con la Reggina non c’è da fare altri pensieri, magari pensando a lunedì con la Spal: bisogna concentrarsi lì e basta. Ciò che siamo diventati dal 20 agosto è un’identità nuova che ci deve portare ad affrontare le ultime otto partite ed essere la nostra forza. Adesso non ci sono più favorite, ce la possiamo giocare fino in fondo».
É vero che il Venezia non ha nulla da perdere rispetto alle concorrenti, considerando che non era fra le favorite di inizio anno?
«Tutti hanno da perdere, anche noi abbiamo un sogno da inseguire. La serie A è l’Olimpo del calcio e io sogno di andarci. E ho molto da perdere, anche perché non so se mi ricapiterà più un’occasione come questa».
Qual è il punto di forza del Venezia in questo momento della stagione?
«Abbiamo seminato molto bene, abbiamo un’occasione e dobbiamo cercare di prenderla al volo. Abbiamo un treno che va nella giusta direzione e dobbiamo salirci. Conta quello che si ha dentro e dare il massimo, insieme».
La pausa è stata un bene o un male per voi?
«Questa pausa è andata bene, i tre giorni della settimana scorsa sono serviti per recuperare gli infortunati. Chi aveva giocato tanto aveva bisogno di recuperare mentalmente. Ci sono stati alcuni giorni di lavoro intenso e da ieri stiamo preparando la partita di venerdì».
Ci può spiegare il suo infortunio più recente?
«Adesso sto bene, tre settimane fa mi ero rotto il mignolo del piede e non riuscivo a calzare la scarpa. A Monza con un’infiltrazione sono riuscito a giocare, ma la cosa più importante è che sia arrivata una vittoria che ci ha dato serenità e consapevolezza».
Che squadra è la Reggina?
«Rispetto all’andata troveremo un’altra squadra, un altro allenatore e giocatori molto forti. A Reggio eravamo riusciti a ribaltarla, la classifica mostra che si sono rimessi in moto. Il fattore pubblico e il fattore Covid contano in un senso o nell’altro, qualche punto in più col pubblico lo avrebbero ottenuto. Affrontiamo una Reggina complessivamente più forte».
Il Covid è una spada di Damocle per tutti. L’Empoli sembrava in fuga, adesso c’è questa variabile impazzita anche per la capolista.
«Mi spiace per la situazione che stanno vivendo a Empoli con il Covid, ci siamo passati anche noi. Può cambiare tutto anche per loro».
Quali accortezze usate voi calciatori nell’attuale situazione?
«Bisogna cercare il più possibile di mettere la mascherina e di fare attenzione. Il nostro staff ci sta “martellando” e chiedendo un grosso sacrificio per preservare le condizioni dei giocatori all’interno della squadra ed evitare focolai. È giusto così».
Quante chance ha il Venezia di arrivare in A?
«Questo non lo so, però una cosa posso dirla con certezza: Ci proveremo fino all’ultimo minuto».
Dimitri Canello

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