Venezia FC: Il Gazzettino - Il Venezia a Udine per riscattarsi "Serve mentalità"

Il Venezia è già stanco di attendere e a Udine vuole subito i suoi primi punti in Serie A. Il derby triveneto della Dacia Arena (ore 18.30) apre la seconda giornata di un campionato inaugurato perdendo a Napoli, con un 2-0 onorevole fin che si vuole ma pur sempre negativo, dopo il quale il team arancioneroverde si presenterà pressoché rivoluzionato in terra friulana.
Cambiamenti assicurati da Paolo Zanetti, alla vigilia del primo di tre scontri diretti-salvezza visto che dopo la sosta toccherà a Empoli e Spezia.
«Non so da cosa possa nascere l'idea che l'Udinese lotti per salvarsi, secondo me è una squadra molto forte la inquadra il 38enne di Valdagno Per noi ogni gara è un'occasione per fare punti, anche Napoli lo era e con un pizzico di esperienza, fortuna e coraggio in più avremmo potuto fare un punto. Non sarebbe stato affatto scandaloso, dopo una gara che siamo stati noi ad indirizzare con gli episodi. Purtroppo in questo avvio giocheremo 4 volte fuori casa nelle prime 5 giornate senza fattore campo a favore, di sicuro già contro l'Udinese misureremo il nostro attuale livello».
Mazzocchi, Vacca e Modolo rientrano dalla squalifica (non Aramu, al secondo e ultimo turno di stop), Crnigoj ha recuperato e contende una maglia da mezzala a un Peretz che non ha convinto granché. Alla faccia delle voci di mercato che lo darebbero verso Monza in cambio del pari ruolo Donati, Mazzocchi giocherà dal 1' nel suo ruolo di terzino destro al posto di Ebuehi, in un reparto con Caldara-Ceccaroni centrali e Molinaro-Schnegg in ballottaggio. Tra i pali ritrova la A un Lezzerini (tre presenze con la Fiorentina) assente da febbraio e spinto dal ko di Mäenpää (ancora la schiena), con il brasiliano Bertinato e il classe 2002 Filippo Neri (ufficializzato ieri dal Livorno fino al 2024 più opzione) a coprirgli le spalle.
«Lezzerini è un portiere fortissimo per la B e può fare bene anche la A lo lancia Zanetti Essendo assente da molti mesi deve solo giocare e fare quello che sa fare, anche nel gioco dal basso è perfetto per le nostre idee. A Napoli con Mäenpää avevamo corso troppi rischi? Due appoggi sbagliati, peraltro senza aver preso gol, non bastano a mettere in discussione un impianto di gioco frutto del lavoro fatto da Alessio prima (Dionisi, ora a Sassuolo, ndr) e poi da me. È una linea che deve portarci un vantaggio, non una mia fissa. Se necessario lanceremo lungo su Henry, ma è il nostro tipo di mentalità e di calcio coraggioso ad averci portato in Serie A. Non dobbiamo prendere paura se capita qualche volta di sbagliare, contro avversari della portata di quelli che incontriamo quest'anno».
HENRY
Avendo già giocato quattro gare nel massimo campionato belga, la sensazione è che il francese Henry possa esordire già da titolare, con Forte («Assolutamente sì, possono giocare assieme» ha chiarito Zanetti) e lo stesso Okereke senza escludere la conferma di Johnsen.
«Henry fisicamente è un giocatore che non avevamo, sa pulire la palla e giocare di sponda. Okereke ha grandissima energia, si muove in continuazione, pressa tantissimo e sa fare gol. Prima giocano e prima possono entrare nel nostro sistema, chiedo solo di non essere troppo frettolosi nei giudizi. Cioè, non aspettiamoci che Henry sia Ibrahimovic, ma è un elemento importante che abbiamo pagato 5 milioni».
Le stime parlano di possibili 500 tifosi arancioneroverdi al seguito, fiduciosi di poter festeggiare un risultato utile contro una Udinese capace di rimontare sul 2-2 la Juventus. «L'Udinese non è il Napoli ma è ugualmente forte, ha caratteristiche fisiche notevolissime e grande gamba con elementi di spessore.
Ritroviamo 7-8 giocatori che ci erano mancati domenica, siamo all'inizio di un percorso e sappiamo che tutti sono pronti a sputarci addosso dandoci già per retrocessi. Ora è facile, lo accettiamo, però abbiamo spalle larghe e tra 2-3 mesi sono sicuro faremo altri discorsi. I nuovi in un paio di allenamenti sono bastati per alzare il livello, ora siamo a due e c'è tanto lavoro per arrivare a dieci».
Domani Caldara, Johnsen, Forte, Svoboda, Ebuehi, Di Mariano, Heymans e Mazzocchi riceveranno la seconda dose del vaccino al PalaExpo di Marghera: per l'occasione porte aperte per ogni utente in età vaccinabile che intenda immunizzarsi assieme ai calciatori.
Marco De Lazzari
«Troppo preoccupati nella partita d'esordio ma in Friuli sarà diverso»
Un Venezia ingenuo contro il Napoli. Questo è il commento generale dei tifosi che oggi a sperano nel riscatto: «In vantaggio numerico, dovevamo gestire la partita in ben altro modo». Bruno Agazia, presidente del club Alta Marea ha visto una squadra assai timorosa nell'affrontare questa prima gara di campionato.
PREOCCUPAZIONI
«Si capiva lontano un miglio che il Venezia era preoccupato per questo esordio in seria A - osserva Agazia - Considerando che la sorte ci è stata amica, perché gli avversari erano rimasti in dieci, mi aspettavo qualcosa di meglio nella gestione della seconda parte della gara. A Udine vorrei vedere un miglioramento, con il ritorno in campo dei giocatori squalificati. Gli arancioneroverdi possono dare molto di più».
Anche per Franco Salamino, presidente del club Vigna, si poteva fare qualcosa di più. «Concordo con mister Zanetti quando dice di non aver approfittato della superiorità numerica; sono sicuro che a Udine il risultato sarà positivo, perché la squadra friulana è alla nostra portata».
DIFFICOLTA'
Franco Vianello Moro, del club Alta Marea: «Un esordio difficile, forse a causa dell'emozione. Peccato, a Napoli potevamo conquistare almeno un pareggio. Oggi, in casa dell'Udinese, mi auguro che il risultato sia migliore».
Luigi Gino Puntar, presidente del club Lido di Venezia: «Ho visto un primo tempo giocato dai veneziani in maniera discreta. Peccato che nella seconda parte della gara i nostri non abbiano avuto il coraggio di saper sfruttare la superiorità numerica. Sono certo che nel proseguo del campionato, a partire da Udine, i ragazzi si renderanno conto di cosa voglia dire giocare nella massima serie».
RAMMARICO
Roberto Laghi: «Dopo l'espulsione di Osimhen, dovevamo giocare in un altro modo. Ho avuto quasi l'impressione che in inferiorità numerica fossimo noi. Siamo stati troppo timorosi e speculativi nei confronti dei biancocelesti napoletani. Con il recupero di Aramu, Modolo e Vacca potremo ottenere sicuramente un risultato positivo».
«Eravamo davanti ad una grande squadra - afferma Luigi Maccagnani - purtroppo abbiamo ceduto. A nostra discolpa cito le numerose assenze, il palo colto a portiere battuto, ed il fatto che i difensori napoletani sono intervenuti in diverse occasioni salvando la loro porta. A Udine, con il recupero dei giocatori squalificati e con l'innesto dei nuovi, torneremo a casa almeno con il primo punto».
Roberto Varagnolo, tifoso sia dell'Inter che del Venezia: «Non mi capacito che i veneziani non abbiano sfruttato l'uomo in più. Mi aspetto una grande reazione nella seconda partita di campionato, ma il Venezia dovrà giocare con un altro atteggiamento, ben più vincente».
«Dopo tutto il cancan sul marketing delle maglie - conclude Franco Vianello Moro - ci vorrebbe un po' di attenzione alla questione delle prevendite, in modo da agevolare la tifoseria Anv: è una richiesta che esula dal marketing?
Non dovrebbe essere un'impresa titanica attivare un po' di punti vendita Vela nel territorio provinciale.
La società, da questo punto di vista, si è dimostrata del tutto assente».
Tutto sommato c'è ottimismo sul proseguo del campionato ed è da notare che nessun rimprovero specifico e cattivo è stato inviato nei confronti dell'allenatore o dei giocatori.
Mario Secchi
POGGI: «QUEL GOL CONTRO L'AJAX»
Dici Udinese-Venezia e pensi inevitabilmente a Paolo Poggi. Dodici stagioni in altalena tra Friuli e laguna, 198 partite e 54 gol in maglia bianconera, 191 presenze e 36 sigilli con la casacca arancioneroverde. Ce n'è abbastanza insomma, per parlare di partita speciale, anche se Poggi, 50 anni, ora direttore tecnico del Venezia, mette subito le mani avanti rispetto agli amarcord del suo passato da calciatore.
Non è la mia partita, ma la seconda partita del Venezia in Serie A, ed è questa la cosa più rilevante. Io faccio da contorno, per cui l'attenzione, nostra e mia, è più sul match, piuttosto che sul mio ritorno a Udine, in questo caso da spettatore. Onestamente sotto questo aspetto non la sto ancora sentendo, ho più pensieri su come andremo ad affrontarla e all'avversario che incontreremo.
Resta il fatto che incrociare l'Udinese non potrà mai essere banale, giusto?
Indubbiamente. Dal punto di vista umano a Udine ho ricevuto tantissimo, è uno dei posti dove torno più volentieri. Ammiro il loro modo di pensare, il popolo friulano che ho conosciuto.
Apriamo per un attimo lo scrigno dei ricordi: la partita che è rimasta nel cuore all'Udinese?
Quando abbiamo vinto a Roma all'ultima di campionato, un successo che ha permesso per la prima volta nella storia dell'Udinese di andare in coppa Uefa. Dal punto di vista emotivo e di importanza è quella che più mi è rimasta dentro.
Quella che invece vorrebbe rigiocare?
Ce ne sono un po', ma è facile dire il match di ritorno con l'Ajax, al secondo turno di Coppa Uefa, non tanto per il risultato (l'Udinese venne eliminata nonostante il 2-1, con gol di Poggi, ndr), ma per le emozioni che scatenò quella partita, che rappresentava molto per la città e la società.
Il gol più bello fra i tanti realizzati?
Il più bello non saprei. Direi che il più importante fu nello spareggio a Torino contro la Juve per andare in coppa Uefa, finì 1-1 e superare i bianconeri fu una grande soddisfazione, è stato sicuramente il mio gol più pesante.
Certo che giocando in attacco con a fianco Bierhoff e Amoroso segnare non era poi così difficile.
Vero, con loro veniva tutto piú facile perchè in campo avevamo una grande intesa, si era creata una forte empatia e riuscivamo a creare tra noi molte occasioni durante la partita. Non c'erano egoismi, anche perché facevamo tutti abbastanza gol, ognuno aveva le proprie peculiaritá, dunque non c'era concorrenza.
Venendo ad oggi, come immagina questo Udinese-Venezia?
Credo che molto dipenderà dal nostro approccio, nel bene e nel male, sia per quanto ci riguarda, sia per la partita e le difficoltà che incontrerà l'Udinese.
A proposito, sorpreso dal pareggio in rimonta dei friulani contro la Juventus?
Assolutamente no, l'Udinese ha questo nelle corde, è una squadra che non molla molto facilmente, dunque nessuna sorpresa. Più deluso dell'atteggiamento del Venezia a Napoli o soddisfatto per la prova complessivamente dignitosa della squadra? Deluso assolutamente no, ci mancherebbe altro. Il fatto è che noi siamo abituati a vedere il Venezia giocare con un certo spirito, ed è un peccato averlo fatto vedere al Maradona solamente a tratti e non per tutta la partita, ma non si puó parlare di delusione. D'altro canto so bene che i ragazzi possono dare molto di più, c'è grande consapevolezza sotto questo punto di vista.
Che Venezia vorrebbe vedere allora al Friuli?
Dico una parola sola: coraggioso. Vorrei vedere una squadra che porta avanti la propria filosofia, senza paura. Deve essere così per forza: in Serie A nel fare le cose ordinarie non si ricava nulla, bisogna cercare lo straordinario per ottenere determinati risultati.
Marco Bampa
Gotti: "Giochiamo contro una squadra molto organizzata"
I bianconeri sono decisi a sfruttare il fattore campo. Il pronostico dunque è a favore della squadra di Gotti, ma non potrà bastare, come si è verificato all'esordio, giocare al meglio della proprie possibilità per un tempo soltanto, servirà continuità, quel fattore che un anno scorso è mancato sovente. Il Venezia non può e non deve essere sottovalutato, giustamente Gotti alza l'asticella: Sotto questo punto di vista fortunatamente ci viene a soccorso il risultato di domenica ha detto - vedo la squadra assai stimolata dopo il 2-2 con la Juventus.
La squadra che ha fermato quella di Allegri non dovrebbe subire particolari modifiche a livello tecnico, uno, due elementi, mentre il modulo verrà rivista reintroducendo il 5-3-2, ovvero squadra con due punte. I favoriti sono Pussetto e Okaka, mentre Deulofeu, decisivo contro la Juventus, a tratti devastante tanto da far ricordare il giocatore ammirato nel Barcellona e nell'Everton dovrebbe partire dalla panchina. Conseguentemente Pereyra tornerà a agire da mezzala, alla De Paul.
Sicuramente il risultato conseguito con la Juve ci aiuta, ci ha stimolati non poco ha affermato ancora il tecnico dell' Udinese - Ci è stato d'aiuto pure l'annullamento del Var sul gol di Ronaldo: non si riesce a essere del tutto impermeabili rispetto a quello che è successo, questo credo che ci sia stato di aiuto in settimana.
Domenica scorsa è stato bello che ci fossero nuovamente i tifosi allo stadio, anche se la partecipazione dei fan della Juve è stata più nutrita di quelli friulani.
Poi si è soffermato sul Venezia visto a Napoli. Bisogna tenere conto che il Venezia ha affrontato una squadra fortissima, tant'è che pur in dieci ha continuato ad avere predominio del campo. Credo poi che i lagunari domani (nd oggi) saranno diversi anche rispetto a quella partita, non solo rispetto alla scorsa stagione. Ma a parte queste considerazioni l'impegno si annuncia difficilissimo: l'anno scorso abbiamo perso in casa con Spezia e Benevento, l'anno prima col Lecce e col Brescia.
Sono tutte quadre organizzate e veloci, non c'è nulla di facile. Se cambierò qualcosa? Forse ma non per stanchezza vera o presunta di alcuni dei miei. Tra le novità l'arrivo di Isaac Success, 25 anni, attaccante uruguagio prestato dal Watford.
Guido Gomirato

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