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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 31 dicembre 2024

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Storia di Roma 18: L'ascesa di Cesare

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Salutiamo l'ultimo giorno del 2024

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Nichiren Daishonin scrive: «Diventerai più giovane e accumulerai fortuna» (RSND, 1, 410). Anche se l'età avanza, non dobbiamo invecchiare nel cuore. Noi che abbracciamo la grande Legge della vita, Nam-myoho-renge-kyo, siamo in grado di diventare ogni giorno più giovani e vitali. Possiamo continuare a progredire con un senso di gioia e di entusiasmo. Il Daishonin si dedicò alla grande impresa di kosen-rufu fino all'ultimo giorno della sua vita. Non esiste un'età di pensionamento nella fede. Non dobbiamo permettere che la nostra fede o la passione si indeboliscano. Impegniamoci insieme ad avanzare con giovanile energia nella vita, impugnando il vessillo della nostra missione. Il noto poeta inglese William Wordsworth (1770-1850) scrisse: «Da oggi, amica mia, dateremo l'inizio dell'anno». Qualunque sia il momento o la circostanza, tutto rincomincia dal giorno in cui decidiamo di alzarci con una nuova determinazione nel cuore. Per noi praticanti del Buddismo del Daishoni...

Quadro di morte

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Anche tutta la zona che ci separa e' granellata di morti: morti di questa estate che levano una risataccia bianca di denti, morti recenti che fondono i loro volti nefasti come maschere di catrame: mucchi di stracci, seminati da un bivacco di zingari. Qualcuna spicca nella sua interezza con attitudini tragiche e grottesche: eccone uno che tende verso una buca la sua bomba intatta: e un altro bocconi, che mostra, nude, le natiche crivellate di fori come setacci. C.Salsa, Trincee, op.cir., pag.184

Storia di Roma 17: Roma dopo Silla

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Essere amati...

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" E alla fine credo che non sia necessario fare nulla per essere amati.  Passiamo la vita cercando di sembrare più belli, più intelligenti. Ma ho capito due cose. Coloro che ci amano ci vedono con il loro cuore e ci attribuiscono qualità al di là di quelle che abbiamo davvero.  E coloro che non vogliono amarci non saranno mai soddisfatti di tutti i nostri sforzi.  Sì, davvero. Credo che sia importante lasciare in pace le nostre imperfezioni. Sono preziose per comprendere coloro che ci vedono con il cuore. - Frida Kahlo -

1915 La guerra in trincea (camminamento)

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  ...Piove, piove, piove. Si diguazza nel fango, si e' lordi di fango, si respira nebbia...Resistere nella trincea avanzata sapendo che si e' una sentinella perduta di fronte al nemico...resistere con una malinconia senza nome in questo fossato di fango aperto verso il cielo che si chiama trincea...essere un numero nel fango...questo e' il martirio... Dal diario di G.Castellini

L' importanza della rivoluzione umana

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La vita è dura, complicata e spesso sconcertante. Molte persone potrebbero avere la sensazione che nonostante continuano a lottare, tutti i loro sforzi siano vani, e pur ricercando la felicità, l’unica cosa che incontriamo è una serie di sfortune. Voi siete giovani. In questo momento pensate che non invecchierete mai. Tuttavia, nessuno sfugge alle sofferenze universali di nascita, invecchiamento, malattia e morte. Anche questa è una dura realtà. Vi sono persone che ingannano gli altri.  Vi sono codardi che nei momenti di difficoltà abbandonano tutto ciò in cui credono. Vi sono persone che trascorrono la loro intera esistenza lamentandosi della propria sfortuna e di quanto il destino sia stato crudele con loro. Non voglio assolutamente che viviate in questo modo. Allora, dove possiamo trovare la chiave  per dirigere le nostre vite in una direzione positiva? Il punto essenziale per rispondere a questa domanda è la filosofia della rivoluzione umana. La rivoluzione umana è l’unica...

Oblio alle Somme

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Mentre ci avvicinavamo alle linee tedesche, vidi con orrore che il filo non era stato affatto distrutto. I nostri proiettili di artiglieria avevano appena lanciato il filo spinato per aria e poi si era riposizionato di nuovo dove era stato in precedenza. C’erano alcune lacune nel filo, ma capimmo ben presto che quelle erano state deliberatamente lasciate dai tedeschi per mandarci nelle zone di sterminio, dove avrebbero concentrato il loro fuoco di mitragliatrice su di noi. Secondo il comando militare britannico, tutti i tedeschi sopravvissuti al bombardamento avrebbero dovuto essere disorientati e sopraffatti dalla vastità della forza schierata contro di loro. Ma continuarono con il macabro intento di massacrarci. Installarono mitragliatrici che sparavano 600 proiettili al minuto e ci falciarono come se fossimo stati mais davanti alla falce. Un capitano dell’8° battaglione diede il segnale di attacco salendo sul bordo della sua trincea. Calciò un pallone in direzione delle linee nemich...

Ci vogliono molti anni per migliorare la nostra vita

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"Toda mi ha insegnato che la crescita di una persona può essere paragonata a quella di un albero. Diceva: "Anche un piccolo alberello diventerà un albero alto dopo molti anni. Una persona che non vede l’alberello da molto tempo, sicuramente rivedendolo dopo molti anni si stupirà scoprendo che è diventato un albero imponente. Nella pratica del Buddismo di Nichiren Daishonin succede la stessa cosa. Ci vogliono molti anni per migliorare la nostra vita. L’importante è continuare a lottare nella fede con pazienza, risolutamente". Che si tratti di un albero o di una persona, non possiamo aspettarci di vedere grandi cambiamenti da un giorno all’altro. Ma anche un fragile alberello alla fine diventerà uno splendido albero se continua a crescere nonostante venga battuto da vento e pioggia. Allo stesso modo, ognuno di voi può realizzare una crescita meravigliosa. Sebbene possiate sperimentare difficoltà o delusioni nella vostra vita, recitando Nam Myoho Renge Kyo potete trasform...

Storia romana 16: Mitridate, Silla, Mario

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Dipende tutto da noi

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Vivere una relazione positivamente o negativamente dipende da noi, dalle nostre convinzioni e dai nostri atteggiamenti. Sulle prime quest'idea può sembrare difficile da accettare. Tuttavia,il successo di una relazione comincia con l'assunzione della totale responsabilità della propria vita e del proprio ruolo all'interno della relazione. « E' difficile volare come un'aquila » recita uno slogan popolare, « quando si e' circondati da tacchini ». IL Buddismo insegna che il nostro ambiente riflette il nostro stato vitale interiore. Suggerisce percio' che se siamo circondati da tacchini e' molto probabile che, anziché un'aquila , pensiamo di essere o siamo in realtà noi stessi un tacchino. È per estensione il nostro ambiente è un allevamento di tacchini. IL problema non e' quindi che gli altri tacchini ci stanno impedendo di alzarci in volo ma piuttosto che dobbiamo diventare l'aquila che desideriamo essere. Dato che ognuno è essenzialmente un Bud...

Continuare a fondare la nostra susistenza sulla morte di altri esseri viventi

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“ La civiltà industriale e tecnologica ha permesso all'umanità di sconfiggere o quasi la morte precoce. Nel corso degli ultimi cento anni la popolazione terrestre ha potuto triplicarsi. E tuttavia gli uomini continuano oggi ancora a nutri r si come una volta, come sempre, di carne sanguinante, oggi ancora continuano a fondare la loro sussistenza sulla morte di altri esseri viventi. La verità è che la civiltà industriale e tecnologica non va rifiutata, bensì corretta , piegata, dominata. Capace, come è, di fornire surrogati di tutto, o quasi tutto, perché non le chiediamo di riscattarci dall'abiezione della più grossa delle nostre contraddizioni, l'organizzato assassinio degli animali?” Giorgio Bassani

San Michele...

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...Le batterie nemiche, presa nuova posizione, cominciavano a bombardarci con violenza inaudita; sembrava che una mano potente piantasse i proiettili lì, gli uni vicini agli altri, lungo la trincea, smantellandola quasi completamente! La posizione era insostenibile, non potevamo nemmeno alzare la testa, altrimenti ci inchiodavano per terra come tanti cani; allora venne l’ordine di ritirarsi, nelle primitive posizioni, in ordine! Triste ritorno! Da principio la ritirata andò bene; ma, quando ci vedemmo alle spalle il nemico in numero strabocchevole che scendeva di corsa al contrattacco...oh, Dio, che tristi e terribili momenti! Tutti fuggirono sbandandosi; il 111° ed il 112°, vedendo il nemico avanzare, aprirono il fuoco; la nostra posizione era disastrosa; ci trovammo presi tra due fuochi! Ognuno allora pensò per proprio conto alla salvezza; oramai la battaglia era perduta e chi poteva salvarsi era ben fortunato! Le mitragliatrici, l’artiglieria nemica, faceva dei vuoti impressionanti ...

Storia Romana 15: La guerra sociale

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Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 27 dicembre 2024

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Niente per caso

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"Ognuno ha un karma personale, che l'insieme degli effetti di cause stabilite nel passato che continuano a esercitare un'influenza sulle azioni presenti. Non si tratta, quindi, di una forza esterna all'individuo, né di un destino ineluttabile: in ogni azione si può scegliere tra la sofferenza e la speranza. Il Buddismo di Nichiren Daishoin insegna che è possibile elevare la propria condizione fondamentale e ricominciare da questo preciso momento a stabilire nuove cause basate sulla Buddità per la felicità futura". Secondo il Buddismo ognuno ha un karma personale, e finché non saremo in grado di cambiare quelle nostre tendenze karmiche che inevitabilmente causano sofferenza a noi stessi e gli altri, non potremmo diventare veramente felici. Il karma è un concetto poco compreso in Occidente, dove viene spesso confuso con il fatalismo, il determinismo e il diniego della volontà. Cos'è dunque esattamente? Karma è una parola sanscrita che significa "azione...

Storia romana 14: Roma dopo i Gracchi

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Morire nella terra di nessuno

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“ Un poverino, una volta, vicino a me l’hanno colpito; e siccome eravamo un po' in alto, ha fatto quattro o cinque capriole e si fermò già là e dopo poverino gridava. Io avevo di fianco il nostro sottotenente e gli dissi: “Signor tenete, io vado a portarlo via quel povero cristo là”, ma lui “Non muoverti – mi disse – che se ti muovi sei già morto”. Sono stato lì un po', ma insomma mi strappava il cuore, gridava, chiamava aiuto e la mamma. Allora insomma sarà come sarà, pensai, ho fatto tre o quattro capriole come aveva fatto lui e sono arrivato vicino a lui, quello mi ha preso subito e allora, non sapevo cosa fare. Allora bel bello mi son tirato su in ginocchioni e loro non mi spararono mica. Allora lo prendo in spalla bel bello mi alzo con quest’uomo in spalla che mi stava insanguinando la divisa, e così. Non mi hanno sparato neanche un colpo. Ho portato via quel figliolo lì e neanche una schioppettata, e si che sparavano forte quando siamo arrivati lì. Ho pensato che anche là...

Alla scoperta dei siculi

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Grande guerra 1915-1918

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Invecchiare in un posto ti consente di capirlo

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Leggendo “Educazione montanara” di Mansueto Sperandio mi sono trovato a rivivere un viaggio intimo e profondo. Questa contrapposizione tra accettazione e speranza è davvero potente ed emozionante. “Invecchiare in un posto ti consente di capirlo”Rileggo questa frase più volte, giro pagina…55, 56, ma torno inesorabilmente a quell’ultima riga della pagina 54.Mi lascio rapire da una metafora.E se quel “posto” non fosse un luogo, ma un viaggio interiore? In questo concetto letterario un po’ anticonformista posso immaginare come crescendo e invecchiando, portiamo con noi un bagaglio di esperienze, emozioni e lezioni apprese lungo il cammino. Ci sono momenti in cui le parole non riescono a cogliere appieno la profondità delle emozioni e delle esperienze che stiamo vivendo.  A volte la semplicità e l'essenzialità riescono a trasmettere molto di più delle parole elaborate. È così che attraverso le tue parole, ogni pagina diventa un paesaggio familiare e al contempo nuovo, un album di ricord...

La sfortuna viene dalla bocca e ci rovina, la fortuna viene dal cuore e ci fa onore

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Il  presidente Ikeda nel  il Mondo del Gosho dice che un buddista deve sempre  apprezzare ogni persona, mentre spesso ci viene voglia di sottolineare  gli aspetti negativi degli altri.  Nel Gosho di Capodanno Nichiren afferma: “La sfortuna viene dalla  bocca e ci rovina, la fortuna viene dal cuore e ci fa onore”.  (SND,4,p.272).   Lodare vuol dire avere uno stato vitale alto: una persona che ha una  vita grande è portata naturalmente ad apprezzare gli altri. Giudicare gli altri è come una malattia da cui dobbiamo guarire con il Daimoku.  Il presidente Ikeda dice che a volte, se vediamo qualcosa che non va  in una situazione o in una persona, è meglio passarci sopra e non  dire nulla. Questa è saggezza. Recitando Daimoku comprendiamo che il  nostro scopo è solo quello di realizzare kosen-rufu. Altrimenti, volendo ad ogni costo dimostrare che abbiamo ragione, appare solo il  nostro egoismo. E’ importante avere la c...

Abitare nel rinascimento

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L'amore secondo il buddismo

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Rimanere deboli è il sistema migliore per farsi inseguire dalla sofferenza ovunque si vada: non si trova la felicità senza un cambiamento interiore. La FELICITÀ non è qualcosa che deriva dagli altri, neppure dal proprio innamorato.  La si deve realizzare da soli e il solo modo per farlo è sviluppare il proprio carattere e le propriecapacità umane, rendendo concrete nella misura maggiore possibile le nostre potenzialità. Essere felici significa manifestare appieno il proprio potenziale. In particolar modo penso che le donne realizzino la loro felicità dopo i quarant'anni. E poi, riconosciamo con franchezza che dare inizio a una relazione d'amore come fuga da qualcos'altro è una cosa estremamente  irrispettosa, sia nei riguardi del partner sia di se stessi.  In ogni caso, il principio fondamentale è quello di non aver mai fretta. Quando si è giovani la cosa più importante è sforzarsi di diventare degli esseri umani completi OGNUNO di VOI HA una MISSIONE PREZIOSA da COMPIERE...

Tregua di Natale del 1914

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Tregua di Natale del 1914: un momento di speranza, fiducia,  di luce, fratellanza, cose buone, semplici, che ci auguriamo tutti e che, nelle difficoltà dei giorni nostri, vogliamo ricordare con le semplici parole del nostro grande poeta Giuseppe Ungaretti, che la guerra  conobbe per davvero e scrisse questi malinconici versi nel dicembre 1916, durante una breve licenza dalle trincee del Carso. NATALE Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare

Io sono....

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“Non avvicinarti alla mia tomba piangendo. Non ci sono. Non dormo li  Io sono come mille venti che soffiano. Io sono come un diamante nella neve splendente. Io sono la luce del sole sul grano dorato. Io sono la pioggia gentile attesa in autunno. Quando ti svegli la mattina tranquilla, sono il canto di uno stormo di uccelli. Io sono anche le stelle che brillano, mentre la notte cade sulla tua finestra. Perciò non avvicinarti alla mia tomba piangendo. Non ci sono. Io non sono morto.” Canto attribuito alla cultura Navajo,  in realtà poema del 1932 di Mary Elizabeth Frye, poetessa americana (1905-2004)

La famiglia medievale

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La mina piu' devastante della storia bellica

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Non tutti sanno che... "È una nuvolosa giornata estiva del 1955 nelle campagne belghe a sud di Ypres. Un temporale si sta addensando, l’aria è carica di elettricità statica. All’improvviso la campagna viene squassata da un rombo devastante, il rumore si spande per chilometri. Solo una mucca solitaria sta brucando l’erbetta senza un solo pensiero al mondo. All’improvviso però la campagna viene squassata da un rombo devastante, il rumore si spande per chilometri, troppo assordante per essere un semplice tuono. Le prime persone che arrivano sul luogo non trovano più la mucca, trovano invece un cratere del diametro di 60 metri e profondo oltre 20 metri. Dopo lo sgomento iniziale, un certo senso di sollievo si fa strada tra la folla: la penultima mina di Messines è infine detonata, ne manca solo una e poi il paesaggio smetterà di cambiare." Uno dei grossi problemi che si trovarono ad affrontare gli inglesi durante la Prima Guerra Mondiale fu il fatto che i tedeschi occuparono subi...

Buddha e Dio

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L'esistenza di Dio dal punto di vista del Buddismo di Nichiren Daishonin Cos'è Nam-myoho-renge-kyo? Si manifesta nell'universo, nelle stagioni, negli elementi della Terra, negli animali, nelle verdure, negli esseri umani. È la vera essenza di tutti i fenomeni. In una definizione semplice si può dire che significa “vita”, ma nella sua essenza, ad un livello elevato e illuminato noto come stato di Buddha. Il Buddha non è qualcuno a cui dovremmo chiedere qualcosa in preghiera, ma una condizione di vita presente dentro ogni persona. La recitazione continua del Nam-myoho-renge-kyo è chiamata daimoku e fa sì che lo stato di Buddha si manifesti sotto forma di coraggio, compassione e saggezza senza limiti. Recitando daimoku, chiunque eleva la propria condizione di vita, “guarda” dentro di sé e inizia un processo di cambiamento interiore che trasforma la debolezza in forza, paura in coraggio e compassione, angoscia in speranza e oscurità in saggezza. Sulla base di questa trasformazi...

Storia romana 13: Tiberio e Caio Gracco

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Col di Lana, settembre 1915

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“ Certo che lo stare 12 ore in trincea senza potersi muovere sotto la neve ed il fango è cosa che rattrista” (2 settembre); “Anche oggi ha nevicato, freddo intenso nella nottata zero gradi, […] nelle trincee fango fino a mezza gamba” (4 settembre); “Seguita il pessimo tempo e nevica nelle cime più alte. Nottata agitata per l’acqua che affluisce da ogni parte nel mio ricovero”  (26 settembre); “Piove ininterrottamente. Nella mia grotta piove da ogni parte sono costretto ad alzarmi durante la notte a causa l’acqua. Cerco di riparare con teli da tenda e [ illeggibile ]. Giornata del resto quieta. Le strade molto fangose, le trincee piene di fango e si vedono dei soldati infangati fino sopra il ginocchio e fanno pietà” (29 settembre); “Quando penso al freddo che devono soffrire quei poveri soldati nelle trincee rabbrividisco. Sento freddo io ed infine sono al coperto. Poveri soldati. Questo è un sacrificio grande per la Patria quanto il sacrificare la vita. Eppure sopportano con rasseg...

Racconti di battaglia

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La mattina del 27 ottobre, le prime luci dell’alba illuminavano i profili dei monti, ancora avvolti nel silenzio glaciale della notte. Da un giorno, l’artiglieria nemica tuonava senza sosta, e ora due cannoni italiani spuntavano da quota 982, mirando alle retrovie del battaglione austriaco. I proiettili cadevano vicini, squarciando la quiete e causando le prime perdite. Era chiaro che la posizione non poteva essere mantenuta a lungo. Fu quindi dato l’ordine di attaccare. Guidati dal tenente Kern, gli uomini avanzavano decisi, passo dopo passo, su per la ripida salita. Alla fine, con il sacrificio di pochi uomini, arrivarono sulla vetta: 250 italiani furono presi prigionieri e catturate tre mitragliatrici. Erano le 17:30 quando il razzo rosso segnalò la conquista dell'altura. Non c’era tempo per esultare però, il nuovo obiettivo era quota 930. Ma nei boschi, tra ombre e fruscii sospetti, si nascondevano altri soldati italiani, pronti a rallentare ogni metro conquistato. Quel pomerig...

E' praticando per gli altri, che io realizzo

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La mia vita sono io che la devo realizzare, non qualcun altro... questo insegna il Buddismo. Devo cambiare la mia idea personale e far entrare il punto di vista del Buddismo, altrimenti anche dopo tanti anni, praticando solo per il mio desiderio, è normale che non realizzi nulla. È praticando per gli altri, insieme agli altri, che io realizzo. Recito Daimoku per i membri nonostante i miei problemi, desidero preparare bene le riunioni anche se mantengo i miei obiettivi : è proprio grazie al pensiero degli altri che riusciamo a sviluppare quel tipo di desiderio che ci fa superare l'egoismo di voler risolvere il problema personale prima di qualsiasi altro. Tratto da : Buddismo e Società n°159 Tamotsu Nakajima

Tu sei unica

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Forse, alla fine di qualcosa, il segreto è saper raccogliere: raccogliere tutte quelle parti di te così rotte che non riesci più a vederci dentro la meraviglia di quella che sei; raccogliere quelle piccole bellezze che ti appartengono, soprattutto quando te le senti addosso così fragili da aver paura di crollare assieme a loro. Non rinunciare mai ad amare, ma cerca di non lasciare da qualche parte la colla per rimetterti insieme, non rinunciare mai a ridere ma portati dietro qualcosa con cui raccoglierti le lacrime. Ecco, impara a raccoglierti, perché non c’è niente di più bello di una donna che si rialza dopo una caduta, di una donna che ride dopo aver pianto, di una donna ritrovata dopo essersi persa. Ascolta, adesso, proprio adesso, specchiati. Guarda quelle labbra da sfiorare, quegli occhi stanchi, quelle mani da accarezzare. Guardati. Tu non sei rara. Tu sei unica Riccardo Bertoldi

Storia romana 12: Secondo secolo a.C - introduzione ai Gracchi

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Capitoli Hoben e Juryo

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Gongyo e daimoku sono le radici che fanno crescere un grande  albero. Recitando gongyo e daimoku giorno dopo giorno,  l’albero si rafforza e cresce. Anche se non sarà possibile vedere cambiamenti da un giorno all’altro,  grazie al nutrimento giornaliero col tempo vedremo crescere un grande albero. Mantenendo una pratica regolare e costante sicuramente otterremo una felicità indistruttibile.

"Un pomeriggio di quella estate, sul tardi fu udita un'esplosione dalle parti del monte Forno.

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Solo i recuperanti esperti capirono che non era stata preparata con arte, come quelle che tanti facevano nelle gallerie rompendo con il tritolo le bombe inesplose, causando un rumore quasi mai deflagrante ma attutito, morbido, non come questo, secco e violento seguito da uno strano silenzio su tutte le montagne.  Subito la notizia che due amici di un paese vicino erano stati dilaniati da una grossa bombarda che volevano disinnescare, passando di bocca in bocca raggiunse i recuperanti, i pastori, i mandriani e ogni contrada e finché nelle case ognuno non vide tornare i propri congiunti non ci fu fine all'angoscia. Quando poi si seppe chi erano quei due, le donne si riunirono davanti alle cappellette delle contrade per dire il rosario e le litanie ora pro eis e non ora pro nobis.  Tutti i recuperanti andarono ai funerali dei due amici e i più vicini di casa portarono le due casse sulle spalle dalla chiesa al cimitero. Ma erano leggere quelle casse perché i due corpi si erano spa...

Storia romana 11: La Terza Guerra Punica

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Dalla parte dei desideri

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Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare. Alessandro Baricco