...Le batterie nemiche, presa nuova posizione, cominciavano a bombardarci con violenza inaudita; sembrava che una mano potente piantasse i proiettili lì, gli uni vicini agli altri, lungo la trincea, smantellandola quasi completamente! La posizione era insostenibile, non potevamo nemmeno alzare la testa, altrimenti ci inchiodavano per terra come tanti cani; allora venne l’ordine di ritirarsi, nelle primitive posizioni, in ordine! Triste ritorno! Da principio la ritirata andò bene; ma, quando ci vedemmo alle spalle il nemico in numero strabocchevole che scendeva di corsa al contrattacco...oh, Dio, che tristi e terribili momenti! Tutti fuggirono sbandandosi; il 111° ed il 112°, vedendo il nemico avanzare, aprirono il fuoco; la nostra posizione era disastrosa; ci trovammo presi tra due fuochi! Ognuno allora pensò per proprio conto alla salvezza; oramai la battaglia era perduta e chi poteva salvarsi era ben fortunato! Le mitragliatrici, l’artiglieria nemica, faceva dei vuoti impressionanti ...