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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Gosho quotidiano 31 marzo 2025

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"Colui che ascolta anche una sola frase o un solo verso del sutra e lo imprime indelebilmente nel suo cuore è come una nave capace di attraversare il grande mare di nascita e morte. Il Gran Maestro Miao-lo affermò: «Anche un solo verso, impresso indelebilmente nel proprio cuore, aiuterà senza dubbio una persona a raggiungere la riva opposta. " Dal Gosho "Una nave per attraversare il mare della sofferenza" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 29)

Noi siamo le poesie della Vita

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Questa convinzione neoromantica, o lebensphilosophisch (cioè pertinente alle “filosofie della vita" di inizio Novecento), non abbandonerà mai Lou. Così la esprime in un passo di “In der Schule bei Freud”, messo in rima dal curatore del suo lascito letterario, E. Pfeiffer: La vita umana - ah! la vita in generale - è poesia. Noi stessi la viviamo ignari, giorno dopo giorno come pezzo a pezzo, - ma, nella suainafferrabile interezza,  Messa ci vive, fa poesia con noi. Distantissimi dalla vecchia frase del  "fare della propria vita un'opera d'arte"; non siamo, noi, la nostra opera d’arte. “Lou Salomé. Amare la vita” (Feltrinelli), in libreria dal 25 marzo.

Tutti noi a tratti incontriamo ostacoli nella nostra vita o nelle nostre attivit

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Nella vita spesso ci troviamo a combattere in situazioni apparentemente senza via d'uscita. Fintanto che continuiamo a sfidarci, siamo destinati a urtare contro difficili ostacoli che ci sbarrano la strada.  Ma quando viviamo come se navigassimo in un mare tranquillo e senza ostacoli, vuol dire che stiamo ristagnando. Ricordo quando, nella mia gioventù, Toda ebbe una crisi finanziaria e io mi adoperai strenuamente per trovare il modo di risolvere la situazione.  Vedendo quanto fossi esausto, Toda mi incoraggiò: «La fede è una battaglia senza fine contro i punti morti.  È una lotta fra il Budda e le funzioni demoniache, fra le forze positive e quelle negative. Per questo si dice che "il Buddismo riguarda la vittoria" [cfr. nota 4, p. 45]». Tutti noi a tratti incontriamo ostacoli nella nostra vita o nelle nostre attività.  Ma è proprio quando ci troviamo in un vicolo cieco che la nostra fede viene messa alla prova; quei periodi sono momenti decisivi per conquistare la ...

I soldati italiani nella grande guerra

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Venezia FC: Rassegna stampa del 31 marzo 2025

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Venezia FC: Rassegna stampa del 30 marzo 2025

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In certi libri

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In certi libri ci sono passi in grado di penetrarci così a fondo che non possiamo più scordarli, non tanto per la bravura dell'autore quanto perché "la vicenda pare scorrere per conto suo", quasi "si fosse scritta da sé". Simili passi ci rimangono nella mente, o nel cuore - o comunque tu voglia chiamarlo - non tanto come portentose creazioni di un mastro artigiano quanto come momenti teneri, strazianti e dolorosi, che ricorderemo per anni e addirittura oltre alla stregua dei periodi d'inferno (o paradiso) che viviamo realmente. Quindi, vedi, se fossi un eccellente maestro della parola invece che l'ultimo arrivato tra i rubricisti, sarei sicuro che questa è una delle pagine della mia opera intitolata Rüya e Galip che potrebbero rimanere in mente per anni ai miei sensibili e intelligenti lettori. Ma è un tipo di certezza di cui non dispongo. È per questo che su questa pagina, caro lettore, vorrei lasciarti solo con i tuoi ricordi. E il modo migliore per fa...

Gosho quotidiano 30 marzo 2025

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"In quest’epoca, per una donna, cambiare il karma immutabile con la pratica del Sutra del Loto è naturale, come per il riso maturare in autunno e per il crisantemo fiorire in inverno. Quando io pregai per mia madre, non solo ella guarì dalla sua malattia, ma la sua vita fu prolungata di quattro anni. Ora anche tu ti sei ammalata e, come donna, è più che mai opportuno che tu cerchi di credere fermamente nel Sutra del Loto e vedere cosa farà per te." Dal Gosho "Il prolungamento della vita" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 848)

Usare saggezza nella nostra vita quotidiana

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Lo scopo fondamentale della longevità e della salute è poter recare beneficio agli altri nella società con le nostre azioni compassionevoli; ovviamente si prega per avere buona salute e vivere a lungo anche per la nostra stessa felicità. Inutile dire che guastare la propria salute con abitudini smoderate, con uno stile di vita squilibrato o per pura negligenza contrasta totalmente con un modo di vivere indirizzato alla creazione di valore . Nella nostra vita quotidiana dobbiamo usare saggezza per esempio prendendoci il tempo per ristorarci o riposare quando siamo stanchi. Sta a noi tutelare la buona salute, agendo con prudenza e buon senso. La salute è la medaglia d’onore del saggio. Qual è lo scopo di rimanere in buona salute e vivere a lungo? Poter vivere al massimo la nostra esistenza e usarla per la Legge, la felicità è il benessere delle nostre famiglie, dei nostri compagni e di tutti gli esseri umani, per realizzare la nostra missione individuale e il grande desiderio di Kosen Ru...

Guerra sul Monfenera

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Il nemico si accanisce in modo particolare contro il Monfenera, perché “porta di sbarramento” della riva destra del Piave. 11 novembre 1917 - In rotta dopo lo sfondamento del fronte dell’Alto Isonzo, il resto delle nostre truppe si attestano sul Piave e sul Grappa, validamente sostenuti dai ragazzi della classe 1899. “Qui: la resistenza fino all’ultimo sangue!” 15-19 novembre 1917 - Le divisioni austro-germaniche, ammassate nella conca di Alano, iniziano l’attacco contro il monte Tomba e il Monfenera, col proposito di scendere nella pianura... I loro cinque furiosi attacchi vengono sanguinosamente respinti. La neve, caduta abbondante, era diventata nera per le esplosioni delle bombe e in quei giorni si parlò tanto della “neve nera del Monfenera”. 20 novembre 1917 - Altre quattro ondate di assalti, sostenuti da violentissimi bombardamenti. Lo “sperone” del Monfenera cade tre volte nelle mani del nemico e tre volte viene riconquistato “alla baionetta”. 25 novembre 1917 - Si rinnovano gli...

Venezia FC: Stadio PL.Penzo ore 15.00 Venezia-Bologna

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L'Unionista nr.15/24-25  

Aprire la propria vita

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L’amore è apertura all’universo, amare significa aprire la propria vita. Per il Buddismo la massima espressione dell’amore è la JIHI significa “amicizia sincera” o “profondo affetto”, HI “comprensione” e “gentilezza”. Nel Daichido ron Nagarjuna spiega: “JI significa dare felicità a tutti gli esseri viventi e HI togliere loro sofferenze”. La compassione contiene in sè un aspetto femminile di sentire la sofferenza altrui e uno maschile di spronare chi soffre all’azione per superare il proprio limite. Si ama davvero una persona quando si riesce a riconoscere che la sua individualità è totalmente distinta dalla propria e la si rispetta pienamente cercando di favorirne lo sviluppo anche a costo di dovere separarsene o perderla, perchè il fine ultimo della vita è sempre la crescita spirituale. Amare è una delle più grandi libertà di cui disponiamo. Più amiamo, più allarghiamo i nostri confini e più si attenua la distinzione tra il nostro io e l’universo. Daisaku Ikeda - NR nr. 181, pag. 6 ...

La conquista del Col Moschin

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La Primavera del 1918 stava finendo e l'approssimarsi dell'Estate avrebbe portato con sé un ulteriore estremo tentativo da parte delle armate austroungariche di sfondare le difese italiane sul massiccio del Grappa per penetrare nelle valli del Brenta e del Piave e quindi aggirare lo schieramento italiano che correva lungo quest'ultimo fiume. Il piano delle operazioni austriaco prevedeva l'aggiramento della Cima Grappa, posta al centro del massiccio, puntando a sfondare alle estremità occidentale e orientale del massiccio, più vicine ai due fiumi. L'attacco sarebbe stato condotto dalla XI armata comandata dal generale Scheuschenstuel, rinforzata da altre truppe e da artiglieria. Alle ore 3 del 15 giugno incominciò un pesante bombardamento, subito seguito dalla risposta italiana che fu particolarmente efficace sul lato orientale dell'attacco austriaco, che ne risultò indebolito. Alle 8 del mattino cominciò l'assalto di fanteria e i maggiori successi, visti gli...

I libri sono per loro natura strumenti democratici e critici

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I libri sono per loro natura strumenti democratici e critici: sono molti, spesso si contraddicono, consentono di scegliere e di ragionare. Anche per questo sono sempre stati avversati dal pensiero teocratico, censurati, proibiti, non di rado bruciati sul rogo insieme ai loro autori. Corrado Augias

Le guerre illiriche. I romani annientano i pirati illiri

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Gosho quotidiano 29 marzo 2025

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"Non devono esserci discriminazioni fra coloro che propagano i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo nell’Ultimo giorno della Legge, siano essi uomini o donne: se non fossero Bodhisattva della Terra, non potrebbero recitare il daimoku. Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-rengekyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire ciò “emergere dalla terra”?" Dal Gosho "Il vero aspetto di tutti i fenomeni" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volu me I, pag. 341)

Le operazioni belliche sulla Marmolada 1915-1917

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Nel 1915, il confine con l'Austria passava attraverso il ghiaccio della Marmolada e da Punta Penia, oltrepassando il Sasso delle Undici, scendeva a Passo Fedaia. Con l'inizio delle ostilità il principale sforzo offensivo italiano fu diretto allo sfondamento del fronte verso la Val Pusteria nell'intento di raggiungere Fortezza e il Brennero, per isolare così le forze austriache in Trentino. La Marmolada si trovò quindi al centro dello schieramento austroungarico con il compito di impedire agli italiani la penetrazione verso la Val di Fassa, da dove forse sarebbe stato possibile, almeno nelle prime settimane del conflitto, puntare strategicamente su Bolzano attraverso il Passo di Costalunga. All'inizio delle ostilità però i primi combattimenti in questa zona si concentrarono sulle catene parallele alla Marmolada: a nord sulle cime dei Monti Padon e Mesola, a sud sul Costabella, Cima Uomo, Passo Ombretta e le sue cime. Sul massiccio della Marmolada durante questo primo per...

L'equipaggiamento militare dei Romani d'Oriente in Occidente (VI-VII sec.)

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Venezia FC: Rassegna stampa del 28 marzo 2025

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Un altro giro di giostra

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"Attento", disse. "Quella dei libri è tutta conoscenza di seconda mano, conoscenza presa in prestito. Non vale granché". L'altra via, secondo il Vecchio, è quella dell'esperienza. L'esperienza fatta su se stessi. Il vero capire non avviene con la testa, ma col cuore. Si capisce davvero solo quello che si è provato, quello che si è sentito dentro di sé. Tiziano Terzani

La felicità va conquistata

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L’esistenza è lotta. Questa è la legge della vita. Evitare di lottare significa essere sconfitti. La felicità va conquistata. Daisaku Ikeda, La mappa della felicità.

Venezia FC: Rassegna stampa del 27 marzo 2025

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Lago Curzio. La primissima battaglia di tutta la storia di Roma

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Val Travenànzes e il "Sasso del Mistero"

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Il Sasso Misterioso è un masso erratico di proporzioni colossali che sbarra la Val Travenànzes al di sotto del gradino roccioso che scende da Forcella Bos. In guerra, per la sua forma, gli Austriaci lo chiamavano “Gespaltener Fels”, il “Sasso Spaccato”. Vero rebus di pietra che aumentò il già oscuro fascino della valle in quanto nelle sue immediate vicinanze interi plotoni sparivano come fossero inghiottiti dalla Terra. La fantasia, poi, in quei momenti drammatici, ingigantiva le insidie del groviglio di rocce, facendone a poco a poco una leggenda: cos’era mai quella diavoleria perché intere compagnie scomparissero come fossero inghiottite dal cuore della Terra? Nessuno, dopo avervi messo piede, aveva fatto ritorno. Per di più la fantasia ingigantiva le insidie di quel masso fra le cui pareti sembrava ci fosse una immane ragnatela che invischiava chiunque arrivasse a tiro. Dopo che il fumigante enigma del Castelletto fu risolto da quegli uomini semplici: “… dai visi di Santi usati solt...

I debiti di gratitudine

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Nichiren Daishonin afferma: «Chi si dedica al Buddismo non dovrebbe dimenticare i debiti di gratitudine verso i genitori, verso i maestri e verso il paese». Un cuore colmo di gratitudine è la forza trainante per un progresso senza fine. Avanziamo sulla strada dei campioni di umanità con uno spirito indomito! Ripagare i debiti di gratitudine, RSND,1,614

La prigioniera

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Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi, di vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, di vedere i cento universi che ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è”. Marcel Proust

Venezia FC: Rassegna stampa del 26 marzo 2025

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Gosho quotidiano 26 marzo 2025

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"Il Budda afferma: «Non abbiate paura di elefanti impazziti. Abbiate paura dei cattivi compagni! Perché? Perché un elefante impazzito può distruggere il vostro corpo ma non distrugge la vostra mente, mentre un cattivo compagno può distruggere il corpo e la mente. Un elefante impazzito distrugge un solo corpo, mentre un cattivo compagno può distruggere innumerevoli corpi e menti." Dal Gosho "Risposta a Hoshina Goro Taro" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 140)

Decidere equivale ad agire

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" Tratterò ogni singola persona in modo amichevole. Parlerò con ogni persona, dialogherò con ciascuno e chiederò a tutti di condividere la felicità e la sofferenza di ognuno di noi per il resto della nostra vita. Questo sarà il mio credo. Avanzerò, lotterò e soffrirò come inviato del Budda, eroe senza corona e onorevole alleato della gente comune" Diario giovanile, Esperia, 2002, p. 694 In queste semplici parole è racchiuso il suo credo. La sua determinazione di dialogare con ogni persona e la promessa di sostenerla per il resto della vita, nella gioia e nella sofferenza, trasmette una profonda umanità. Ikeda è venuto in Italia otto volte. I membri pionieri presenti all’epoca spesso raccontano di come in quelle occasioni si creasse un’atmosfera calorosa e accogliente oppure condividono quanto il dialogo da vita a vita con il maestro sia stato cruciale per orientare il loro futuro verso la realizzazione di grandi sogni. La filosofia buddista, la più alta espressione di umanesi...

L'aquila. Breve storia del simbolo delle legioni.

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Torre Piccola di Falzarego (m 2400) e il tenente degli alpini Gino Carugati

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Neppure indicate sulle carte da un nome o da una quota, nel cuore del massiccio del Col dei Bos e Cima Falzarego, si ergono due bellissime torri, sentinelle accorte sulla strada della Val Costeana. Prima della Grande Guerra tutta la fascia montuosa che si stende fra Forcella Travenànzes (m 2507) e la cupola del Col dei Bos - comprendente anche le torri - si identificava genericamente proprio come Col dei Bos. Le torri, in realtà, sono due guglie potenti, tozzi monoliti, chiamate con tal nome forse perché staccate dalla retrostante muraglia. Sono separate fra di loro da un angusto canale roccioso che origina da un’esile forcella, anch’esse senza nome né quota. Ai piedi delle torri rimane il ricordo dell’Ospizio Vécio che sorgeva a pochi passi dalla “Grande Strada delle Dolomiti”. Infatti nel corso del 1800 era stato costruito un edificio comunale che serviva a dare ricovero ai viandanti. Il passaggio divenne più frequentato quando Cortina, nel 1868, fu sede del più piccolo Capitanato Di...

Venezia FC: Rassegna stampa del 25 marzo 2025

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Avrò cura di te

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Il dono più grande che potresti fare agli altri è comprendere chi sono, anziché volerli cambiare, assediando le loro sicurezze per trasformarli a tua immagine e somiglianza. Massimo Gramellini e Chiara Gamberale

Come combatteva il legionario repubblicano? (IV-I sec. a.C.)

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Gli insegnamenti della speranza

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Nella Raccolta degli Insegnamenti orali il Daishonin dice: "Quando, mentre siamo in questi quattro stati di nascita, invecchia mento, malattia e morte, recitiamo Nam myoho renge kyo, faccia mo sì che essi diffondano la fragranza delle quattro virtù. "NAM" rappresenta la paramita della felicità, "MYOHO" la paramita del vero io, "RENGE" la paramita della purezza e "KYO" la paramita dell'eternità" Recitare il Daimoku di Nam-myoho-renge-kyo è la pratica che ci  permette di trasformare la nostra vita, immersa nelle quattro sof ferenze universali di nascita, invecchiamento, malattia e morte, in una vita di suprema dignità interiore e valore che emana la fragran za delle quattro virtù di eternità, felicità, vero io e purezza. La "paramita della felicità" significa ottenere la vera pace interiore  e felicità. "NAM" (che significa dedicare la propria vita) corrisponde  alla paramita della felicità. Questo perché, attraver...