Guerra sul Monfenera
Il
nemico si accanisce in modo particolare contro il Monfenera, perché
“porta di sbarramento” della riva destra del Piave.
11
novembre 1917 - In rotta dopo lo sfondamento del fronte dell’Alto
Isonzo, il resto delle nostre truppe si attestano sul Piave e sul
Grappa, validamente sostenuti dai ragazzi della classe 1899. “Qui:
la resistenza fino all’ultimo sangue!”
15-19
novembre 1917 - Le divisioni austro-germaniche, ammassate nella conca
di Alano, iniziano l’attacco contro il monte Tomba e il Monfenera,
col proposito di scendere nella pianura... I loro cinque furiosi
attacchi vengono sanguinosamente respinti. La neve, caduta
abbondante, era diventata nera per le esplosioni delle bombe e in
quei giorni si parlò tanto della “neve nera del Monfenera”.
20
novembre 1917 - Altre quattro ondate di assalti, sostenuti da
violentissimi bombardamenti. Lo “sperone” del Monfenera cade tre
volte nelle mani del nemico e tre volte viene riconquistato “alla
baionetta”.
25 novembre 1917 - Si rinnovano gli attacchi che
investono anche i monti contigui, Spinoncia e Solarolo. Nonostante il
sacrificio dei soldatini del ‘99 (37° Reggimento Fanteria), questi
due monti rimangono in possesso del nemico. In questo giorno i
tedeschi fanno uso di gas asfissianti!
26
novembre 1917 I battaglioni “Val Cordevole” e “Courmayeur”
(3°Reggi-mento Alpini) ricacciano il nemico dalla cresta del Monte
Tomba e del Monfenera, infliggendogli gravissime perdite. È qui che
viene distrutto dalle nostre brigate “Re” e “Calabria” il
famoso “Alpenkorps“ bavarese, forte di otto battaglioni!
27
novembre 1917 - Giungono sul Tomba le truppe francesi a dare il
cambio alle esauste truppe italiane: due divisioni. Il Monte Tomba,
con il Monfenera, era una posizione spaventevole: senza rifugi e
presa d’infilata dalle artiglierie nemiche; sotto bombardamenti
infernali, lanci di gas asfissianti, attacchi continui condotti da
forze soverchianti. Le nostre truppe avevano resistito, rintanate
nelle prime elementari fossette, profonde poco più di un metro, che
volevano essere trincee.
30 dicembre 1917 - Dopo intensa
preparazione di artiglieria, le truppe francesi sferrano il loro
primo attacco alle posizioni nemiche. I tedeschi reagiscono con
violenza, ma i cannoni italiani, francesi e inglesi riducono al
silenzio quelli dell’avversario. Poi gli alpini francesi scattano
tra casa Narenzine e Osteria Monfenera, occupando alcune trincee
nemiche alla loro sinistra. Più accanita è la lotta sul Monfenera.
Alla fine la posizione è conquistata e tenuta.
Febbraio
1918 - La cresta del Monte Tomba cade ancora in possesso del nemico,
ma pochi giorni dopo i francesi, validamente sostenuti da un grosso
reparto di nostri alpini, tornano a rioccuparla.
15 giugno 1918
- Il nemico tenta un altro attacco su tutto il fronte, dall’Altipiano
di Asiago al Grappa, ripromettendosi di invadere la pianura. E
specialmente si accanisce contro il Monfenera perché “porta di
sbarramento” della riva destra del Piave. Contemporaneamente
attacca in forze sul Montello e sul fiume fino al mare. Questa è la
“Battaglia del Solstizio” conclusasi, dopo sette giorni di lotta
feroce, con la disfatta del nemico.
Università
popolare di Mestre, Monte Grappa le battaglie, tratto da La Grande
Guerra nella nostra memoria – P.Tessaro – ed. Synthesis 1995
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