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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Gosho quotidiano 31 ottobre 2024

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"Le sfortune di Kyo’o Gozen si trasformeranno in fortuna. Raccogli tutta la tua fede e prega questo Gohonzon. Allora, che cosa non può essere realizzato? Credi nel Sutra del Loto quando dice: «Questo sutra può [...] esaudirne i desideri, proprio come una fresca e limpida fonte può soddisfare tutti coloro che sono assetati» e: «Godranno di pace e sicurezza nell’esistenza presente e nasceranno in circostanze favorevoli nelle successive»." Dal Gosho "Risposta a Kyo’o" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 366)

La massa è un gregge docile

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La massa è un gregge docile che non può vivere senza un padrone. È talmente assetata di obbedienza da sottomettersi istintivamente a chiunque se ne proclami padrone. La massa è imp ulsiva, mutevole e irritabile. È governata quasi per intero dall'inconscio. A seconda delle circostanze gli impulsi cui la massa obbedisce possono essere nobili o crudeli, eroici o pusillanimi; essi sono però comunque imperiosi al punto da non lasciar sussistere l'interesse personale, neanche quello dell'autoconservazione. SIGMUND FREUD, Psicologia delle masse e analisi dell'Io (Torino, Bollati Boringhieri, 1977).

Legati alle mitragliatrici, monte Santa Caterina Slovenia 15 giugno 1916

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L’artiglieria italiana che per ben sette ore aveva rivolto le sue bocche da fuoco su quelle posizioni sconvolgendole, a mezzogiorno allungò il tiro, ed allora noi muovemmo all’assalto, con alla testa il  Comandante del reggimento : T. Colonnello Menna ed il Comandante la Brigata Benevento Maggiore generale Maggi. Superata quella salita le compagnie assalitrici catturarono i pochi austriaci superstiti, che, orribile a dirlo, la miglior parte mitraglieri, erano legati alle proprie armi per impedire che avessero abbandonato la linea. Le sezioni mitraglieri, che con le armi e altro materiale alle spalle, seguivano le compagnie d’assalto, quando potettero giungere su quel cocuzzolo, lo trovarono quasi deserto, poiché le truppe d’assalto nella foga della corsa avevano di già oltrepassata la linea nemica sconvolta e raggiunto una retrolinea, che il nemico aveva anche abbandonato ritirandosi in migliore posizione. Io facevo parte della 3^ sezione mitraglieri e appena giunti sul margine di ...

Come trasformare le relazioni attraverso la pratica buddista

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Consideriamo il momento in cui incontriamo qualcuno , e abbiamo un disaccordo o una lite con un altro essere umano ; hai presente quel tipo di persona che ti manda sui nervi? OK. Dal punto di vista del Buddismo, voglio che tu, da oggi, guardi il tutto con gli occhi del Buddismo. E quello che voglio dire con questo è che voglio che tu capisca che quando si vede la negatività in un altro essere umano, tutto quello che stai guardando è un altro essere umano proprio come te. Che in questo momento viene posseduto dal lato negativo della sua vita. Onestamente... Bisognerebbe avere la compassione di recitare inviando Nam Myoho Renge Kyo alla loro vita con la convinzione che Nam Myoho Renge Kyo è più potente di qualsiasi negatività, sia dentro di te o dentro un altro essere umano ; Voglio che tu invii Nam Myoho Renge Kyo alla sua vita con la determinazione che attraverso la sola tua preghiera, sconfiggerai l'oscurità fondamentale che sta tenendo questa persona prigioniera nella sua vita....

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 31-10-2024

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Gosho quotidiano 30 ottobre 2024

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"Non devono esserci discriminazioni fra coloro che propagano i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo nell’Ultimo giorno della Legge, siano essi uomini o donne: se non fossero Bodhisattva della Terra, non potrebbero recitare il daimoku. Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-rengekyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire ciò “emergere dalla terra”? Dal Gosho "Il vero aspetto di tutti i fenomeni" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 341)

S'e l'Italia...

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"Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale". Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, anno 1975.

La vita risponde sempre in prima persona

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Ogni lotta si trasforma in beneficio. Per favore siate profondamente convinti di questo. Possiamo rivoluzionare noi stessi unicamente sfidando le nostre sofferenze e difficoltà. Per questo continuiamo a lottare». Sono parole di Daisaku Ikeda pubblicate dalla rivista della divisione giovani italiana Il volo continuo. Quando penso alla domanda: «…e se non realizzo?», la prima cosa che mi viene in mente è: se me la pongo ho poca fede e tanti dubbi. La “responsabilità” del Gohonzon è scoprire il modo di farci comprendere cosa sia giusto per la nostra vita, ed è questo in cui credo. Il mio pensiero è che si realizzi sempre, anche non in modo “specifico” o “manifesto”. Il tempo che intercorre fra la domanda, o determinazione, e la risposta, ha un ruolo fondamentale: ci consente di cogliere segnali di cui fare tesoro mentre continuiamo a sfidarci, di percepire il bene e i benefici che arrivano in ogni caso, le piccole o grandi prove concrete. La sfida è opportunità. Il presidente Ikeda ci eso...

Un ferito sulle spalle, monte Sei Busi 25 luglio 1915

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Nella corsa vidi un mio compagno che ferito al fianco da una scheggia di granata, giaceva a terra. Questi nel vedermi gridò: ” Varricchio aiutami”! Io risposi:” se hai le gambe buone ti aiuto, altrimenti vedi che gli austriaci ci sono alle calcagna.” E lui ribatté : “ le gambe ce l’ho buone ma sono ferito a un fianco”. Allora lo presi sottobraccio e correndo lo trascinai meco per un pezzo, ma quando mi accorsi che gli mancavano le proprie forze, me lo caricai sulle spalle continuando la corsa. Ad un certo punto però mi trovai di fronte ad un folto reticolato nemico, ancora intatto, e sempre col timore di essere raggiunto continuai a correre lungo quella siepe di ferro, finché trovai un posto dove quei fili erano stati abbattuti. Nell’ansietà di vedermi libero cercai scavalcare ma messo i piedi in quel groviglio caddi bocconi. In quella caduta, il soldato che portavo sulle spalle, si trovò quasi a capitombolo dall’altra parte, e coll’istinto della conservazione si diede a correre; ma do...

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali

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Guardare al lato luminoso delle cose affrontando quello che ci capita in modo positivo e fiducioso.

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“Chi è pessimista vede sempre il peggio in ogni cosa, il lato oscuro e doloroso.  Non c'è limite ai timori del pessimista:«Come farò se muore mio marito? », «Come farò se mia moglie si ammala?», «Cosa succede se fallisco nei miei scopi? ». «Che succederebbe se nostra figlia frequentasse qualcuno poco raccomandabile?».    Se considerate il mondo sempre con occhio pessimista,  alla fine sia la vostra mente che il vostro ichinen assumeranno colori cupi. Se questo si verifica, non vi aspettate di trovare un modo per raggiungere la felicità.  Se vi tormentate pensando :«Non ho mai una lira», oppure «Oh no, un'altra riunione! » o anche «Cosa farò se mi rimproverano anche oggi?», allora la vita stessa, lungi dall'essere piacevole,  non sarà altro che una dolorosa austerità.  All'opposto,  potete guardare al lato luminoso delle cose e affrontare quello che vi capita in modo positivo e fiducioso.  Questo è l'ottimismo e la sua quintessenza è la fede. ...

Avevo di fronte un uomo

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Il nemico, il nemico, gli austriaci, gli austriaci!... Ecco il nemico ed ecco gli austriaci. Uomini e soldati come noi, fatti come noi, in uniforme come noi, che ora si muovevano, parlavano e prendevano il caffè, proprio come stavano facendo, dietro di noi, in quell'ora stessa, i nostri stessi compagni. Strana cosa. Un'idea simile non mi era mai venuta alla mente. Ora prendevano il caffè. Curioso! E perché non avrebbero dovuto prendere il caffè? Perché mai mi appariva straordinario che pren-dessero il caffè? E, verso le 10 o le 11, avrebbero anche consumato il rancio, esattamente come noi. Forse che il nemico può vivere senza bere e senza mangiare? Certamente no. E allora, quale la ragione del mio stupore? Avevo di fronte un ufficiale, giovane, inconscio del pericolo che gli sovrastava. Non lo potevo sbagliare. Avrei potuto sparare mille colpi a quella distanza, senza sbagliarne uno. Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la su...

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 29/10/2024

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Il Tribuno della Plebe

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Gosho quotidiano 29 ottobre 2024

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"Se cerchi l’illuminazione al di fuori di te, anche eseguire diecimila pratiche e diecimila buone azioni sarà inutile, come se un povero stesse giorno e notte a contare le ricchezze del suo vicino, senza guadagnare nemmeno mezzo centesimo. Per questo il commentario della scuola T’ien-t’ai afferma: «Se non si percepisce la natura della propria vita, non si possono sradicare le proprie gravi colpe» . Questo implica che, finché non si percepisce la natura della propria vita, la pratica sarà un’infinita e dolorosa austerità" Dal Gosho "Il conseguimento della Buddità in questa esistenza" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pagg. 3-4)

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 28/10/2024

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Proemio dell'Ililade

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Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi, e di cani e d'augelli orrido pasto lor salme abbandonò (così di Giove l'alto consiglio s'adempìa), da quando primamente disgiunse aspra contesa il re de' prodi Atride e il divo Achille. Omero, Iliade

L'assoluto potere del Gohonzon

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Finché la fede e la pratica saranno deboli o incostanti gli esiti si manifesteranno in modo esattamente uguale. Ogni volta che si pensa “non funzionerà”, probabilmente il risultato desiderato tarderà ad arrivare o non arriverà affatto. In questi casi il nemico più pericoloso siamo noi stessi, o meglio la nostra parte oscura, quella dominata da quella gabbia lucida e dorata chiamata mente, che nei momenti in cui diventa padrona porta a misurare gli effetti e le circostanze con il metro delle capacità personali, a convivere in modo rassegnato con gli aspetti più dolorosi del karma, a pensare che dipende da qualcun altro, a sentire solo i limiti della vita senza ricordare che quei confini li poniamo noi, a dare per persa una battaglia soltanto perché la soluzione tarda a manifestarsi, a considerare una malattia inguaribile, a pensare che qualcuno o qualcosa non cambierà mai, a ritenere che non meritiamo di realizzare i nostri sogni. Non occorrono formule speciali o particolari predisposiz...

Ancora in battaglia Bosco Cappuccio 10 novembre 1915

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Il g. 10 ore 15 ci portarono di ringalzo al primo battaglione che operava sul bosco Lancia. [...]e mentre salivamo  sul faticoso bosco e nelle ultime pendici della montagna, scoppiò un abisso di granate fucilerie, nonche una tempesta vento, fulmini era veramente da piangere, l’acqua riunita nei camminamenti portava pezzi di cadavere infranti delle artiglierie aversarie, ma noi sempre avanti, avanti!... riuscimmo ad arrivare in seconda linea, sotto un intenso fuoco d’artiglierie mitragliatrici e fucilerie, e qui passammo la notte piena di disaggi coll’incessabile temporale. soffrivamo freddo perche abagnati per fino le ossa.   Il g. 11 alle ore 10 ci portarono percorrento nei camminamenti in 1a linea ed alle 11 venne l’ordine di uscire all’assalto alla baionetta. le nostre artiglierie intensamente bombardavano, le avversarie controbattevano, alle ore 11,30 dietro ordini superiori uscimmo all’assalto alla baionetta.   un fuoco infernale scoppiò da parte avversaria un g...

Gosho quotidiano 27 ottobre 2024

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"Perciò la preghiera di un praticante del Sutra del Loto [otterrà risposta] come l’eco risponde al suono, come l’ombra accompagna il corpo, come la luna si riflette sull’acqua limpida, come uno specchio raccoglie la rugiada, come un magnete attira il ferro, come l’ambra attrae la polvere, come uno specchio limpido riflette il colore delle cose" Dal Gosho "Sulle preghiere" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 302)

L'ultima resistenza Meolo 15 giugno 1918

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15 giugno Viene l’ordine che nelle primissime ore del mattino il nemico attaccherà. Alle ore tre del mattino comincia un grande bombardamento di granate a gas asfissianti. Vivo per miracolo. Tutto il giorno sempre a contatto col nemico si ripiega verso Meolo. Fuoco infernale. 16 Giugno Tutta la notte sono nel canale ad attendere il nemico, che fino a mattina non si vede. A sera attaccano maledettamente anche con i lanciafiamme. Nostre squadriglie di Caproni volano e bombardano le retrovie nemiche. 17 giugno Alle 2 dopo mezzanotte siamo a Meolo. Il nostro battaglione riceve l'encomio della Divisione pel suo comportamento bravo. Teniamo la linea del Meolo. Alle ore tre pom. fino a notte forte bombardamento dei nostri. Forse si è iniziata la controffensiva. Dal diario di Francesco Viggiani militare, 145° fanteria, brigata Catania, sottotenente

Cultura

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Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla. Sandro Pertini

Aiutando gli altri aiutiamo noi stessi

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Aiutando gli altri a diventare felici, noi stessi diventiamo felici. Questo è anche un principio psicologico. Come possono coloro che si dibattono nelle sofferenze dell'inferno e hanno perso il desiderio di vivere, trovare una via d'uscita? Se una persona pensa soltanto ai propri problemi, cadrà sempre più nella disperazione; andando invece da qualcuno che sta soffrendo a sua volta per dargli una mano, riacquisterà la volontà di vivere. Agire motivati dalla preoccupazione per gli altri ci permette di risanare la nostra stessa vita. Aiutando gli altri, aiutiamo noi stessi. Questo indica la non dualità dell'io e degli altri. In questo senso, quando facciamo shakubuku a una persona dovremmo ringraziarla umilmente. D. Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto, esperia, vol. 3, pag. 209 NR 593 

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 27/10/2024

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Gosho quotidiano 26 ottobre 2024

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"In Cina c’è una cascata chiamata la Porta del Drago. Le sue acque precipitano da un’altezza di cento piedi, più rapide di una freccia scagliata da un forte arciere. Si dice che un gran numero di carpe si raccolgano nel bacino sottostante sperando di risalire la cascata e che quella che riuscirà nell’impresa si tramuterà in un drago. Tuttavia, non una sola carpa su cento, su mille o anche su diecimila riesce a risalire la cascata, nemmeno dopo dieci o venti anni. Alcune sono trascinate via dalle forti correnti, altre cadono preda di aquile, falchi, nibbi e civette, e altre ancora vengono pescate con le reti, con i cesti e a volte perfino con i dardi, dagli uomini che si allineano su entrambe le rive della cascata larga dieci cho. Tale è la difficoltà per una carpa di diventare un drago. [...] Conseguire la Buddità non è più facile che per gli uomini di basso rango accedere ai circoli di corte o per una carpa risalire la Porta del Drago." Dal Gosho "La Porta del Drago...

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 26/10/2024

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Clades Lolliana (16 a.C.). Il casus belli per la conquista della Germania

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Sviluppare un forte stato vitale

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SUDA: Alcuni si preoccupano perché qualche loro preghiera non è stata esaudita. IKEDA: La nostra pratica garantisce che nessuna preghiera rimarrà senza risposta. Innanzi tutto dobbiamo esserne convinti. Tuttavia, a volte le nostre preghiere vengono esaudite, a volte sembra che non lo siano. Ma se continueremo a recitare daimoku, alla fine tutto si risolverà nel modo migliore. Potremo constatarlo  in seguito guardando indietro. La cosa importante è che l'impegno con cui pratichiamo per avere risposta alle nostre preghiere ci rende più forti. Se ottenessimo ogni cosa immediatamente, diventeremmo viziati e smidollati e condurremmo un'esistenza pigra e indolente. A che ci servirebbe allora la fede? La vita è una successione di eventi nel corso della quale affrontiamo difficoltà di vario genere e, grazie a ciò, possiamo vivere gioiosanente e con soddisfazione, progredendo e sviluppando un forte stato vitale. Questa è la realtà della vita. Da "La Saggezza del Sutra del Loto...