Guardare al lato luminoso delle cose affrontando quello che ci capita in modo positivo e fiducioso.
“Chi è pessimista vede sempre il peggio in ogni cosa, il lato oscuro e doloroso. Non c'è limite ai timori del pessimista:«Come farò se muore mio marito? », «Come farò se mia moglie si ammala?», «Cosa succede se fallisco nei miei scopi? ». «Che succederebbe se nostra figlia frequentasse qualcuno poco raccomandabile?». Se considerate il mondo sempre con occhio pessimista, alla fine sia la vostra mente che il vostro ichinen assumeranno colori cupi. Se questo si verifica, non vi aspettate di trovare un modo per raggiungere la felicità. Se vi tormentate pensando :«Non ho mai una lira», oppure «Oh no, un'altra riunione! » o anche «Cosa farò se mi rimproverano anche oggi?», allora la vita stessa, lungi dall'essere piacevole, non sarà altro che una dolorosa austerità. All'opposto, potete guardare al lato luminoso delle cose e affrontare quello che vi capita in modo positivo e fiducioso. Questo è l'ottimismo e la sua quintessenza è la fede.
Per esempio, se vi ammalate potreste dire:«Bene, finalmente posso riposare. Avrò tempo per pensare al significato della vita e a ciò che è veramente importante ; che splendida opportunità! ». Potreste dichiarare con fiducia :«Guarirò e non mi farò sconfiggere dai demoni della malattia ». Chi è ottimista è forte, affronta qualsiasi situazione e la trasforma in un'occasione favorevole, convinto di farcela. Vorrei che ciascuno di voi fosse come il piccolo vagabondo, il personaggio reso famoso da Charlie Chaplin, che aveva sempre il sorriso sulle labbra, qualunque cosa accadesse. Accogliete le difficoltà con un sorriso, trasformate la sofferenza in felicità e vivete gioiosamente.
Da : il Nuovo Rinascimento n. 143
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