Proemio dell'Ililade

Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta
che infiniti addusse lutti agli Achei,
molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto lor salme abbandonò
(così di Giove l'alto consiglio s'adempìa),
da quando primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille.
Omero, Iliade


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