Perché è importante perseverare nella pratica buddista?

Può capitare a ognuno di noi di sentire venir meno la motivazione riguardo ai nostri obiettivi, soprattutto quelli che sembrano non trovare risposte. In questo approfondimento parliamo di un aspetto fondamentale della nostra pratica buddista: la perseveranza, una perfetta alleata nel nostro viaggio della fede     
Sia negli scritti di Nichiren Daishonin che in molti incoraggiamenti del maestro Daisaku Ikeda viene sottolineato quanto in ogni situazione sia fondamentale andare fino in fondo. Il Daishonin scrive:
«Per esempio, il viaggio da Kamakura a Kyoto dura dodici giorni: se viaggi per undici giorni e ti fermi quando ne manca uno solo, come puoi ammirare la luna sopra la capitale? Qualunque cosa accada, rimani vicino al prete che conosce il cuore del Sutra del Loto, continua a imparare sempre più da lui i princìpi del Buddismo e prosegui il viaggio della fede» (Risposta a Kyo'o, RSND, 1, 911)
Quando leggiamo queste parole ci sentiamo spronati a perseverare nel viaggio della fede.
Una delle prime cose che ci viene trasmessa quando iniziamo a praticare il Buddismo è l’importanza di avanzare ogni giorno, recitando Daimoku e Gongyo mattina e sera, dando così un ritmo costante alla nostra pratica buddista. Ogni giorno la nostra rivoluzione umana, come il movimento della Terra intorno al sole, procede e persevera nella ricerca della felicità. Possiamo sperimentare gioia costantemente, recitando Daimoku davanti al Gohonzon e dedicandoci all’attività per gli altri insieme ai compagni e alle compagne di fede.
La perseveranza può essere una vera sfida. È una forma di allenamento che solo noi stessi possiamo intraprendere, un allenamento a non scoraggiarci e a rilanciare sempre, rialzandoci ogni volta che cadiamo, giorno dopo giorno. Significa continuare a credere nell’infinito potere di trasformazione che esiste dentro la nostra vita. Continuare a pregare con una fiducia incrollabile, senza scoraggiarsi, qualunque cosa accada.
Il presidente Ikeda scrive:
«In ogni impresa la perseveranza è la chiave del successo. Noi della Soka Gakkai abbiamo continuato a impegnarci per kosen-rufu, a volte con azioni apparentemente piccole e invisibili, con tenacia e sincera dedizione. Perciò abbiamo vinto. Come scriveva Gustave Flaubert “tutto risulta piacevole se ci si applica con perseveranza»
(NR, 445, 3) NR 860


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