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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

La paura non è un problema

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Cosa vuol dire affrontare? Anche se non ci si sente affatto coraggiosi davanti a un problema, si dice che il primo passo sia quello di recitare Nam- ?myoho- renge- kyo davanti al Gohonzon. Il coraggio è decidere di iniziare a trasformare un problema con il Daimoku. Innanzitutto, affrontare un problema vuol dire non cercare la causa fuori di sé. Se si vede la causa fuori non si può affrontare un problema seriamente, se invece si riconosce la causa dentro di sé, allora ci si assume la responsabilità. Certe volte, pur continuando nella pratica buddista, sorge il dubbio: sto affrontando veramente o non sto affrontando, riuscirò a farcela? Chi continua a lottare, anche con fatica ha coraggio- ha fede. E importante cercare di capire a fondo cosa insegnava Nichiren Daishonin, non teoricamente, ma sperimentandolo nelle situazioni concrete, affrontando la vita di momento in momento. È difficile avere coraggio. Quindi è una fortuna non fermarsi, continuare a camminare. ..Finché non ci si ferma, ...

Venezia FC: Rassegna stampa del 30 aprile 2025

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Suite francese

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"Tutte le lacrime del mondo non cambieranno la cosa di una virgola. Ci saranno giorni migliori. Dobbiamo combattere per poterli vedere, e  dobbiamo soprattutto sopportare" Irene Nemirovsky 

Medio Isonzo, la testa di ponte di Tolmino: i colli S.Maria e S.Lucia

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Sulla riva destra dell’Isonzo (Soča), nei pressi di Tolmino, si ergono i colli di S. Maria (Mengore) e di S. Lucia. Il monte Santa Maria, alto 453 metri, è formato da un enorme blocco di roccia, inciso e frastagliato, che s’assottiglia a settentrione per congiungersi ai contrafforti del monte Jessa. Il Monte Santa Lucia, alto 588 metri, sorge a mezzogiorno dell’altro colle, elevandosi con pareti ripidissime, interrotte da sbalzi frequenti, pressoché verticali. Insieme alle posizioni davanti a Gorizia quelle nelle vicinanze di Tolmino sono le uniche sulla riva destra dell’Isonzo e costituiscono la cosiddetta testa di ponte di Tolmino, che inizia sulle alture del Mrzli – Vodil, sulla riva sinistra. Gli austriaci iniziano i lavori di fortificazione già prima della guerra, mentre gli Italiani assediano i due colli duramente soprattutto nelle prime offensive. Più linee di trincee ben completate da posizioni di artiglieria in caverna impediscono, nonostante i continui bombardamenti dell’arti...

Venezia FC: Rassegna stampa del 29 aprile 2025

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Il potere del mondo di Buddità

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Ogni persona, indipendentemente dall’età o dal genere, può tirar fuori coraggio. Possiamo vincere sulla nostra debolezza interiore con il ruggito del leone di Nam myoho renge kyo e agire per superare tutti i limiti autoimposti che ci inducono ad arrenderci o ad accontentarci. [...] L’essenza del Buddismo consiste nell’assunto che tutti possiedono dentro di sé il coraggio, o il cuore, di un re leone, che corrisponde al mondo di Buddita’. È difficile descrivere il mondo di Buddita’, ma da un certo punto di vista si può paragonare proprio all’atteggiamento del leone che non teme nessun altro animale, come una forza vitale che riesce ad affrontare con fermezza qualsiasi avversità. Avere il cuore di un re leone significa manifestare il massimo coraggio e la forza vitale intrinseca che emergono grazie a una ferma determinazione, cioè il potere del mondo di Buddita’. “ Il coraggio fa nascere la decisione, l’azione, la gioia. Il coraggio è la sorgente della speranza. Il coraggio abbatte qualsi...

La battaglia di Cinocefale. Legione romana vs falange macedone

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Di qui non si passa

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Ai primi chiarori del giorno subentrò una relativa quiete. Ne approfittai per appisolarmi un po'. Ma il mio riposo durò poco. Arrivò ancora il tenente Petrini, chiamò il caporale Alvini e dieci di noi e disse: – Prendete ciascuno un rotolo di filo spinato "coda di porco" che sono ammucchiati vicino al comando della compagnia, e stendeteli davanti alla nostra linea fino a laggiù in fondo. E c'indicò un'ampia zona compresa tra la nostra linea ed un filare di alberi sbrindellati, distante forse un centinaio di metri circa. – Badate che davanti a voi c'è soltanto il nemico che tenta di avanzare, trattenuto per ora dai tiri di sbarramento della artiglieria. Perciò fate molta attenzione. Afferrammo i rotoli di filo spinato ed uscimmo allo scoperto. L'artiglieria nemica tirava maledettamente con granate dirompenti e con proiettili a shrapnell. Ma su quella terra di nessuno tiravano indifferentemente sia l'artiglieria austriaca, che la nostra. Sicché venimmo s...

Il Gioiello della Vita

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Il maestro Toda affermava: Dentro di me ho un grande potere, il potere di credere nel Gohonzon. La mia fede è in grado di superare assolutamente qualsiasi difficoltà, in qualsiasi condizione e in qualunque epoca. Ciò che conta è questa convinzione Questo è il tesoro della vita. Tutti i grandi benefici del Gohonzon sgorgano nella nostra vita quotidiana. Se crediamo fino in fondo nel cuore compassionevole del Budda e nella sua grande saggezza, possiamo manifestare l’immensa vita del Budda e trasformare tutto il veleno in medicina, così come siamo. Rivolgendosi a una seguace che perseverava con forte fede, il Daishonin spiega in modo facilmente comprensibile che il Gohonzon è come il sole e la luna nel cielo, come il pilastro di una casa , come il gioiello che esaudisce i desideri che ci permette di far scaturire innumerevoli tesori, e la incoraggia dicendo che quando abbracciamo il Gohonzon, tutti i Budda e tutti gli dei si radunano attorno a noi per vegliarci, proteggendoci come un’ombr...

Venezia FC: Rassegna stampa del 28 aprile 2025

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Guerra in altopiano

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Giugno 1916 era le 9 1|2 di sera quando partii e doveti viaggiare fino le 4 di mattina carico aveva una sette da cane acqua non se ne trovava, e poi un sentiero mulatiero erto e lungo per sempre soporta Celestino diceva fra me, ma tutto soporto per i miei cari famigliari nella speranza di poterli un giorno rivederli. Giunto sul posto fra mezzo alle nemiche palle che correvano in qua e in la tutto bagnato dal sudore aveva la camicia che si poteva strucarla quando fu un quarto d’ora tremava dal freddo come una foglia, ricevei un poca di zupa senza carne, un quarto di caffè freddo e poi nient’altro fino il giorno dopo 8 la notte dormii sulla terra era molto freddo ma dalla stanchezza che aveva attorno dormiva lo stesso, alla mezzanotte chiamarono all’armi subito dovei sbalzar su mettere lebisbom il prosaco con due cento pezzi di patrone entro al fianco sinistro un badeletto […] Dal giorno 9 spararono da tutte le parti pareva la finizione del mondo, io mi racomandava di continuo a Dio e al...

Il dono delle piccole cose.

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Un sorso d’acqua. Il rumore della pioggia. Il respiro che passa nelle narici. La visita di una persona amata. Una tacita gentilezza. La bellezza delle domande senza risposta. Le cose essenziali non possono essere portate via. Tutto ciò di non essenziale si sgretolerà col tempo. La prospettiva è tutto. Ogni momento è un inizio.  Questo non è un sentiero che troverai nei libri.  È un sentiero di coraggio e di cinguettio d’uccelli, di risvegli mattutini con la tenerezza nel cuore.  Sapendo che tutto è in qualche maniera assolutamente a posto  in un modo che non puoi sperare di comprendere.  Jeff Foster

Venezia Fc: Rassegna stampa del 27 aprile 2025

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Soldati senza armatura? I "pedites nudati" di Vegezio (IV-V sec. d.C.)

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Lo sparo di un cannone da 149 G.

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Rapido un turbinio di bombarde ci avvolse in una cortina di fumo pestifero, mentre la montagna e i medi calibri radevano il Trincerone Scotoni colpito da schegge di bombarda agli occhi, cadde lamentandosi, io mi buttai nel Trincerone ché le sentinelle avevano dato l’allarme. Ed incominciò la fucileria intensa, rapida, falciatrice. Avanti noi, nella anfrattuosità del terreno, c’erano diversi gruppi di austriaci che avanzavano in ordine sparso. Ma qualcuno già urlava per le ferite, altri tentavano avanzando di proteggersi dietro i sassi, altri erano protetti da scudetti. Non si poteva guardare ché più intense e precise erano le granate radenti e le bombarde e gli shrapnells. Una granata cadde in pieno sull’angolo di destra. Sbricciolarsi di membra e di sangue. Mi precipitai verso quella parte che restava sguarnita, strattonai un alpino che sembrava impalato e cadde riverso già morto: Albarello. Saltai due altri morti. Fischiò paurosamente una bombarda e si interrò senza scoppiare in un s...

Tre proprietà

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Perché nella pratica di Gongyo mattina e sera leggiamo tre volte il brano della vera entità dei dieci fattori? Nel Gosho Ichinen Sanzen homon (La dottrina di ichinen Sanzen) il Daishonin spiega che leggere i dieci fattori tre volte corrisponde a manifestare le tre verità di non sostanzialità, esistenza temporanea e Via di mezzo. Questo significa che la nostra vita manifesta le tre proprietà illuminate della Legge, della saggezza e dell'azione, nonché le tre virtù di proprietà della Legge, della saggezza e dell'emancipazione. Le nostre vite splendono come Budda materializzando l'Illuminazione (proprietà della Legge) dotata di saggezza (proprietà della saggezza) e di compassione (proprietà di azione ed emancipazione). Il Daishonin insegna :«Si ha un beneficio ancora maggiore leggendo questo brano tre volte ». (Gosho Zenshu). Lo leggiamo tre volte per proclamare che la nostra vita è Budda e ne riceviamo un beneficio sempre più grande. Ogni volta che facciamo Gongyo e recitiamo...

Venezia FC: Rassegna stampa del 26 aprile 2025

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La conquista di Col Faiti

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Il Faiti è un’altura dell’altipiano carsico, collocata a metà strada circa tra il corso del fiume Vipacco e l’abitato di Kostanjevica (Castagnevizza in italiano). Dopo la sesta battaglia dell’Isonzo era divenuto il caposaldo della difesa austriaca a est del Vallone. La sua conquista da parte delle truppe della 45a Divisione (XI C.d’A., 3a Armata) fu forse il più rilevante risultato della nona battaglia dell’Isonzo. All’alba del 1° novembre 1916 la divisione aveva in linea tre brigate. Da sinistra a destra: la Toscana (Reggimenti 77° e 78°), la Lombardia (Reggimenti 73° e 74°), la I Bersaglieri (Reggimenti 6° e 12°). Davanti ad esse stavano le alture del Veliki (m 343) e del Pecinka (m 291). In riserva divisionale stava la Brigata Trapani (Reggimenti 144° e 149°). Il Generale Giuseppe Venturi, comandante della Divisione, alle 11 fece attaccare le tre Brigate contemporaneamente su tutto il fronte: la Toscana doveva puntare sul Veliki; la Lombardia e i Bersaglieri dovevano avanzare sul ve...

La macchina per pensare

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Vi siete mai chiesti perché l'uomo e la donna possiedono ognuno soltanto una metà dell'organo di riproduzione? E debbono impegnare tanto tempo (e energie) per mettere insieme le loro due parti? La risposta, ovviamente, è che questa riproduzione a due ha permesso di rimescolare i cromosomi e quindi di ridistribuire le mutazioni favorevoli che altrimenti sarebbero rimaste separate in individui diversi. Così ognuno di noi, attraverso i riti del corteggiamento e dell'accoppiamento (con tutto quello che ciò comporta: investimenti, stratagemmi, emozioni, magari anche poesie e musiche), diventa strumento inconsapevole di quell'esigenza fondamentale della natura che è la produzione di diversità. Piero Angela

La chiave della meraviglia

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Che belle le espressioni che descrivono l’indescrivibile. Myo è una di quelle. «Cosa significa myo? È semplicemente la misteriosa natura della nostra vita di istante in istante, che la mente non riesce a comprendere e le parole non possono esprimere» (Il conseguimento della Buddità in questa esistenza, RSND, 1, 4). Myo identifica l’inspiegabile materia della meraviglia della vita. L’aspetto mistico delle cose. Mistico in questo caso non significa “magico”, ma parla di una verità che, seppure reale, sfugge alle categorie della logica e ai limiti delle parole. È la sorpresa che pare sbucare dove non te la immagini. Come i fiori che sbocciano e, anche se sai che la primavera li fa sbocciare, a ogni primavera ti sorprendi. Myo ha tre significati prevalenti. Il primo è “aprire” o “schiudere”. È il modo di accedere alla ricchezza della Legge mistica senza passare per la ragione. Anzi saltandola, perché la ragione comprende ciò che è ragionevole e myo invece schiude il mistero. Quale mistero?...

Venezia FC:Rassegna stampa del 25 aprile 2025

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La religione incentrata sull'essere umano

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Quando si parla di "religione incentrata sull'essere umano" ci si potrebbe interrogare sulla possibilità di creare un valore costruttivo a partire da persone comuni, non particolarmente sagge o illuminate. Questo è un dubbio che nasce dalla sfiducia nelle potenzialità dell'essere umano ma il Buddismo sottolinea che chiunque, se si sveglia alla propria nobile natura innata, può manifestare un'esistenza magnifica, di immenso valore. È una visione pervasa dalla fiducia e dalla speranza. B&S n.185 pag 27

Chiave della conquista e macchine d’assedio sul Sabotino

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I primi colpi di artiglieria italiana caddero sul Sabotino già dal pomeriggio del 24 maggio 1915, mentre reparti di fanteria, risaliti i rilievi del Collio, attaccarono la dorsale da nord ovest verso sud est, venendo respinti dalle forze Austro–Ungariche ivi attestate. Gli attacchi lungo questa direzione si ripeterono per quindici mesi (Galante, 1939), ma, come si è visto, ad un certo punto si ebbe un cambio di metodo che determinerò, l’attesa svolta. Dall’inizio della guerra al novembre 1915 (e cioè nel primo sbalzo offensivo e nelle prime quattro battaglie dell’Isonzo) (Galante, 1939) le fanterie italiane sul Sabotino non andavano a combattere, ma a farsi massacrare (Sema, 1995): un’inutile sequenza assalti in massa, in cui gli attaccanti non potevano contare che su difese improvvisate, trincee protette da muri a secco, e dovevano percorrere diverse centinaia di metri su un terreno completamente scoperto prima di raggiungere il Trincerone nemico, protetto da reticolati che avrebbero ...

Venezia FC: Rassegna stampa del 24 aprile 2025

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