Venezia FC: La conferenza stampa integrale del presidente Duncan Niederauer: Collauto, Poggi, Zanetti, mercato

Il presidente Duncan Niederauer ha tenuto una conferenza stampa fiume per concludere la stagione del Venezia, culminata con la retrocessione in Serie B. Questa la conferenza stampa integrale. 
Prende la parola il presidente:

"Parto ricordando l'anno scorso, una stagione straordinaria che ci ha visto essere anche fortunati, mentre quest'anno abbiamo affrontato la Serie A, il massimo livello. E' stato un avvio promettente, nel mezzo poi c'è stato un momento di difficoltà importante, anche se nel finale ci siamo ripresi. Abbiamo chiaramente dovuto affrontare delle sconfitte brucianti negli ultimi minuti e altre cruciali come quella contro il Verona. Altre volte siamo stati sfortunati, come per esempio il rosso ad Ampadu nello scontro diretto con la Salernitana, senza parlare dei problemi per la gara di ritorno. Non sono ovviamente un alibi, ma con degli episodi più favorevoli ce l'avremmo probabilmente fatta. Riflettendo, abbiamo conquistato punti con squadre importanti come Bologna, Roma, Fiorentina, Juventus, quindi sulla carta i mezzi c'erano, d'altro canto abbiamo perso scontri diretti con squadre che lottavano insieme a noi. Ho parlato con i ragazzi, abbiamo riscontrato talvolta mancanza d'esperienza, altre volte mancava la rabbia giusta probabilmente per arrivare all'obiettivo. Riconosco gli errori individuali, l'esonero di Zanetti è stato tardivo e non sono stato presente abbastanza a Venezia per fare da punto di riferimento per la squadra. Chiaro che ovviamente le responsabilità poi si condividono, tutti insieme non abbiamo avuto la reazione giusta, mentre la rosa è stata costruita con gli stessi criteri utilizzati l'anno scorso. Per quanto riguarda l'area sportiva sono stato contento di delegare delle decisioni a Poggi e Collauto, sono stato felice che si siano presi i giusti meriti che abbiamo condiviso. E' stato un errore non chiarire fin da subito il come però abbiamo preso certe decisioni che ci hanno portato a fare dei risultati, perché poi quando le cose sono andate male Poggi e Collauto sono stati messi sotto una grande pressione e si tratta di persone vicinissime alla tifoseria locale e quindi comprendo le manifestazioni degli ultimi giorni, so che chi è vicino a loro non è contento del mio operato. Per quanto riguarda gli striscioni di questi giorni ritengo non siano giusti, ma la tifoseria può avere una sua opinione e alla fine è meglio che sia appassionata che apatica. Chiaramente uno dei punti in considerazione per la prossima stagione è come avere una relazione più sana con i tifosi. 
Faccio anche delle precisazioni perché ho letto cose non corrispondenti al vero. Ritengo che la narrazione della stampa delle ultime settimane non è stata accurata, abbiamo commesso chiaramente errori in società e col senno di poi è facile individuare dove abbiamo sbagliato, ma non bisogna nemmeno riscrivere la narrazione. Per quanto riguarda il mercato di gennaio l'esito non è stato quello che speravamo, però ritengo che i giocatori inseriti in rosa non siano stati sfruttati al meglio dal mister. Per quanto riguarda i giocatori che se ne sono andati, Forte ha chiesto di andare via, è molto vicino a Caserta e ha chiesto di poter aiutare il Benevento, rimane però vicino anche a me, ci sentiamo spesso e il suo spirito ci è mancato nel girone di ritorno. Visto che non stava giocando molto con noi abbiamo deciso di accontentarlo nella richiesta di andare al Benevento. Per quanto riguarda invece Mazzocchi abbiamo sentito anche la sua mancanza, ma anche qua è stata una richiesta sua e del suo agente, richiesta pervenuta già l'anno scorso. Noi invece volevamo discutere il rinnovo a fine stagione. Su queste decisioni, tengo traccia di tutte le conversazioni e delle corrispondenze, quindi posso garantirvi che le decisioni sono state prese collettivamente da tutta la parte tecnica, tecnico compreso. Il mercato di gennaio ha tempi molto più rapidi rispetto a quello estivo, ma posso garantirvi che nessuna decisione è stata presa singolarmente. Se mai si volesse dare le colpe a una singola persona le colpe vanno date a me, non a Poggi, Collauto o Menta. Per quanto riguarda l'esonero di Zanetti, lo apprezzo sia come tecnico che come persona, arrivati però al termine della stagione volevo capire come i giocatori avrebbero reagito a un cambiamento. Proprio perché speriamo di mantenere il grosso della rosa attuale per la B, volevo valutare bene ogni giocatore senza che avesse l'alibi del tecnico. Per quanto riguarda Collauto ho deciso di non rinnovare il suo contratto pur reputandolo una figura eccellente, ma la struttura del nostro comparto tecnico non permette di avere una singola persona a decidere, dunque ritengo sia più adatto un club che lavora in modo tradizionale. Come non sarà però il ds Alex Menta, che individua i giocatori che possono essere più adatti per la nostra rosa e poi li propone alla nostra componente tecnica per inserirli o meno. Per quanto riguarda Paolo invece mi dispiace abbia deciso di dimettersi, gli avevamo chiesto tutti di restare. Il dispiacere deriva anche dal fatto che Poggi è un pilastro della società, ma comprendiamo le dimissioni dopo il mancato rinnovo di Mattia. Su questa decisione ci tengo a precisare che Paolo ha detto che la decisione non deriva dal mancato rinnovo di Collauto, ma conoscendolo di persona ritengo possa essere uno dei motivi. La delusione per il momento molto difficile è comprensibile, ma insieme abbiamo raggiunto anche risultati importanti. Ora è il momento di andare avanti, abbiamo tanti progetti ancora da realizzare.
Il primo step è chiaramente trovare rapidamente la guida tecnica, ci sono tante speculazioni, ma sarà fondamentale trovare una guida che sappia come funziona il calcio italiano. Per quanto riguarda i giocatori cercheremo di mantenere la rosa più unita possibile per lottare per la Serie A. Oltre alla riunione di cui vi dicevo prima, ho incontrato ogni giocatore singolarmente e in diversi hanno espresso la volontà di restare, però chiaramente ci hanno anche chiesto chi sarà a guidarli l'anno prossimo e questa sarà una discriminante per alcuni. Il nucleo fondante della squadra c'è già, lo abbiamo in mente, poi chiaramente il mercato sarà determinante per concludere la rosa. Per nessuno di voi sarà una sorpresa sapere che stiamo già lavorando sul mercato, la B è dura, quindi stiamo cercando giocatori che conoscano la categoria. Quanto successo in B quest'anno ci ha fatto riflettere, con le retrocesse dalla A che hanno avuto tante difficoltà.
Concludo parlando di alcuni progetti a lungo termine, perché le nostre idee vanno avanti, non è un discorso solo di Serie A o di Serie B. Il progetto a lungo termine non è solo per la società, ma per l'intera area di Venezia. Al di là della promozione in A, lo stadio aveva un gran bisogno di essere rinnovato, c'è poi il centro sportivo in fase di ricostruzione. La Primavera è stata molto più competitiva, abbiamo fatto investimenti importanti per le giovanili e ci sono già dei frutti, infine abbiamo costruito una squadra femminile vera e propria. Il centro sportivo sarà tra i più moderni del calcio italiano, ci saranno spazi per tutta la famiglia del Venezia FC, anche per i tifosi, che potranno assistere agli allenamenti. Il centro sportivo sarà completato al più tardi nei primi mesi del 2023, auspichiamo sia concluso già a fine 2022. Ho avuto un incontro con il sindaco di Venezia e il comune per le opere anche sul resto della terraferma".
Chi sarà dunque il nuovo ds al posto di Collauto?
"Per il momento non commentiamo la cosa, siamo consapevoli che la decisione su ds e tecnico deve arrivare in fretta, ma stiamo lavorando per avere dei nomi rapidamente".
Ci può dare un chiarimento sui tanti temi che hanno acceso malumori nell'ambiente? Poggi pare avesse in mano diversi giocatori che sono stati bocciati, tra cui Provedel e Lapadula, aver silenziato poi lui e Collauto ha dato una sensazione particolare, c'è poi il discorso dell'aver fatto un contratto così lungo a Zanetti per poi arrivare all'esonero? Che spiegazioni ci può dare?
"Puntualizzo che i giocatori in discussione nel mercato invernale sono stati cinque, non quattro e non è vero che noi abbiamo detto di no a tutti, alcuni hanno detto di no a noi. Sono rimasti Lapadula e Nsame nel finale di mercato, i tempi erano stretti, il Benevento ha continuato a temporeggiare e non siamo riusciti a chiudere Lapadula. Sul valore individuale poi Forte a Benevento ha superato Lapadula, quindi mi chiedo se Zanetti lo avrebbe utilizzato. Nsame aveva una fase di recupero da affrontare, così come però sarebbe toccato lo stesso a Lapadula. Nsame nei minuti che ha fatto contro l'Atalanta ha comunque dimostrato le sue capacità, è possibile commettere errori nel mercato invernale, ma alcuni chiarimenti andavano fatti. Sottolineo che le decisioni sono state collettive, giuste o sbagliate che siano state, il mercato di gennaio non ha avuto il successo sperato. Ullmann, Nani e Nsame hanno avuto pochi minuti, mentre Mateju per esempio è stato utilizzato spesso. Per quanto riguarda i contratti lunghi, per quanto riguarda i giocatori se troviamo buoni elementi trovo sia giusto fargli contratti lunghi. Per Zanetti invece, apprezzandolo come persona e come tecnico, volevo sposasse il progetto Venezia appieno, quindi non sono pentito della scelta, i contratti lunghi spronano anche a lavorare al meglio. E' successo qualcosa poi che ha rotto l'equilibrio e ha costretto a cambiare, ma non sono pentito del contratto che gli avevamo fatto".
Savarese può essere il nome giusto per l'anno prossimo se cercate un tecnico che conosce già la realtà italiana?
"E' corretto dire che non eravamo pronti per la Serie A e che abbiamo pagato in esperienza, non sono stato pronto io come staff, giocatori e società. Dopo il buon inizio forse ci siamo adagiati pensando che sarebbe stata semplice. Questa stagione dunque è stata importante, quando torneremo, si spera presto, in Serie A, dovremo ricordarci le difficoltà di questa stagione. Sul tecnico, sottolineo che uno degli errori commessi quest'anno è stato sottovalutare l'importanza dell'esperienza, quindi cercheremo un tecnico con esperienza e possibilmente un tecnico che abbia esperienza dall'interno".
Non pensate che le notizie riportate in modo errato dalla stampa possano essere anche figlie della strategia comunicativa adottata quest'anno dal Venezia? Ci può dire che notizie non sono state riportate in modo corretto?
"Intendevo che più che altro spesso le informazioni che arrivavano alla stampa hanno reso molto più difficile il nostro lavoro, perché hanno reso più complicate alcune trattative che volevamo fare. Mi rendo conto di non essere stato abbastanza presente quest'anno, è un punto che affronteremo per l'anno prossimo, cercheremo di essere più chiari con voi. Sul ds, quasi tutti i nomi che stiamo valutando sono italiani, per il discorso dell'esperienza che facevo prima. Anche sul tecnico il grosso dei nomi sondati sono italiani, ma il primo fattore da guardare è l'esperienza, la nazionalità è un fattore secondario".

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