Lotta per la prima linea difensiva
ROMA,
8 giugno - Le forze italiane e quelle austriache sono oggi impegnate
sulla sponda orientale del fiume Isonzo in un punto a nord di
Tolmino. Si combatte anche nei dintorni di Gradisca, con l'evidente
intenzione di accerchiare questa località Caporetto,
Cormons, Versa, Cervignano, Terzo, Porto Buso e Grado ed altre
località situate lungo una direttrice che si estende dal Golfo di
Trieste, sono in mano italiana fin dall'inizio delle ostilità.
Apparentemente
l'intenzione dei comandi militari italiani è quella di occupare la
prima linea difensiva degli Austriaci lungo il fiume Isonzo. In
questo senso, è già stato occupato il Monte Nero così come sono
state occupate altre cime tra i fiumi Isonzo e Idria. Queste
posizioni dominano la città di Volzana, Ronzina, Canale e Deskla
situate tutte lungo il corso dell'Isonzo.
In mare le operazioni
sono condotte con l'intento di guadagnare posizioni nel Golfo di
Panzano in modo da portare un facile attacco contro Monfalcone.
Il
generale Cadorna, capo di stato maggiore, l'altra sera ha dichiarato
quanto segue: "Le nostre truppe avanzate procedono metodicamente
alla presa dlle posizioni più importanti oltre frontiera,
incontrando una scarsa resistenza. Al tempo stesso, continua
l'intenso duello di artiglierie sugli altopiani di Lavarone e
Folgaria.
La
stessa situazione la si ritrova lungo il Fiume Isonzo, da Caporetto
al mare dove siamo a contatto diretto col nemico. Forti formazioni
avanzate protette dalla potente artiglieria sono riuscire a
raggiungere posizioni importanti ed a stabilirvisi solidamente,
occupando i più favorevoli passaggi per il guado del fiume e
stabilendovi le loro teste di ponte, controllando le rive in modo da
favorire un passaggio sicuro.
Dietro le montagne di Caporetto,
lungo le colline e nelle valli, le nostre truppe stanno continuando
il combattimento iniziato il 4 di giugno e protrattorsi il 5 ed il 6,
contro le posizioni austriache situate sui crinali opposti. Abbiamo
guadagnato posizioni importanti su entrambe le rive del fiume e
stiamo minacciando seriamente Tolmino.
Lungo
il basso Isonzo, dopo aver gettato i ponti sul fiume sotto gli occhi
del nemico, forti distaccamenti di nostre truppe, precedute da
pattuglie di cavalleria, hanno attraversato il fiume portandosi con
successo sulla riva orientale dove si stanno fortificando. Con questa
manovra ci stiamo assicurando la libertà d'azione sull'Isonzo, come
avvenuto sugli altri nostri fronti. Ciò è importante in quanto
forti distaccamenti di truppe possono essere impiegati facilmente nel
momento opportuno. Le nostre perdite sono state relativamente
modeste.
Ieri
le nostre truppe hanno celebrato la festa nazionale, offrendo al loro
sovrano - che è sempre presente - prova della loro alta stima grazie
al loro coraggio, al loro spirito di sacrificio ed al sentimento
patriottico più elevato".
Università
degli studi Cà Foscari Venezia - Facoltà di Storia - docente prof.
Acciarino Damiano - partecipante in qualità di uditore
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