Venezia FC: Il Gazzettino - Stop a Tessera, al Penzo la casa del Venezia -

Il Venezia è pronto a tutto, ad investire oggi e per anni, pur di poter continuare a giocare al Penzo. Anche in Serie A. Lo ha assicurato ieri Andrea Cardinaletti, consigliere delegato alle infrastrutture del club nel corso della presentazione dei primi lavori svolti a Sant'Elena che come anticipato dal Gazzettino hanno riguardato l'eliminazione delle divisioni campo-tribune già in tempo utile per il derby col Chievo di domani (ore 14). Al momento il Venezia milita in Serie B, ma è in corsa per disputare quei playoff con in palio una promozione nel massimo campionato, prospettiva più che sufficiente per guardare al futuro.
LA STRATEGIA
Perché se una settimana fa il sindaco Luigi Brugnaro tornava alla carica «alla città serve uno stadio, se vogliamo rilanciare Venezia lo sport è fondamentale e ancor più fondamentali sono le strutture», dall'altro il suo vice Andrea Tomaello ribadisce: «Oggi ragioniamo con quello che abbiamo, nessun Comune in Italia può sostenere la spesa per costruirne uno nuovo. Nell'ultimo periodo si cerca di valorizzare gli impianti storici, più che costruirne di nuovi. Arrivasse un investitore oppure, difficile, il Recovery Fund come a Firenze noi siamo qui». I dollari del presidente del Venezia Fc, Duncan Niederauer, serviranno dunque per rendere più accogliente il secondo stadio più vecchio d'Italia. Un esborso di 547mila euro per eliminare le barriere (a parte un divisorio alto un metro sui lati lunghi), nonché per adeguare l'impianto d'illuminazione (ora in deroga) con aggiunta a fine campionato di lampade sulle quattro torri faro e sulla tribuna centrale verso il terreno di gioco, dopodiché toccherà al riadattamento della colonna centrale degli spogliatoi. «In cambio il Comune ha dato in gestione per nove anni la struttura al Venezia Fc aggiunge Tomaello senza far più pagare il canone in cambio dei lavori di qualificazione».
TRE PROGETTI
«Non vogliamo accettare l'idea di giocare nemmeno una partita fuori dal nostro stadio assicura Cardinaletti Sul Penzo abbiamo un primo progetto per la Serie B, un secondo per la A e un terzo per restarci definitivamente. Aver tolto l'effetto gabbia agli spettatori è il primo passo del restyling di un impianto a norma. Il nostro staff guarda oltre il presente per non essere impreparato, se il Venezia salirà in Champions League vogliamo giochi al Penzo. In Serie A punteremmo all'aumento della capienza (7.389 ad oggi, ndr) in deroga a 10-12 mila posti come tutte le altre società, per poi adeguarci (16 mila il minimo in A, ndr) in caso di salvezza. Bisognerà migliorare l'area hospitality e rivisitare tutta l'area media perché i regolamenti impositivi richiedono aggiustamenti». «La scomodità del Penzo è un deterrente? Non penso che noi possiamo dibatterne più di tanto, ognuno ha la sua idea e comunque è complicato andare anche a San Siro. Se si cominciasse a costruire oggi, nella migliore delle ipotesi ci giocheremmo tra 5-6 anni, per questo proponiamo al nostro investitore delle spese sul Penzo ammortizzabili in 5-6 anni. Un progetto che non può aspettare un solo giorno, dobbiamo e vogliamo progredire uno step per volta anche riuscendo a migliorare capacità di afflusso, servizi e accoglienza». Al tempo stesso nessuna prospettiva di interventi più impattanti come dotare curve e distinti di una copertura. «Il sogno sarebbe un intero stadio coperto, tuttavia ad oggi non è in agenda né in caso permanenza in B, né di adattamento all'eventuale Serie A. Ma con un percorso virtuoso verso la Serie A potremo mettere in campo interventi più importanti».
Marco De Lazzari
Il Venezia confida nel risveglio di Forte
Il Venezia confida nel risveglio di Forte per chiudere il prima possibile la pratica-playoff. È senza dubbio lo squalo l'osservato speciale alla vigilia dei 90' di domani al Penzo contro il Chievo (ore 14, arbitro Guida di Torre Annunziata), derby che segnerà la ripartenza di una Serie B pronta a vivere tutte d'un fiato le sue ultime quattro giornate. Un rush finale in appena dieci giorni, in vista del quale il tecnico lagunare Paolo Zanetti sembra poter sorridere dato che l'infermeria è praticamente vuota tranne i lungodegenti Vacca, Lezzerini e Karlsson, più Ala-Myllymäki che non è ancora pronto e si allena solo in parte in gruppo. Per il resto la sosta inizialmente mal digerita è tornata utile a chi ha potuto lavorare per ritrovare brillantezza, vedi Mazzocchi e Aramu, Taugourdeau e Crnigoj, ma soprattutto un Francesco Forte che proprio domani compirà 28 anni e che fino a febbraio era stato non solo il trascinatore del Venezia, ma addirittura il giocatore più decisivo dell'intera Serie B.
RISCATTO
Complice un problema al piede con conseguenti infortuni muscolari il numero 11 arancioneroverde è a secco dal 9 febbraio, quando aveva strappato applausi segnando un eurogol nel 3-1 casalingo sulla Cremonese. Per l'ex Juve Stabia si trattava del 12. centro personale nelle prime 22 giornate, bottino che lo vedeva in lotta per la classifica cannonieri (nella quale tuttora è terzo) con il leccese Coda e l'empolese Mancuso. I quali, approfittando a distanza dei guai di Forte, hanno continuato inarrestabili a gonfiare la rete altrui, salendo rispettivamente a 21 e 19 reti. La sua voglia di tornare ad esultare alzando la pinna si era ben percepita il 10 aprile scorso nel 3-0 del Penzo sul Cosenza, uno scarpino lanciato rabbiosamente fuori dal campo per un rigore non assegnatogli, costatogli peraltro un'ammonizione delicata visto che al prossimo cartellino giallo verrà squalificato (situazione analoga per Aramu, Ceccaroni, Di Mariano ed Esposito). Un'astinenza che Forte ha provato ma non è riuscito ad interrompere nella sconfitta di Salerno, dove comunque aveva servito l'assist vincente a Maleh per quello 0-1 ribaltato tra le proteste lagunari al 92' e 94' dall'ivoriano Gondo. In ogni caso anche senza i gol del suo bomber il Venezia ha continuato a viaggiare spedito (18 punti in 12 gare) Forte-Aramu-Fiordilino è il terzo miglior tridente della cadetteria con 25 bersagli totali come dimostra l'attuale quinto posto, punto di partenza da difendere e magari migliorare affrontando in sequenza Chievo, Pisa, Pordenone e Cittadella. Ieri pomeriggio al Taliercio seduta tattica sotto la pioggia, ai box il portiere Pomini per una botta subita mercoledì ma che non dovrebbe impedirgli di riprendere già nell'odierna rifinitura pomeridiana. In ogni caso titolare tra i pali anche contro gli scaligeri sarà il finlandese Mäenpää.
Marco De Lazzari

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