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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Gosho quotidiano 2 novembre 2024

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"Quando una persona predica gli insegnamenti del Sutra del Loto, può superare tutte le difficoltà provocate dalle influenze demoniache del mondo secolare, o dalle persecuzioni di sovrani, non buddisti, o seguaci dei sutra hinayana. E tuttavia può incontrare qualcuno come Tao-ch’o, Shan-tao, o Honen, preti che sembrano conoscere a fondo gli insegnamenti dei sutra mahayana provvisori e veri, ma che di fatto sono posseduti dai demoni. Simili uomini sembrano esaltare il Sutra del Loto, ma in realtà sminuiscono la capacità delle persone di capirlo, asserendo che i suoi princìpi sono molto profondi mentre la comprensione umana è scarsa." Dal Gosho "L’apertura degli occhi" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 212)

La vita,come un romanzo, deve essere un'avventura

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La vita è un romanzo di cui già si conosce la fine. La cosa più importante, in fondo, non è come va a finire, ma in che modo ne riempiamo le pagine. Perché la vita, come un romanzo, deve essere un'avventura. E le avventure sono le vacanze della vita. Joel Dicker - L'enigma della stanza 622

La Caporetto di un granatiere, Gradisca d'Isonzo 25 ottobre 1917

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La notte del 25 si sentì un gran movimento di porta ordini, che all’insolito quando si notava questo qualcosa di nuovo ciera certo, e tutto si apprestava al vero, di quanto si pensava, ma no certamente la ritirata, il giorno stesso pronti di nuovo e ci portarono verso Gradisca ove per la strada si incontravano tanti Reggimenti di tutte le qualita che si ritivano, e in vecie noi meravigliati si andava in contro al nemico, e tanti ci dicevano che i tedeschi avevano già occupato tanti bei nostri Paesi, e per questo si potè sapere che avevano sfondato dalla parte di Caporetto, e pure noi si doveva abbandonare il carro, cosi noi stavamo a proteggere l’a ritirata, e fummo costretti a Gradisca di scaricare l’emitragliatrici che il nemico scendeva dal S. Michele per oltre-passare l’isonzo, cosi si pote dare fuoco al Ponte di legno e alla Passerella che stava proprio di fronte fra Gradisca e il S. Michele, distrutto il ponte dovemmo pure noi abbandonare ritirandosi, però quello che era brutto a

Rabbia, le regole del gioco di Greg Martin

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La maggior parte delle persone pensa che le cose negative che accadono siano frutto del proprio karma, come se questo esistesse fuori dalle loro vite, ma ciò non è corretto. Le situazioni spiacevoli accadono a chiunque. Allora cos’è questo karma? Si tratta della propria incapacità di gestire gli eventi. Si ignora come comportarsi in situazioni che portano sofferenza e si finisce col fare la cosa peggiore, creando ulteriori occasioni di malessere. In ogni modo ho fatto notare a questa persona che era chiaro che il problema era la sua tendenza a litigare con i datori di lavoro, ma per lui era molto difficile accorgersene. Per il Buddismo la rabbia nasce dall’arroganza. Fino a quando questa persona non fosse stata in grado di controllare la sua mente arrogante e la sua rabbia, non sarebbe stata capace di mantenere un lavoro. Il fatto di avere molte capacità lo portava a pensare di poter fare ciò che voleva sul lavoro e trattare male gli altri. In realtà quest’uomo aveva bisogno di affront

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 2/11/2024

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Gosho quotidiano 1 novembre 2024

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"Miei discepoli, credete a ciò che dico e osservate ciò che succederà. Tutte queste cose accadono non perché io sia una persona venerabile, ma perché il potere del Sutra del Loto è supremo. Se io elogio me stesso, tutti penseranno che sono presuntuoso, ma, se mi umilio, disprezzeranno il sutra. Più alto è il pino, più lunghi sono i rami di glicine [che da esso pendono]. Più profonda la sorgente, più lungo il corso del fiume. Che fortuna, che gioia! In questa terra impura io sono l’unico a godere di felicità e di gioia." Dal Gosho "Il santo conosce le tre esistenze della vita" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 572)

La trincea di notte

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I soldati, con le loro uniforme lacere come lo spirito, si mischiavano con il fango, il sudiciume. Di notte non si dormiva in trincea, si combatteva contro le paure, la sensazione di sonno, il continuo bruciore agli occhi dovuto alle ore insonni. Non c'era più nulla di romantico nelle nottate di guerra. La trincea di notte diventava una città di ombre curve. Con il buio il pericolo proveniva dalle pattuglie che strisciando sul terreno cercavano di raggiungere la trincea nemica per far saltare i reticolati. Nelle lettere tali imprese erano spesso raccontate ai familiari: “Stanotte devo portare un altro tubo di gelatina; ora però ho tempo, ho tutto preaprato e mi voglio spingere fino ai reticolati nemici. Usicrò alle due e mezzo”. Tratto da Vita di Trincea di Alessandro Magnifici edizioni Nordpress aprile 2007

Il destino degli ultimi pretoriani. [Dopo i pretoriani - 1/5]

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La fede è un salto

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Non tutto si può spiegare, non tutto si riesce a comprendere. La fede è un salto. È un modo di saltare oltre le domande che la mente ci pone. È una strada, un percorso dove non si procede in modo lineare, susseguente, per deduzione, induzione o analogia. È stare nelle cose con la consapevolezza che le cose, tutte le cose, sono solo una parte della realtà : quella visibile, quella che si tocca. Il resto, tutto il resto, non lo sappiamo. Non sappiamo quando moriremo, se rinasceremo, cosa c'era prima, cosa c'è dopo. Ne' perché, né per come. E, in questo mare così grande di ignoranza, di cecità, così grande quasi da fare male, avere fede è una scelta. È scegliere una bussola, un mezzo per orientarsi, sentire e vivere la propria vita. Può sembrare un ulteriore modo di illudersi, e per chi sceglie altre strade lo è. Ma chi sceglie di credere, la fede è un potere. Nel senso buono, nel senso di forza che si aggiunge alle proprie capacità e le moltiplica, le amplifica. Un

Venezia FC: Le pagine sportive dei quotidiani locali 1/11/2024

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