Il pennello di Lorenzo

Tra il fango e il fuoco della Prima Guerra Mondiale, un pennello da barba giaceva dimenticato in una trincea. Non era un pennello qualunque: il suo manico in legno di quercia conservava il calore delle mani che lo avevano impugnato, e le sue setole di tasso, pur logore, sembravano ancora pronte a sfiorare un volto. Apparteneva al caporale Lorenzo, che lo aveva ricevuto in dono da un vecchio barbiere prima di partire per il fronte. -Questo pennello ha visto mille volti, mille storie. Portalo con te e ti proteggerà! Gli aveva detto il barbiere con un sorriso misterioso. E così fu. Ogni mattina, nonostante il gelo e il fragore della guerra, Lorenzo si radeva con cura. E ogni mattina, accadeva qualcosa di straordinario: il pennello sembrava sussurrargli quando non era sicuro di un passo, quando il pericolo era vicino. Una notte, mentre lo riponeva nel taschino, avvertì un brivido lungo la schiena. Senza pensarci, si spostò di pochi passi. Un attimo dopo, una granata esplose proprio nel punto in cui si trovava prima. La guerra finì e Lorenzo, preso dalla gioia di ritornare in patria e riabbracciare i suoi cari, dimenticò questo pennello che per anni lo aveva accompagnato, lasciandolo in trincea. Verrà ritrovato cent’anni dopo, pronto a proteggere il suo nuovo proprietario.
Autore: Totis Andrea

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