[…] Al 30 di ottobre (1918)
Abbiamo
fatto lazione siamo andati a all’assalto gridando Savoia ma il
nemico aprì un fuoco del diavolo e noi si fermammo giù in una
dolina siamo rimasti i fino alla notte poi si hanno fatto ritirare
nella nostra trinceia alla mattina si hanno fatto mangiare la
scatoletta presto che bisogna Andare all’asalto a avanti Savoia e
noi non si siamo mossi per niente. Allora ci anno preso due soldati a
caso e li hanno fucilati. Piangevano come vitelli, ma sono morti bene
[…]”.
Da
una lettera del soldato Francesco Cavina (Castellani oltre il Piave
di A. Nataloni e A. Soglia – Edit Faenza Editore - 2006)

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