La terribile condizione dei soldati nelle trincee
Ho
assistito alla fucilazione di molti soldati! Non posso raccontare lo
strazio che ho provato nell’udire i loro rantoli! Nulla in paragone
sono i gemiti dei feriti, i lamenti, le grida e le imprecazioni dei
combattenti! Nulla la scena terribile del campo di battaglia! Lo
spettacolo della fucilazione è qualcosa di opprimente e di
soffocante. A noi stessi par di soffocare dal dolore e di morire allo
sparo dei fucili! I miseri condannati, legati mani e piedi, vengono
gettati come sacchi di stracci, in un greppo o scarpata del monte e
nessuno si cura se si sono rotti qualche braccio o qualche gamba!
Tanto è gente che deve morire! Essi rantolano terribilmente! Il loro
rantolo non ha nulla di umano! Sembra il rantolo di bestie strozzate!
Altri hanno la faccia di dementi e vanno ripetendo, come presi da
fissazioni:
“Mamma,
o mamma, o mamma …” oppure:”
figli miei,
figli miei”. Altri ripetono di continuo nel rantolo il nome di Dio!
I loro occhi sono fuori le pupille e il loro sguardo è spaurito e
stravolto! Tutto il loro corpo trema, come preso da convulsioni! A
toccarli e a chiamarli non sentono! Dove vengono buttati, lì
rimangono, anche se la posizione è scomoda. Intanto sei o sette
carabinieri, a tre o quattro metri di distanza, s’allineano e fanno
sentire lo scattare delle loro armi! In questo momento alcuni, quelli
più in sé, gettano grida disperate e invocano Iddio; altri
rinforzano i loro rantolo! Una scarica improvvisa pone fine al loro
martirio! Il piombo, pare che l’inchiodi nel terreno! Dopo poco
però, si vede ancora qualche braccio o qualche gamba muoversi, ed il
corpo loro tremare come un individuo che abbia il tic nervoso!
Un’altra scarica li inchioda ancora al terreno! Bensì per
ucciderli bene, danno sempre 3 o quattro scariche! I cadaveri vengono
lasciati lì! Sono bucherellati come crivelli! Dopo un paio di giorni
puzzano, insieme agli altri! La metà di loro, io credo siano
innocenti! O almeno ignari e inconsci di quello che hanno commesso!
Questa è la terribile giustizia del fronte! Al Comando di Divisione,
ovunque giriamo lo sguardo, vediamo mucchietti di cadaveri allineati.
Sono tutti stati fucilati!
Sottotenente
aretino Giuseppe Salvemini
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