Non lasciare spazio al dubbio
Josei Toda diceva: «Per quale ragione siamo nati? Come spiega il passo del Sutra del Loto che afferma: "Gli esseri viventi sono felici e a proprio agio" (SDL, 318 [303]), noi siamo nati per goderci la vita. Come sarebbe triste se non lo facessimo! Quando crediamo con tutto il cuore nel Gohonzon, assaporeremo uno stato vitale in cui il vivere stesso, qualsiasi cosa facciamo, è una fonte di gioia». Come sono incoraggianti queste parole! Tuttavia non è facile mantenere uno stato vitale gioioso quando ci troviamo ad affrontare difficoltà, e intorno a noi ci sono persone che soffrono. Alcuni, ad esempio, si ritrovano senza lavoro e senza un reddito dopo anni di sacrifici, mentre tanti giovani decidono di andare all'estero per sfuggire alla mancanza di prospettive...
È difficile non dubitare quando ostacoli e difficoltà mettono a dura prova la nostra fede, ma Nichiren Daishonin scrive: «Immagina che ci sia una nave in mare aperto. Per quanto possa essere costruita solidamente, se imbarca anche solo un po' d'acqua, tutti i passeggeri annegheranno sicuramente. Per quanto l'argine tra i campi di riso possa essere solido, se c'è anche solo una minuscola fessura scavata da una formica, l'acqua non potrà essere trattenuta. Svuota la nave della tua vita dall'acqua del dubbio e dell'offesa e consolida gli argini della tua fede» (RSND, 1, 558).
Il messaggio del Daishonin è chiarissimo: bisogna rafforzare la nostra fede e non lasciare spazio al dubbio. Eppure tante volte siamo assaliti dai dubbi e ci troviamo sul punto di mollare tutto, perché la sofferenza si fa insopportabile. Ma avere fede significa credere che nella nostra vita esiste la Buddità, questo potenziale infinitamente prezioso che può manifestarsi ogni volta che recitiamo Nam-myoho-renge-kyo davanti al Gohonzon. Se preghiamo con tutto il cuore e agiamo per la felicità degli altri possiamo superare ogni ostacolo e aprire una via d'uscita in qualsiasi circostanza.
Secondo il principio di "scegliere deliberatamente il karma appropriato" (gankenogo), noi stessi abbiamo scelto le nostre sofferenze karmiche per poterle superare e mostrare la prova concreta della pratica buddista. Ogni difficoltà, quindi, è un espediente con cui dimostriamo agli altri il potere infinito del Gohonzon. In questa prospettiva, qualsiasi problema è un'occasione per trasformare il nostro karma in missione. Allora persino affrontare le difficoltà diventa una sfida divertente.
Come dice il Gosho: «Quanto più grandi saranno le difficoltà che incontrerà, tanto più grande la gioia che proverà grazie alla sua forte fede. Un fuoco non brucia forse più ardentemente quando vi si aggiungono dei ceppi? [...] Se non fosse per lo scorrere dei fiumi, il mare non esisterebbe. Similmente, senza grandi ostacoli non esisterebbe alcun devoto del Sutra del Loto» (Una nave per attraversare il mare della sofferenza, RSND, 1, 29).
Con questa consapevolezza, progrediamo ogni giorno con fiducia, senza abbatterci di fronte alle difficoltà e senza rinunciare ai nostri sogni. E continuiamo a diffondere l'insegnamento del Daishonin nel nostro ambiente, tra i familiari e gli amici, con il desiderio di dare un nuovo slancio alla nostra vita. Attraverso i nostri sforzi per kosen-rufu, e vincendo al tempo stesso nelle sfide personali, possiamo manifestare uno stato vitale di felicità assoluta che niente può distruggere.
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