Venezia FC: L' Unionista editoriale

Rieccoti qui, serie A. Proprio dove ci eravamo lasciati, o quasi.. perché in effetti non sembrano passate solamente due annate da quella dannatissima retrocessione, ma un’intera vita. Avevamo lasciato questa categoria con la frustrazione e la consapevolezza che sarebbe bastato poco di più per difenderla, ce ne tornavamo in serie B con dubbi e preoccupazioni su un futuro difficile da decifrare e con una squadra da ricostruire praticamente da zero. Ed invece è bastata una stagione e mezza per riportarci a vivere questo sogno, il nostro sogno. E’ stato necessario però comprendere gli errori, riallineare gli obiettivi, e scegliere gli uomini giusti, Antonelli prima, Paolo Vanoli dopo, gli eroi della fantastica cavalcata. 
Ed ecco che il destino ci pone davanti proprio l’amatissimo mister al primo appuntamento casalingo della stagione, come a voler definitivamente obbligarci a chiudere con il passato. Sarà una serata da cuori forti, troppo grande e troppo recente quella gioia, troppo vivide nella nostra mente le immagini della festa, dal terreno del Penzo a Piazza San Marco, quel tripudio di arancioneroverde che inondava una provincia intera. Non è stato solamente un trionfo sportivo quello del due giugno scorso, ma l’esplosione di un sentimento che appariva assopito, controllato, taciuto, quello dell’amore verso questi colori e questa città che quasi improvvisamente ha riscoperto quanto fosse bello tifare l’UNIONE. Ed ora lo comprendono proprio tutti quanto è ampio il potenziale della nostra terra, dai bambini che hanno riempito sempre più le tribune del nostro stadio fino all’ultimo degli irriducibili, adesso si che finalmente possiamo dimostrare di essere pronti per la serie A. Ed anche dal campo sono arrivati i primi spunti interessanti di una squadra che ha una tremenda voglia di smentire e sovvertire ogni pronostico, un gruppo che sia a Roma che a Firenze è sceso in campo con spirito combattivo e caparbio, nonostante le pesanti assenze.
Il nuovo mister Di Francesco è sembrato calarsi con umiltà ed ambizione nell’ambiente lagunare, provando a coniugare le sue idee di calcio con l’ottimo lavoro compiuto dal suo predecessore. Staremo a vedere dove potrà arrivare questo nuovo Venezia, in attesa degli ultimi botti di mercato che potrebbero (e dovrebbero) completare una rosa che appare già ampiamente superiore rispetto all’ultima apparizione nella massima serie. Nel frattempo noi de “L’Unionista” faremo del nostro meglio per regalare ad ogni appassionato arancioneroverde qualche momento di svago pre match, prima di unire le nostre voci ed i nostri cuori per caricare i nostri leoni verso un’altra impresa!
Avanti Unione!

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