Venezia FC: Venezia, è una rimonta da urlo Batte la Cremonese ed è secondo

Che atmosfera al Penzo! In tale contesto il Venezia annienta la Cremonese e riagguanta momentaneamente il secondo posto in classifica a 67 punti in attesa della sfida di oggi (ore 16. 15) a Marassi tra Sampdoria e Como. Una straordinaria prova di forza dei ragazzi di Paolo Vanoli che in rimonta ribaltano la situazione grazie a un secondo tempo sublime e stendono la formazione di Giovanni Stroppa ora lontana 7 punti dagli arancioneroverdi. Gli ospiti chiudono avanti il primo tempo grazie alla rete di Vazquez, giocando la prima parte di gara sicuramente meglio degli avversari. Nelle ripresa è solo Venezia: prima il pareggio di Gytkjaer e poi la rete di Bjarkason che sigilla la vittoria.
LE SCELTE
Il Venezia parte con il consueto 3-5-2; Joronen a difendere i pali arancioneroverdi, dietro la novità riguarda Altare che prende il posto di Sverko e a completare il reparto difensivo ci sono Svoboda e Idzes. Il trio di centrocampo è formato da Busio, Tessmann ed Ellertsson, i due esterni sono Candela a destra e Zampano sull'altra corsia che torna titolare in luogo di Bjarkason. Davanti si riforma la coppia scandinava (da 30 gol in combinata) Gytkjaer-Pohjanpalo.
DORMITA IN DIFESA
Inizio vibrante con le due squadre che si affrontano con grande energia in campo. Gli ospiti, però, passano in vantaggio al 24'del primo tempo con un sinistro preciso da dentro l'area di rigore di Vazquez che approfitta di un'incertezza di Tessmann e Idzes per sbloccare la contesa. L'assist di testa, al bacio, è di Pickel, dopo una ficcante azione sulla corsia i destra di Collocolo. Il Venezia prova a reagire, ma i grigiorossi sono compatti dietro e bloccano tutte le linee di passaggio e in più hanno un eccellente palleggio che rende faticosa la gara dei ragazzi di Vanoli. All'intervallo si chiude con una Cremonese a tratti autoritaria avanti 1-0 e un Venezia che non ha mai tirato.
UN ALTRO VENEZIA
A inizio ripresa Vanoli lascia negli spogliatoi Ellertsson e inserisce Bjarkason e il Venezia cambia passo. Infatti al 3'del secondo tempo pareggia con la perla di Gytkjaer. In verticale Pohjanpalo illumina, il bomber danese raccoglie, due difensori tornano e l'ex Monza anticipa la conclusione battendo Saro: furibondo Vanoli che chiede al pubblico ancora più entusiasmo. I Leoni sono scatenati e producono in pochi minuti una serie di calci d'angolo e poi vanno a un passo dal raddoppio: sulla "spizzata" di Gytkjaer la palla arriva a Pohjanpalo tutto solo, Joel avanza, gli mette pressione il ritorno di un avversario, Iceman riesce comunque a calciare, ma Saro si oppone Al 20'del secondo tempo la Cremonese va a un passo dal vantaggio. Palla dal basso a sinistra per la Cremonese che poi apre con Castagnetti sulla destra trovando Collocolo, Idzes sbaglia la lettura e lascia spazio, il centrocampista si incunea e calcia, la palla sibila di un nulla oltre il secondo palo.
LA DECIDE BJARKI
Un Venezia scintillante piazza il colpo vincente appena dopo la mezz'ora del secondo tempo. Pierini per Gytkjaer che fa da boa, Busio raccoglie e taglia la difesa della Cremonese con il tracciante, si infila Bjarkason in area, Saro esce, Bjarki supera lui e l'ultimo difensore scaricando in rete: esplode di gioia il Penzo. L'assedio finale della Cremonese viene respinto dal muro difensivo dei ragazzi di Vanoli. Al fischio finale scatta la grande festa di una serata memorabile
«Una ripresa da grandi. Male nei primi 45 minuti»
Un'altra rimonta per il Venezia, ma questa volta veramente pesante. Secondo posto momentaneo conquistato e Cremonese messa a 7 punti di distanza. Una grande vittoria quella dei ragazzi di Vanoli, che, davanti ad un Penzo diventato una bolgia, hanno regalato ai quasi i 11mila presenti una serata difficile da dimenticare. Tutto merito di un secondo tempo giocato nettamente meglio del primo. Cosa ha detto ai ragazzi all'intervallo? «Semplicemente di fare quello di cui sono capaci, ossia giocare a calcio. Nel primo tempo abbiamo giocato con poca personalità, probabilmente perché si stava sentendo troppo la partita. Poi nel secondo tempo sono cambiate le cose, hanno fatto una grande partita, anche chi è entrato, come Bjarkason e Pierini. Siamo un gruppo forte e dobbiamo continuare a credere al nostro sogno fino alla fine».
Quanto l'ha fatta arrabbiare il gol preso? «Moltissimo. È vero che stavamo soffrendo nel primo tempo, ma solo nel pareggio. Il gol è stato proprio banale, sono ancora cose in cui dobbiamo cercare di avere più lucidità, ma credo che sia stato anche dovuto alla tensione della partita. La sentivano e a volte in campo ci vuole un po' di tempo. La dimostrazione è Zampano, che ha giocato un secondo tempo nettamente migliore del primo». Quella corsa sotto la curva cosa ha significato? «Sono un allenatore emozionale. Vvoglio vivere tutti i omenti, negativi e positivi. Ho aabbracciato subito Pierini perchè secondo me è cresciuto e ha molte potenzialità. Il secondo gol è nato per un controllo orientato suo».

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