Venezia FC: Il vento del Nord soffia sul Venezia Trentanove gol su 64
Nelle ultime due partite, anche se con avversari opposti per valore come Lecco e Cremonese, il Venezia ha saputo con veemenza ribaltare le partite rimontando da una situazione di svantaggio mostrando una condizione fisica e mentale al top. È nel Dna di Paolo Vanoli e dei suoi ragazzi quello di non mollare di un centimetro anche di fronte alle avversità di un match. Un gruppo che ha costruito nel tempo una consapevolezza di poter vincere le partite anche girando l'inerzia di eventuali sfide che si sono complicate e tutto questo grazie alla grande attitudine al sacrificio, la voglia di raggiunge il grande traguardo chiamato Serie A, oltre le capacità tattiche e strategiche di leggere le partite da parte dell'allenatore.
ALTRE TRE VOLTE
Nelle precedenti giornate di campionato era successo solamente altre tre volte, e sempre nel girone d'andata, che il Venezia avesse la capacità di ribaltare la situazione. Alle terza giornata, precisamente a Marassi, contro la Sampdoria quando al gol dello spagnolo Pedrola gli uomini di Vanoli nella ripresa risposero con Gytkjaer e Tessmann. All'ottavo turno a Modena con i canarini che erano passati in vantaggio per merito della rete di Bonfanti, arrivò la reazione vibrante degli arancioneroverdi che siglarono tre reti in meno di mezz'ora con Altare, Gytkjaer e il bolide di Bjarkason. Così come all'undicesima giornata al Penzo, Pisa in vantaggio con il rigore di Valoti, immancabile la reazione dei Leoni con Pierini e il gol vittoria di Johnsen.
GLI UOMINI DEL NORD
Il Venezia si affida ancora una volta ai suoi nordici per inseguire quel sogno chiamato Serie A. Prima Gytkjaer e poi Bjarkason hanno messo il sigillo alla vittoria per 2-1 sulla Cremonese. Gli uomini del nord hanno segnato 39 reti complessivamente considerando anche i tre gol di Dennis Johnsen (Norvegia). Sono due i finlandesi della rosa attuale, uno però è il portiere Jesse Joronen l'altro è il re dei bomber Joel Pohjanpalo con 20 gol fin qui messi a referto. Sono due invece i danesi della squadra: Christian Gytkjaer è arrivato a quota 11 segnature, mentre Kofod Andersen non ha mai segnato. Buon bottino arriva anche dall'Islanda con 5 gol complessivi, 3 dei quali sono stati griffati da Bjarki Bjarkason, mentre sono 2 quelli di Mikael Ellertsson. Il tassametro corre inesorabile e i numeri del Venezia sono impressionanti e migliorano costantemente. La classifica dice 67 punti, 20 vittorie (12 in casa e 8 in trasferta), 7 pareggi (3 in casa e 4 in trasferta) e 8 sconfitte (3 in casa e 5 in trasferta). Miglior attacco della B con 64 gol segnati, 40 subiti, settima difesa del campionato. Sono 12 marcatori diversi a referto in termini di reti. Il reparto d'attacco ha confezionato 40 gol complessivi (Pohjanpalo 20, Gytkjaer 11, Pierini 5, Johnsen 3 e Olivieri 1), il centrocampo 18 (Busio 7, Tessmann 6, Bjarkason 3, Ellertsson 2), mentre la retroguardia è a quota 6 (Altare 4, Zampano 1, Dembélé 1).
QUARTO FIOCCO IN POCHI GIORNI
Intanto l'assenza all'ultimo in panchina di Denis Cheryshev contro la Cremonese non è passata inosservata. Vanoli nel post gara ha spiegato il motivo: «Una dedica a Denis perché gli è nato un bambino (ennesimo fiocco stavolta azzurro con l'arrivo del piccolo Mikhail, ndr) speriamo sia l'ultimo (ride il tecnico arancioneroverde, ndr) . La vittoria è dedicata a lui, un ragazzo che anche se sta giocando poco è sempre presente, dà il massimo». Una ventina di giorni addietro, Joel Pohjanpalo, rientrando velocemente da Ascoli il giorno prima della partita, è diventato papà della piccola Penelope, mentre Francesco Zampano, nel mese di febbraio, della piccola Sole. Anche Il direttore sportivo Filippo Antonelli, in questo periodo, ha avuto la gioia di una nascita: il piccolo Angelo. Una raffica di nascite, che porti bene?
Mercoledì si va a Catanzaro È la squadra rivelazione
Complici i pari in contemporanea di Brescia e Samp, il Catanzaro è già sicuro di giocare il turno preliminare dei playoff in casa al Ceravolo. Lo stadio ospiterà mercoledì 1 maggio il Venezia per il terz'ultimo turno di campionato. Il che vuol dire l'ulteriore vantaggio di poter contare su una vittoria o un pareggio per accedere alla semifinale. Un risultato incredibile, eccezionale per una neopromossa, autentica rivelazione del torneo per qualità di gioco e risultati anche perché costruita con uno dei budget più bassi della categoria. Davvero un grande lavoro della dirigenza e dello staff tecnico con Vivarini in testa. Ma non solo, col capitombolo casalingo del Palermo, battuto dalla Reggiana i calabresi hanno portato a +5 il vantaggio sui rosanero, blindando il quinto posto a tre giornate dal termine.
Ma non finisce qui. Il quarto posto è a tre punti, con una Cremonese in deficit d'ossigeno, anche se il calendario propone alle Aquile un altro scontro ai vertici alti proprio con la squadra di Vanoli alla rincorsa del secondo posto che vale la promozione diretta. A dividere le due squadre ci sono 10 punti. Nel match d'andata del Penzo impressionò la forza dei giallorossi nonostante la sconfitta per 2-1, mai come in quella partita gli arancioneroverdi furono messi alle corde dall'avversario.
Il Venezia non potrà contare sullo squalificato Candela, mentre il Catanzaro ha l'infermeria abbastanza piena con Brighenti out (bicipite femorale), Ghion (lesione di alto grado ai flessori della coscia sinistra) e D'Andrea (menisco) .
La squadra è cresciuta alla grande Non altrettanto può dirsi del club
I risultati, peraltro ottimi e impronosticabili alla vigilia della squadra, fanno dimenticare la pessima situazione finanziaria del club. Non è che il terzo posto, a un punto dal solidissimo, a livello finanziario, Como, abbia cancellato tutto d'un tratto i 50 e passa milioni di debiti.
Duncan sincero. Non si può negare che il presidente Niederauer abbia fatto mai finta di nulla di questa difficile situazione. È che sinceramente, al di là dei suoi repentini cambi di marcia sul possibile ingresso di nuovi investitori privati, prima, del fondo Cerberus, poi, e ancora delle «private family, che hanno un impatto emotivo migliore rispetto a quello dei fondi d'investimento», per dirla alla Niederauer, si arriva a un vortice complicato di sensazioni. La verità è che il fondo d'investimento ha voluto vederci chiaro sulla situazione debitoria del Venezia.
La A come una panacea. Situazione debitoria che migliorerebbe ovviamente con l'eventuale promozione in A, obiettivo che i ragazzi di Vanoli stanno tenacemente perseguendo. Senza fare troppi conti, aumenterebbero i proventi delle sponsorizzazioni, del ticketing e dei diritti televisivi. Anche se il presidente, che sta lavorando per guadagnarsi le simpatie dei tifosi andando a guardare sempre le gare dalla curva sud, lo smentisce, sarebbe molto difficile trattenere in laguna Pojanpalo e Tessmann, i due pezzi pregiati del mercato, anche in caso di promozione in A.
Magheggi e sacrifici.
Per sanare le passività occorrerà compiere qualche sacrificio sul mercato, cosa che non andrebbe certo bene a mister Paolo Vanoli. La sua reazione si è vista, del resto, anche quando è stato ceduto Dennis Johnsen. Per sperare di salvarsi, nonostante Niederauer continui ad affermare che basterebbero 15 milioni, ce ne vorrebbe, con gli ingaggi ai giocatori e gli stipendi a tutto lo staff tecnico, almeno il triplo, diciamo sulla cinquantina. Bisognerebbe lavorare molto sui prestiti e su questo il direttore sportivo Filippo Antonelli è un maestro, conoscendo bene molti operatori di mercato anche molto influenti, in primis Adriano Galliani.
Crescita societaria.
Se la crescita della squadra è innegabile grazie all'eccellente lavoro di Vanoli e del suo staff, non altrettanto può dirsi per il club. Bene ha fatto Niederauer a convincere Andrea Rogg di tornare a lavorare in sede in pratica come direttore generale ombra. La sua esperienza risulterà sicuramente positiva in un momento difficile a livello economico per il club. Niederauer, inoltre, ha capito che non potrà più gestire il club da New York, ma dal prossimo anno avrà bisogno di due-tre figure in loco, accanto al diesse Antonelli.
Sconti dai creditori? Tutti i creditori risponderanno positivamente all'appello del presidente del Venezia? Niederauer ha chiesto a tutti di rinunciare a qualche centinaia di migliaia di euro per il bene del club. Ne dubitiamo che tutti i maggiori creditori, vedi la ditta Cev, siano disposti a fare questo sacrificio.
I dubbi di Vanoli. Anche se raggiungesse la Serie A con il Venezia, è difficile che l'allievo di Conte resti in laguna. Come noto, il Torino lo ha scelto per il dopo Juric: il club di Cairo pagherebbe anche la clausola rescissoria, che si aggira su un milione se il Venezia andasse in A e di 600 mila euro se invece gli arancioneroverdi fallissero la promozione.
Al venerdì non si sbaglia Quattro gioie su quattro gare
Venezia, bello, bellissimo di notte, se poi si gioca al venerdì imbattibile. Con la Cremonese (2-1), la squadra di Paolo Vanoli ha centrato la quarta vittoria stagionale nei match giocati al venerdì sera. In precedenza Pohjanpalo e compagni avevano battuto Spezia (1-0) e Catanzaro (2-1) al Penzo e travolto il Palermo (3-0) in trasferta. Bilancio in attivo anche nelle altre partite giocate sotto la luce dei riflettori, quasi tutte alle 20.30, fatta eccezione per il derby di Cittadella, iniziato alle 20.45 e terminato senza reti. In aggiunta ai quattro successi del venerdì sera, infatti, il Venezia sotto i riflettori ha perso solo contro il Palermo (1-3) a Sant'Elena nel girone d'andata, mentre ha fatto filotto con Como (3-0) all'esordio in campionato e Cittadella (2-0) in casa, Sampdoria (2-1) e Palermo (3-0) in trasferta. Nelle 9 partite disputate di sera il Venezia ha conquistato 22 punti con 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, 16 reti realizzate (Pohjanpalo 6, Gytkjaer 4, Pierini e Bjarkason 2, Tessmann e Johnsen 1) e 6 subite. Di buon auspicio, quindi, verso l'ultima gara della stagione regolare che si disputerà venerdì 10 maggio a La Spezia (20.30) e che potrebbe rivelarsi decisiva per la conquista del secondo posto.
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