Il fetore dei caduti Polazzo (GO) agosto 1915
Con
nuovi complementi si rinnovarono gli attacchi ma invano riuscirono
anche questi, tranne quello del 6 Agosto 1915 che guadagnammo circa
un Chilometro di terreno. In trincea vi rimanemmo 40 giorni
consecutivi. Era un caldo terribile, il fetore di caduti ci toglieva
il respiro, poiché non era possibile allestire il sotterraneo causa
il terreno roccioso.
Causa
la zona battuta fortemente dall'artiglieria avversaria né viveri né
acqua giungeva regolarmente. La deficienza di quest'ultima in quelle
posizioni arse era totale poiché non si trovava che in Fogliano o
Castelnuovo.
A
rendere la vita maggiormente disagiata non mancò un non lieve numero
d'insetti d'ogni genere. Tutto in complesso si passarono delle
giornate tristissime, oltreché in presenza della morte accompagnata
da disagi d'ogni sorta.
Dal
diario di Pietro Storari militare,
121° reggimento fanteria, brigata Macerata
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