Venezia FC: Un fondo d'investimento con sede a Londra porterà liquidità al Venezia

Arriva un fondo d'investimento internazionale, con sede a Londra, per sostenere il presidente, Duncan Niederauer. Il fondo ha attività anche negli Stati Uniti e comprerà il 40% delle quote del Venezia. «Continueremo a mantenere la maggioranza del club», esordisce il massimo dirigente arancioneroverde, «ma rimarrò presidente. La situazione è cambiata rispetto a ottobre nella quale avevo affermato che l'obiettivo era di trovare un socio di maggioranza. Mi sono chiesto perché dovrei cedere la maggioranza del club nel momento storico più favorevole degli ultimi anni. La squadra sta lottando per la Serie A, sabato avremo uno scontro diretto fondamentale a Parma, abbiamo accordi molto favorevoli con il Comune per il nuovo stadio, possediamo un centro sportivo d'avanguardia, un settore giovanile al top e una squadra femminile ancora imbattuta. Ecco perché è cambiata la mia decisione».
Nessuna cifra
Il veterano di Wall Street non ha svelato nulla su quanto sia costata l'operazione, ma si parla di milioni di dollari. «Al momento c'è una dichiarazione d'intenti con questo fondo internazionale», ha continuato Niederauer, «fra poco inizierà la due diligence e poi ci sarà il closing. Siamo, comunque, vicini al traguardo. Contiamo, entro metà marzo, di annunciare i nomi e le cifre. Io e il mio gruppo controlleremo il 60% delle quote: nella VFC NewCo entreranno nuovi investitori privati». Nel Cda resteranno il presidente Niederauer, Ivan Ramiro Cordoba e la new entry, si fa per dire, del direttore sportivo, Filippo Antonelli. Si aspettano presto i prossimi nomi.
Una conferenza dettagliata
Il dirigente d'azienda di New York, presidente del Venezia dal 2020, non parlava dal lontano 28 ottobre dell'anno scorso. E, proprio per questo motivo, si è preparato, per la conferenza stampa, a Ca'Venezia, durata oltre un'ora, una dettagliata relazione dove ha toccato tutti i punti dello stato dell'arte attuale del club: «Il mio focus è portare a termine entro marzo la trattativa con il fondo per dare ancora più solidità al club».
Società piu'forte
«Noi puntiamo», continnua il presidente, «alla A, abbiamo una squadra forte che, al di là dei problemi con l'Uefa, che ci ha bloccato il mercato autunnale, può ambire alla promozione. Anche se non ci fosse stato quest'inconveniente, questa stagione, a differenza della passata, non avremmo avuto bisogno d'intervenire. La squadra, guidata alla grande da coach Vanoli, è a soli 4 punti dalla capolista Parma. Mi dispiace molto non esserci sabato al Tardini, ma giovedì avrò un meeting a New York a cui non posso rinunciare. Sono fiducioso: se tornassimo nella massima serie, non ripeterei sicuramente gli errori commessi tre anni fa. Il principale è stato quello d'ingaggiare troppi nuovi giocatori. Farei tesoro di tutte quelle situazioni andate male in quel brutto campionato».
Nuovo stadio
«L'impianto di Tessera diventerà la nostra nuova casa. Stiamo lavorando in maniera molto propositiva con il Comune. Lo stadio sarà pronto entro il 2027, il mio obiettivo, la prossima volta che verrò a Venezia, è d'incontrare i costruttori del nuovo impianto nel Bosco dello sport per dare idee alle imprese che lavoreranno sul progetto».
Verso Parma
«Mancano 16 giornate alla fine e abbiamo 41 punti. Sabato giocheremo a Parma contro la capolista, che abbiamo già battuto al Penzo per 3-2. Noi dobbiamo pensare a match dopo match. Alla fine vedremo dove saremo arrivati. Abbiamo un gruppo giovane, internazionale e molto unito. Quando i ragazzi si allenano, vedo dal mio ufficio quanta armonia ci sia fra di loro. Il merito principale è stato senz'altro del nostro coach».
La partita dalla curva
«Mia moglie vuole assistere sempre alla partita dalla curva. Dopo l'Ascoli abbiamo visto (si fa per dire, vista la fitta nebbia, ndr) il match di sabato con la Ternana assieme ai tifosi. Un'esperienza fantastica che ripeteremo sempre. Un presidente dev'essere sempre con i tifosi più caldi e non in tribuna dove l'atmosfera è più ovattata. Quando sono in curva mi sento davvero me stesso. E fatemi dire qualcosa anche sul vivaio. Busato ha già esordito in prima squadra, come del resto Mikaelsson. E per non parlare di Mariutto convocato con l'Under 17 azzurra».
È entrato nel club con Tacopina. Dal 2020 comanda la società
Niederauer non molla la presidenza, anche con l'ingresso di nuovi soci. L'ex presidente della Borsa di New York, entrato nel gruppo di imprenditori statunitensi che rifondarono il Venezia nel 2015 con Tacopina presidente, è diventato il numero uno arancioneroverde il 18 febbraio 2020 quando venne annunciata l'acquisizione del club da parte della VFC NewCo 2020 LLC. Nei primi anni si avvale della collaborazione di Mattia Collauto come direttore sportivo e di Paolo Poggi come coordinatore dell'area sportiva.
Il primo scoglio da superare è stata la partenza di Dionisi verso l'Empoli, rapidamente sostituito da Paolo Zanetti. Il 27 maggio 2021 festeggia la promozione in Serie A, dopo la doppia finale con il Cittadella, tuffandosi nel canale che costeggia la fondamenta del Penzo e il 5 giugno annuncia il prolungamento del contratto fino al 2025 del tecnico vicentino. È l'estate della corsa contro il tempo per la ristrutturazione del Penzo, dove il Venezia entra il 19 settembre contro lo Spezia. Nel girone di ritorno la squadra crolla, il 27 aprile, dopo la sconfitta interna con l'Atalanta, si chiude l'idillio con Paolo Zanetti (27 aprile 2022), squadra affidata ad Andrea Soncin.
Dopo la retrocessione in Serie B, il presidente arancioneroverde annuncia all'H-Farm di Roncade il lancio di un bond per permettere di partecipare al finanziamento per lo sviluppo del Centro Sportivo del Taliercio (24 maggio). Niederauer dà anche un colpo di spugna alla struttura sportiva del Venezia: Collauto e Poggi escono di scena, Cristian Molinaro diventa direttore dell'area tecnica, mentre l'area sportiva viene completata da Alex Menta e Morris Donati (13 giugno 2022). Quattro giorni prima aveva annunciato Ivan Javoric come nuovo allenatore con contratto triennale. La squadra sprofonda verso la Serie C, il 31 ottobre Niederauer decide l'esonero di Ivan Javorcic, squadra affidata a interim ad Andrea Soncin per la trasferta di Como, poi il 9 novembre viene annunciato Paolo Vanoli come nuovo allenatore. Un mese dopo (4 dicembre) porta al Venezia anche Filippo Antonelli come direttore sportivo, il Venezia risorge e arriva ai playoff contro il Cagliari, infine il 23 giugno 2023 Niederauer inaugura Ca' Venezia. Adesso la nuova partita è portare in società nuovi soci.
Il ban della Fifa ha bloccato l'ultimo mercato
Il Venezia non ha fatto mercato per la sessione invernale. Questo a causa del ban temporaneo della Fifa.
«È emerso questo problema della Fifa, che ci ha sostanzialmente detto che non potremo fare acquisti, ma quest'estate sarà facilmente risolta. Si tratta di problemi con l'acquisizione di un giocatore con un club internazionale, ma è una cosa che si risolverà rapidamente e non ci causa problemi, abbiamo già deciso di non muoverci sul mercato. In estate sarà risolto, c'è stato un piccolo problema con un club straniero con cui avevamo acquistato nel passato un calciatore internazionale, ma stiamo già risolvendo».
Niederauer ha poi affermato che si è trattato di una scelta del club: «La squadra non ha bisogno i particolari ritocchi in una rosa competitiva e completa in tutti i ruoli. Questo perché Paolo Vanoli, sicuramente uno dei migliori tecnici in circolazione, con l'aiuto di Filippo Antonelli, ha saputo plasmare e migliorare in tutti gli aspetti una squadra che del camaleontismo fa una delle sue caratteristiche principali, capace di giocare con più moduli, piena di giocatori eclettici che possono alzare il rendimento e che ha ancora un enorme potenziale di crescita».
Niederauer ha confermato che non c'è bisogno, al di là del discorso ban della FIFA per questa sessione, di fare operazioni di mercato. «La situazione rispetto all'anno scorso è completamente diversa, quando abbiamo dovuto lavorare a fondo per cambiare e sistemare la squadra. Abbiamo già fatto un lavoro importante in estate, inserendo giocatori di grande valore (Idzes, Gytkjaer, Lella e i prestiti di Altare e Olivieri, ndr) . Quando ci siamo seduti al tavolo per ragionare sulla squadra abbiamo pensato che era forte così com'è. Quando guardo questa squadra allenarsi e giocare penso che sia forte: Svoboda e Idzes poi li recuperiamo ora per questa seconda metà di stagione. Probabilmente quella di sabato con la Ternana è stata la prima gara in cui abbiamo potuto contare su entrambi e in più c'era Altare. E Sverko ha fatto bene».

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