Venezia FC: Il Venezia si ferma a due passi dalla crisi. Un altro amaro 2-2

L'unica bella notizia che arriva dal Garilli è che ora c'è la sosta. Il Venezia non ne ha più. Lo dimostrano i 2 punti su 12 a disposizione conquistati nelle ultime quattro giornate che vedevano gli arancioneroverdi affrontare, eccetto la Cremonese, avversari non certo irresistibili. Prima del trittico Sudtirol-Lecco-Feralpi Salò la parola d' ordine era di conquistare 9 punti. Alla fine, però, di punti ne sono arrivati solo due. Una vera miseria. In Serie B, però, se non si è al massimo, è difficile vincere contro chiunque, anche contro l'ultima in classifica. La squadra di Zaffaroni era reduce da due successi di fila con Cremonese e Sampdoria, non certo squadrette. Questo, però, non deve giustificare la pessima prestazione del Venezia al Garilli.
Riposo
Se anche un sergente di ferro, scuola Conte, come Vanoli, afferma che ora la sua parola preferita è " riposo", figurarsi la squadra... Sicuramente hanno influito gli infortuni a ripetizione, soprattutto in difesa, e anche il modo di giocare, impostato sempre sulla corsa alla massima potenza. Un sistema di gioco che ha permesso l'anno scorso al tecnico di Varese di far disputare i playoff a una squadra che, a novembre, sembrava già in C. E se, alla fine del 2023, è seconda, per numero di punti, solo al Parma, nella speciale graduatoria dell'anno solare, questo non può che rendere felice tutto l'entourage di Ca' Venezia. Certo, ora, è stata raggiunta al secondo posto dal Como, ma il girone di ritorno è tutto un altro campionato.
Verità
Quando Vanoli dichiarava, in piena esaltazione mediatica, che il Venezia non era strutturato per la Serie A, non gli credeva nessuno. Invece diceva la verità e non si nascondeva dietro un dito. Vanoli sa perfettamente che Parma, Como, Cremonese e Palermo, tanto per fare qualche nome, hanno budget superiori e anche (sulla carta) organici migliori di quello degli arancioneroverde. I playoff sembrano l'obiettivo più alla portata di una squadra che ormai tutti gli allenatori avversari hanno imparato a conoscerla e a fermarla. Forse lo staff tecnico dovrà studiare qualcosa d'alternativo per il girone di ritorno. Certo, una mano dovrà arrivare anche dal mercato, soprattutto per la difesa e l'attacco.
Venezia brutto
Non si può definire altrimenti il primo tempo del Venezia. La tentazione maggiore, per chi non fosse stato un tifoso, sarebbe stata quella di lasciare il Garilli. La bruttezza del primo tempo, ma il secondo, nella sua globalità, non è stato tanto migliore, è stato tale che si sarebbe potuto fare il classico pisolino pomeridiano e risvegliarsi al 38'. Accade che, da azione d'angolo, l'ex Ceppitelli faccia da torre per Compagnon: inzuccata sotto misura dell'ex Juventus Next Gen e Joronen è trafitto. L'1-1 arriva 9' dopo. Al 45' cross di Altare, Pohjanpalo crossa, ma la sfera termina sul braccio di Ceppitelli. Rigore che lo stesso finlandese trasforma alla destra del portiere Pizzignacco.
Il ritorno di Svoboda
Il centrale austriaco, entrato al posto di Candela, si rivede all'inizio della ripresa. Il problema è che 9' dopo colpisce ancora Compagnon. Stavolta l'errore lo commette Zampano che sbaglia la chiusura. S'invola Felice e, prima che la palla esca, la mette al centro per l'ex Juve, il cui sinistro fulmina Joronen. Il Venezia non accetta il ko, si riversa in attacco, creando comunque poco. Al 30' ecco il 2-2: corner di Pierini, imperioso stacco di Altare, Pizzignacco nulla può. Per il sardo è il terzo gol stagionale. Ci rivediamo il 14 gennaio.
Le pagelle
6 JORONEN seconda partita dopo il suo rientro dall'infortunio. Poche colpe sui due gol presi da uno scatenato Compagnon.
5 CANDELA gioca solo 45 minuti e la sua prestazione è sicuramente condizionata dal giallo. Soffre moltissimo le incursioni di Felici, tanto che si fa ammonire già nel primo tempo, anche qualche errore tecnico che non gli appartiene. Avrebbe spazio per spingere di più e non sfrutta la fascia fino infondo.
6,5 ALTARE partita solida e soprattutto decisiva la sua incornata di testa che vale il pareggio.
6 S VERKO partita diligente senza sbavature. Nella ripresa gioca da braccetto di sinistra dove rende di più.
4,5 ZAMPANO paga il grave errore commesso sull'azione del pareggio della Ferlapi. Non manca la voglia e l'impegno, ma una ingenuità del genere costa tantissimo al Venezia.
6,5 TESSMANN l'ultimo a mollare, vince sostanzialmente tutti i duelli a metà campo. Una clamorosa traversa, una bordata che sfiora il palo. Ormai è ilo leader della mediana
5,5 BJARKASON gioca da esterno destro nel centrocampo a quattro. Parte bene con una buona occasione poi incide davvero troppo poco. Non riesce nemmeno a portare qualcuna delle sue percussioni per mandare in crisi la difesa della Feralpi.
6 BUSIO torna titolare. Buon dinamismo, tanta corsa con qualche pausa di troppo durante la partita.
5 ELLERTSSON largo a sinistra fatica non poco contro l'ottimo Bergonzi. Nella ripresa fa il quinto di sinistra, ma non cambia la sua prestazione. Sicuramente ha perso un po' si smalto rispetto a un mese fa.
6,5 POHJANPALO gli arrivano davvero pochi palloni giocabili anche per un manto erboso pessimo, ma in ogni caso è abile a procurarsi il rigore e a trasformarlo.
5,5 PIERINI avrebbe dovuto giocare Johnsen arresosi durante il riscaldamento pre gara. Il numero 10 del Venezia è meno efficace di altre volte.
6 SVOBODA esordio stagionale dopo il lungo problema tendineo. Comunque buono il suo rientro. Partita senza alcuna sbavatura.
6 GYTKJAER Vanoli lo manda in campo per tentare il tutto per tutto. Dà una mano ai compagni, ma alla fine è poco pericoloso in zona d'attacco.
S.V. DEMBELÈLÈ si mette largo da quinto di destra senza incidere troppo.
S.V. CHERYSHEV una giocata di talento e niente altro.
6 V ANOLI il suo Venezia obiettivamente qualche certezza l'ha persa. In ogni caso per due volte i suoi ragazzi recuperano una partita che poteva diventare complicata. Rimane straordinario il suo percorso da allenatore dei leoni. Nell'anno solare 64 punti conquistati, 35 solo in quest'andata.
«Lenti nei primi 45 minuti A tre nel secondo tempo e abbiamo giocato meglio»
Il Venezia chiude il girone d'andata con un pareggio contro la Feralpi un mese non semplice. Solo due punti in quattro partite. Al giro di boa, però, Vanoli gira a 35 punti, un bottino davvero straordinario e impensabile a inizio stagione. Un pareggio comunque cercato fino all'ultimo nonostante la gara si fosse messa male: «Abbiamo chiuso un girone d'andata con una partita nella quale volevamo la vittoria e abbiamo trovato comunque un pareggio. Chiudiamo a 35 punti e l'ho detto ai ragazzi, la B è lunga. Era fondamentale restare attaccati alla vetta e abbiamo fatto in questo qualcosa di importante. Da migliorare ci sono i dettagli, perché nelle ultime quattro giornate sugli errori concessi siamo stati peggio di Babbo Natale: abbiamo regalato troppi gol. La sosta ora ci servirà per recuperare energie in vista del girone di ritorno».
Il girone d'andata si chiude al secondo posto.
«Non posso nascondere che sia qualcosa di fantastico, quando sono arrivato qua eravamo ultimi in classifica. Oggi pensare che finiamo il girone d'andata da secondo in classifica e stai lottando per alti palcoscenici, vuol dire che hai fatto qualcosa di fantastico. La capacità dell'allenatore sta però nel capire che il passato è il passato, il gruppo è forte, può fare ottime cose, questo periodo ci serve per capire che i dettagli servono. In queste quattro partite le prestazioni ci sono state ugualmente. Nel primo tempo però siamo stati un po' lenti nelle giocate e abbiamo fatto fatica, mentre nel secondo tempo ci siamo messi direttamente a tre facendo molto meglio e di fatto abbiamo fatto totalmente un'altra partita. Ho rischiato anche Svoboda, che era da tanto tempo fuori (213 giorni, ndr) ma, per come si era messa la partita, mi serviva. Nel momento migliore è arrivato l'errore che poi fa nascere il loro vantaggio, però ai ragazzi vanno fatti i complimenti, poi stare lì in alto bisogna anche saperci stare e queste gare te lo insegnano».
Al di là del risultato la squadra non molla mai.
«Devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché hanno sempre voglia di fare risultato. Questo è un aspetto che mi rende orgoglioso. Il nostro livello si è alzato e dobbiamo capire che il Venezia è secondo in classifica e quindi si giocherà qualcosa di importante. Dobbiamo capire che non possiamo giocare lo stesso calcio della passata stagione. Deve essere un calcio molto più paziente, ragionato e più qualitativo. Alla squadra ho detto che è la strada giusta. Questo gruppo ha un grande carattere, poi dobbiamo essere consapevoli che il nostro campionato è cambiato. Mi aspetto che gli errori fatti, al ritorno non avvengano più».
Come giudica il lavoro fin qui svolto?
«Un lavoro straordinario, il merito di questi ragazzi è che da, quando sono quia, hanno lottato e sudato sempre. Ho detto loro che sono stati straordinari»
«Dobbiamo migliorare sui dettagli. Sono quelli che fanno la differenza»
«Abbiamo fatto una partita di carattere. Dobbiamo lavorare sui dettagli, sono quelli che oggi, in Serie B, hanno fatto la differenza». I dettagli, secondo Giorgio Altare, hanno deciso il pareggio tra Feralpisalò e Venezia. Con la sua terza rete stagionale ha permesso alla sua squadra di tornare da Piacenza con un punto, dopo essere andata in svantaggio due volte. Ma soprattutto la squadra di Vanoli è riuscita così a tenere il secondo posto. Ora il Venezia si riposerà fino al 14 gennaio, quando al Penzo arriverà la Sampdoria e avrà tempo di lavorare sui dettagli, che in un campionato come quello della Serie B, fanno la differenza.
Giorgio, cos'ha da dire sulla partita?
«È stata una partita di carattere. Dopo essere andati in svantaggio due volte abbiamo reagito e stiamo stati bravi. Dobbiamo lavorare sui dettagli e pensiamo subito alla prossima partita di gennaio».
Terzo gol stagionale, oltre che un un discreto apporto difensivo.
«Voglio sempre aiutare i compagni, soprattutto in momenti così delicati. Sono questi gli ostacoli che B presenta e noi dobbiamo essere forti e superarli tutti insieme».

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