Il piccolo Thutmose II

Un bel giorno, nel fervido cuore dell’Antico Egitto, in un ambiente ricolmo di intriganti monarchi e attorniato da cospirazioni degne di un film d’azione, nacque Thutmose II, frutto dell’unione tra Thutmose I e la sua ardente amante, Mutnofret. La loro relazione, un cocktail esplosivo di amore e clandestinità, rimase nascosta alla consorte ufficiale del faraone, quasi quanto il tesoro di Tutankhamon fino al 1922.
Ecco che entra in scena Mutnofret, una madre protettiva quanto un ippopotamo del Nilo e pronta a tutto per proteggere il suo piccolo. Nel panico delle notizie sul misterioso assassinio dei fratelli maggiori di Thutmose II, pensò bene di nasconderlo, come una regista di talento che tiene la sua stella emergente lontano dai paparazzi.
Ma non si tratta di semplice paura materna: Mutnofret era una tattica provetta, ben consapevole del fatto che, nell’assolata arena della politica faraonica, il suo Thutmose aveva un ruolo da interpretare. A quei tempi, le potenziali eredi erano tratteggiate con una X gigante sul dorso, e nessuno voleva finire in quel particolare elenco.
Certo, i figli più grandi di Thutmose I, Amenmose e Wadjmose, avevano fatto la stessa fine tragica dei gattini di Bastet che giocavano con il filo della sorte. Ma Thutmose II aveva qualcosa di diverso, qualcosa di speciale che si potrebbe definire il suo “assegno per la sopravvivenza”.
Thutmose II, sebbene piccolo, era dotato di un fascino inaspettato, una sorta di magnetismo che non potrebbe essere attribuito alla sua giovane età o alle sue graziose guance paffute. Potremmo dire che era un bel ragazzo, se ignoriamo i commenti dei detrattori che sostenevano che il suo aspetto era paragonabile a quello di un giovane ippopotamo non ancora completamente cresciuto.
Questo suo innato carisma, accoppiato a un’abilità da manipolatore degna di un anello di pitone, gli permise di ammaliare una delle figlie legittime del faraone, la bella e indomita Hatshepsut. E così, il piccolo Thutmose II, figlio di un’amante, privo di legittimi diritti al trono, si ritrovò fidanzato con l’erede al trono d’Egitto. È come se il gatto avesse non solo catturato il topo, ma fosse riuscito a fargli anche un bel pranzetto.
Questo è solo l’inizio di una storia che si preannuncia densa di colpi di scena, sotterfugi e strategie degne del miglior regista di Hollywood. Ma per ora, ci fermiamo qui, all’incantevole inizio della vita di Thutmose II, dove il piccolo principe, con l’aiuto di sua madre, riesce a sfuggire alla morte, e s’imbatte nel suo primo grande amore. Che cosa riserverà il futuro per il nostro giovane protagonista? Beh, dovrai continuare a leggere per scoprirlo!
https://humorstoria.com/2023/10/14/il-piccolo-thutmose-ii/

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