Venezia FC: Venezia, esame di maturità «Bisogna reagire subito»

È il momento della maturità, quello in cui il Venezia deve dimostrare di essere cresciuto dal punto di vista mentale. Il pareggio con il Brescia e il ko col Palermo hanno un po’ frenato gli entusiasmi al quartier generale arancioneroverde ma Paolo Vanoli oggi a Modena vuole che i suoi rialzino la testa.
Partita molto complicata, sulla carta, quella del Braglia, ma anche ideale, in un clima di gemellaggio fra le due tifoserie, per provare a dimostrare il valore del gruppo. «A me la squadra è piaciuta molto col Palermo — ribadisce l’allenatore arancioneroverde — ma la differenza è stata nella concretezza negli episodi. Devo dire che dopo il gol, anche quando siamo rientrati dopo il primo tempo, abbiamo messo in campo una delle prestazioni migliori. Ovviamente c’è il rammarico grosso del risultato, una sconfitta che ci deve insegnare che gli episodi contro le grandi fanno la differenza, come ho detto anche ad Altare: poco o tanto che sia il contatto, un difensore non deve fare quell’intervento». Secondo Vanoli, dunque, nessun allarme particolare: «Ci sono piccole cose che vanno sistemate — sottolinea il tecnico — quello che ho detto ai ragazzi è che voglio vedere come reagiamo dopo la prima sconfitta. Abbiamo questa opportunità, una partita difficile, bella, importante, dovremo avere il carattere giusto per reagire. Come ho sempre detto, non si può non perdere mai in un campionato».
L’infermeria resta sempre piuttosto affollata. Nessuno fra i tre lungodegenti (Jajalo, Olivieri e Svoboda) recupera, mentre si è aggiunto Sverko, che non sarà della partita. «L’assenza di Sverko ci costa perché siamo un po’ stretti a livello difensivo — ammette Vanoli — ci costa a dire il vero tanto perché poteva fare il doppio ruolo. Se poi aggiungiamo l’assenza di Svoboda ci mancano due difensori. Per quanto riguarda gli esterni non ho nessun problema, ho la fortuna di avere due terzini bravi come Zampano e Candela, abbiamo preso Dembelé che era abituato a fare il quinto e deve imparare un po’ a giocare dietro. C’è poi anche Ullmann, a cui ho fatto i complimenti. Siamo un po’ contati, è vero, ma dobbiamo fare di necessità virtù». La formazione dovrebbe tornare a schierarsi con il 4-3-3 e c’è aria di titolarità per Cheryshev, che a Brescia aveva fatto bene e che potrebbe essere riproposto. Difficile che ci si affidi nuovamente al modulo col doppio centravanti, viste anche le caratteristiche del Modena. «Il Venezia è stato costruito per stare in alto in classifica e lo sta dimostrando — evidenzia il tecnico del Modena, Paolo Bianco — martedì con il Palermo hanno perso immeritatamente. Stanno dando continuità al progetto iniziato l’anno scorso con Vanoli e hanno investito tanto, sarà una partita difficile, ma anche molto bella da giocare e da vedere».
Capitolo formazione. Candela sarà il terzino destro, mentre Zampano agirà sulla sinistra, a centrocampo Ellertson favorito su Lella per una maglia da titolare. Bjarkason dovrebbe finire in panchina assieme a Johnsen.

Commenti

Post popolari in questo blog

Quota 126 del Vippacco

Perchè c'erano tanti falli nella Roma antica?

Scoperto in Germania il “filo spinato” usato da Cesare contro i Galli.