Venezia FC: Ricetta Pohja, dalle sconfitte si impara

Non perdeva in casa dal 21 gennaio scorso: oltre nove mesi di imbattibilità non sono bastati al Penzo per mantenere la fama di bunker meritatamente guadagnata nel corso degli ultimi tempi. Il Venezia ha ceduto martedì al Palermo, che ha dimostrato di essere più forte, quantomeno nell’arco dei novanta minuti. Un’impressione che potrebbe essere effimera, tuttavia anche Paolo Vanoli nel dopogara ha riconosciuto i meriti di un avversario parso in gran spolvero e con un centravanti (Brunori) in stato di grazia e autore di una tripletta. Nella serata in cui l’allenatore arancioneroverde ha tentato la carta del doppio centravanti con un trequartista alle loro spalle, l’esperimento è funzionato solo in parte, lasciando sguarnite le corsie esterne, dove la squadra di Eugenio Corini a volte ha saputo far male. Uno dei problemi evidenziati dalla partita di martedì sera è che il Venezia poggia troppo le sue fortune su Joel Pohjanpalo e, nonostante la buona partenza, manca il contributo fattivo di chi gli gira attorno. Gytkajer non può certo fare miracoli col minutaggio che gli viene concesso, mentre a mancare sono sempre i gol dei centrocampisti e degli esterni, soprattutto di Johnsen. Pierini era partito a razzo, ma ultimamente ha rallentato, Cheryshev aveva ben figurato a Brescia e sperava nella riconferma. Potrebbe tornare in gioco sabato a Modena, dove il Venezia cercherà di riprendere la marcia interrotta nelle ultime due partite, in occasione delle quali è arrivato appena un punto. L’ambiente, però, sembra sufficientemente maturo per gestire i momenti di difficoltà e non si sono aperti processi sui social sparando contro vari bersagli, come spesso accade a tutte la latitudini dopo una sconfitta. «Dalle sconfitte dobbiamo imparare – ha detto Pohjanpalo dopo il ko - purtroppo è arrivato uno stop dopo tantissimo tempo. Abbiamo affrontato una squadra forte ma quello che abbiamo fatto non è bastato. Per fortuna abbiamo subito due partite che ci aspettano per rifarci. Il calcio è fatto anche di dettagli, inutile pensare alle occasioni perse. Impariamo da questo scivolone e cerchiamo di reagire subito». La convivenza fra Pohjanpalo e Gytkjaer è parsa ancora in fase di assestamento. In alcune circostanze nel fraseggio i due hanno mostrato numeri apprezzabili, altre volte si sono pestati un po’ i piedi: «È un giocatore incredibile – le parole di Pohjanpalo - con lui mi trovo bene e possiamo assolutamente giocare insieme. Ci saranno anche altre occasioni». Il calendario mette di fronte al Venezia due ostacoli durissimi prima della pausa. Si comincia sabato a Modena, con un match ad elevato coefficiente di difficoltà, mentre sabato 7 ottobre al Penzo arriverà il Parma oggi capolista. Due partite molto toste, che potranno spiegare molto sullo stato di salute del Venezia. Dopo la partenza sparata delle prime partite, adesso si registra questa piccola frenata. A Vanoli il compito di rimettere in moto un meccanismo che non sembra inceppato, ma che ha tutte le carte in regolA per funzionare meglio di quanto non sia accaduto nelle ultime due uscite.

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