Venezia FC: Rimontona Venezia Gytkjaer e Tessmann consegnano i 3 punti

Una
straordinaria rimonta. Nella prima trasferta stagionale il Venezia strappa una vittoria preziosa a Marassi contro la Sampdoria per 2-1. Alla rete del giovane Pedrola risponde con una splendida incornata di testa Gytkajer e poi il capolavoro di Tessmann su punizione nel finale di gara. Gli arancioneroverdi faticano per più di un'ora, poi la svolta arriva con gli uomini della panchina (su tutti Gytkajer). Tre punti importanti e di prestigio per i Leoni contro una delle squadre più forti della Serie B.
LA NOVITÀ ALTARE. Paolo Vanoli in tribuna, lascia il timone della squadra al suo fedele secondo Lino Godinho e il Venezia al Ferraris contro la Sampdoria si presenta con la novità di Altare nel reparto arretrato al posto di Sverko, per il resto è il solito undici di partenza con capitan Pohjanpalo saldamente in maglia arancioneroverde.
PARTENZA FORTE DELLA SAMP. Primo brivido dopo 60 secondi: perde palla in uscita il Venezia, cross al centro di Borini per il colpo di testa De Luca che sfiora il palo di Joronen. Ancora Sampdoria aggressiva, la rasoiata di Verre si spegne sulla sinistra del portiere arancioneroverde. Blucherchiati che fanno la partita e arancioneroverdi che aspettano, ma il centrocampo dei Leoni fatica molto a costruire.
SOFFERENZA E POCHE IDEE . Al 24' primo tiro nello specchio della porta veneziana grazie a Borini che con il mancino impegna Joronen. Tre minuti più tardi ancora Venezia in difficoltà: su uno spiovente da sinistra la palla arriva a Pedrola che di prima intenzione spara in porta, ma il solito Joronen si fa trovare pronto. Primo timido segnale offensivo del Venezia con un rasoterra di Candela e la presa comoda di Stankovic. Continua a spingere la Sampdoria, alla ricerca del vantaggio: Borini serve Verre, conclusione murata in calcio d'angolo da Altare.
DORMITA DELLA DIFESA. Bastano i primi 45 secondi di gioco della ripresa alla Sampdoria per passare in vantaggio con Pedrola grazie ad una dormita di tutta la difesa del Venezia: il giovane spagnolo lasciato inspiegabilmente libero sulla destra insacca con un bel diagonale.
FUORI LE MEZZALI. Venezia cambia le due mezzali: fuori Busio ed Ellertsson dentro Lella e Bjarkason, ma il tema della partita non cambia con la Samp che si rende pericolosa con Depaoli, ma Joronen respinge con i pugni.
IMPATTO GYTKAJER. A metà del secondo tempo gli arancioneroverdi si giocano la carta Gytkjaer insieme a Olivieri è proprio l'ex Monza al 75' a trovare il pareggio con una splendida incornata di testa su splendido calcio d'angolo. È un altro Venezia che vola sulle ali dell'entusiasmo, mentre la Sampdoria accusa il colpo e Gytkjaer prende ancora di testa una clamorosa traversa su assist di Lella. Ma non è finita perché all'89' arriva il capolavoro di Tessmann grazie a un calcio di punizione magistrale che trafigge Stankovic. È il gol vittoria dello statunitense che ormai è il leader silenzioso di questa squadra. Nei nove minuti di recupero il Venezia tiene benissimo il campo.
«Dobbiamo migliorarci ma ora siamo una squadra»
La Sampdoria nel primo tempo ha sicuramente giocato meglio, ma poi il Venezia è riuscito a ribaltare la partita. È arrivata più volte nell'area di rigore della squadra di Vanoli, riuscendo a sfruttare qualche errore del Venezia. Uno degli uomini più in difficoltà nella prima frazione è stato Tessman, che nel cuore del primo tempo perde a centrocampo due palloni sanguinosi. Nella ripresa si fa poi perdonare.
Il Venezia sfrutta malissimo le ripartenze e anche per questo riesce a tirare solo una volta, contro le cinque della Sampdoria. Pesa il brutto avvio della ripresa del Venezia, dato che Pedrola riesce a mandare avanti i suoi dopo un solo minuto. Vanoli allora rimescola le carte e fa una serie di cambi e nel giro di dieci minuti mette dentro Lella, Bjarkason, Olivieri e Gytkjaer. E così riesce a cambiare la partita.
«Siamo una squadra quest'anno e si vede», ha detto l'allenatore dopo la partita di Marassi, «ma c'è ancora tanto da lavorare».
È stato soddisfatto della partita?
«Bisogna migliorare, il primo tempo non è stato bello, siamo stati lenti e macchinosi. Rispetto allo scorso anno però stiamo imparando a soffrire e soprattutto stiamo iniziando a capire il campionato. Siamo una squadra e si vede la differenza con la passata stagione».
I cambi hanno fatto vedere la differenza, ma soprattutto la qualità che avete in attacco.
«Nel costruire la squadra abbiamo abbandonato la difesa a tre proprio per rafforzare il reparto offensivo. Questa è l'idea che avevo in testa, perché a me piace più attaccare che difendere. E per questo devo ringraziare la società. Faccio i complimenti ai ragazzi che sono entrati perché non è facile, ma comunque ci tengo a fare i complimenti a tutti».
Il Venezia può iscriversi alla lotta per la Serie A?
«Io penso che nella vita si debba essere ambiziosi e ogni giorno bisogna migliorarsi. Dobbiamo pensare a vincere ogni partita e alla fine del girone di andata si potrà tirare qualche somma».
Cosa le dà più soddisfazione di questa squadra?
«Sono orgoglioso perché siamo riusciti a creare un gruppo che ha tanta voglia».
Lecco e Brescia giocheranno fra i cadetti. Rigettati i ricorsi del Perugia e della Reggina
Lecco e Brescia in Serie B. Cala il sipario sulla telenovela estiva con la doppia sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto i ricorsi presentati da Perugia e Reggina.
Lunedì si erano tenute le due udienze davanti alla V Sezione del Consiglio di Stato, durate circa tre ore, seconda e ultima tappa della vicenda a livello amministrativo, dopo i due gradi di giudizio in ambito federale e il Tar del Lazio. Ieri, prima di pranzo, il Lecco ha potuto esultare, rigettato il ricorso del Perugia dopo un'estate vissuta sull'altalena. La società lombarda, promossa in Serie B domenica 18 giugno, non era riuscita a presentare in tempo (20 giugno) la documentazione relativa allo stadio Euganeo di Padova, come sede della gare interne a causa dei lavori in corso al Rigamonti-Ceppi. La Commissione Infrastrutture della Figc aveva bocciato a fine giugno il Lecco, che aveva presentato ricorso, tanto che il Consiglio Federale lo aveva accolto (7 luglio) e inserito nel calendario della Serie B.
Doccia gelata il 17 luglio quando il Collegio di garanzia del Coni aveva invece accolto il ricorso del Perugia. Chiuso il percorso in ambito sportivo, il Lecco si è aggrappato alla giustizia amministrativa: il 3 agosto è stato accolto il ricorso dal Tar del Lazio, ieri il Consiglio di Sato ha messo fine alle speranze del Perugia.
Lunga camera di consiglio nel pomeriggio sulla Reggina, ma il verdetto ha confermato i precedenti gradi di giudizio in ambito sportivo e amministrativo: ricorso dei calabresi respinto, come conseguenza il Brescia (che aveva perso lo spareggio playout con il Cosenza quindi prima delle "riammissibili" ) risale in Serie B.
La vicenda riguardava la tempistica di alcuni pagamenti (Irpef e Inps) per potersi iscrivere al campionato, il club calabrese non aveva rispettato le scadenze federali (20 giugno)
Fonte: La Nuova Venezia

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