Venezia FC: Venezia, sei ultimo il pareggio di rigore col Citta è poca cosa

Due gol su rigore, uno per parte, e il derby tra Venezia e Cittadella si racchiude nei nove minuti del primo tempo, quando agli 11 metri di Pohjanpalo ha replicato Antonucci dalla stessa distanza. Non è stata una grande gara, contrassegnata dai tanti falli (45 in totale) e il Venezia ha dimostrato tutte le difficoltà negli ultimi 20 metri metri. Il Cittadella viene via con un pari meritato e che fa proseguire il momento positivo.
SCELTE.
Vanoli non schiera da titolare chi è arrivato in settimana e Jajalo è riconfermato in regia. Si rivede Candela sulla destra, con il conseguente spostamento di Zampano sulla sinistra. Gorini fa delle scelte a sorpresa e inspiegabili, preferendo Maistrello ad Asencio e lasciando fuori un difensore esperto come Perticone.
LA PRIMA VOLTA.
I primi 25 minuti sono sonnacchiosi; c'è un po' di timore di fare dei passi falsi vista la non brillante classifica e il taccuino degli appunti è sporcato solo da un giallo rifilato a Antonucci. Per il resto, solo qualche tentata iniziativa, diverse interruzioni e nulla più. Servirebbe una scossa per dare del brio alla partita e ci pensa Giraudo ad atterrare in area Jajalo: per il Venezia è il primo rigore a favore della stagione. Pohjanpalo non si dimentica come si fa e trova l'angolino alla destra di Kastrati, che si era ben allungato. Speriamo che il gol smuova la gara: il Cittadella deve alzare il ritmo, il Venezia non può rimanere in bilico sino alla fine. Neanche sei minuti e si ritorna al punto di partenza, come il Gioco dell'oca: Ceppitelli mette giù Antonucci, la Var richiama Valeri al monitor e si torna sul dischetto, stavolta a parti invertite: lo stesso Antonucci non sbaglia. Il Venezia si ributta in avanti, Johnsen ha la palla buona per spostare la bilancia verso i colori arancioneroverdi ma Kastrati salva d'istinto una conclusione ravvicinata. Il norvegese poteva fare meglio ma va dato merito al portiere ospite. Il finale di tempo è tutto veneziano; prima il tiro di Tessmann è murato da un difensore, poi Candela arriva con un attimo di ritardo sul cross di Zampano (Kastrati aveva toccato quel tanto che basta per metterlo fuori causa) e una carambola di Frare finisce sulla traversa, salvando il Cittadella.
TROPPE INTERRUZIONI.
Si riprende e la gara resta spezzettata dai tanti falli. Si fatica a prendere quota. Peccato, perché ne risente lo spettacolo e le interruzioni fanno solo aumentare il freddo preso. Il Venezia ci mette più anima rispetto a una settimana prima contro il Sudtirol, anche se la manovra non è sempre fluida. Ancora Pohjanpalo, tra i più attivi là davanti, mette paura a Kastrati ma è bravo a chiudergli lo specchio. Altri scontri in area (Candela finisce a terra ma l'arbitro fa proseguire) e il secondo di Vanoli, Godihno protesta e Valeri lo allontana.
SCIOCCHEZZA.
A proposito di cartellini rossi, la partita di Haps dura otto minuti, visto dalla Var scalciare Mattioli a palla lontana. Imperdonabile il gesto dell'esterno, che rischia di essere pesante non solo per la gara contro il Cittadella ma anche per il prosieguo del campionato. Mentre gli arancioneroverdi provano a vincere la gara, devono rivedere l'assetto per rischiare il meno possibile. Il Cittadella prova a fare qualcosa, il Venezia pensa più a non rischiare e il Penzo continua a essere un tabù: appena due vittorie in campionato. Urge darsi una mossa, perché gli altri corrono (Perugia e Cosenza hanno vinto)e il tempo perso non torna più. La trasferta di Benevento non sarà delle più semplici. Il Cittadella ha fatto il suo, forse mancando la zampata finale. Ma il pari per Gorini non è da buttare, anche se le sue scelte non hanno convinto.
LE PAGELLE
6 JORONEN un solo intervento degno di nota nel finale. Per il resto solo ordinaria amministrazione, ma comunque sempre tanta attenzione.
6,5 SVOBODA giganteggia in difesa, soprattutto sulle palle aeree, sbrogliando situazioni complicate. Il migliore della difesa lagunare.
5,5 CEPPITELLI arriva in ritardo e abbatte in area Antonucci, pizzicato dal Var e quel fallo ha inciso purtroppo sul risultato finale.
6 CECCARONI non particolarmente impegnato dagli attaccanti padovani. Se la cava discretamente.
6 CANDELA spinge di più sulla sua fascia di competenza rispetto al dirimpettaio Zampano.
5,5 TESSMANN ha voglia di fare ma è molto impreciso.
5,5 ANDERSEN l'intesa con Jajalo ancora non c'è, compitino in mediana senza particolari guizzi.
6 BUSIO mandato in campo per mettere un po' d'ordine. Cosa che in parte riesce e nel finale si mette in trincea con gli altri a difendere
6 ZAMPANO più libero di spingere rispetto alla gara con il Sudtirol. soffre ma si fa anche sentire.
3 HAPS entra a metà ripresa, gioca 7' e si fa cacciare ingenuamente dopo aver scalciato Mattioli lasciando il Venezia in dieci
JAJALO 7 il migliore, si procura il rigore che porta in vantaggio il Venezia con uno slalom degno del miglior Tomba
6,5 POHJANPALO trasforma con un tiro secco all'angolino il primo rigore accordato in stagione al Venezia.
5,5 JOHNSEN Kastrati gli nega due volte il gol nella stessa azione. L'impegno non manca ma è troppo fumoso.
6 PIERINI prova a dare maggiore profondità agli attacchi da sinistra. Porta vivacità agli attacchi. Il suo lo fa sempre
S. V. BEGHETTO Nel mischione finale. Ingiudicabile. Speriamo che venga utile alla causa della savezza.
S. V. NOVAKOVICH entra nel finale con la maschera protettiva per il naso rotto. Stoico per l'impegno.
6,5 VANOLI punto dopo punto si può costruire la salvezza. È un altro Venezia rispetto alla gara con il Sudtirol, anche se purtroppo, in casa, la vittoria resta un tabù. Solo de vittorie al Penzo sono davvero poche per sperare di salvarsi. Urge invertire la tendenza perchè le alre corrono (vedi le vittorie di Perugia e Cosenza). Nelle ultime cinque giornate due pareggi e tre sconfitte, 2 punti su 15 a disposizione, una media da retrocessione. C'è da sperare che i nuovi diano la svolta
«Ora servono gli uomini non bastano solo i giocatori mi dispiace per il risultato»
«Non basta più essere giocatori, adesso servono gli uomini». Paolo Vanoli lancia un segnale forte alla sua squadra che ora, pur dando segnali di risveglio rispetto alla gara con il Sudtirol, ha toccato il fondo della classifica, con un salvezza che si fa sempre più complicata. «Da adesso in avanti saranno tutte battaglie, fino alla fine, a cominciare dalla prossima partita con il Benevento che sta lì, vicino a noi. Hanno vinto tutte, ma non dobbiamo avere paura. Dobbiamo essere lucidi, stare sempre sul pezzo». Con il Cittadella partita piuttosto spigolosa, con gioco spesso spezzettato. «Il derby è sempre una partita speciale, in particolare con questa classifica. È stata la partita che mi aspettavo, con forse un po' troppa severità da parte degli arbitri. Oggi sono stati ammoniti i miei due attaccanti, cosa che non mi era mai capitata. Però non dobbiamo attaccarci a queste cose, dobbiamo andare oltre e siamo stati puniti per l'ennesima volta da un episodio sfavorevole». Rispetto alla sfida con il Sudtirol si sono visti buoni passi in avanti. «Finalmente ho visto una squadra con il mio carattere. Questo è lo spirito giusto per provare a salvarci. A tratti abbiamo anche giocato bene e mi dispiace solamente per il risultato e per i nostri tifosi che meritavano sicuramente la vittoria. Se sono preoccupato? Certo che lo sono, ma lo sono sempre stato fin dal primo giorno che sono arrivato».L'espulsione di Haps ha rischiato di costare molto cara. «A volte», chiude Vanoli, «si entra e si ha voglia di strafare per aiutare i compagni e si commettono invece questi errori di ingenuità. Anche questo fa parte di un processo di crescita. Jajalo è uscito per i crampi ed è un giocatore la cui esperienza ci esperienza ci sarà utile».Terzo risultato utile consecutivo per il Cittadella, che esce dal Penzo con un punticino che tutto sommato non è da buttare. «Il nostro obiettivo», commenta Edoardo Gorini, «è quello di dare continuità ai nostri risultati. Abbiamo raccolto un punto al termine di una partita anche di sofferenza, ma tutto sommato direi meritato. Era uno scontro diretto con punti molto pesanti ed è logico che a volte si abbia paura a giocare la palla, però aggiungiamo un punto alla nostra classifica, anche se da qui alla fine sarà una battaglia su ogni campo. Abbiamo sofferto il loro inizio forte, ma abbiamo comunque saputo tenere botta. Nel secondo tempo abbiamo costruito molto di più, ma le partite saranno sempre così d'ora in avanti. Hanno vinto tutte e non mi stupisce, ma ci sono molte squadre coinvolte nella lotta per la salvezza e da qui alla fine del campionato può succedere davvero di tutto. Alla prossima arriva l'Ascoli e sarà un altro scontro diretto. Dobbiamo saperle preparare bene».

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