Venezia FC: Il Venezia si aggrappa al mercato

Lo scorso anno in Serie A alla ventiduesima giornata pareggiava 1-1 al Penzo con l'Empoli, salendo a 18 punti grazie all'estemporaneo assist di Nani per Okereke, resistendo in 17. posizione ancora virtualmente salvo con tre squadre ad inseguirlo.
Dodici mesi dopo allo stesso punto del campionato, ma al piano inferiore, il Venezia dopo l'1-1 col Cittadella di punti ne conta appena tre in più e alle proprie spalle vede solo la Serie C. A braccetto col Cosenza che ha perso lo scontro diretto al Penzo, trascurabile consolazione innanzi ad una classifica spaventosa, perché oggi gli arancioneroverdi sarebbero nuovamente retrocessi.
Per fortuna da giocare ci sono ancora 16 partite e la bagarre-salvezza coinvolte mezza B, peraltro la prestazione nel derby è senza dubbio migliore rispetto a quella col Sudtirol (impossibile fare peggio, si spera, non avendo mai tirato in porta). Tuttavia, ora che il fondo è stato toccato, la vera domanda ruota attorno al se e come il Venezia saprà risalire anziché scavare.
RINFORZI
Inevitabile aggrapparsi alle restanti 44 ore di un calciomercato che chiuderà domani alle 20, con Vanoli che ad oggi ha potuto inserire solo l'esperienza e la visione di gioco in regìa di Jajalo (buono l'impatto dell'ex udinese). Gli altri quattro nuovi, il centrale difensivo bulgaro Hristov in difesa e la mezzala islandese Ellertsson a centrocampo (entrambi dallo Spezia) più gli esterni Beghetto (dal Perugia via Pisa) e Ciervo (dal Frosinone via Sassuolo), sono fin d'ora papabili di giocare dal 1' sabato prossimo nella durissima trasferta di Benevento (ore 14). Sulla carta tutti innesti interessanti e con potenzialità, peraltro alla buona ora finalmente già conoscitori quanto meno del calcio italiano.
Intanto però il tecnico varesino ha visto partire il suo miglior difensore Wisniewski (Spezia) e il suo miglior centrocampista Crnigoj (Salernitana), mentre meno rimpianti hanno lasciato altre uscite, da Fiordilino (Sudtirol) agli spenti Cuisance (Sampdoria) e Connolly (Hull City) ). A salutare in prestito sono stati diversi oggetti misteriosi quali Ullmann (Magdeburg), Zabala (Olimpia Asuncion), Bjarkason (Foggia) e St Clair, quest'ultimo definitivo alla Vis Pesaro dove sta per scendere anche Enem (l'ex Ajax che aveva esordito in B contro il Sudtirol) salutando la Primavera di Soncin come già fatto da Mikaelsson (Tromso).
IN BILICO
Il ds Filippo Antonelli insegue com'è noto una seconda punta di ruolo, con il 26enne napoletano Giuseppe Sibilli (in uscita dal Pisa) in cima alla lista dei preferiti. Trattativa non facile ma aperta e che, dovrebbe andare a buon fine, potrebbe spingere il Venezia a mollare il mai decisivo Johnsen verso quel Frosinone capolista che a sua volta vuole Sibilli. In bilico anche il pupillo Usa Busio, accostato ma in un discorso extra-Sibilli allo stesso Pisa, con cui si starebbe discutendo anche del difensore centrale Simone Canestrelli (2000). Sabato in panchina si è rivisto un Cheryshev con estimatori in Russia, il vero caso post-Cittadella riguarda però un Haps apparso del tutto fuori giri tanto da farsi espellere dopo appena 7' dal suo ingresso per un ingiustificabile gioco violento. Brutta stagione quella di uno degli elementi più attesi per qualità ed esperienza, scivolato in panchina con prospettive ora sempre più strette visti gli arrivi del pari ruolo Beghetto e dell'attaccante esterno Ciervo, destro che può giocare a sinistra (e voci accostano il 2001 Mattia Felici della Triestina). Difficile piazzare Haps visto il suo stipendio elevato, dovrebbe rimanere Vanoli dovrebbe provare a recuperarlo, di sicuro quello visto finora è un giocatore avulso dal contesto di una lotta-salvezza durissima. Oggi intanto Antonelli conta di sbloccare l'arrivo del 2002 Tommaso Milanese dalla Cremonese, non appena il club lombardo avrà firmato il suo sostituto. destro che può giocare a sinistra (e voci accostano il 2001 Mattia Felici della Triestina).
CACCIA ALLE PLUSVALENZE
Caccia alle plusvalenze e riduzione del monte ingaggi. Il rosso di 24 milioni di euro (23.807.616 per l'esattezza) con cui il Venezia Spa ha chiuso il bilancio 2021-22, con l'indebitamento salito a 39,5 milioni (tanto che i soci Usa della VFC Newco 2020 hanno dovuto ripianare le perdite versando ben 31 milioni di liquidità) e la prospettiva di un ulteriore deficit nell'esercizio in corso, ha spinto il club a varare una manovra correttiva per riequilibrare i conti e rientrare nei parametri economici più in linea con la Serie B.
Manovra portata avanti con decisione dal diesse Antonelli e che si è aperta nel mercato di gennaio con la cessione di giocatori che pesavano a bilancio alla voce ingaggi, vedi soprattutto Crnigoj (600.000 euro netti) e Cuisance (500.000), e la possibilità di realizzare plusvalenze grazie a cessioni (Fiordilino e Wisniewski) utili appunto a sistemare i conti. Operazione riuscita in pieno soprattutto con Premyslaw Wisniewski, 19 presenze in stagione e un ingaggio da 288.000 euro: il difensore centrale era arrivato quest'estate a costo zero da svincolato dal Gornik Zabrze, club polacco dove era cresciuto calcisticamente, ed è stato rivenduto ora allo Spezia in Serie A in cambio del 21enne centrocampista esterno islandese Mikael Ellertsson, per una valutazione complessiva di 4 milioni di euro. Un ottimo affare, insomma.
HRISTOV
Sempre dalla Spezia è arrivato anche il difensore Petko Hristov, ma è un'operazione in realtà non collegata sotto il profilo finanziario alla precedente, in quanto per il 23enne bulgaro si è concordata la formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato (numero di presenze e mantenimento della categoria) ed è mirata soprattutto a garantire a Vanoli un sostituto all'altezza di Wisniewski, di gran lunga il difensore lagunare con il rendimento più elevato in questa stagione.
Stesso discorso per Domen Crnigoj, anche lui approvato nella massima serie con la maglia della Salernitana. Il 27enne centrocampista sloveno, pescato dal Lugano nel settembre 2020 da svincolato e diventato l'idolo dei tifosi per l'energia messa sempre in campo, è stato ceduto in prestito oneroso (350.000 euro) con diritto di riscatto fissato a 1.500.000 euro. Visto il rendimento sempre offerto, è facile pensare che la Salernitana, curiosamente la squadra a cui fece il primo gol in maglia arancioneroverde nel dicembre 2020, a fine stagione eserciti l'opzione per l'acquisto definitivo. Stesso discorso per Luca Fiordilino, altro acquisto della passata gestione a costo zero: arrivato nell'estate del 2019 da svincolato dal Palermo appena retrocesso, è stato ceduto il prestito con diritto di riscatto a 750.000 euro al Sudtirol, con cui ha fatto il suo esordio proprio contro il Venezia nei minuti finali del match vinto dai sudtirolesi al Penzo. Anche in questo caso l'incasso a cine stagione sarebbe pura plusvalenza.
CUISANCE
Altra operazione in cantiere è quella di Michael Cuisance, la cui avventura in laguna è da considerarsi ormai conclusa, promesso sposo alla Samp. Trattativa che difficilmente però potrà avere riflessi positivi nel bilancio, visto che il Venezia l'ha pagato al Bayern Monaco ben 5.400.000 euro, ai quali vanno aggiunti altri 200mila euro versati come premio di formazione previsto dalle norme Uefa alle squadre dove ha militato in precedenti: Strasburgo, Schilitigheim, Nancy, Borussia M'galdbach e Olimpique Marsiglie. Considerando l'ammortamento (1.600.000) del suo valore, per realizzare una plusvalenza il club dovrebbe cederlo ad almeno 4 milioni, ipotesi difficile visto il suo scarso rendimento da quando è in Italia.
Plusvalenza invece clamorosamente (e sfortunatamente, va detto) sfumata per Thomas Henry, l'attaccante francese, arrivato nell'estate 2021 dai belgi del Leuven dopo la promozione in Serie A: pagato 5.125.000 è stato infatti ceduto a luglio al Verona per appena 2.681.250, nonostante una stagione ampiamente positiva in cui si era messo in luce segnando 9 gol. In realtà l'accordo con gli scaligeri prevede che il 40% sulla futura cessione dell'attaccante vadano al Venezia, cosa che stava per verificarsi, grazie alla trattativa sul punto di chiudersi con Anderlecht o Genoa (ma anche Fiorentina e Salernitana erano in corsa) che avrebbe fruttato agli scaligeri circa 5 milioni, 2 dei quali sarebbero quindi finiti nelle casse lagunari.
Ma l'infortunio al ginocchio (rottura del legamento crociato) nei pochi minuti giocati da Henry nel finale del match col Lecce hanno mandato in fumo l'affare. E la possibile plusvalenza si è trasformata in una valutazione di 1.200.000 euro, peraltro già iscritta a bilancio nel 2021-22.

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