Reparto chirurgia

Giuseppe Trentini racconta orrori, fame a Vidor (TV) il 27 ottobre 1918
È l’alba del 27 ottobre 1918, è in corso la Battaglia di Vittorio Veneto e il telegrafista Giuseppe Trentini, al seguito della brigata Livorno, ha appena attraversato il Piave all’altezza di Vidor, per inseguire l’esercito austriaco ormai in ritirata.
Verso il mattino si alzò una fitta nebbia e ci si vedeva poco poi venne il sole e ci riscaldò un pochino. Verso le 10 ci fermammo definitivamente a  Col S. Martino e ci alloggiammo in una ex chiesa che era servita ai nemici come comando di qualche brigata, e come infermeria. Entrammo con tutte le precauzioni perché il suolo era cosparso di bombe di ogni genere e non poche ve ne erano nascoste sotto i graticci e i calcinacci costituendo così un serio pericolo. Ma noi, pratici ormai della vita di guerra non toccammo niente e ci accontentammo di girare per visitare il posto e trovarci un angolo per riposare. Nella fuga gli Austriaci aveva portato via tutto ed i tabernacoli erano aperti e vuoti. Nel coro, dietro l'altare maggiore che serviva da infermeria trovammo bende e sangue in quantità. In un angolo vi era una scarpa che conteneva un piede tagliato di un ferito Austriaco “reparto chirurgia!” Nonostante tutto mangiamo con appetito e poi siccome il sole fuori era tiepido andammo a girare per le campagne dove le buche delle granate erano fitte come le buche delle talpe nelle nostre campagne.

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