Tempesta di gas e bombe
Il
241° reggimento del caporale Foglia viene spostato sul Monte Vodice,
in vista del suo prossimo impiego nell' Undicesima battaglia
dell'Isonzo.
Il
giorno 20 si andette sul Vodice; sotto quel bombardamento si andava
tutti di corsa; si passava per le gallerie, vi era gallerie da starci
una divisione di soldati per galleria; Andando su per recarsi in cima
al vodice bisognava adoperare mani e piedi come gatti, tutte roccie
su e giu mosse dalle granate; una puzza di morto che si sentiva
distante un chilometro, si vedevano mucchi per terra; morti che era
2, o, 3 giorni che erano la così, poi quasi in cima c'erano 10, o,
12 soldati pure morti coperti soltanto con qualche straccio; poi
proprio in cima al monte cera una grande galleria che vi era persino
la luce elettrica, e davanti alla porta di questa galleria, vi era un
mucchio d'immondizia col quale vi si trovava pure qualche
disgraziato, gettato là come uno straccio per causa che
quell’imboccatura era un punto di bersaglio per il nemico, si
dovette rimanere due giorni in quella galleria uno sopra l’altro
come acciughe, cera anche dei scrupoli per andare a far di corpo
lassu, essendoci il rischio di lasciarci la pelle; dopo di lì, si
andò in unaltra galleria sul Cucco fatta dagli austriaci, e dentro
vi era una batteria nostra da montagna che sparava; per causa di cio
non ci misero tutti dentro; ci fecero restare fuori nel camminamento;
mentre si era lì si dovette mettere 2 volte la maschera che tiravano
il gas, vi succedevano delle confusioni tremendi per il gas, dopo
mezzora, scoppiò una granata proprio vicino che fece saltare i sassi
per aria alto 100 metri, e nel cascare giu ne cascò uno sulla testa
ad un caporale che stava seduto accanto a me; morendo sul listante
senza proferir parola; io prima tra me dicevo; chissà come rimarrò
quando vedrò morire qualcuno; ebbene in quel momento non pensavo più
niente, e mi feci coraggio anzi aiutai a portarlo via, che poi lo
vide il comandante del Battaglione; vedendo cio ci fece andare in
galleria anche noi; bisognava vedere per credere in quella galleria;
siccome dentro cera anche il posto di medicazione; ed in quel giorno
c’era andato fuori all’assalto la brigata Girgenti (247-248)
Fanteria; che non pote fare niente, la batteria da montagna sparava a
fuoco accelerato; i feriti facevano la fila uno dietro l’altro a
venire farsi medicare, quei gravi li portavano in barella; molti
arrivavano vivi al posto di medicazione, e ne uscivano morti, insomma
non si puo dire cio che rimase di 9 mila soldati della brigata; e noi
che si era curiosi si cercava di guardare dai buchi della galleria
dove andavano a battere i colpi dei cannoni che sparavano di la; fin
che arrivò un colpo austriaco proprio sul buco che ne uccise sei, e
ne ferì 6, o, 7, dall’ora in poi non si andava piu dinnanzi ai
buchi; dopo un quarto d’ora un altro colpo venne a scoppiare proprio
sopra un buco dove vi era un cannone facendo cascare tante pietre che
impedivano ai colpi di quel cannone di partire; ed un artigliere
volle andare a levare quelle pietre, ma appena fu sulla bocca eccoti
un altro colpo che lo fece restare la; alla sera poi i compagni
vollero vedere come era rimasto, ma trovarono il corpo in mezzo le
pietre, senza testa e senza un braccio, portandolo così com’era al
cimitero, a questo fatto assisteva pure un suo cugino del morto,
potete immaginare come rimase questo suo cugino.
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