Un flusso enorme di prigionieri

Giuseppe Battistel 
racconta prigionia, fame, freddo, morti, famiglia a Mauthausen, Austria il 19 dicembre 1917
Gli austro-tedeschi hanno sfondato a Caporetto. L’esercito italiano è in rotta, e i soldati che cadono prigionieri degli austriaci sono centinaia di migliaia. Con l’arrivo di questi nuovi prigionieri, le già misere condizioni di vita nei campi peggiorano ulteriormente.
Qui nel campo di concentramento i prigionieri affluiscono a millaia, noi tutti, curiosi di sapere qualche cosa si interrogano questi prigionieri e questi rispondono con molta spavalderia, anzi fanno capire che sono sodisfati, e contenti dessere prigionieri, altri dicevano che i nostri generali avavano fatto dei tradimenti, altri ancora dicevano davere portato la pace, molti dei nostri trovavano da litigare dicendo che quello che noi si aveva preso in pochi giorni essi avevano perduto, arrivati qui molti ufficiali, le vennero gridato dei vigliacchi, dei traditori della Patria, e gli ufficiali qui prigionieri non li vollero nemmeno vedere, e neanche alloggiare nel suo gruppo, mentre quando ne veniva negli altri momenti, venivano accettati cortesemente, e mangiavano alla mensa con i vecchi ufficiali di prigionia. Intanto i Tedeschi occupavano Udine, Belluno, e arrivavano fino il Piave, fecero trecentomila prigionieri, 600 cannoni e noi Veneziani si aveva paura che invadessero anche Venezia.
Io temeva molto per la mia famiglia, qui si sentiva che molte famiglie erano partite, ma restare, o partire, era sempre la rovina della mia famiglia, intanto l’Italia il giorno 23 Ottobre chiuse la frontiera con la Svizera, e così vennero sospesi i pacchi fino agli ultimi dell’anno in questo fratempo subentro la carestia nel concentramento il giorno 19 Dicembre non ci dettero più il quarto di pagnotta come il solito, ci dettero l’ottavo, questo ottavo di pagnotta e un pezzo di pane grande 6 per 5 centimetri e il rancio era peggio di prima [...]
Causa la grande quantità di nuovi prigionieri, la mancanza di baracche di pagliericci, dovevano dormire in 450 o 500 in una baracca con poca paglia per terra, e a contato uno con laltro come le arringhe in barile, fra il freddo e la fame alla mattina ne trovavano 7 o 8 di morti in ogni baracca di questi nuovi, fra gli ospitali e le baracche, ne spedivano nel cimitero ogni mattina 35 o 40 facevano delle grande casse di legno e ne mettevano 2 per ogni cassa, intanto questi nuovi venivano di giorno in giorno spediti chi per lavori, e molti in un nuovo concentramento.

Commenti

Post popolari in questo blog

Quota 126 del Vippacco

Perchè c'erano tanti falli nella Roma antica?

Scoperto in Germania il “filo spinato” usato da Cesare contro i Galli.